13-03-31 Time Out tattico

di Luciano Pedullà

31/03/2013

Ana Grbac in alzata per Valentina ArrighettiAna Grbac in alzata per Valentina Arrighetti
Ana Grbac in alzata per Valentina Arrighetti
La decima giornata del campionato di serie A1 ha già delineato alcune situazioni del massimo torneo in previsione dei play off, blindando le prime e le ultime tre posizioni della classifica. La partita tra Busto e Conegliano, tra i match clou della settimana, ha dato modo a Parisi di inserire a pieno regime Grbac nel gioco di squadra e la croata, nonostante fosse arrivata solo venerdì in Italia, un ritorno il suo, ha potuto saggiare l’attuale campionato italiano. Nella gara giocata sabato le opposte delle due formazioni in campo hanno dato vita ad uno scontro di attacchi, da rete o dalla zona di difesa, interessanti anche per lo sviluppo tattico delle giocate della propria squadra. In campo femminile l’attacco dalla seconda linea è un’azione meno sviluppata rispetto a quella utilizzata nel maschile. Il motivo è semplice: l’altezza di colpo, nonostante la rete più bassa, e di conseguenza gli angoli di traiettoria in campo sono minori. Varia notevolmente anche la capacità d’ingresso nella zona di attacco attraverso la capacità di salto, che si cerca di verticalizzare piuttosto che effettuarlo in lungo; infine la velocità del braccio e la stessa forza del colpo deve essere notevole se si vuole cercare di valicare il muro avversario più facilmente. E’ un’azione che può aprire molte varianti tattiche alla propria squadra ma che deve essere giocata da schiacciatrici con caratteristiche di potenza, dovuta dalla capacità individuale di forza o di rapidità del gesto e del salto. L’attacco dalla seconda linea può essere distribuito nella fase ricezione o break, comprendendo caratteristiche differenti. Le azioni di gioco più utilizzate sono quelle da zona 1 chiamata “0”, o di zona 6, Quick o Pipe a seconda della velocità di intervento e tempo di alzata, che spesso possono essere effettuate più spostate verso la zona 1 o 5 soprattutto se in combinazione con i primi tempi del centrale. In situazioni particolari alcuni interventi da zona 5 sono stati giocati da attaccanti di particolare capacità, come il caso di Calderon che attacca questa palla nel Galatasaray, rompendo un poco gli schemi di Barbolini non tanto avvezzo a questo tipo di azione, o delle squadre della Domenicana che cercano di sopperire alla propria inefficacia in ricezione, ampliando il numero di attaccanti e delle zone, per agire con la palla alta. Nella gara tra Busto e Conegliano l’utilizzo di questo tipo di schiacciata ha mostrato grandi differenze di filosofia nel gioco dei tecnici e registi in campo, probabilmente anche per configurare il più possibile le proprie azioni di gioco in virtù delle schiacciatrici a propria disposizione. Camera, alzatrice di Conegliano, ha chiamato in causa spesso Nikolova con la “0” in fase ricezione, soprattutto nella fase 2 sfruttando i primi tempi di Barazza, vicini o distanti, ma sempre davanti alla regista. Nelle azioni di contrattacco e break la palla di seconda linea più utilizzata è stata la pipe, il più delle volte giocata da Barcellini e Fiorin che sanno schiacciare questo tipo di attacco con buona sensibilità ma non sempre con altrettanta rapidità, dando talvolta il tempo di lettura al centrale per intervenire con una scelta vincente. Brava la regista a cambiare spesso le situazioni di gioco, per alleggerire le schiacciatrici di banda dall’asfissiante muro avversario con due atlete di grande compostezza a rete come Arrighetti e Bauer, gestendo anche le situazioni con una palla meno rapida in contrattacco da zona 1 per Nikolova, giocatrice mancina, che dava la possibilità di aprire costantemente la rete. Caracuta dalla seconda linea ha sfruttato quasi unicamente Kozuch soprattutto con una Quick difficilmente marcabile, sia per la rapidità di distribuzione e realizzazione ma anche per le traiettorie che Maggie è capace di effettuare. Altrettanto interessante la gestione della palla da zona 1 grazie ai colpi giocati in parallela e muro out dalla brava schiacciatrice tedesca. L’attacco di seconda linea in campo femminile avrà ulteriori sviluppi nelle situazioni in combinazione con i primi tempi e sarà interessante verificare come questa azione potrà essere utilizzata in futuro dalle formazioni italiane. Perché possa esserci questa crescita ci vogliono ore di lavoro in palestra per rafforzare la propria componente tecnica e del gioco di squadra.
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