Alberto Giuliani su giovani, nazionali e Cuneo

di Adelio Pistelli

02/11/2009

Alberto GiulianiAlberto Giuliani
Alberto Giuliani
Allena a Cuneo e, per Alberto Giuliani, è sicuramente la stagione delle tante verità dopo una escalation professionale partita da San Severino Marche (la città dove è nato il giorno di Natale del 1964), per poi diventare poi allenatore a Loreto, a Corigliano, quindi Verona e, appunto, per il team del presidente Lannutti.
"Sto proseguendo la carriera di tecnico che ho sempre voluto seguire ma posso già dire di essere una persona fortunata". Non è una frase di circostanza. Giuliani ha spesso ribadito questa sua convinzione, dai tempi in cui lavorava inizialmente solo con i giovani. E’ l’allenatore che ha visto crescere Paparoni; è stato e per anni l’allenatore a capo di formazioni giovanili di Loreto, protagoniste e vincenti. E l’attuale tecnico di Cuneo non ha dimenticato guardando sempre con grande interesse a tutto ciò che ruota attorno ai giovani, da qualche anno, purtroppo, diventato un problema per tutto il movimento volley.
"Intanto diciamo che non ci sono stati cambiamenti radicali – osserva il tecnico dei piemontesi – ma la cosa più difficile, al momento, mi sembra essere il continuo reclutamento. E’ sempre più dura e non solo per la concorrenza di altre discipline, ma anche per attività extrasportive e poi perchè i giovani hanno meno voglia di andare in palestra , fare dei particolari sacrifici e buon ultimo, si fa per dire, è stato dimenticato o quasi il lavoro-ricerca nelle scuole".
"Sicuro, c’è chi continua a propagandare volley nelle aule – continua Giuliani – ma sono pochi coloro che lo fanno in prima persona come la stessa attività scolastica non mi pare più quella di una volta".
E diventa delicato e difficile il graduale ricambio Generazionale, per esempio, in Nazionale.
"No, fortunatamente qui ci siamo ancora, a prescindere. Vedo un bel gruppo, mi piace. Ho parlato con i miei giocatori (Fortunato, Parodi, ndr) che hanno trascorso l’intera estate in azzurro e mi hanno confermato sull’ottimo lavoro portato avanti insieme alla grande voglia di fare bene e di crescere. No, nell’immediato e con l’innesto di alcune pedine importanti ultimamente a riposo, vedremo una nazionale affidabile’.
A proposito di affidabilità: e Cuneo?
"Stiamo lentamente ma continuamente crescendo dopo aver ritrovato anche una precisa tabella allenamenti. Ultimamente qualità tecnica e agonistica sono sicuramente in positivo aumento. Tutto ciò autorizza a mirare ad alti obiettivi concretamente raggiungibili. Però è meglio guardare sempre ad una partita alla volta".
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