Alta velocità

di Luciano Pedullà

28/10/2013

Alta velocità
Sembrano bastare due partite di campionato per definire i valori del torneo in corso, o perlomeno è quanto conclamato dalla seconda giornata. Tutte le formazioni che hanno giocato in trasferta hanno portato a casa la vittoria in modo perentorio, senza possibilità di osservazioni che ne mettano in dubbio la superiorità rispetto l’avversario. Gli unici tentennamenti li ha mostrati Bergamo dettati forse da un rigurgito di entusiasmo di Casalmaggiore, all’esordio nel torneo cadetto. La formazione allenata da Beltrami ha mostrato peraltro di avere delle interessanti possibilità per poter dare fastidio in futuro a qualunque squadra con la quale dovesse incrociare le armi, grazie ad una formazione ricca di giocatrici di buona prospettiva anche se, per ovvi motivi, non ancora in condizione di fare un gioco di squadra corale. Complice l’estate che ha impegnato incessantemente Camera e Gennari apparse ancora disorientate nel proprio gruppo di appartenenze, nel quale ha invece brillato Stevanovic, giovane serba dal futuro assicurato. Non è piaciuta affatto, invece Aguirre, uruguaiana con un passato nel campionato francese, e ci si continua a chiedere quanto sia necessario proporre straniere, magari osservate anche solamente attraverso i filmati preparati ad arte dagli interessati, piuttosto che ricercare le italiane a pochi chilometri da casa e che pure vantano passaporti più recenti. Gli altri zero a tre parlano di un campionato che pare spaccato in due con un gruppo di squadre che hanno tutta l’intenzione di percorrere il proprio cammino come quello di un treno ad alta velocità. Tra queste Ornavasso, compagine che ha pensato di dare fiducia ai prodotti dei viavai italiani e del Club Italia, impostando la propria formazione sulla futuribile copia Signorile, Chirichella e Pisani, confermando in campo dopo due consecutive promozioni Tasca e Loda, da Bergamo, quest’ultima, addirittura al vertice della classifica, incompleta, dei top scorer della A1. La vittoria a Frosinone dice di una formazione, quella piemontese che ha saputo subito inserirsi in un torneo di massima serie senza pagare nessuno scotto ribadendo dopo la gara di Modena che potrebbe essere la prima formazione alle spalle delle “cinque meraviglie”. Piacenza, Conegliano e Bergamo sono già al comando ma vantano una gara in più nei confronti di Modena e Busto. Le Lombarde non hanno faticato più di tanto contro una Forlì che, per i nomi in campo, avrebbe fatto pensare a un risultato più equilibrato al suo esordio casalingo. Probabilmente meccanismi e Turlea non sono ancora nella condizione collaudata che soltanto il prossimo mese, per lo più con una pausa del campionato, permetterà di trovare la giusta intesa. Sorprende lo zero nei punti, ma soprattutto nei set, di Novara che paga, invece più del dovuto l’arrivo in A1, coronato dal solito meraviglioso e numeroso pubblico. Ieri mancava, è vero, Tokarska forse una delle giocatrici di miglior livello della squadra, ma l’assetto di fase ricezione non ha brillato e questo nonostante che Conegliano abbia voluto concedere un turno di riposo completo a Fiorin e un impegno parziale a Barazza. Contro Urbino sarà importante una decisa reazione, anche se la formazione sembra tranquillamente attrezzata per un campionato comodo e priva di assilli. Le Venete, ospiti allo Sporting, hanno disputato una gara senza affanno con l’importante ritorno in campo di Barcellini (con Bechis un gradito ritorno a Novara per due giovani che hanno iniziato qui la loro brillante carriera) dopo una estate poco brillante ma anche poco impegnata, disputando finalmente una gara di buon livello. Ora la formazione guidata da Gaspari non ha neanche tempo di rifiatare perché già martedì dovrà bissare l’impegno in quel di Busto per la partita di Champions. Nella prima giornata della manifestazione europea i risultati furono opposti: vittoria brillante per 3 a 2 per Conegliano contro la formazione con i favori del pronostico del girone, Galatasaray, 2 a 3 opaco per Busto che però nella gara in terra romagnola ha, almeno parzialmente, recuperato Serena Ortolani, tornata in campo a un anno di distanza ma dopo aver messo al mondo la piccola Gaia. Quello della schiacciatrice ravennate è un ritorno molto importante per la pallavolo italiana che ha bisogno di talenti pallavolostici come lei che tanto ancora possono dare a questo sport e ai colori della Nazionale e i suoi estimatori sanno quanto lei sia una forte giocatrice!
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