Angelo Lorenzetti a Sky Sport 24

di Lorenzo Dallari

06/02/2013

Angelo Lorenzetti e Lorenzo Dallari a Sky SportAngelo Lorenzetti e Lorenzo Dallari a Sky Sport
Angelo Lorenzetti e Lorenzo Dallari a Sky Sport
E' davvero sempre un piacere fare due chiacchiare con Angelo Lorenzetti, persona mai banale e molto attenta agli aspetti della vita, non solo del volley. Grande allenatore, tricolore con Modena nel 2002 e con Piacenza nel 2009, sta vivendo un'ottima annata con la squadra geminiana, andando ben oltre ogni ottimistica previsione della vigilia. "Le cose sono andate e stanno andando bene e sono soddisfatto: ho un bel gruppo e i risultati positivi che abbiamo ottentuo contro le grandi ad un certo punto l'hanno galvanizzato. Adesso siamo tornati più normali. Viviamo alla giornata e speriamo di chiudere bene la regular season e di prepararci nelle condizioni migliori ai play off scudetto".
Il tecnico fanese è stato ospite di Sky Sport 24, divenuto ormai il salotto buono della pallavolo: tanti personaggi si stanno alternando e possono raccontare il loro pensiero, senza imposizioni e in assoluta liberta' (e tanti ne verranno ogni settimana). E' stato piacevole sentirlo ricordare l'inizio della carriera, che ricordo molto bene, avendolo intervistato la prima volta nell'ormai lontano 1991 a Firenze. "Lavoravo in banca a Fano, la mia città, e allenavo la squadra locale: avevo conosciuto Velasco durante uno stage con la mia squadra, dove giocava anche Paolo Tofoli. Qualche anno dopo Julio mi ha telefonato in banca, era l'allenatore della Nazionale e mi ha chiesto di andare a lavorare nel Settore Giovanile azzurro. Così ho lasciato la banca: è stata una scelta condivisa con mia sorella, non con mia mamma...". E' iniziata in questo modo una bella avventura che lo ha assorbito appieno, regalandogli un sogno e facendolo lavorare sia a contatto con i giovani che con grandi campioni. Sempre con la medesima passione. Fano, Padova, Modena, Verona, Piacenza e di nuovo la città della Ghirlandina. "Fare pallavolo in questa città è qualcosa di diverso rispetto agli altri posti, nel senso che ci sono le stesse situazioni che trovi in altri posti dove c'è pallavolo, ma con maggiore quantità e spesso qualità. Cosa è cambiato rispetto a qualche anno fa? Ho trovato una società molto più organizzata e molto lavoratrice. Mi piace l'ambiente che c'è in ufficio in società: si condivide tutto e si respirà laboriosità. E questo anche la squadra lo capisce...".
Cosa pensi del campionato, gli ho chiesto? La classifica rispecchia il reale valore delle prime della classe? "La pallavolo difficilmente sbaglia. Le prime quattro sono quelle più accreditate e più competitive. Poi ci siamo in tanti in pochi punti e può succedere di tutto. Diciamo che è una classifica abbastanza sincera". E il tuo giudizio sul blocco delle retrocessioni confermato dalla Lega anche per la prossima stagione? "Ero d'accordo all'inizio e mi ero riservato di vedere cosa sarebbe accaduto in campo: devo dire che guardando le partite non si hanno sensazioni negative. E' giusto pensare alle uova d'oro che sono i giocatori, ma è giusto pure che la Federazione e la Lega curino la gallina, cioè le società. E se il blocco delle retrocessioni serve per proteggere le società ben venga". Ultimo flash dedicato alla nazionale e al possibile utilizzo di Osmany Juantorena in azzurro: "Da allenatore di una squadra italiana e da tesserato italiano, posso dire che se Juantorena, uno splendido giocatore, non giocasse in Nazionale mi offenderei. Se gioca da italiano per Trento è giusto che giochi da nazionale nella squadra azzurra, per non dare favoritismi solo a un club. Non ho molti dubbi al proposito". Staremo a vedere cosa accadrà. Intanto per Angelo Lorenzetti c'è lo sprint finale del campionato, con una squadra che potrebbe giocare scherzetti alle grandi grazie in primis alla forza di Celitans e alla regia brillante di Baranowicz. Poi vedremo cosa gli riserverà il domani, legato anche al futuro della società modenese.
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