Archivio Attività internazionale

Tradotto in Polonia il libro: "Anastasi, un  nano diventato gigante" scritto da Adelio Pistelli21/08/2012

Tradotto in Polonia il libro: "Anastasi, un nano diventato gigante" scritto da Adelio Pistelli

L'uscita 'italiana' durante il mondiale del 2010, due anni dopo ecco arrivare, la versione polacca. Parliamo del libro "Anastasi, un nano diventato gigante" scritto da Adelio Pistelli che, in questa occasione, ha ovviamente curato la revisione e l'aggiornamento del libro da quando il tecnico di Poggio Rusco è diventato coach della nazionale polacca. Rivisitato nelle pagine iniziali (con la testimonianza di esponenti polacchi) il testo poi, riportando la sua stesura tradizionale, si chiude raccogliendo le prime esperienze da quando Anastasi ha iniziato a lavorare a Varsavia e dintorni. Un riassunto che arriva al trionfo nell'ultima World League, passando attraverso il bronzo nella WL 2011, il bronzo agli Europei 2011 e l'argento alla coppa del mondo, nel novembre dello scorso anno. Materiale gestito da una casa editrice di Cracovia che, ha prima raccolto le variazioni del giornalista, ha tradotto tutto il volume quindi ha dato il libro alle stampe. Il testo, è ufficialmente uscito in tutte le edicole e librerie polacche da metà agosto.
Campionati Europei Juniores femminili: scelte le dodici azzurrine13/08/2012

Campionati Europei Juniores femminili: scelte le dodici azzurrine

Il tecnico della nazionale juniores femminile Marco Mencarelli ha scelto le dodici azzurrine che prenderanno parte ai Campionati Europei che si disputeranno ad Ankara dal 18 al 26 agosto. Il gruppo si radunerà domani presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti a Roma, da dove partirà alla volta della Turchia giovedì 16 agosto. Queste le dodici azzurrine convocate: palleggiatrici Recine e Carraro; le schiacciatrici Sylla, Spirito, Fiesoli, Villani, Perinelli e Maruotti; le centrali Melandri, Bonifacio e Chirichella; il libero Bruno.
Mastrangelo: "Un bronzo che vale come l'oro"12/08/2012

Mastrangelo: "Un bronzo che vale come l'oro"

di Sergio MartiniGigi Mastrangelo ha festeggiato la medaglia di bronzo come se fosse stata d'oro ed è la prima cosa che gli viene in mente. “Per me questa medaglia di bronzo vale quanto una medaglia d'oro e siamo felicissimi per questo risultato che abbiamo raggiunto. Non era facile giocare a quest'ora della mattina perchè ci siamo alzati alle 5. Il primo pensiero è stato quello di svegliarmi e di mettermi in moto fisicamente ma credetemi non è stato per niente facile. Poi in campo abbiamo giocato bene nel fondamentale della battuta e siamo stati bravi a toccare tanti palloni a muro. Questo ci ha permesso di metterci sulla buona strada mentre non eravamo stati così puntuali in questi due fondamentali nella semifinale con il Brasile”. Se Mastro è alla sua quarta Olimpiade non è da meno Samuele Papi che sottolinea il valore della medaglia appena conquistata. “Vincere una medaglia alle Olimpiadi non è da tutti. Siamo stati bravi a non mollare e a lottare per questo obiettivo fino alla fine. E' stata davvero molto dura ma alla fine siamo stati premiati da questo bronzo davvero meritato”. Per Samuele e Gigi potrebbe essere l'ulima Olimpiade ma mai dire mai.Si toglie un sassolino dalle scarpe l'opposto azzurro Michal Lasko preso di mira dalla critica ma oggi grande protagonista contro la Bulgaria. “Tre o quattro giorni fa nessuno ci avrebbe dato una lira ma oggi meritiamo gli elogi di tutti perchè non abbiamo mai mollato ed è stato veramente fantastico – conclude sorridento l'opposto azzurro. Chi ha messo a terra il pallone della medaglia di bronzo è stato il centrale Emanuele Birarelli enrtato a match in corso. “Mi ha fatto un enorme piacere contribuire alla conquista del bronzo e ricevere in campo la fiducia dei miei compagni di squadra”. Soddisfazione per avere partecipato alla festa entrando in campo anche per Simone Parodi. “Ho dato il mio contributo ma tutta la squadra ha fatto un grande bel torneo e la medaglia è meritata”. Il libero Andrea Giovi, alternato in campo ad Andrea Bari, l'Olimpiade l'aveva vista solo in televisione. “Mi ricordo delle Olimpiadi di Atlanta che seguivo in televisione ma qui ero in campo, tutt'altra cosa”.
Savani: "Volevamo giocare una partita come questa"09/08/2012

Savani: "Volevamo giocare una partita come questa"

di Sergio MartiniL'Italia che non ti aspetti batte in tre set i campioni olimpici in carica degli Stati Uniti e affronterà in semifinale, in un'altra grande sfida, il Brasile. Dopo l'amarezza dell'eliminazione delle ragazze di Barbolini arriva una soddisfazione impagabile per la nazionale di Berruto che gioca la partita della vita e fa capire che se gioca sempre così può giocarsela con tutti. Il primo a raggiungere i microfoni di Sky è il veterano Gigi Mastrangelo. “Con gli Stati Uniti abbiamo finalmente cominciato a credere nelle nostre qualità perchè l'Italia è quella vista questa sera in campo e non quella che si è vista nelle partite con la Bulgaria e l' Australia. E abbiamo affrontato un avversario che aveva fatto molto bene nel girone ed era il vincitore dell'ultima Olimpiade. Questo ci ha dato degli stimoli in più e una carica che si è vista in campo e in tutti i fondamentali. Non sono un eroe perchè ho fatto il mio lavoro e solo nell'ultima alzata ho avuto un po' di fortuna. Tutto il resto l'abbiamo fatto con la testa e con il cuore e abbiamo studiato gli avversari molto bene. Ora ci aspetta il Brasile, una squadra fortissima e ricordo molto bene la semifinale che abbiamo giocato a Pechino. Cercheremo di rifarci ricordando quella gara e giocando con un po' più di cuore.” Gli rammentano Barcellona 92.“ Andavo a scuola, non mi ricordo- risponde il sempiterno Gigi. Il capitano con la C maiuscola Cristian Savani ha trascinato la squadra al successo con i suoi 19 punti (suo l'ace che ha chiuso il secondo set). “Era un po' che ci aspettavamo di giocare una partita come questa ed eravamo molto amareggiati per come stavamo giocando. Con gli Stati Uniti, una nazionale forte, potevamo vincere o perdere. Ci poteva stare anche perdere ma volevamo a tutti i costi dimostrare che quello visto finora non era il nostro gioco. Ci siamo riusciti , abbiamo anche vinto e se giochiamo così penso che possiamo vincere con chiunque. Siamo felicissimi perchè almeno stasera abbiamo fatto vedere come giochiamo. Non c'è stato bisogno di motivarci perchè eravamo molto arrabiati per come stavamo giocando e per come era andato il girone eliminatorio. Volevamo giocare questi quarti a tutta. Non c'è un segreto ma ci siamo parlati in un paio di riunioni e dentro di noi è scattato quello che ci serviva. Ci riproveremo con umiltà anche col Brasile senza esaltarci troppo. Non sarà facile, lo sappiamo ma andremo in campo per giocarcela”.
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