A Jenny Barazza il Premio Artemio Franchi

04/05/2010

Jenny Barazza Jenny Barazza
Jenny Barazza
Nel nome e nel ricordo di Artemio Franchi: con questo spirito Siena ha vissuto la sua giornata della memoria con i grandi nomi che hanno ritirato il “Premio Siena Artemio Franchi 2010”, assegnato ogni due anni dalla Fondazione “Artemio Franchi” insieme alla Sezione A.I.A. di Siena.

Una passerella prestigiosa composta da Johan Cruyff, capitano della Nazionale olandese del “calcio totale” e Giancarlo Antognoni, bandiera della Fiorentina mai ammainata ed esordiente in maglia azzurra il 24 novembre 1974 proprio contro il “profeta del gol”. A ritirare il prestigioso riconoscimento, anche quest'anno sostenuto dalla Banca del Monte dei Paschi di Siena, due personaggi ancora impegnati al servizio del calcio italiano: Bruno Pizzul , storico telecronista della Nazionale per la RAI dal 1986 al 2002, e Carlo Tavecchio , Presidente della Lega Nazionale Dilettanti.

Per la sezione “altri sport” ha ritirato il Premio, che la Cristalleria Mario Cioni ha modellato per l'occasione sull'immagine di una palla da volley, Jenny Barazza , una delle colonne portanti della Nazionale di volley femminile, capace di raccogliere un successo dopo l’altro e proiettata alla conquista del titolo iridato nell’impegno autunnale in Giappone.

I tradizionali riconoscimenti destinati alla categoria arbitrale per l’edizione 2010 sono stati assegnati a Gianluca Rocchi , dal 2003 fischietto del massimo campionato di Serie A e da tempo anche arbitro internazionale, e a Roberto Rizzo , 26enne direttore di gara della Sezione Arbitri di Siena.

Una giornata di grande sport allo Spedale Santa Maria della Scala in Piazza Duomo dove non son voluti mancare dirigenti ed esponenti istituzionali sia nazionali che senesi, tanti giornalisti e semplici sportivi che non hanno dimenticato l’impronta lasciata da uno dei più grandi uomini di sport italiani, Artemio Franchi appunto, cui sono intitolati ben due stadi della serie A di calcio e che nella sua lunga carriera ha ricoperto ruoli chiave come la presidenza della FIGC e dell’Uefa e la vicepresidenza della Fifa.

“Sono orgoglioso di poter celebrare il nome di mio padre accanto ad amici di così alto profilo sportivo, manageriale ed umano” ha detto in apertura di cerimonia un orgoglioso Francesco Franchi, presidente della Fondazione intitolata al padre. La consegna del riconoscimento è stata infatti anche l’occasione per ascoltare l’opinione di Johan Cruyff sulla prossima finale di Champions League , dopo l'eliminazione del "suo" Barcellona ”La partita al Bernabeu si preannuncia davvero combattuta, in questo momento mi viene davvero difficile riuscire a formulare un pronostico. Di certo son molto contento che la giochino ben tre "tulipani", due dei quali - Sneijder e Robben - vorranno far bene nel loro vecchio stadio". Giancarlo Antognoni, alfiere odierno del calcio azzurro, ha invece dedicato il suo pensiero alla sua squadra del cuore, la Fiorentina : ”Nonostante una lunghissima militanza con la squadra viola purtroppo non ho vinto alcun trofeo, ma son soddisfatto perchè posso vantare d'essere entrato nel cuore dei Fiorentini e questo è il più bel risultato che, Mundial a parte, abbia mai ottenuto nella mia carriera".
Curiosa infine la rivelazione di Jenny Barazza sugli esordi della sua carriera da pallavolista "la mia prima attività ludica curiosamente è stato il ballo liscio, che mi ha accompagnato per tutta l'infanzia. Con il passare del tempo però sono cresceiuta in altezza fino a diventare troppo alta per il mio giovane compagno di ballo: a quel punto ho capito che dovevo cercare un'attività più consona al mio fisico...".

Anche per Tavecchio, Pizzul e le due "giacchette nere" che hanno ritirato il Premio è stata una bella passerella di emozioni, ricordi e applausi.
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