Anastasi contro Zanini e Poggio Rusco diventa europea

di Adelio Pistelli

17/09/2013

Emanuele Zanini e Andrea Anastasi insieme in panchinaEmanuele Zanini e Andrea Anastasi insieme in panchina
Emanuele Zanini e Andrea Anastasi insieme in panchina
Via Nenni, a Poggio Rusco (in provincia di Mantova), è una piccola strada senza uscita, appena fuori il paesino. Vicino c’è un sentiero, quasi invisibile se non fosse per il suo nominativo: via Garibaldi. E’ in via Nenni che abita Andrea Anastasi, mentre a trenta-quaranta metri, c’è la residenza di Emanuele Zanini. Il primo, da tre stagioni, è il tecnico della Polonia; il secondo, da un mese e poco più è il nuovo coach della Turchia. E cosa ti combina il destino sportivo alla vigilia degli Europei 2013? La prima delicata e importante sfida continentale nel girone polacco di Danzica metterà di fronte proprio i due allenatori mantovani. Poggio Rusco sportiva si spaccherà oppure…? “Oppure – sorride Zanini Andrea gode dei giusti e migliori tributi paesani. E’ nato lì mentre per quanto mi riguarda abito in via Garibaldi da soli ventidue anni. Lui, insomma, sarà il più seguito”. Lo sapremo venerdì. All’Ergo Arena di Danzica, infatti, è in cartellone Polonia-Turchia, sfida forse già decisiva o quasi per la vittoria del girone. Un risultato questo che garantirebbe l’immediato arrivo ai quarti degli Europei. “Non sarà facile nemmeno un pò – assicura Anastasi -. Poi, questa gara contro Emanuele diventa ancor più pericolosa. Conosco il suo valore di coach, il suo modo di far giocare pallavolo. Sarà dura”. Il match è già partito, insomma. Magari la sfida uno degli Europei è iniziata già quando Zanini è diventato tecnico della Turchia. “Ci siamo sentiti spesso in questi ultimi tempi – afferma lo stesso allenatore dei turchi -. Ma parlare con Andrea era e resta comunque un piacevolissimo diversivo. Gli voglio bene e nei suoi confronti nutro un grande senso di riconoscenza. E per me, di cinque anni più giovane (è nato nel 1965,ndr) è come un fratello maggiore”. “Emanuele oltre ad essere un amico vero, fa parte della mia storia professionale – rilancia Anastasi -. E’ stato con me diverso tempo, insieme abbiamo vinto e ci siamo divertiti con la nazionale italiana e non solo. Poi, le strade si sono divise ed eccoci ad un nuovo rendez vous molto più difficile del precedente”. Accadeva durante gli Europei del 2011 quando Zanini, alla guida della Slovacchia vinse contro l’amico e fratello Anastasi..”Una vittoria che valeva solo per le statistiche – si affretta a dire Emanuele -. La Polonia era già qualificata alle finali di Vienna (dove poi centrò il bronzo contro la Russia, ndr) e magari, anzi sicuramente, aveva la testa in Austria. La squadra che troveremo adesso sarà molto più determinata e pericolosa. Ci proveremo, ovviamente, anche se mi rendo conto che, stavolta, sarà molto difficile spuntarla”. Nessuna pretattica, lo sa anche Anastasi. Del resto, il team dei padroni di casa (Paese che organizza gli Europei 2013 insieme alla Danimarca) insegue il primo posto del girone anche per alimentare fiducia e consapevolezza nei propri mezzi tecnici. “Ma dovremo essere bravi a non concedere mai spazi – è ancora Anastasi che parla -. Sarà una Turchia pericolosa, visti anche alcuni problemi che Emanuele si porta dietro e che renderà la sua squadra più motivata e spigolosa”. Vero. La Turchia arriva domani a Danzica senza il suo opposto titolare Serheat (frattura del pollice destro in una delle ultime amichevoli) e con un centrale titolare appena tornato da un infortunio. Ma dietro la mera sfida europea c’era e c’è sempre, quella grande amicizia che nelle giornate di relax professionale, produce serate all’insegna del buon mangiare e scherzare passando da una casa all’altra, a Poggio Rusco. “Non solo, ci sono anche amici in comune e mi piacerebbe vedere e sentire le appassionate opinioni sulla nostra sfida polacca, per esempio, di Ivo Gandini, Claudio Oliani. Oppure cosa direbbe il professor Moretti che, a Poggio Rusco, è stato l’insegnante di pallavolo prima di Andrea, poi il miodi mio figlio Cristiano, attualmente in B2”. E ci sarà anche un altro Andrea a risvegliare recenti ricordi, alla vigilia della sfida di Danzica. E’ Andrea Gardini, che Anastasi ha fortemente voluto con lui come ‘secondo’ anche nell’avventura polacca (dopo quella in azzurro) ma che riporta, per esempio a Sydney 2000. Quando Anastasi era il coach dell’Italvolley, Zanini suo secondo, e Gardini il centrale e capitano del team azzurro, bronzo alle Olimpiadi.
Poi, dietro questa delicata sfida di Danzica di venerdì, ci sono anche altri retroscena. Un viaggio studio negli Stati Uniti sul finire del 2010, di Anastasi, Gardini, Zanini e Alberto Bollini tecnico della Primavera di calcio Lazio, amico di Emanuele. “E fu, ricordo bene, una esperienza interessante professionalmente e meravigliosa” dicono entrambi i tecnici di Poggio Rusco che venerdì giocheranno la prima dell’Europeo.
A proposito di ricordi, per Zanini, il girone di Danzica, ha anche un sapore in più: sabato si troverà di fronte la sua ex Slovacchia, domenica vorrà vincere contro la Francia (allenata da Laurent Tillie, compagno di squadra di Anastasi alla Kutiba Falconara di metà anni ottanta). Già la Francia, il Paese dove, tra poche settimane allenerà un club: il Beauvais volley. Intanto divertiamoci con il derby tutto italiano. O no?
Sigla.com - Internet Partner