Anche lo sport dice stop: tutti in casa

09/03/2020

E’ accaduto quello che era nell’aria da qualche giorno. Tutto lo sport, e di riflesso anche la pallavolo, si ferma fino al 3 aprile conseguentemente all’emergenza coronavirus. Anzi, il provvedimento governativo di lunedì sera ha esteso la zona rossa a tutto l’ex Bel Paese.  
TUTTI A CASA. Alla fine l’unica soluzione per contenere il contagio è stata quella di ordinare a tutti di starsene chiusi in casa. Ha un senso, vista la facilità con la quale il micidiale Covid-19 riesce a propagarsi, anche se resta il dubbio che forse non ci sarebbe stato bisogno di intervenire in maniera così drastica se chi deve salvaguardare (anche) la salute dei cittadini avesse compreso per tempo la gravità del problema (di cui si parla pubblicamente da oltre un mese e mezzo…). Ovviamente si blocca tutto e la decisione del Governo passa sopra anche a quella presa dal Coni, che pure qualche ora prima aveva già disposto la sospensione di tutti i campionati fino alla medesima data, ovvero il 3 aprile. Prima la salute di tutti, questo è evidente. Con lo sport tutto costretto ad adeguarsi mettendo fine alle (inutili) polemiche all’italiana che come sempre hanno caratterizzato gli ultimi giorni. Restano fermi anche i campionati di pallavolo, sia maschile che femminile. Chi sta sulla plancia di comando delle due Leghe adesso dovrà decidere cosa fare per il prosieguo della stagione e come modificare il calendario, sempre che il 3 aprile sia tutto finito (come tutti ci auguriamo dal profondo del cuore)... La soluzione potrebbe essere ad esempio quella di spostare il tutto più avanti chiedendo alla Fivb di annullare per quest’anno la Nations Volleyball League, che tra l’altro poco interessa anche alle nazionali (il ct azzurro Mazzati ad esempio aveva già comunicato che non l’avrebbe giocata la prima squadra con continuità e che lui non sarebbe neppure andato in panchina). Tanto ci sarebbe il tempo per preparare l’Olimpiade di Tokyo, sempre che si decida di farla disputare. La grande speranza è che ora il problema non si diffonda a macchia d’olio in maniera così significativa nel resto d’Europa e nel resto del mondo (se/quando arriverà purtroppo in Africa creerà problemi più che seri, perché là non possono contare sulle nostre strutture sanitarie di un livello nel complesso eccellente). Per il momento restiamo tutti chiusi in casa. E facciamo un appaluso infinito a tutti i medici e agli operatori delle strutture ospedaliere che si sanno sacrificando in maniera esemplare, dimostrando che almeno in qualche settore riesce ad eccellere la nostra povera Italia (dilaniata pure da un crollo epocale della borsa).
A TEMPO DI SOCIAL. In questi giorni da vivere in maniera del tutto particolare noi ci vediamo quando volete sui social: su Twitter, su Instagram e su Facebook, dove c'è anche la mia pagina di personaggio pubblico Lorenzo Dallari Volley nella quale potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like. E mi complimento con Davide Mazzanti per la sua iniziativa di rispondere via Facebook a quanti avessero da porgli quesiti di carattere tecnico. Bravo davvero per l’idea e per la disponibilità.
Buona pallavolo a tutti!
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