16 Aprile al "Badiali", amarcord e solidarietà

di Adelio Pistelli

06/04/2011

Gianfranco BadialiGianfranco Badiali
Gianfranco Badiali
Sono partite sessantotto, diconsi sessantotto convocazioni. In dodici, al momento, hanno forzatamente dovuto rinunciare e potenzialmente potrebbero essere presenti in cinquantasei. Magari non sarà così ma il pomeriggio falconarese dedicato a Gianfranco Badiali è già un successo. Sabato 16 aprile, il palasport dedicato proprio all’indimenticabile ‘gigante buono’ della pallavolo falconarese e nazionale, per due ore e più rilancerà emozioni e amarcord senza soluzione di continuità. Tarcisio Pacetti, allenatore e dirigente di una squadra, per anni e tanti, simbolo della Marche ha messo in moto una manifestazione che lascerà l’impronta e che sarà avamposto decisivo per i tanti appuntamenti già in agenda 2013, per ricordare il venticinquennale
della scomparsa di Badiali. Intanto, eccoci alla prova generale. E per partire con il piede giusto, a Falconara arriva la nazionale Over 50, un team che si porta dietro storie e professionalità senza tempo. Bertoli, Recine, Belletti, Dametto, Dalfovo, Saetti Baraldi, De Agostini, Lanfranco, Vecchi, Ferrari, Dametto, Vigna, Corato, Babini Goldoni, Zanolli e Cultrera, eccoli gli azzurri ‘senza tempo’ che andranno sottorete per divertire e ricordare. Dall’altra parte i cinquantadue (sicuramente meno) che da fine anni sessanta a metà anni novanta hanno scritto le pagine più belle della pallavolo falconarese. Bravi, De Giorgi, Ferrua, Fracascia, Giuliani, Gobbi, Halanda, Hovland, Lombardi, Masciarelli, Nilsson, Rossetti, Travaglini, Zanzani, solo alcuni esempi del passato che torna per ricordare un amico. Festa grande, insomma al palasport Badiali per un pomeriggio al quale nessuno, proprio nessuno, dovrebbe rinunciare. Chi ha qualche anno sulle spalle e qualche capello bianco, inevitabilmente legato al fenomeno volley falconarese dello scorso secolo non potrà perdere la preziosa opportunità di ritrovare qualcosa di prezioso e importante. Il divertimento che ‘anziani’ maestri della pallavolo possono ancora rilanciare è uno dei punti di partenza del 16 aprile ma, dietro questo emozionante appuntamento, è nascosta anche e soprattutto la solidarietà. Chiunque sarà al palasport, prima di entrare avrà sicuramente versato qualcosa di suo e il tutto, alla fine, finirà per iniziative sociali a favore di una
località lontana, nel Camerun più sconosciuto. Da quelle parti e da diversi anni, operano volontariamente chi in maniera continuativa (come fra Angelo Pagano) e chi saltuariamente (almeno due-tre volte l’anno) come il professor Alessandro Giamberti, cardiologo falconarese ma operativo stabilmente a Milano. Queste due persone sono solo la punta dell’ iceberg di un gruppo che ha deciso, di regalare assistenza e un po’ di felicità ai bambini di una delle zone più sfortunate del Camerun. C’è già un ospedale, c’è una scuola e c’è chi prova a fare sport e, ultimamente, è arrivata anche la pallavolo. Il primo ambasciatore è stato Franco Bertoli, ‘mano di pietra’ ai tempi della sua straordinaria carriera. Oggi importante dirigente e uomo di sport, Bertoli è recentemente volato in Africa portando con programmi e iniziative, più materiale necessario per regalare un sorriso. Gli aiuti hanno e avranno un seguito; Chi opera (sempre o saltuariamente) in Camerun, continueranno ad operare a favore dei bambini ma lo faranno con maggiori motivazioni sapendo che sono sempre più numerosi quelli che hanno a cuore anche dei piccoli abitanti (e non solo) di un Paese tanto lontano. E la sfida tra la Over 50 azzurra e le vecchie glorie falconaresi, il Badiali volley team è uno degli esempi concreti.
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