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Angelo Lorenzetti nella fantastica Hydra Beach con Piacenza nel cuore
Angelo Lorenzetti nella fantastica Hydra Beach con Piacenza nel cuore
di Lanfranco Dallari
24/07/2010
Manuela ed Angelo Lorenzetti
Manuela ed Angelo Lorenzetti
Angelo Lorenzetti
, allenatore della Copra Piacenza, ha trascorso con la famiglia una settimana di vacanza relax in Grecia nella mitica
Hydra Beach
, villaggio Valtur meta di vip del mondo dello sport e dello spettacolo. Un autentico paradiso terrestre definito pochi giorni fa da Studio Aperto su Italia 1 quale uno dei villaggi turistici più belli del mondo. Impossibile descrivere a parole la bellezza di questa incantevole oasi di relax, un fantastico mix di classe, eleganza, lusso e semplicità unito ad ogni genere di confort, con un servizio perfetto, attento alle richieste della clientela più esigente, seguito full time dal bravo, attento e onnipresente direttore Monzef.
Il mio amico fraterno Silvano Santoni ha creato un autentico eden terreno, lui è sinonimo di successo, chi lo conosce sa di cosa parlo, lo avevo sentito al telefono molto soddisfatto sul risultato della sua nuova creazione; essendo lui un perfezionista per natura ero curioso di constatarlo di persona, mi aveva fatto specie il suo entusiasmo, ora mi è tutto chiaro avendo avuto la fortuna di esserci andato, come volevasi dimostrare tutto ad Hydra Beach è imbarazzantemente perfetto, voto 10 e lode, e sono stato basso altrimenti si esalta. Difficile trovare qualcosa di non superlativo in questo villaggio, sentendo i pareri dei vari ospiti molti sono rimasti esterrefatti ammirando la piscina centrale, dove la prospettiva meticolosamente studiata è tale da far pensare di arrivare a nuotare nel mare (seppur ovviamente con fondali diversi, la piscina ed il mare hanno i medesimi colori), il bordo della piscina è inclinato di pochi millimetri, nuotando non si vede la fine della vasca e l'acqua fuoriesce su splendidi sassi bianchi predisposti col disegno delle onde, difficile descrivere il tutto. C'è un anfiteatro con un'acustica imbarazzante, sul palco, in più punti, sembra di avere un microfono acceso; ammetto che sentendo la perfezione dell'acustica pensavo mi stessero prendendo in giro e stessero manovrando un amplificatore, sono ritornato diverse volte da solo a verificare che il tutto fosse realtà; confermo, tutto vero. Prima di partire ho letto diverse recensioni sul villaggio, difficile trovarne di negative, mi ero sorpreso nell'apprendere che tutte le brochure, fotografie, filmati che si trovano non rendono minimente merito a questo posto incantevole, guardando i cataloghi di solito succede il contrario, devo confermare che è vero. Il primo giorno mi sono illuminato vedendo Angelo Lorenzetti, signore vero nonchè mago sulla panchina. Non ho resistito dal tediarlo chiedendogli di rilasciarmi alcune parole per gli amici del sito dallarivolley.com , la sua classe è indiscutibile, chi lo conosce lo sa, e lui ha accettato con gioia, l'ho sottratto per un pò di tempo alla sua fantastica famiglia, con la quale ho avuto l'onore di trascorrere poi un pò di tempo nel villaggio. Pronti via! Perchè hai scelto Hydra Beach?
"Questa è la mia prima vacanza da solo con la famiglia. In Italia ho la fortuna di avere un carissimo amico in Sardegna, quando riusciamo andiamo là. Abbiamo scelto un posto lontano ma non lontanissimo da casa. Scelta davvero felice: quando si è in vacanza lamentarsi sarebbe di per sè già un peccato, qui lo sarebbe davvero ancor di più, siamo in un vero paradiso".
7 giorni di relax poi Lorenzetti si immerge nuovamente nel volley.
"Sì. Subito parto con una vacanza studio, vado ad Ottawa assieme a due amici allenatori a seguire gli allenamenti della nazionale canadese; Glenn Hoag è un allenatore che ho sempre stimato, uno dei migliori in assoluto, nella sua carriera di giocatore e di allenatore ha vissuto l'esperienza asiatica, europea e americana, ha un perfetto mix, penso che le sue squadre evidenzino sempre queste caratteristiche indipendentemente dalle qualità dei giocatori che le compongono. Visto che io sono un copiatore, spero che 10 giorni siano sufficienti per carpire informazioni utili per il mio lavoro".
Lorenzetti ha Piacenza nel cuore.
"Eh sì. Parlando dell'esperienza vissuta in questi ultimi 3 anni Piacenza è il posto in cui ho sempre sognato di poter fare pallavolo e spero che il nostro connubio duri ancora a lungo. So che non potrà essere eterno, ho nel cuore la speranza che se un giorno dovesse finire potrò essere sereno, non vedo quel giorno, per ora so di essere stato una persona ed un allenatore molto fortunato ad aveva vissuto questa fantastica esperienza".
Cosa ti ha lasciato Piacenza in più di altre società?
"In questi 3 anni ho avuto a disposizione una qualità di giocatori molto alta con un ambiente professionale e famigliare stile quello che si trova in società di media e bassa classifica. Avere a disposizione un palazzetto e una squadra giovanile che si allena sempre prima o dopo di noi della serie A ci rende tutti più stimolati e partecipi, c'è una condivisione spontanea. Ho scelto Piacenza senza neppure valutare le possibili alternative, non dico che ne avrei avute, la cosa non mi interessa, io ho sempre pensato sempre e solo a Piacenza. Mentre stavo concludendo questo campionato, dove non abbiamo ottenuto risultati esaltanti, ho deciso che se non avessi avuto la possibilità di allenare la Copra avrei optato per un anno di pausa/studio per poi riprovare più avanti a gettarmi nella mischia. Subito non me la sarei sentita di affrontare Piacenza da avversario, magari più avanti mi sarebbe stato possibile avendo ricordi più sfumati".
Quest'anno a Piacenza ricominci da capo.
"Sì, 12 giocatori su 13 sono nuovi. E' come quando un pittore si mette davanti ad una tela, spera che sia la più bella di tutte quelle che ha dipinto, si metterà d'impegno, ci lavorerà con passione per poi un giorno arrivare a sceglierne la cornice: un giorno vedremo come sarà la nostra tela. Sappiamo che sulla carta ci sono 3 posti disponibili per i play off scudetto, dovremo lottare fino all'ultimo, il campo ci farà capire a quale livello saremo in grado di giocare, il nostro impegno e costante miglioramento ci dirà dove potremo arrivare".
Lo scudetto quali squadre vedrà coinvolte?
Cuneo, Trento e Macerata penso siano le quadre più forti, un gradino sopra alle altre. Attenzione però anche a Modena e Treviso. Modena si è resa conto, dopo il campionato dello scorso anno, di essere vicina alle grandi, ed ha fatto scelte importanti sul mercato per migliorare ancora. Parlo di Modena perchè è una squadra molto efficiente, assieme a Monza era quella che mi emozionava di più, con gli innesti fatti e quando avranno la riprova del loro potenziale sarà ancora più competitiva e pericolosa. Quando si scalda il PalaPanini tutto diventa possibile. Io, con Luana e Manuela, ci abitiamo proprio davanti... e pertanto lo posso affermare con certezza".
Cosa ne pensi del V-Day, della Finale scudetto unica?
"Non mi è piaciuto che non ci fosse la Copra...scherzo! Sono stato favorevole fin dall'inizio, lasciarlo ad un episodio isolato penso che sarebbe un errore. Un evento così secco è condizionato dalla qualità, livello e tensione delle sfide di semifinale. Più le semifinali sono belle ed equilibrate più si crea aspettativa per il gran finale".
Preferisci allenare un club o una squadra nazionale?
"La nazionale che ho vissuto è quella dei giovani, penso questo sia il lavoro più bello e gratificante, dove io posso dare di più. Quali sono le differenze? Nel club con più certezza vedi il frutto del tuo lavoro, in nazionale invece, avendo atleti per pochissimo tempo può capitare di non avere certezze sul lavoro e sulle scelte fatte. Allenare una nazionale è un lavoro che ti dà orizzonti più aperti rispetto all'allenare un club".
Cosa cambieresti nel volley?
"Un pò di cosette. Il centrale che si cambia con il libero non è una situazione che mi piace molto, non mi piace vedere un giocatore che sta fuori dal campo con un asciugamano sulle spalle, studierei di poter giocare sempre in 7, senza però allargare il campo. Penso poi che l'obbligo dei giri di formazione sia vincolante, c'era stata una proposta di Kristianson di giocare senza rotazioni, penso che potrebbe essere una bella idea".
Un saluto da Hydra Beach, che sicuramente si trova nell'Olimpo dei villaggi, con la speranza che Piacenza, come sogna nella sua tela Angelo Lorenzetti, riesca ad entrare ancora una volta nell'Olimpo del volley.
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