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Ancora e solo un giocatore
Ancora e solo un giocatore
di Adelio Pistelli
08/01/2010
Andrea Sartoretti in battuta
Andrea Sartoretti in battuta
Gioca, di nuovo, forse perchè ancora è "solo" un giocatore. Andrea Sartoretti mette in un cantuccio alcuni veloci mesi di praticantato da mister e, per scaricare tossine e ultime piccole-grandi amarezze, indossa ginocchiere,
pantaloncini e maglietta si rituffa sottorete. A quasi trentanove anni, il famoso "Sartorace" (per il suo costante pericolo con le battute) riparte da dove era partito. Non è un gioco di parole.
Si sta allenando a Città di Castello da quando ha lasciato (meglio, ha dovuto lasciare) la panchina di Perugia. Si allena nella sua città, dove nel campionato (di B2) 1987-88 uno sconosciuto mancino, in una piccola palestra lanciava i primi segnali di una carriera strepitosa. La final four di Coppa Italia a Venezia-Mestre (1991) sarà decisiva per iniziare a scalare i gradini del successo. Con la sua Città di Castello va timidamente incontro ad una sorte segnata (semifinale con Milano) ma Sartoretti solo pochi mesi dopo arriverà a Ravenna, in uno dei più forti team dei primi anni novanta.
Il resto è storia. Modena, Cuneo, Montichiari, Trento, ancora Modena con intermezzi (straordinari) con la nazionale, con la quale vincerà tutto o quasi quello che c'era da vincere. Il "quasi" sono le Olimpiadi e, dopo quella di Atene 2004 (finale persa con il Brasile) l'ex presidente della Fivb, Acosta dirà: "Sartoretti avrebbe vinto il titolo di miglior giocatore dei Giochi con l'Italia avesse conquistato l'oro, ma le sue prestazioni sono da ricordare".
Una riconoscenza in più per un giocatore che ha sempre portato avanti il suo lavoro con determinazione e umiltà, riconosciutagli da compagni e avversari e da un "Sartoretti club" cresciuto a Modena durante le esperienze professionali del mancino umbro. E proprio l'Umbria che da anni lo voleva di nuovo a casa, sarà il suo primo palcoscenico da allenatore. Perugia durante la scorsa estate, sorprende quando annuncia la scelta Sartoretti per la sua panchina. "E' l'inizio di un progetto a lungo termine" si lascia andare il presidente Claudio Sciurpa. Poi, invece, sappiamo come è andata. Alla vigilia di Natale, l'amaro il regalo dell'RPA per il giovane tecnico che si ritrova fuori dai giochi quasi improvvisamente.
Quasi. Nessuno però immaginava il colpo di scena al quale, ormai, Sartoretti sembra ci stia abituando. Da giorni si allena a Città di Castello (lunedi la presentazione) e diventerà ufficialmente il nuovo schiacciatore del team di A2 che, negli ultimi giorni, ha perso per infortunio (resterà fuori più di due mesi) Simone Rosalba. Da un campione all'altro e la storia continua. Come ricomincia quella da schiacciatore di Sartoretti che ancora è "solo" un giocatore.
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