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Quanto è difficile confermarsi29/10/2012

Quanto è difficile confermarsi

di Luciano PedullàE' impressionante come Bergamo tutti gli anni riesca a essere competitiva nonostante continui a perdere i suoi pezzi da novanta. Dal 1994 anno della promozione in A1 la società' di Luciano Bonetti ha vinto otto titoli Italiani assoluti, sette Coppe Europee per club, cinque Coppe Italia, sei Supercoppe Italiane presentando ogni anno una formazione competitiva e rimanendo solo in tre stagioni sulle diciotto disputate senza conquistare almeno un trofeo. Eppure è passata da cessioni pesanti, Sokolova, Grun, Lo Bianco e Piccinini per citare le più recenti. Ha scelto allenatori poco affermati, fino al momento dell’ingaggio e nel settore femminile: da Malinov all’attuale Lavarini, passando da Bonitta, Caprara, Fenoglio, Micelli, Mazzanti, i quali hanno sempre portato a casa qualche vittoria importante. Bergamo ha spesso fatto sembrare fenomeni anche giocatrici che successivamente hanno fatto fatica ad confermarsi in altre formazioni, ha aperto la strada a giovani interessanti, ha rilanciato talenti che sembravano ormai persi. Ha un bel settore giovanile dal quale ha ottenuto successi di categoria e atlete per la propria prima squadra ma anche per le altre. Il segreto di Bergamo è, probabilmente, la dirigenza, la solidità di un gruppo di persone che ha idee chiare sulla programmazione, che lavora per il proprio ovvio guadagno ma a salvaguardia del miglioramento del proprio posto di lavoro che sono squadra e società, dove al fianco di bravi professionisti hanno sempre portato il contributo della loro professionalità seri volontari.
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