Anastasi torna in Polonia: allenerà a Danzica

di Adelio Pistelli

05/06/2014

Andrea AnastasiAndrea Anastasi
Andrea Anastasi
Andrea Anastasi torna in Polonia. Coach della nazionale di Varsavia sino allo scorso ottobre, adesso allenerà un club: ieri la firma con la società del Lotos Trefl Danzica. Con lui, ci sarà un altro italiano: il palleggiatore Marco Falaschi. Sino qui, la notizia. E' vero, era nell'aria da qualche settimana ma lo stesso tecnico di Poggio Rusco aveva sempre chiesto tranquillità e pazienza perchè la trattativa nascondeva qualche piccola difficoltà. Ieri la firma, per una stagione. "L'ho chiesto io - racconta lo stesso Anastasi -. C'è la possibilità di fare un buon lavoro, a Danzica, ma il prossimo campionato dovrà dire tante cose per una società che ha voglia di scalare i gradini della popolarità polacca". Stimoli a braccetto con la determinazione del tecnico italiano, amatissimo in Polonia, a presciondere da come siano finite improvvisamente le cose con la nazionale. Un rapporto interrotto bruscamente che, a suo tempo, aveva sollevato non poche polemiche anche all'interno della Federzione di Varsavia. Gli stessi atleti polacchi avevano rilanciato parole di stima e affetto verso il coach italiano. Ma tutto ciò è ormai è materiale per l'archivio. Ironia della sorte, Anastasi riprende ad allenare nella magnifica 'Arena' di Danzica, teatro proprio degli ultimi Europei Polacco-Danesi. Anastasi torna ad allenare in un Paese che, a fronte di quanto è avvenuto subito dopo la rassegna continentale (la Polonia ha fallito la qualificazione alla final four di Copenaghen), ha apprezzato il lavoro del tecnico di Poggio Rusco. Apprezzato in Polonia, a prescindere, ma in Italia Anastasi non ha mai ricevuto una telefonata da nessuna società: c'è un perchè? Qualcuno, un giorno (speriamo) ci regalerà una risposta ad un quesito che ha del paradossale. O no?
A proposito di Polonia: Il trentottenne francese Stephane Antiga, che ha giocato gli ultimi sette campionati in Polonia, è il tecnico (prima esperienza su una panchina) della nazionale di Varsavia che domani e domenica incontra l'Italvolley in World League. Come 'secondo' avrà il cinquantaquattrenne francese Philippe Blain, che, dopo undici anni di coach della nazionale del suo Paese sarà l'assistente di un suo giocatore con il quale ha vinto un bronzo mondiale, due argenti europei. "Il feeling tecnico con Stephane è enorme e tutto ciò aiuterà molto per la gestione dell’avventura con la nazionale polacca che poi, nasconde i grandi stimoli per il mondiale in programma proprio in Polonia". Succede anche questo...
Come succede, per esempio, che la Lube campione d'Italia perda la corsa su Sokolov quando c'erano tutte le premssse per portare l'opposto bulgaro alla Giuliani band. Cosa è mai accaduto dietro la (comunque) difficile ma fattibile operazione, ufficialmente non è dato a sapere. Bocche cucite nelle Marche a fronte delle voci, molto informate, che raccontano di trattative (con Trento) arrivate ad un passo dalla felice conclusione. Poi, d'incanto tutto s'è inceppato e, gradualmente Sokolov ha preso altre strade (schiaccerà ad Ankara). E la Lube si ritrova con una squadra, comunque, ancora a metà.
E' vero, saranno confermati (Zaytsev a parte, ovviamente) tutti gli uomini che hanno vinto l'ultimo scudetto; è vero, è arrivato Giulio Sabbi opposto italiano dalle notevolissime potenzialità e, con grandi margini di miglioramento. Però... Però, non sembra bastare per affrontare una stagione che sarà, come sempre del resto, carica di obiettivi da inseguire in maniera tassativa a seguito del naturale palinsesto stilato della società. Alle corte: per affrontare in maniera più concreta la Champions League (Trofeo tanto caro e tanto inseguito proprio dai dirigenti Lube) va da sè che da qui alla chiusura del mercato del volley potrebbe (dovrebbe) arrivare una pedina importante e italiana. O no?
Quello che sta succedendo in Lombardia mi lascia quantomeno perplesso. La presidente della società monzese neo promossa in A1 Alessandra Marzari ha apertamente contestato, sulle pagine della Gazza il modo con il quale la Power Milano è arrivata nell'Olimpo del Volley. Lo sapete, il suo presidente Carlos Rasores (in sinergia con il presidente onorario Lucio Fusaro) ha acquistato il diritto sportivo di A1 dalla Tonno Callipo Vibo Valentia, ultima operazione alla voce 'acquisizione diritti' di tante altre avvenute in passato (Cuneo, Macerata, Trento, per esempio) da parte di club che hanno poi centrato splendidi risultati rilanciando, di fatto, una splendida immagine italiana lungo la Penisola e in Europa. Ben venga a mio avviso il ritorno del grande volley a Milano. Che ritorna con al seguito un preciso progetto che sembra prevedere un graduale salto di qualità per arrivare ad inseguire traguardi interessanti. E' vero, sino adesso c'è stata solo la conferma del tecnico Maranesi e quella del palleggiatore Mattera. Però, stando a voci di mercato, sembra sicuro che il presidente Rasores (e Lucio Fusaro) cercheranno di arricchiere la squadra con almeno altre tre pedine importanti con la voglia di voler fare le cose per benino e onorare al meglio il primo difficile campionato di A1 che verrà.
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