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Gli Stati Uniti conquistano la medaglia d'oro ai Mondiali femminili 2014, argento alla Cina12/10/2014

Gli Stati Uniti conquistano la medaglia d'oro ai Mondiali femminili 2014, argento alla Cina

Gli Stati Uniti si sono laureati campioni del Mondo. A Milano, la formazione a stelle e strisce guidata da Karch Kiraly, è salita sul gradino più alto del podio superando nella finalissima la Cina allenata da Jenny Lang Ping. Le americane si erano trovate in svntaggio per 23 a 21 nel quarto parziale ma sono riuscite a trovare il guizzo vincente per evitare che la gara andasse alla roulette russa del tie break, anche grazie alle superlative prove offensive di Kimberly Hill, 15 punti tutti decisivi, e ai 13 di Christa Harmotto Dietzen. In evidenza nella Cina Chunlei Zeng con 20 punti di bottino personale, best scorer dell'incontro, e Ting Zhu con 15. 3 a 1 il risultato finale di una gara bellissima, vinta dalle statunitensi con i parziali di 27-25, 25-20, 16-25, 26-24, con 14 muri messi a segno rispetto ai 9 delle asiatiche. Kiraly dopo l'oro conquistato alle Olimpiadi da giocatore sia nel volley indor che nel beach volley ora conquista l'oro anche da allenatore, confermandosi ulteriormente vero fenomeno.FINALE 1°-2° POSTO - DOMENICA 12 OTTOBRE 2014 - MILANO (ITA)STATI UNITI-CINA 3-1 (27-25, 25-20, 16-25, 26-24)STATI UNITI: Jordan Quinn Larson 6, Murphy 13, Hill 20, Harmotto Dietzen 15, Akinradewo 14, Glass 1, Fawcett 8, Banwarth (L), Thompson 1, Dixon. N.e. Adams, Robinson. All. Karch Kiraly.CINA: Hui 15, Yang J. 7, Wei, Zhu 15, Yuan 11, Zeng 20, Shan (L), Liu 7, Wang, Yang F., Shen 1, Chen (L). All. Lang Ping.Arbitri: Fabrizio Pasquali (Ita) e Susana Rodriguez (Esp).
Mondiale 2002...Mondiale 2014....e lo scetticismo sulle minestre riscaldate!06/10/2014

Mondiale 2002...Mondiale 2014....e lo scetticismo sulle minestre riscaldate!

articolo di Fernando CentonzeHo vissuto a Reggio Calabria, durante la finale del World Gran Prix, la rivoluzione dell'allora nazionale femminile contro il proprio CT, che portò la federazione a "sollevare" dall'incarico Marco Bonitta. "Un allenatore burbero, per niente simpatico alle giocatrici della nazionale femminile" - si leggeva sui giornali in quei giorni -" un tiranno". A dir la verità anche a me faceva poca simpatia. Sono passati diversi anni, e lui, Marco Bonitta, li ha passati rimettendosi in gioco, passando dal femminile al maschile per poi ritornare al femminile, ma continuando ad essere un vincente. Si perchè, è andato via da vincente, ed è ritornato da vincente, dopo l'alloro vinto con la nazionale juniores lo scorso anno, ed il bellissimo campionato disputato con Ravenna. Poi, a sorpresa, gli viene ridata la nazionale femminile seniores: è l'anno del mondiale italiano, non si può fallire. Credo che un pò tutti siamo stati scettici sul suo ritorno in nazionale, sia noi tifosi che le giocatrici, e forse, nonostante la sua voglia di rivalsa e di giocarsi il mondiale in casa, anche un pò lui. Un primo approccio, le prime convocazioni, la ricerca di trovare il giusto mix di esperienza e gioventù...o forse anche di atlete nuove che non lo conoscessero personalmente come allenatore. Poi defezioni come quella di Aguero, gli infortuni di Lucia Bosetti prima e Ferretti dopo, ed il ritorno in nazionale di gente del calibro di Costagrande, Paola Cardullo e dell'immensa Leo Lo Bianco.
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