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Arbitri a confronto: per i Play off e non solo
Arbitri a confronto: per i Play off e non solo
di Adelio Pistelli
23/03/2013
Un primo gruppo di venticinque arbitri saranno protagonisti ai prossimi play off scudetto: le coppie di fischietti che continueranno a subire modifiche; i perché della scelta dei soli due giudici di linea durante la stagione regolare; la presenza alle prossime finali scudetto del Video Check; il numero degli arbitri operativi sul territorio nazionale, dalla serie A ai campionati regionali. Eccoli i punti più importanti discussi a Bologna dai massimi dirigenti arbitrali e novantacinque ‘fischietti’ di gruppo A arrivati da tutta Italia.
Tutti al Savoia Hotel Regency, dunque, per l’annuale raduno pre-play off degli arbitri di ruolo diretto dal coordinatore nazionale del Settore Ufficiali di Gara Domenico De Luca e il commissario di Ruolo A Vito Sante Achille. E c’erano anche il responsabile nazionale del Settore Tecnico Benito Montesi e i presidenti del Comitato Regionale del’Emilia Rogna, oltre ovviamente alla Lega Maschile (con Massimo Righi) e quella femminili (Marco Brunale). Era un incontro di grande importanza perché rappresentava una preziosa occasione per un significativo confronto alla vigilia di un fine stagione particolarmente delicato e che, per la prima volta, vedrà l’utilizzo, nel campionato maschile, del video Check, dalla prima sfida di semifinali scudetto. E proprio Massimo Righi ne ha parlato diffusamente agli arbitri anche ripercorrendo con immagini di quanto era accaduto alle finali di coppa di fine dicembre, a Milano.
VIDEO CHECK
– Macchina perfetta, sulla quale a suo tempo aveva fortemente scommesso (vincendo) la Lega maschile, già positiva protagonista, appunto, alle finali di coppa Italia. Le sue telecamere stavolta, diranno tutte le verità su ogni pallone conteso, dalla prima sfida di semifinale. “La presenza del Video Check, una scelta condivisa anche da settore arbitrale” hanno ribadito i massimi vertici, magari senza ricordare, però, il generale malumore tra i fischietti italiani che non sembrano apprezzare l’utilizzo di questa tecnologia, messi a dura prova professionalmente e, tra le altre cose senza l’ausilio dei giudici di linea.
COPPIE ARBITRALI
– Annoso problema: meglio far fischiare insieme e con continuità le stesse due persone, come accadeva in un recente passato, oppure cambiare come sta accadendo settimanalmente alla vigilia di un match? “Il sistema attuale resta il migliore – è stato detto – perché aiuta a proseguire sul processo di valutazione, seguendo anche il principio di vicinanza geografica. Ed i risultati sono ottimali guardando alla crescita di tanti arbitri. Al momento sono almeno dodici, per esempio, pronti a fischiare una finale”.
GIUDICI DI LINEA
– Inevitabile mettere nel mirino la decisione presa al via della stagione: due soli giudici di linea invece dei soliti quattro (che però sono stati riproposti dagli ottavi play off sino alle semifinali). “Anche in questo caso, una volta chiusa la stagione regolare, possiamo definire bilancio ottimale . Era una sperimentazione che andava fatta – hanno detto all’ unisono in dirigenti arbitrali e Massimo Righi amministratore delegato della Lega – nel corso di una stagione particolare dove non c’erano retrocessioni. Una scelta, va ricordato, portata avanti non certo per motivazioni economiche”.
GLI ARBITRI
– Detto che la Cev ha riconosciuto dieci arbitri a livello internazionale (tre di primo gruppo e sette di secondo) numericamente sono 4.322 quelli operativi lungo tutta la Penisola: 95 nel gruppo A, 157 in B1, 433 in B2, 1.263 a livello Regionale e 2.374 quelli che fischiano in Provincia. Tutti sotto la struttura organizzativa diretta dal coordinatore nazionale De Luca, che ha come collaboratori il segretario Traversa l’amministratore Giovanelli, Ordine, Rinalduzzi e D’Antonio. Poi le Commissioni: Ruolo A con Achille; Ruolo B1 Modi; Ruolo B2 Leotta; Beach volley Mansi. Ultima cosa: presentate anche le nuove divise ideate dal gruppo Cerruti di Biella
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