Archivio Coppe europee

Assi di Coppe25/03/2011

Assi di Coppe

di Luciano PedullàPesaro, Bergamo, Villa Cortese e Busto Arsizio voleranno a Catania per disputare la Coppa Italia, il secondo trofeo italiano che sarà assegnato in questa stagione. Urbino volerà in Russia per disputare la finale di Coppa Cev, il secondo trofeo europeo, dopo la conquista della Champions League da parte del Vakif Gunes di Istanbul. I risultati della coppa nazionale, che ha visto nella giornata di mercoledì la gara di ritorno, non hanno destato tanta sorpresa, anche se l’eliminazione di Novara, forte di una vittoria per 3 a 1 all’andata, è stata l’unica nota veramente particolare di questo turno. Bergamo, si sa, quando c’è da lottare tira fuori le unghie e l’ha dimostrato ribaltando il risultato con l’unico punteggio possibile, mettendo in mostra una battuta aggressiva che ha posto subito in difficoltà Sansonna e la ricezione di Novara. Pesaro e Villa Cortese non hanno dovuto faticare più di tanto permettendosi, dopo la vittoria del primo decisivo set, di dare spazio alla gente che ha meno giocato fino a questo momento o alle giocatrici che potrebbero servire nel rush finale. La formula della Coppa Italiana non prevede il golden set esprimendo, così, sia i lati positivi, ovvero far fare esperienza in gare di livello a qualche giovane meno utilizzata, e quelli negativi, come il fatto di non offrire al pubblico di casa una partita vera ed emozionante fino alla fine. Io scelgo il golden set, e penso che, per fare in modo che tutti onorino sempre impegni e pubblico, la Lega dovrebbe farci un pensierino e adottare questo sistema anche nelle sue manifestazioni.
Final Four a Bolzano: è ghiaccio bollente23/03/2011

Final Four a Bolzano: è ghiaccio bollente

di Adelio PistelliMiracoli della tecnologia e della volontà. Alzi la mano chi, nel 1993, avrebbe mai immaginato che un palasport costruito per ospitare gare di hockey su ghiaccio, un giorno, avrebbe aperto le sue porte per la ‘passerella’ di quattro tra le più forti squadre al mondo di pallavolo. Eppure, succederà davvero. Lo sanno tutti. O, meglio, chi è strettamente interessato alla ‘palla presa a schiaffi’ è informatissimo su cosa accadrà questo fine settimana a Bolzano. Tutti sanno della final four di Champions League 2011; conosco a menadito della presenza di Trento volley, dei polacchi del Jastrzebski Wiegel (allenato da Bernardi), dei due team russi Dinamo Mosca (con il brasiliano Dante prima stella) e Kazan (pilotato dall’americano Ball) e che una sola, domenica pomeriggio, diventerà campione d’Europa. Forse sono ancora pochi coloro sanno che chi alzerà il prestigioso trofeo, lo farà saltellando sopra un largo e lungo strato di ghiaccio sapientemente in questa occasione ‘nascosto’ E’ quello dove, da anni e tanti, la squadra di Bolzano vince scudetti e coppe; è il palasport costruito nel 1993 (appunto) per i mondiali di hockey e che, adesso, per due giorni vedrà muri, schiacciate, battute, salti sopra una rete, altro splendido spettacolo senza soluzione di continuità. Parliamo dell’interno del ‘Pala Onda’, una fra le principali strutture polifunzionali di tutto il Nord Italia che, oltre alla possibilità di ospitare manifestazioni sportive, è logisticamente adatto per organizzare congressi, fiere e concerti.
Bernardi e la Final Four: "E' qualcosa di speciale"22/03/2011

Bernardi e la Final Four: "E' qualcosa di speciale"

di Adelio PistelliE’ la lunga settimana di Lorenzo Bernardi. In Polonia televisioni, giornali, siti Internet lo cercano quotidianamente; sabato, a Bolzano, sarà uno dei protagonisti di una final four seguitissima mediaticamente e non solo. Lui, ‘mister secolo’, oggi tecnico dei polacchi del Jastrzebski Wegiel è sempre lui. Lo senti, lo ascolti e rivedi Bernardi giocatore: grinta, consapevolezza, determinazione, concretezza e, classe senza soluzione di continuità. “Siamo la sorpresa della Champions League e già questo fatto ci rende orgogliosi – afferma -. Al via della manifestazione nessuno pensava mai che questa squadra sarebbe arrivate dove è adesso. Era la vittima sacrificale del girone di qualificazione di Champions e, forse, tutto ciò è servito per lavorare e giocare senza particolari patemi, arrivando ad una final four che da queste parti è giudicato, comunque un evento straordinario”. Vista anche la situazione interna del team, almeno sino a quando lei non è arrivato sulla panchina polacca. “La presenza nelle finali della coppa europea più importante a livello di club è l’insieme di fattori maturati negli ultimi mesi. Lo sapete, quando avviene un cambio di guida tecnica, spesso è perché qualcosa non va più bene all’interno di una formazione. Non è stato facile in un ambiente scosso e sfilacciato ma piano piano, tutti insieme, abbiamo rimesso a posto o quasi la situazione. Non è stato facile, però. In Polonia si gioca ogni tre giorni e rimane pochissimo tempo per allenarsi, considerato che quando sei in trasferta
Pesaro quarta in Champions League20/03/2011

Pesaro quarta in Champions League

La Scavolini chiude quarta la sua prima esperienza alle Final Four di Champions League: le colibrì hanno disputato una buona partita contro le campionesse del mondo del Fenerbahce Istanbul, strafavorite per la vittoria finale, eppure eliminate a sorpresa in semifinale dal Vakifbank Istanbul. La Scavolini ha dominato il primo set, poi Zé Roberto ha tolto le irriconoscibili Fofao e Skowronska, trovando ottime sostitute nelle turche Aydemir e Tokiatliogu. Le biancorosse sono comunque restate in partita, giocando alla pari gli altri tre set, vinti sempre di un soffio dalle turche. "Siamo contenti" ha commentato Paolo Tofoli "perché abbiamo giocato a viso aperto contro una squadra costruita per vincere tutto. Il primo set è stato ottimo, poi abbiamo commesso qualche errore e loro, comunque, sono cresciuti molto. E' un'esperienza che ci servirà, la squadra ha reagito bene alla delusione di ieri mettendo in mostra il suo volto migliore". FENERBAHCE Istanbul-SCAVOLINI Pesaro 3-1 (12-25, 25-21, 25-21, 25-21) FENERBAHCE ISTANBUL: Fofao, Sokolova 19, Fürst 4, Skowronska 2, Osmokrovic 12, Erdem 5; Gürsoytrak (L), Tokiatlioglu 19, Kocyigit, Aydemir 8, Güneyligil, Soroglu. All. Zé Roberto. SCAVOLINI PESARO: Ferretti 1, S. Usic 20, Manzano 5, Flier 17, Saccomani 10, Guiggi 11; De Gennaro (L), Pascucci, M. Usic. N.e. Olivotto, Gentili, Cecato. All. Tofoli. ARBITRI Schiemenz (Germania) e Labasta (Rep. Ceca). NOTE Parziali 12-25 (20’), 25-21 (25’), 25-21 (27’), 25-21 (27’). Fenerbahce: battute sbagliate 11; battute vincenti 10; ricezione 67% (prf 49%); attacco 43%; errori 24; muri 10. Scavolini: battute sbagliate 11; battute vincenti 4; ricezione 64% (prf 50%); attacco 41%; errori 17; muri 11.
Istanbul caput mundi20/03/2011

Istanbul caput mundi

di Luciano PedullàDopo il campionato mondiale per club, la Turchia porta a casa anche la Champions League femminile, il titolo europeo per società. Questa volta è stato il Vakif Gunes, la squadra di Giovanni Guidetti, a conquistare il successo, battendo nei preliminari il favorito Fenerbahce e in finale le azere di Baku. Due gare perfette che hanno esaltato il gioco della formazione del tecnico modenese, senza possibilità di appello: chi ha espresso più spettacolo in questa finale, meritando il titolo, è stata la squadra di Guidetti, perfetta in tutti i fondamentali. Il Vakif Gunes ha messo in mostra un grandissimo sistema di difesa, uno dei fondamentali più curati dall’allenatore italiano, fatto di tre giocatrici a muro in zona 4, anche su palloni non sempre scontati, con grande apporto del Libero in zona 5 ma anche delle giocatrici meno portate, generalmente, in questo fondamentale, da Bahar a Nikolic. La giocatrice serba, insieme a Glinka, ha inanellato un numero incredibile di punti, con schiacciate decise, e aggressive, come l’allenatore chiedeva per tutta la gara, sia dalla banda sia da seconda linea, con una capacità di adattamento irreprensibile alle non grandissime doti in palleggio dell’alzatrice della squadra Ozge. Lei e sua sorella Gozde hanno giocato con incredibile umiltà ma altrettanta determinazione ed è stato molto bello e significativo vedere volare l’opposta gemella per chiudere l’ultimo attacco, che ha dato la vittoria contro Baku ed il titolo Europeo.
Guidetti e il VakifGunesTTelekom vincono la Champions League femminile20/03/2011

Guidetti e il VakifGunesTTelekom vincono la Champions League femminile

Finale di Champions League femminile a senso unico vinta dalle turche del VakifGunesTTelekom Istanbul sul Rabita Baku con un netto 3 a 0 (25-13, 25-20, 25-18). Prestazione maiuscola delle ragazze allenate dal grande Giovanni Guidetti, il bravo tecnico modenese che ha saputo ribaltare tutti i pronostici imponendsoi in semifinale al tie break contro le strafavorite atlete del FenerbahceAcibadem, squadra guidata da Ze Roberto organizzatrice della final four. Nella finalissima ancora una volta decisive Nikolic con 15 punti, Glinka con 14 e Poljak con 10 per la formazione che è salita sul tetto più alto d'Europa nella manifestazione internazionale più prestigiosa, conquistando la Champions League 2011.
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