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26/03/2011
A Trento la finale (contro Kazan), a Bernardi gli applausi
di Adelio Pistelli
“Chi vince festeggia, chi perde spiega”. E’ una storica frase di Julio Velasco ai tempi della nazionale dei Fenomeni. Lorenzo Bernardi è stato uno dei di quella Generazione. Oggi è invece, tecnico di un team polacco destinato nei massici commenti della vigilia, a vittima sacrificale di Trento. Che ha vinto, confermando il pronostico. Ma oggi è Bernardi a guadagnarsi una vetrina, per come il suo team è stato in campo e anche per una aggiunta’ alla frase del suo vecchio maestro. “Ho perso – dice - ma non ho intenzione di spiegare. Invece faccio solo i complimenti alla mia per come ha giocato, per come è stato in campo. Magari meritavamo portare a casa almeno un set ma resta la conferma di un pomeriggio molto E sono sicuro che domani saremo in grado di disputare una finalina. Il resto? Mi fermo qui, è meglio”. Splendido giocatore, protagonista anche lontano da una rete, nel tempo sta diventando più diplomatico. Lo richiede il ruolo che riveste e, in particolari morde intelligentemente il freno per evitare di andare ‘fuori . Però ‘mister secolo’ lancia inequivocabili messaggi che aiutano a decifrare anche quello che il tecnico del Jastrzebski Wiegel non dice. Nel mirino la coppia arbitrale, soprattutto il primo ‘fischietto, il portoghese Vaz de Castro.
26/03/2011
Bolzano e la Champions, tra sogni e certezze
di Adelio Pistelli
Hanno dormito e sognato i campioni delle schiacciate. Mancano poche ore alle finali che valgono una Champions. Ormai, tutto ciò che c’era da fare, è stato fatto. E' stata la notte prima degli esami. Presto sapremo quanto sarà decisiva la naturale tensione che accompagna le quattro squadre che nel pomeriggio, al Pala Onda di Bolzano; presto sapremo se la lunga preparazione di Trento, che ha saltato ottavi e quarti di finale, produrrà solo spettacolo e successi; presto sapremo sino a dove arriverà l’equilibrio tra Dinamo Mosca e Zenit Kazan in una sorta di derby russo dove il pronostico non sembra avere padroni. Presto sapremo se la voglia matta di Lloy Ball, regista americano del Kazan diventerà concretezza. “A fine stagione lascio la Russia. Quando arrivai, doveva essere per un solo anno, ne sono passati cinque. Basta, torno negli Stati Uniti ma prima voglio regalare al Kazan la Champions. E so che possiamo riuscirci”. Medaglia d’oro alle Olimpiade di Pechino 2008, il talentuoso palleggiatore americano (con un significativo passato a Modena), dopo il trionfo a Cinque Cerchi, aveva lasciato la nazionale ‘stella strisce’; adesso sta per dare l’addio al volley giocato con un club, ma vuole chiudere alla sua maniera: vincendo.
25/03/2011
Trentino BetClic: il punto di Capitan Kaziyski
FINAL FOUR DA GIOCARE IN CASA. “Aver avuto l’occasione di organizzare e giocare questo tipo di evento è stata una cosa bellissima ma che ci dà anche qualche responsabilità in più. E’ quindi inevitabile sentire un po’ di pressione in più addosso in questo periodo ma è tutta energia positiva non negativa. Ci teniamo molto a vincere questa manifestazione di fronte al nostro pubblico e faremo di tutto per confermarci ancora i più forti”. FAME. “Non siamo sazi di vittorie, abbiamo ancora molta fame e proveremo a dimostrarlo in ogni occasione da qui alla fine della stagione. In tutte le annate che ho vissuto qui a Trento c’è sempre mancato qualcosa per essere perfetti e questo può anche essere considerato un fattore positivo perché è uno stimolo per cercare di fare in seguito qualcosa di più”. Il programma 2011 CEV Champions League - Final FourSabato 26 marzo 2011 - Semifinaliore 15.00 1a Semifinale: Trentino BetClic (ITA) - Jastrzbeski Wegiel (POL) Diretta Sportitalia 2ore 18.00 2a Semifinale: Zenit Kazan (RUS) - Dinamo Moscow (RUS) Diretta Sportitalia 2
25/03/2011
Assi di Coppe
di Luciano Pedullà
Pesaro, Bergamo, Villa Cortese e Busto Arsizio voleranno a Catania per disputare la Coppa Italia, il secondo trofeo italiano che sarà assegnato in questa stagione. Urbino volerà in Russia per disputare la finale di Coppa Cev, il secondo trofeo europeo, dopo la conquista della Champions League da parte del Vakif Gunes di Istanbul. I risultati della coppa nazionale, che ha visto nella giornata di mercoledì la gara di ritorno, non hanno destato tanta sorpresa, anche se l’eliminazione di Novara, forte di una vittoria per 3 a 1 all’andata, è stata l’unica nota veramente particolare di questo turno. Bergamo, si sa, quando c’è da lottare tira fuori le unghie e l’ha dimostrato ribaltando il risultato con l’unico punteggio possibile, mettendo in mostra una battuta aggressiva che ha posto subito in difficoltà Sansonna e la ricezione di Novara. Pesaro e Villa Cortese non hanno dovuto faticare più di tanto permettendosi, dopo la vittoria del primo decisivo set, di dare spazio alla gente che ha meno giocato fino a questo momento o alle giocatrici che potrebbero servire nel rush finale. La formula della Coppa Italiana non prevede il golden set esprimendo, così, sia i lati positivi, ovvero far fare esperienza in gare di livello a qualche giovane meno utilizzata, e quelli negativi, come il fatto di non offrire al pubblico di casa una partita vera ed emozionante fino alla fine. Io scelgo il golden set, e penso che, per fare in modo che tutti onorino sempre impegni e pubblico, la Lega dovrebbe farci un pensierino e adottare questo sistema anche nelle sue manifestazioni.
25/03/2011
Trento deve battere Bernardi per conquistare la finale di Champions
L’avversaria della Trentino BetClic in Semifinale: Jastrzebski Wegiel (POL) Quella attualmente in corso è la quarta avventura della Champions League della sua storia, ottenuta in questo caso non grazie ad una delle wild card concesse dalla CEV (come successo nella scorsa edizione) ma per meriti propri visto che nell’ultima stagione ha vinto la Coppa di Polonia (vittoria in finale al tie break sul Resovia) e giocato la finale scudetto contro il Belchatow, perdendo in quattro partite (3-1). Nella CEV Champions League 2009/10 è stata eliminata nella fase a gironi, classificandosi ultima nella Pool E. Il risultato più prestigioso in Europa è quindi ancora rappresentato dal secondo posto in Challenge Cup 2009, dove in finale cedette al tie break contro i turchi dell’Izmir. In bacheca anche lo scudetto polacco vinto nella stagione 2003/04.
23/03/2011
Final Four a Bolzano: è ghiaccio bollente
di Adelio Pistelli
Miracoli della tecnologia e della volontà. Alzi la mano chi, nel 1993, avrebbe mai immaginato che un palasport costruito per ospitare gare di hockey su ghiaccio, un giorno, avrebbe aperto le sue porte per la ‘passerella’ di quattro tra le più forti squadre al mondo di pallavolo. Eppure, succederà davvero. Lo sanno tutti. O, meglio, chi è strettamente interessato alla ‘palla presa a schiaffi’ è informatissimo su cosa accadrà questo fine settimana a Bolzano. Tutti sanno della final four di Champions League 2011; conosco a menadito della presenza di Trento volley, dei polacchi del Jastrzebski Wiegel (allenato da Bernardi), dei due team russi Dinamo Mosca (con il brasiliano Dante prima stella) e Kazan (pilotato dall’americano Ball) e che una sola, domenica pomeriggio, diventerà campione d’Europa. Forse sono ancora pochi coloro sanno che chi alzerà il prestigioso trofeo, lo farà saltellando sopra un largo e lungo strato di ghiaccio sapientemente in questa occasione ‘nascosto’ E’ quello dove, da anni e tanti, la squadra di Bolzano vince scudetti e coppe; è il palasport costruito nel 1993 (appunto) per i mondiali di hockey e che, adesso, per due giorni vedrà muri, schiacciate, battute, salti sopra una rete, altro splendido spettacolo senza soluzione di continuità. Parliamo dell’interno del ‘Pala Onda’, una fra le principali strutture polifunzionali di tutto il Nord Italia che, oltre alla possibilità di ospitare manifestazioni sportive, è logisticamente adatto per organizzare congressi, fiere e concerti.
22/03/2011
Giovanni Guidetti per gli amici di dallarivolley.com
Grazie Lorenzo per le belle parole scritte sul tuo sito. Grazie Lanfranco che sei un amico vero, sempre presente anche quando non avevo nessuna coppa in mano. Grazie a tutti quelli, tantissimi, che mi hanno mandato messaggi di complimenti. Giocare la Finale di Champions è un sogno che ho sempre avuto. Quante ne ho viste alla tv e dal vivo e quante volte ho pensato, voglio esserci un giorno. Vincerla, poi, è stato il massimo. La finale è stata apparentemente facile. Abbiamo giocato benssimo, battuta muro e difesa hanno messo in ginocchio un Baku fortissimo in attacco ma troppo fragile in ricezione. E di conseguenza abbiamo potuto festeggiare come matti, già solo dopo 3 set. Ma la finale vera è stata la semifinale. Noi piccolo club storico (più di 25 anni nella massima serie), club che fa solo pallavolo femminile (con un numero incredibile di ragazzzine dagli 8 ai 30 anni), con appena 500 biglietti a nostra disposizione per amici e famigliari, contro i 9000 tifosi del Fenerbache, mega polisportiva con 18 milioni di fanatici in Turchia. Per non parlare dei valori in campo. 5 straniere per loro, 3 per noi, una tra le migliori alzatrici al mondo, Fofao, contro le mie due giovani turche alla prima finale della vita...ma la carta, come si sa, non sempre vince. E' il bello dello sport.
22/03/2011
Bernardi e la Final Four: "E' qualcosa di speciale"
di Adelio Pistelli
E’ la lunga settimana di Lorenzo Bernardi. In Polonia televisioni, giornali, siti Internet lo cercano quotidianamente; sabato, a Bolzano, sarà uno dei protagonisti di una final four seguitissima mediaticamente e non solo. Lui, ‘mister secolo’, oggi tecnico dei polacchi del Jastrzebski Wegiel è sempre lui. Lo senti, lo ascolti e rivedi Bernardi giocatore: grinta, consapevolezza, determinazione, concretezza e, classe senza soluzione di continuità. “Siamo la sorpresa della Champions League e già questo fatto ci rende orgogliosi – afferma -. Al via della manifestazione nessuno pensava mai che questa squadra sarebbe arrivate dove è adesso. Era la vittima sacrificale del girone di qualificazione di Champions e, forse, tutto ciò è servito per lavorare e giocare senza particolari patemi, arrivando ad una final four che da queste parti è giudicato, comunque un evento straordinario”. Vista anche la situazione interna del team, almeno sino a quando lei non è arrivato sulla panchina polacca. “La presenza nelle finali della coppa europea più importante a livello di club è l’insieme di fattori maturati negli ultimi mesi. Lo sapete, quando avviene un cambio di guida tecnica, spesso è perché qualcosa non va più bene all’interno di una formazione. Non è stato facile in un ambiente scosso e sfilacciato ma piano piano, tutti insieme, abbiamo rimesso a posto o quasi la situazione. Non è stato facile, però. In Polonia si gioca ogni tre giorni e rimane pochissimo tempo per allenarsi, considerato che quando sei in trasferta
20/03/2011
Pesaro quarta in Champions League
La Scavolini chiude quarta la sua prima esperienza alle Final Four di Champions League: le colibrì hanno disputato una buona partita contro le campionesse del mondo del Fenerbahce Istanbul, strafavorite per la vittoria finale, eppure eliminate a sorpresa in semifinale dal Vakifbank Istanbul. La Scavolini ha dominato il primo set, poi Zé Roberto ha tolto le irriconoscibili Fofao e Skowronska, trovando ottime sostitute nelle turche Aydemir e Tokiatliogu. Le biancorosse sono comunque restate in partita, giocando alla pari gli altri tre set, vinti sempre di un soffio dalle turche. "Siamo contenti" ha commentato Paolo Tofoli "perché abbiamo giocato a viso aperto contro una squadra costruita per vincere tutto. Il primo set è stato ottimo, poi abbiamo commesso qualche errore e loro, comunque, sono cresciuti molto. E' un'esperienza che ci servirà, la squadra ha reagito bene alla delusione di ieri mettendo in mostra il suo volto migliore". FENERBAHCE Istanbul-SCAVOLINI Pesaro 3-1 (12-25, 25-21, 25-21, 25-21) FENERBAHCE ISTANBUL: Fofao, Sokolova 19, Fürst 4, Skowronska 2, Osmokrovic 12, Erdem 5; Gürsoytrak (L), Tokiatlioglu 19, Kocyigit, Aydemir 8, Güneyligil, Soroglu. All. Zé Roberto. SCAVOLINI PESARO: Ferretti 1, S. Usic 20, Manzano 5, Flier 17, Saccomani 10, Guiggi 11; De Gennaro (L), Pascucci, M. Usic. N.e. Olivotto, Gentili, Cecato. All. Tofoli. ARBITRI Schiemenz (Germania) e Labasta (Rep. Ceca). NOTE Parziali 12-25 (20’), 25-21 (25’), 25-21 (27’), 25-21 (27’). Fenerbahce: battute sbagliate 11; battute vincenti 10; ricezione 67% (prf 49%); attacco 43%; errori 24; muri 10. Scavolini: battute sbagliate 11; battute vincenti 4; ricezione 64% (prf 50%); attacco 41%; errori 17; muri 11.
20/03/2011
Istanbul caput mundi
di Luciano Pedullà
Dopo il campionato mondiale per club, la Turchia porta a casa anche la Champions League femminile, il titolo europeo per società. Questa volta è stato il Vakif Gunes, la squadra di Giovanni Guidetti, a conquistare il successo, battendo nei preliminari il favorito Fenerbahce e in finale le azere di Baku. Due gare perfette che hanno esaltato il gioco della formazione del tecnico modenese, senza possibilità di appello: chi ha espresso più spettacolo in questa finale, meritando il titolo, è stata la squadra di Guidetti, perfetta in tutti i fondamentali. Il Vakif Gunes ha messo in mostra un grandissimo sistema di difesa, uno dei fondamentali più curati dall’allenatore italiano, fatto di tre giocatrici a muro in zona 4, anche su palloni non sempre scontati, con grande apporto del Libero in zona 5 ma anche delle giocatrici meno portate, generalmente, in questo fondamentale, da Bahar a Nikolic. La giocatrice serba, insieme a Glinka, ha inanellato un numero incredibile di punti, con schiacciate decise, e aggressive, come l’allenatore chiedeva per tutta la gara, sia dalla banda sia da seconda linea, con una capacità di adattamento irreprensibile alle non grandissime doti in palleggio dell’alzatrice della squadra Ozge. Lei e sua sorella Gozde hanno giocato con incredibile umiltà ma altrettanta determinazione ed è stato molto bello e significativo vedere volare l’opposta gemella per chiudere l’ultimo attacco, che ha dato la vittoria contro Baku ed il titolo Europeo.
20/03/2011
Guidetti e il VakifGunesTTelekom vincono la Champions League femminile
Finale di Champions League femminile a senso unico vinta dalle turche del VakifGunesTTelekom Istanbul sul Rabita Baku con un netto 3 a 0 (25-13, 25-20, 25-18). Prestazione maiuscola delle ragazze allenate dal grande Giovanni Guidetti, il bravo tecnico modenese che ha saputo ribaltare tutti i pronostici imponendsoi in semifinale al tie break contro le strafavorite atlete del FenerbahceAcibadem, squadra guidata da Ze Roberto organizzatrice della final four. Nella finalissima ancora una volta decisive Nikolic con 15 punti, Glinka con 14 e Poljak con 10 per la formazione che è salita sul tetto più alto d'Europa nella manifestazione internazionale più prestigiosa, conquistando la Champions League 2011.
20/03/2011
Urbino conquista la finalissima di Coppa Cev femminile
La Chateau d'Ax Urbino confeziona un altro grande capolavoro, e conquista la finale della manifestazione, battendo al Golden Set la Crvena Zvezda Belgrado nel ritorno delle Semifinali. La squadra di Salvagni, non ha concesso nulla alle avversarie, annichilite dalla determinazione della Chateau d'Ax che aveva ripristinato la parità vincendo per 3-0 la partita 'regolamentare' e portando la qualificazione al Golden Set. CEV CUP 2010 / 2011, Semi-Finals, Away MatchesCHATEAU D'AX URBINO - CRVENA ZVEZDA BEOGRAD 3-0 (29-27, 25-14, 25-19) Golden set 15-12CHATEAU D'AX URBINO: Leonardi (L), Wilson 11, Roani, Prado De Oliveira, Petrauskaite 16, Colombo 8, Garzaro 17, Di Iulio 14, Dalia 2. Non entrati Lapi. All. Salvagni. CRVENA ZVEZDA BEOGRAD: Bjelica 12, Blagojevic 10, Budrovic, Kecman, Malagurski 10, Medrevic, Nonkovic 7, Stevanovic 5, Valcic (L), Zikovic 4. Non entrati Pusic. ARBITRI: Iliescu Ovidio-fringne Bart. NOTE - durata set: 29', 22', 21'; tot: 0'. Chateau d'Ax URBINO: Battute errate 6, Ace 4. Crvena Zvezda BEOGRAD: Battute errate 4, Ace 4. Nel tabellino i punti realizzati dalle giocatrici non comprendono anche il golden set.
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