Abdel Moneim, un egiziano a Vibo... e info su Kazijski!

di Adelio Pistelli

09/10/2012

 Niels Klapwijk Niels Klapwijk
Niels Klapwijk
E’ stata una grande impresa. Vero, a parziale scusante non c’era (infortunato) Juantorena, che è il valore aggiunto di Trento ma il successo di Vibo Valentia merita di essere consacrato, di essere ricordato. I campioni trentini non perdevano in casa da un anno, sono super candidati a vincere tutto ciò che c’è da vincere, sono tra i più forti al mondo. E allora il colpaccio di Vibo fa dire al suo presidente Pippo Callipo: “Un sogno che si avvera”. E con Vibo sorride tutta una Regione coinvolta in A1 dal team allenato da Blengini. Il tecnico al suo secondo anno a Vibo ha presentato un team motivatissimo, determinato, dove tutti ma proprio tutti hanno fatto il proprio compito (“prestazione di gruppo e di ottimo livello” dirà proprio il suo coach). Un gruppo, però ancora privo – per impreviste vicende estive - di un terzo schiacciatore da affiancare a Kaliberda e Urnaut.

EGIZIANO. Il vuoto sarà presto colmato: da qui a poco dovrebbe arrivare l’egiziano Abdel Moneim. E’ attualmente al Zamalek Sporting de Il Cairo e, proprio con il suo team, sarà protagonista al prossimo mondiale per club che inizia sabato (sino a venerdì 19) a Doha. Probabilmente non disputerà le fasi finali (alle semifinali si qualificano le prime due del girone e insieme agli egiziani ci sono Kazan e Belchatow…). Ma il prestigioso mondiale sarà il trampolino di lancio verso Vibo Valentia di questo schiacciatore, sul quale i dirigenti calabresi mettono in atto una nuova scommessa. Per vincerla.
Come hanno fatto lo scorso anno con l’opposto olandese Klapwijk, al quale in tanti guardavano con semplice curiosità. Invece il signor Niels Klapwijk prima ha convinto chi lo aveva portato in Calabria, poi ha disputato un primo campionato di A1 a notevolissimi livelli e, domenica sera, alla prima del nuovo campionato questo opposto olandese di 200 centimetri ha messo in ginocchio Trento.

MOMENTACCIO. A proposito di Kazijski e soci: tira una brutta aria in Trentino. Il ‘faccia a faccia’ (non era mai successo) per più di un’ora negli spogliatoi tra giocatori e tecnico, è stato il primo intervento per cercare di capire cosa sta accadendo ad un gruppo che, ultimamente, sta facendo parlare solo per insuccessi e vicende extravolley. Prima la sconfitta in Supercoppa, poi lo stop interno contro la Tonno Callipo nel giro di una sola settimana e, nel mezzo, le tante voci su Kaziyski. Lo schiacciatore bulgaro di Trento è sempre più nel mirino della sua federazione: per vicende economiche e tecniche. L'aver scelto di lasciare la sua nazionale prima dei Giochi olimpici ha scatenato una delicatissima bagarre. Prima la delibera dello Slavia Sofia (ex club del giocatore) per la richiesta del 35% di quanto lo schiacciatore percepisce in una stagione, da quando è arrivato a Trento (estate 2007) e, per il futuro agonistico in Italia. Poi, il rischio di essere fermato dalla federazione per aver detto no alla sua nazionale in prospettiva olimpica. “Il transfert per giocare ancora da noi, da tempo è in nostro possesso” dicono in società, a Trento. Bene, meglio così, per tutti. Ma il mirino è fisso su Kaziyski e compagni, mai come in questo momento anche perchè tanta è la curiosità di capire come andrà a finire al mondiale di Doha, appunto. Trento gioca la prima sabato con obiettivo dichiarato (e diventato tassativo visto il momentaccio) alla finale di venerdì 19 ottobre: in bocca al lupo.
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