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28/10/2018
Sorrisi e lacrime
E’ stata una settimana particolare. Di infinita gioia e di incredibile tristezza. I MIEI PRIMI 60 ANNI. E’ stato bello festeggiare un momento importante della mia vita con tantissimi amici giunti da ogni parte d’Italia per vivere una serata all’insegna dell’allegria, del sorriso e del volersi bene. Senza secondi fini e senza dover rendere conto a nessuno. Tra gli sportivi c’erano personaggi del mondo del volley e del basket, del tennis e del golf, c’erano giornalisti (pochi ma buoni), ma soprattutto c’erano i miei famigliari, mia moglie e i miei figli, e poi tanti amici di infanzia e di liceo. Mi reputo una persona fortunata e privilegiata per aver potuto condividere con loro il mio percorso. TANTE SORPRESE. Durante la festa che ho avuto il piacere di organizzare al Centro Pavesi di Milano ci sono stati tantissimi momenti particolari: il saluto affettuoso nei miei confronti di Dan Peterson, la presentazione della Casa Luce e Sorriso cui abbiamo devoluto quanto abbiamo raccolto, il regalo portato da Paolo Fuccio, il sindaco di San Martino in Rio, il mio paese natale in provincia di Reggio Emilia: un banco originale della scuola materna che avevo frequentato 56 anni fa! Poi balli e tanto divertimento, con la partita di pallavolo che ha concluso una serata indimenticabile. CIAO SARA. Siccome la vita riserva sorprese, a volte anche amare, qualche giorno dopo è arrivata la terribile notizia della morte di Sara Anzanello. Il Grande Puffo dall’eterno sorriso, una guerriera che ha lottato contro il male come aveva sempre fatto su un campo di pallavolo. Campionessa molto apprezzata per la sua grinta, i suoi muri terribili e il suo primo tempo pungente, ha dovuto arrendersi a un avversario più forte di lei. Cinque anni fa aveva superato una brutta malattia che l’aveva colpita mentre giocava a Baku: i medici del Niguarda l’avevano riportata alla vita grazie a un complicato trapianto di fegato. Sara aveva ripreso a gioire, addirittura a giocare dopo aver fatto il team manager del Club Italia. L’avevo vista tantissime volte, sempre sorridente e desiderosa di vivere. Era davvero un piacere stare con lei. Ed era stato un onore consegnarle il Premio Fair Play lo scorso anno a Castiglion Fiorentino. Questa volta invece non ce l’ha fatta, purtroppo. Se ne è andata in silenzio, lasciando su Facebook un testamento che ha commosso tutto il mondo del web oltre ai suoi cari e ai suoi tantissimi amici. Grazie di tutto Sara, la terra ti sia lieve. CIAO GILBERTO. Questa settimana se ne è andato per il lungo viaggio anche Gilberto Benetton, persona garbata e cortese, cortese e disponibile nonostante il ruolo che rivestiva. Lo ha fatto in silenzio, come era nel suo stile. Con lui ho sempre avuto un eccellente rapporto: sempre gentile, sempre disponibile per le interviste, sempre cordiale. Aveva anche insistito perché gli dessi del tu, e questo l’ho reputato un attestato di stima. Grande appassionato di sport, ha dato vita al fenomeno Verde Sport che tanti titoli ha vinto nel basket e nel volley (i "suoi" ragazzi più cari hanno portato la bara il giorno del funerale), realizzando quel gioiellino che si chiama Ghirada. Ci siamo sentiti due mesetti prima che ci lasciasse: mi ha chiamato al cellulare per dirmi che non poteva venire a ritirare un premio che avrei voluto consegnargli a Cervia. Il suo tono credevo fosse determinato dal fatto che ancora era sconvolto per quello che era successo a Genova, invece c’era dell’altro… Non me ne ha parlato e io non l’ho sospettato, devo ammetterlo. Grazie di tutto Gilberto, la terra ti sia lieve. AZZURRE FOREVER. Non si è ancora spenta la eco dell’impresa realizzata dalla nazionale femminile al Mondiale in Giappone: un secondo posto che è andato ben oltre il risultato sportivo, peraltro eccellente. Le azzurre sono entrate nell’immaginario collettivo, hanno conquistato davvero tutti, hanno fatto registrare ascolti tv da capogiro: la finale con la Serbia ha visto 6.300.000 spettatori su Rai 2, con il 36% di share. Roba da Sanremo e da nazionale di calcio in match che contano, tanto per capirci. Molte delle ragazze sono richiestissime ovunque, al pari di Davide Mazzanti, un ct tanto umile quanto bravo che ha saputo dare una precisa identità a un gruppo che adesso guarda avanti con ottimismo. Molti sognano già l’oro olimpico a Tokyo, ma lui predica calma: prima bisogna qualificarsi in un torneo che la Federazione vorrebbe organizzare in Italia, poi allestire una squadra competitiva, poi tentare di vincere. Intanto si gode questo momento di inaspettata popolarità. “Mi hanno fatto uno striscione anche all’asilo di Gaia, e mia figlia mi ha chiesto perché in maniera innocente…”. Grande Davide. RIFLESSIONI SUL FUTURO. Se la nazionale femminile può guardare avanti con serenità e ottimismo, visto che il movimento continua a produrre talenti e che ci sono pronti giovani rinforzi di livello come la Pietrini, la nazionale maschile invece deve interrogarsi sia su quello che accadrà sia per il prossimo Europeo, sia (e soprattutto) su quello che dovrà fare in vista dell’Olimpiade del 2020. Del fatto che manchino volti nuovi in particolar modo nel ruolo dei martelli si è già fatto un gran parlare ovunque: il problema esiste, e qualcosa la Federazione dovrà fare per rivitalizzare un movimento che perde tanti elementi dopo i 17-18 anni (a volte anche prima). Non credo basterà togliere uno straniero alla Superlega, provvedimento che peraltro pare quasi certo: occorre fare un progetto serio come è stato fatto per le donne. Per generare i campioni di domani, senza i quali la pallavolo maschile rischia di ridimensionarsi ulteriormente. In settimana confronto importante con il ct Chicco Blengini, con il quale devono essere stabilite le linee guida. DUO IN FUGA. Sono bastate tre giornate per far capire che aria tira in Superlega: in vetta ci sono appaiate Perugia e Civitanova a punteggio pieno dopo i successi per 3-1 con Trento (Leon 26, Atanasijevic 19) e a Verona (Sokolov 22, Simon 21). Dietro con 8 punti c’è Modena, passata 3-1 a Ravenna con 17 punti di Urnaut. Poi il duo Trento-Monza: i brianzoli sono andati a violare il sempre insidioso campo di Vibo Valentia per 3-1 con 21 punti di Dzavoronok. A chiudere il gruppo da sola con un solo punto è Castellana Grotte, sconfitta 3-1 a Padova (nelle cui file Torres ne ha firmati 18). Poco più su, a quota 2, si trova un terzetto: è formato da Sora e Siena, battuta inaspettatamente a domicilio per 3-2 proprio dai laziali di Barbiero trascinati dai 27 punti di Petkovic (la società del presidente Bisogno torna subito sul mercato?) oltre che da Latina, che ha vinto 3-2 a Busto contro Milano: la Revivre è costretta a rinunciare all’infortunato Abdel Aziz: il suo sostituto Tondo ne ha siglati 24, ma il club lombardo sta cercando un opposto (Hirsh?). Giovedì quarta giornata, con tutti i riflettori puntati alle 18.00 sulla supersfida Civitanova-Perugia. DONNE AL VIA. Cinque successi pieni nella prima giornata della serie A1 femminile, scattata nel ricordo di Sara Anzanello: Conegliano, Novara, Monza e Firenze hanno vinto in casa rispettivamente contro Casalmaggiore, Brescia, Club Italia e Chieri, mentre Busto Arsizio e Scandicci hanno festeggiato in trasferta sui campi di Bergamo e di Filottrano: questa partita è l’unica che è terminata 3-1, mentre Cuneo ha riposato. E’ bastata una sola giornata per delineare i valori? Giovedì, giorno di festa, si torna in campo: interessanti i derby Busto Arsizio-Monza, Casalmaggiore-Bergamo e Chieri-Cuneo. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buon Mondiale a tutti!
26/10/2018
Ciao Sara
“5 anni da quando è cambiata la mia vita. Un fulmine a ciel sereno, un frontale con un camion… dopo giorni di letargo ci avrei messo ancora del tempo per risvegliarmi ed affrontare la realtà. Realtà alla quale non ero pronta, una realtà dura che ha cambiato i miei obiettivi, mi ha obbligata a lasciare il campo di serie A, mi ha dato dei limiti che non avevo mai avuto, una realtà che mi fa vivere grazie a delle medicine. Ma in questi 5 anni, piano piano, ho riscoperto la natura, la gioia di un manto bianco in montagna, una camminata tra i boschi, la mia famiglia… non tutto il male viene per nuocere, se lo si affronta con il sorriso e lo si accetta per quello che è. Accetta ció che non puoi cambiare e cambia ció che è nelle tue mani. Sorridi, sorridi, sorridi. Ogni tanto piangi, perché gli ostacoli ci sono e alle volte sembrano enormi, ma non mollare mai… finché c’è vita. Rispetta la vita, sempre. Il nostro tempo su questa terra finirà e vale la pena approfittarne nel miglior modo possibile, ossia facendo ciò che ci rende felici". "Perché condividere: per essere di supporto a chi come me deve superare delle difficoltà, per far capire che la vita è bella, perché in questo momento ho bisogno di energie positive. Devo fare un altro trapianto, ma mi hanno diagnosticato un tumore al sistema linfatico. Ed ora inizierò i cicli di chemioterapia, ho paura perché voglio vivere. Non si sa mai quali e quante sfide la vita ti pone davanti, difficilmente si è abbastanza pronti. Cos’è la cosa che vorresti più di ogni altra, il tuo sogno nel cassetto, il tuo desiderio più grande? Il mio sogno è vivere. Semplicemente vivere, passeggiare, stare all’aria aperta, un bel bagno in un mare limpido, la sabbia sotto i piedi, la neve candida che mi circonda in una giornata invernale di sole, i miei quadri, la mia cucina, il mio piccolo orto sinergico, una serata con la mia famiglia e con le persone a cui voglio bene. Vivere, senza grandi pretese, ma vivere. Molti conoscono la mia storia, dopo il difficile trapianto di fegato nel 2013 ho lottato per riprendere in mano la mia vita; quest’anno, l’aggravarsi della mia situazione mi ha riportato qui al Niguarda per entrare nuovamente in lista. Nello stesso periodo mi è stato diagnostico un Tum...re al sistema linfatico, manco riesco a dirlo, ed ora inizierò le chemio. A voi spiegata la mia costante presenza alla SPA Niguarda dove sono seguita da un’equipe di alto livello di cui mi fido e che sta facendo di tutto per far avverare i miei desideri. Ho la fortuna di avere una famiglia, un fidanzato e amici speciali che mi sono accanto e mi fanno ridere e passare minuti spensierati, minuti in cui la malattia non c’è più... Tante altre persone stanno combattendo la mia battaglia, in tante l’hanno già vinta, altre no. Ho paura, non sarà l’emozione migliore da avere, però non avere certezze fa paura. Non voglio entrare nei dettagli medici ma, se volete mandarmi un piccolo pensiero, una preghiera per i credenti, un po’ di energia positiva che aiuti il mio corpo a fare piazza pulita di ciò che non va bene. Io sono qui per lottare, mai mollare, crederci sempre come ho fatto in tutta la mia vita. Arrivederci a tutti. Sara". Sara Anzanello ci ha lasciato. E mi piace immaginare che lo abbia fatto con un sorriso. Amava sorridere, Sara. E amava la vita e la pallavolo, lo sport che l'ha resa popolare e apprezzata da tutti e che adesso la piange con affetto. Sara ci ha lasciato e ogni parola può risultare banale: ho perciò scelto di fare parlare lei, riportando integralmente due post che aveva pubblicato su Facebook facendo riferimento al ritorno alla vita dopo l'operazione di trapianto eseguito al Niguarda di Milano e alla speranza di restare aggrappata alla vita dopo che le era stato diagnosticato di recente un tumore al sistema linfatico. In questi suoi pensieri c'è tutta Lei, il suo essere, i suoi sogni, le sue passioni, i suoi amori. E' stato un privilegio conoscerla, commentare le sue gesta sottorete, sentirla parlare in confidenza del dramma che aveva vissuto quando è venuta a trovarmi nella tv dove ho lavorato per tanti anni (e questa foto ricorda proprio quel momento). Sempre con il sorriso sulle labbra, sempre con la voglia di guardare avanti con ottimismo. L'ultima volta che ci siamo visti è stato in occasione del Premio Fair Play lo scorso anno a Castiglion Fiorentino: è stato un onore consegnarglielo insieme a Francesca Piccinini, Irina Kirillova e Bruno Cattaneo, presidente della Federazione. Grazie di tutto dolce Sara. E mi raccomando: continua a murare e a schiacciare forte nel Paradiso dei pallavolisti. Fai buon viaggio, Grande Puffo!
20/10/2018
Serbia campione del Mondo, per l'Italia una straordinaria medaglia d'argento
Sogno infranto? No, sogno realizzato! Quello della nazionale femminile straordinaria protagonista al Mondiale in Giappone, infiammando un’intera Nazione e rendendola orgogliosa di tifare all’unisono per le fantastiche azzurre del volley. L’Italia è salita sul podio iridato 16 anni dopo Berlino 2002 e lo ha fatto conquistando e festeggiando a Yokohama una bellissima medaglia d’argento. Complimenti a tutte, dal profondo del cuore. Con un abbraccio speciale a Davide Mazzanti, splendido condottiero di un gruppo che ha nobilitato questo sport. BELLA FINALE. Le azzurre hanno approcciato nel migliore dei modi l’atto conclusivo di un torneo che la ha viste dominare le prime dieci partite di fila: hanno vinto il primo set dimostrando di non essere condizionate dall’aver profuso incredibili energie fisiche e mentali nell’eterna semifinale vinta con la Cina 17-15 al tie break poche ore prima. La Serbia, squadra di temperamento, classe e fisicità, ha però prontamente reagito e ha impattato in fretta la situazione, trovando in corso d’opera la miglior Boskovic. Terzo set ancora per l’Italia, bella, pimpante, volitiva, lucida. Poi parità, propiziata dal cuore e dalla grinta delle esperte ragazze di Terzic, le uniche che erano riuscite a battere quelle di Mazzanti: era accaduto a Nagoya nell’ultima sfida della Final Six, e questo forse forse qualche retaggio nella mente lo ha lasciato. E’ solo un’ipotesi, non una certezza. Però nella pallavolo, sport di potenza ma pure di psicologia, scattano spesso strani meccanismi nella testa dei giocatori… Tutto rimandato dunque al tie break, senza prove d’appello. E forse era giusto così. Le azzurre lo hanno iniziato bene e hanno cambiato campo avanti 8-7, poi hanno subito un break di 3-0 e sono sempre state costrette a inseguire, senza però riuscire mai ad agguantare le proprie avversarie, magistralmente ispirate da un’immensa Ognjenovic. Il susseguirsi degli ultimi punti: 12-11 con l’ultimo attacco vincente di Paola Egonu, poi misteriosamente dimenticata da Cambi e Malinov, 13-11 con un diagonale stretto al curaro di Boskovic, , 13-12 con una fiondata dal centro della capitana Chirichella, 14-12 con un’azione ping pong in cui l’Italia ha purtroppo gestito male diversi palloni e il 15-12 finale con l’invasione aerea di Miriam Sylla. Un Mondiale da antologia è purtroppo andato in archivio con due brutte azioni: 15-12 per la Serbia, per la prima volta nella storia sul gradino più alto del podio nella rassegna iridata. Peccato davvero. Però due minuti non condizionano di certo un torneo indimenticabile. E la prima finale tutta europea di un Mondiale verrà ricordato a lungo. Brave ragazze. GRANDE ITALIA. La nostra nazionale torna dal Giappone con una strameritata medaglia d’argento al collo, conquistata da un gruppo giovanissimo e con un grande futuro davanti a sé. L’età media è di soli 23 anni e poco più, ci sono già ragazze terribili che scalpitano come la Pietrini, Paola Egonu è poco più di una ragazzina e ha dimostrato di essere già una superstar: il suo record di 45 punti messi a segno in semifinale contro la Cina è nei libri sacri della pallavolo e ci resterà per sempre. Il domani arride a queste straordinarie ragazze e al suo strepitoso allenatore, con l’obiettivo già dichiarato di vincere l’oro all’Olimpiade di Tokyo nel 2020. ARGENTO AUREO. Questa medaglia è pregiatissima, e sta anche a premiare un lavoro che parte da lontano e un movimento che è sempre più tinto di rosa. Ci sono in Italia tante atlete di livello internazionale, ce ne sono tantissime che a breve saranno pronte per la nazionale seniores: basta fare un salto al Centro Pavesi di Milano per rendersene conto. Certo una situazione ben diversa rispetto al settore maschile, dove invece purtroppo si paventa un preoccupante vuoto generazionale, soprattutto in tema di martelli. APPLAUSI. Onore e merito dunque all’Italia, andata ben oltre ogni ottimista previsione della vigilia, quando l’obiettivo era approdare alla Final Six. La finale però è stata strameritata per un gruppo che è molto cresciuto partita dopo partita, soprattutto nella consapevolezza dei propri mezzi. E qui il lavoro del ct e del suo staff è indubbio. Sono sinceramente molto contento per lui, che conosco e apprezzo da tanto tempo. Le azzurre hanno gettato il cuore e la mente oltre il confine ed è mancata solo un’inezia al raggiungimento del traguardo più prestigioso. Grazie di cuore, da parte di tutti quelli che amano questo sport meraviglioso che ha conquistato tutti. Siete state eccezionali, tutte quante, indipendentemente da quanto avete giocato. TERZO POSTO. La medaglia di bronzo è stata conquistata dalla Cina, capace di piegare per 3-0 l’Olanda, una delle principali sorprese di questa manifestazione nipponica. BRAVA RAI. Chiudo con un altro plauso pubblico, questa volta alla Rai, che ha coperto l’evento in maniera eccellente garantendosi ascolti da record. La rete scelta per il volley, Rai 2, venerdì sera ha anche mandato in replica la semifinale con la Cina in fascia preserale, spostando anche il tg. Una scelta intelligente, premiata dal pubblico. Buona pallavolo a tutti!
19/10/2018
Una incontenibile Egonu trascina una straordinaria Italia alla finale del Mondiale
Un Mondiale a dir poco strepitoso. Le azzurre del volley stanno infiammando un intero Paese grazie alle loro incredibili imprese facendo esplodere l’amore per il nostro sport e facendo registrare ascolti tv record. FINALE! Dopo 16 anni la nazionale femminile torna a giocare la finale iridata: era già accaduto nel 2002 a Berlino, e anche in quella circostanza le azzurre avevano battuto la Cina come si è verificato anche questa volta a Yokohama, dove la giovanissima e straordinaria squadra di Davide Mazzanti ha piegato 17-15 al tie break le olimpioniche di Rio dopo due ore e mezzo di spettacolo puro gettando il cuore oltre la rete. L’Italia ha giocato una partita da antologia realizzando un’autentica impresa, centrata grazie alla tecnica, alla disciplina tattica, alla tenuta mentale e alla tenacia di un gruppo che ha senza dubbio un grande futuro davanti a sé. EGONU SUPERSTAR. Tutta la squadra ha saputo esprimersi su livelli di eccellenza contro le asiatiche, ma Paola Egonu questa volta si è obiettivamente superata: ha messo a segno la bellezza di 45 punti, caricandosi sulle spalle tutto il peso delle responsabilità. Senza paura e con lucidità. Incontenibile, formidabile, eroica, usate tutti gli aggettivi che volete. In sintesi: bravissima, davvero. MAZZANTI PROF. Chi ha passato l’esame a pieni voti è anche il ct Davide Mazzati, un allenatore che spesso ama anteporre i fatti alle parole, una persona che mi è sempre piaciuta per le sue qualità morali. Questo Mondiale porta indelebile la firma del suo eccellente, indipendentemente da come si concluderà. ORA LA SERBIA. Adesso in finale l’avversaria si chiama Serbia, passata 3-1 contro l’Olanda nell’altra semifinale: il sestetto di Terzic finora è stato l’unico in grado finora di battere l’Italia a questo Mondiale. E’ successo a Nagoya nell’ultima partita della Final Six, per 3-1. Stavolta però è tutta un’altra storia. E a deciderla non sarà solo l’attesissimo faccia a faccia tra Egonu e Boskovic. Molto dipenderà anche da quante energie fisiche e soprattutto mentali riuscirà a recuperare l’Italia dopo averne profuse tantissime nella sfida con la Cina. Si gioca alle 12.40 alla Yokohama Arena, dove alle 10.20 va in scena la finale per il bronzo tra Olanda e Cina. FUTURO. Comunque vada sarà comunque un successo. L’Italia ha fatto di nuovo esplodere la volleymania. E il domani arride a questo giovane gruppo che ha già pronti rinforzi dalla juniores per essere grande protagonista anche all’Olimpiade di Tokyo tra due anni e al Mondiale del 2022 (in Italia?). Nella consapevolezza che ormai la pallavolo italiana si è tinta sempre più di rosa, come del resto confermano in maniera inequivocabile i numeri. PUNTO SNAI. Per i miei commenti e per i pronostici sulle partite del Mondiale femminile l'appuntamento è su sportnews.snai.it: vi aspetto numerosi. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buon Mondiale a tutti!
16/10/2018
Cina avversaria delle azzurre nella semifinale mondiale in Giappone
Dopo dieci successi consecutivi, per la nazionale femminile è arrivata la prima sconfitta al Mondiale, peraltro ininfluente: l'Italia ha infatti perso per 3-1 l'ultima sfida della Final Six a Nagoya contro la Serbia, a mio modo di vedere fin dall'inizio la favorita per la conquista del titolo iridato. ITALIA IN SEMIFINALE. La bellissima squadra di Davide Mazanti ha lottanto come un leone, ma questa volta non ce l'ha fatta a rimontare, e così alla fine ha dovuto arrendersi alla Serbia, trascinata dai 29 punti di una gigantesca Tijana Boskovic. Miglior realizzatrice nelle azzurre è stata invece ancora una volta Paola Egonu con 28 punti: è lei la stella indiscusssa del Mondiale giapponese. L'Italia finora è andata ben oltre ogni ottimistica previsione in un torneo in cui ci sono vittime illustri come il Brasile, la Russia e gli Stati Uniti campioni carica. Entrare tra le prime quattro del mondo rappresenta una traguardo molto importante per tutta la pallavolo italiana, da tempo sempre più tinta di rosa: l'obiettivo è stato centrato con merito grazie a un gruppo molto giovane ma altrettanto determinato e bene allenato che adesso sogna ovviamente in grande e che sta facendo parlare di pallavolo un intero Paese facendo registrare ascolti televisivi da record. Venerdì si giocano le due semifinali a Yokohama: alle 6.40 la Serbia affronterà l'Olanda, altra grande sopresa di questa manifestazione, mentre alle 9.10 italiane per le azzurre l'avversario sarà la Cina, già piegata nella prima fase per 3-1. L'ostacolo è molto difficile ma non impossibile, pur nella consepvolezza della forza fisica e mentale delle olimpioniche a Rio, dove peraltro avevano iniziato sottotono rrischiando addirittura di non qualificarsi alla seconda fase per poi risultare imbattubili per chiunque.Alle 12.20 si giocherà poi un'inedita finale 5-6° posto tra Giappone e Stati Uniti, organizzata all'ultimo momento per accontentare i munifici organizzatori nipponici. Una decisione discutibile della Fivb, che peraltro aveva cambiato le regole in corso d'opera al Mondiale maschile. No comment. SORPRESA ROMAGNOLA. L’unico risultato inatteso della giornata inaugurale della Superlega lo ha regalato Ravenna, capace di piegare Milano per 3-0 con parziali impietosi e con un’ottima prestazione del giovane attaccante lussemburghese Rychlicki, proveniente dal Noliko Maaseik. Per il resto tutto secondo le previsioni, con le grandi che non hanno incontrato eccessive difficoltà nell’imporsi per 3-0: Perugia con Latina (Leon 17 punti, 57% in attacco e 5 ace); Modena con Sora davanti a quasi 5.000 spettatori (3.502 abbonati!) con Urnaut premiato mvp; Trento con Siena (Kovacevic 19 punti con il 65% in attacco, Russell 18 con il 67%) e Civitanova a Padova (con 18 punti di Juantorena). Da sottolineare la vittoria per 3-1 di Vibo Valentia contro Castellana (con 27 punti dell’mvp Skrimov) e di Verona a Monza (con 24 del nuovo opposto francese Boyer, 15 dell’iraniano Sharaifi e Solè migliore in campo, mentre nelle file brianzole hanno dovuto rinunciare a Ghafour, ancora senza visto). La settimana prossima molto interessante la sfida di sabato tra Verona e Perugia, mentre domenica già delicato l’impegno di Milano a Busto Arsizio contro Padova e Siena in casa con Vibo. PUNTO SNAI. Per i miei commenti e per i pronostici sulle partite del Mondiale femminile l'appuntamento è su sportnews.snai.it: vi aspetto numerosi. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buon Mondiale a tutti!
15/10/2018
Una straordinaria Italia ha centrato la semifinale del Mondiale in Giappone
Semplicemente fantastiche! Le azzurre stanno disputando un Mondiale da antologia in Giappone e sono ancora imbattute dopo 10 partite: e grazie all'ultima affermazione sulle nipponiche padrone di casa si sono già qualificate per le semifinali. Bravissime! GRANDE ITALIA. La nazionale femminile ha battuto a Nagoya il Giappone per 3-2, imponendosi 15-13 al tie break: alla luce di questa importante affermazione le azzurre hanno centrato la quarta semifinale iridata della propria storia dopo quelle del 2002 (poi culminata con il titolo mondiale), del 2006 e del 2014. Per Davide Mazzanti si è trattato senza dubbio del modo migliore di festeggiare il suo compleanno: la sua squadra (la più giovane del torneo) ha disputato una partita superlativa, confermando le sue eccelse doti caratteriali e mettendo in luce la solita, immensa Paola Egonu: l'opposto dell'Italia ha messo a segno la bellezza di 36 punti, dimostrando ancora una volta di essere in grado di spostare l'inerzia di qualsiasi partita. Molto bene anche Miryam Sylla, capace di mettere a segno 19 punti, e Cristina Chirichella (11 punti per la centrale partenopea), mentre Anna Danesi ha firmato 5 muri vincenti. Martedì mattina alle 9.10 è in programma la sfida con la Serbia, già sicura come l’Italia dell’accesso in semifinali che si giocheranno a Yokohama: in palio c’è il primo posto della Pool G. Nell’altro girone sono invece la Cina e l'Olanda le due squadre semifinaliste, con la clamorosa esclusione degli Stati Uniti campioni del mondo in carica: è stato infatti decisivo il 3-2 con il quale le orange hanno piegato il sestetto di Karch Kiraly. Martedì alle 12.20 Cina e Olanda si affronteranno per il primo posto della pool H. Il bello arriva adesso… e intanto le azzurre si godono i complimenti pubblici del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella! SORPRESA ROMAGNOLA. L’unico risultato inatteso della giornata inaugurale della Superlega lo ha regalato Ravenna, capace di piegare Milano per 3-0 con parziali impietosi e con un’ottima prestazione del giovane attaccante lussemburghese Rychlicki, proveniente dal Noliko Maaseik. Per il resto tutto secondo le previsioni, con le grandi che non hanno incontrato eccessive difficoltà nell’imporsi per 3-0: Perugia con Latina (Leon 17 punti, 57% in attacco e 5 ace); Modena con Sora davanti a quasi 5.000 spettatori (3.502 abbonati!) con Urnaut premiato mvp; Trento con Siena (Kovacevic 19 punti con il 65% in attacco, Russell 18 con il 67%) e Civitanova a Padova (con 18 punti di Juantorena). Da sottolineare la vittoria per 3-1 di Vibo Valentia contro Castellana (con 27 punti dell’mvp Skrimov) e di Verona a Monza (con 24 del nuovo opposto francese Boyer, 15 dell’iraniano Sharaifi e Solè migliore in campo, mentre nelle file brianzole hanno dovuto rinunciare a Ghafour, ancora senza visto). La settimana prossima molto interessante la sfida di sabato tra Verona e Perugia, mentre domenica già delicato l’impegno di Milano a Busto Arsizio contro Padova e Siena in casa con Vibo. A2 MASCHILE AL VIA. Nel weekend è scattato anche questo torneo, preludio di una trasformazione radicale che porterà alla nascita del campionato di Serie A3. Nel Girone Bianco i favori del pronostico arridono a Spoleto (3-1 con Alessano all’esordio, con 21 punti di Padura Diaz), nel Girone Blu invece a Bergamo, andata a violare Ortona per 3-0 con 14 punti di Romanò. La stagione però è lunghissima e regalerà di certo tantissime soprese, sia positive che negative. GRANDE ALBERTO. Complimenti al mio amico Alberto Giuliani, capace di festeggiare il primo trofeo con l'Halkbank Ankara: la sua nuova avventura professionale è iniziata nel migliore dei modi sollevando al cielo la Supercoppa di Turchia. Bravo davvero. PUNTO SNAI. Per i miei commenti e per i pronostici sulle partite del Mondiale femminile l'appuntamento è su sportnews.snai.it: vi aspetto numerosi. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buon Mondiale a tutti!
14/10/2018
Scattati i campionati maschili, per la nazionale femminile prova di fuoco con il Giappone
Mentre è partita la nuova Superlega, in Giappone la nazionale femminile gioca la Final Six di un Mondiale che sta regalando tantissime soddisfazioni ai colori azzurri, ben oltre ogni ottimistica previsione. SORPRESA ROMAGNOLA. L’unico risultato inatteso della giornata inaugurale della Superlega lo ha regalato Ravenna, capace di piegare Milano per 3-0 con parziali impietosi e con un’ottima prestazione del giovane attaccante lussemburghese Rychlicki, proveniente dal Noliko Maaseik. Per il resto tutto secondo le previsioni, con le grandi che non hanno incontrato eccessive difficoltà nell’imporsi per 3-0: Perugia con Latina (Leon 17 punti, 57% in attacco e 5 ace); Modena con Sora davanti a quasi 5.000 spettatori (3.502 abbonati!) con Urnaut premiato mvp; Trento con Siena (Kovacevic 19 punti con il 65% in attacco, Russell 18 con il 67%) e Civitanova a Padova (con 18 punti di Juantorena). Da sottolineare la vittoria per 3-1 di Vibo Valentia contro Castellana (con 27 punti dell’mvp Skrimov) e di Verona a Monza (con 24 del nuovo opposto francese Boyer, 15 dell’iraniano Sharaifi e Solè migliore in campo, mentre nelle file brianzole hanno dovuto rinunciare a Ghafour, ancora senza visto). La settimana prossima molto interessante la sfida di sabato tra Verona e Perugia, mentre domenica già delicato l’impegno di Milano a Busto Arsizio contro Padova e Siena in casa con Vibo. A2 MASCHILE AL VIA. Nel weekend è scattato anche questo torneo, preludio di una trasformazione radicale che porterà alla nascita del campionato di Serie A3. Nel Girone Bianco i favori del pronostico arridono a Spoleto (3-1 con Alessano all’esordio, con 21 punti di Padura Diaz), nel Girone Blu invece a Bergamo, andata a violare Ortona per 3-0 con 14 punti di Romanò. La stagione però è lunghissima e regalerà di certo tantissime soprese, sia positive che negative. PROVA DELLA VERITA’. L’Italia affronta alle 12.20 di lunedì a Nagoya il Giappone, che nella prima sfida si è arresa alla Serbia con un netto 3-0: per la squadra di Mazzanti si tratta dunque di una sfida molto importante, visto che in caso di affermazione contro le padrone di casa si spalancherebbero le porte delle semifinali in programma a Yokohama giovedì e venerdì. L’avversario è difficile ma non impossibile, anche se nella Volleyball Nations League sono state le nipponiche a imporsi per 3-2. Finora le azzurre hanno centrato nove vittorie in altrettante partite, concedendo alle proprie antagoniste solo 3 set, giocando una pallavolo stellare e dimostrando di poter competere con qualsivoglia formazione. Nessun traguardo deve pertanto essere precluso a un gruppo che rappresenta uno splendido mix di esperienza e di gioventù, ottimamente guidato da un ct che adesso sogna in grande al pari delle sue ragazze. GRANDE ALBERTO. Complimenti al mio amico Alberto Giuliani, capace di festeggiare il primo trofeo con l'Halkbank Ankara: la sua nuova avventura professionale è iniziata nel migliore dei modi sollevando al cielo la Supercoppa di Turchia. Bravo davvero. PUNTO SNAI. Per i miei commenti e per i pronostici sulle partite del Mondiale femminile l'appuntamento è su sportnews.snai.it: vi aspetto numerosi. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buon Mondiale a tutti!
11/10/2018
Azzurre imbattute al Mondiale in Giappone, Superlega al via
La nazionale che non ti aspetti. Dobbiamo ammetterlo con sincerità e onestà: avevamo immaginato quasi tutti (quasi?) che l'Italia avrebbe potuto essere protagonista al Mondiale femminile in Giappone, ma credere che avrebbe potuto chiudere la seconda fase ancora imbattuta, con 9 vittorie nelle 9 partite finora disputate, era impensabile. Invece è la splendida realtà che si trovano a vivere con merito la meravigliosa le azzurre di Davide Mazzanti. AZZURRE DA SOGNO. Finora la nazionale italiana ha regolato tutte le avversarie, concedendo loro solo 3 set: 1 set alla Cina a Sapporo, 1 alla Russia e 1 agli Stati Uniti a Osaka. Ha sempre giocato senza paura contro chiunque, ha espresso una grande pallavolo, ha risolto anche le situazioni complicate che ha dovuto affrontare e adesso si presenta a giocare con il morale comprensibilmente alle stelle la Final Six in programma a Nagoya da domenica a martedì. Il primo impegno per le ragazze di Mazzanti sarà lunedì alle 12.20 contro il Giappone, da non sottovalutare, poi martedì alle 9.10 giocherà contro la Serbia, sempre molto temibile e forse forse la favorita per la medaglia d'oro insieme alle azzurre. Può sembrare incredibile, ma è così. Avevo parlato a lungo con il ct prima che partisse alla volta del Paese del Sol Levante e lo avevo trovato lucido, ottimista e soprattutto molto focalizzato su questo appuntamento. I fatti finora gli stanno dando ragione: ha dato vita a un sestetto molto equilibrato, bellissimo mix di gioventù e di esperienza, con alcune individualità che stanno brillando. La Malinov è lucidissima in regia, Bosetti e Sylla attaccano con efficacia e intelligenza, Danesi e Chirichella danno consistenza al centro, De Gennaro è un garanzia in seconda linea e Paola Egonu è il terminale offensivo più temuto del Mondiale. Insomma, finora sta andando tutto nel migliore dei modi: adesso arriva il momento della verità e bisogna mantenere concentrazione e determinazione per arrivare a centrare l'obiettivo più prestigioso. AVVERSARIE FUTURE. Nell'altro girone sono state inserite Olanda (prima nella Pool E, grande sorpresa del torneo), Stati Uniti, Cina, tutte alla portata delle azzurre, come del resto il campo ha già dimostrato. Fuori il Brasile, la Repubblica Dominicana, la Turchia di Giovanni Guidetti: l'Italia è comunque già nel gotha del volley mondiale, come del resto aveva anche già dimostrato vincendo a inizio settembre il prestigioso Torneo di Montreux che aveva aumentare in tutti la consapevolezza delle forza di questa bellissima squadra. SUPERLEGA AL VIA. Nel week end scatta il campionato maschile numero 74, il quinto da quando è nata la Superlega. Dire che sarà una stagione straordinaria mi pare volley sconfinare nel campo dell'ovvietà, visto che quello che ci ha regalato il succulento prologo della Supercoppa a Perugia vinta da Modena: le protagoniste sono le migliori del firmamento internazionale, i campioni più acclamati sono tutti qui, lo spettacolo è assicurato e il pubblico si divertirà come non mai. Al via un gruppo molto agguerrito, con il poker già visto nell'ouverture particolarmente attrezzato per conquistare lo scudetto: Perugia campione d'Italia, Civitanova, Trento e Modena paiono obiettivamente un gradino sopra le altre, seguite da Verona, Milano, Monza, Siena, con Padova da verificare. Ravenna, Castellana, Sora, Vibo e Latina dovrebbero invece lottare per la salvezza, vista che da quest'anno sono state reintrodotte le retrocessioni (2 per l'esattezza). Questo ovviamente sulla carta, perché d'ora innanzi - dopo tante chiacchiere estive - sarà come sempre il campo a mettere i verdetti inappellabili. Del resto in tanti hanno cambiato tanto, e pertanto le varie squadre dovranno lavorare molto per trovare la giusta chimica. Si inizia a metà ottobre e si va avanti fino a metà maggio. Buon divertimento a tutti. GRAZIE DI CUORE. Vorrei ringraziare dal profondo del cuore i tantissimi amici che mi hanno scritto centinaia di messaggi in occasione del mio 60o compleanno. Un traguardo importante nella vita, che spero possa rappresentare un punto di ripartenza e non di arrivo. Grazie ai social e ai mezzi di comunicazione moderni mi sono arrivati da ogni parte del mondo pensieri affettuosi molto cari, anche da tantissimi ex giocatori che ho avuto il piacere di commentare al microfono durante la mia vita professionale: sentirli così sinceramente e spontaneamente vicini mi ha riempito di gioia. Grazie di cuore a tutti, vi voglio bene! PUNTO SNAI. Per i miei commenti e per i pronostici sulle partite del Mondiale femminile l'appuntamento è su sportnews.snai.it: vi aspetto numerosi. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buon Mondiale a tutti!
08/10/2018
Modena vince la Supercoppa maschile, azzurre imbattute al Mondiale in Giappone
La nuova stagione della pallavolo maschile è scattata a Perugia applaudendo il successo di Modena nella 23a edizione della Supercoppa al termine di un week end che ha confermato quello che pensiamo tutti: questa stagione sarà a dir poco straordinaria e la Superlega è di nuovo il campionato più bello del mondo. MODENA SUPERSTAR. Per due giorni ci siamo goduti un gioco stellare, interpretato in maniera fantastica dai migliori giocatori del firmamento internazionale. Okay, le squadre non erano rodate, avevano pochissimi allenamenti alle spalle, la chimica delle quattro protagoniste era ben lungi dai livelli ottimali, però le partite sono state bellissime, intese, appassionanti. Nella prima semifinale Perugia, nonostante le botte in battuta di Leon, si è arresa per 3-0 a una pimpante Trento (nelle cui file ha dato spettacolo in difesa Grebennikov), mentre Modena nella seconda semifinale ha piegato a sorpresa per 3-2 la corazzata Civitanova, classificata poi terza battendo domenica per 3-1 i padroni di casa. Piuttosto delusi, peraltro comprensibilmente. “Siamo work in progress e dobbiamo ancora lavorare molto per trovare la nostra miglior condizione” ha ammesso Lorenzo Bernardi, che come al solito ai problemi non gira mai intorno. La finale che assegnava il primo trofeo dell’anno ha visto la squadra di Julio Velasco partire a spron battuto portandosi avanti 2-0, poi c’è stata la veemente reazione del sestetto di Angelo Lorenzetti, capace di impattare la situazione. Il tie break, senza storia in verità, se lo sono aggiudicato per 15-8 i gialloblù emiliani sui trentini, degni co-protagonisti di una bella sfida: alla fine è stata festa grande per giocatori, staff e tifosi dell’Azimut, molto felici dopo un’estate a dir poco tribolata. Julio Velasco è così tornato ad assaporare un trionfo in Italia dal lontano 1989, mettendo nella sua bacheca personale la prima Supercoppa, la quarta per la sua società. PRIMI GIUDIZI. Impossibile emettere valutazioni con una certa logica: questa peraltro bellissima due giorni, perfettamente organizzata come di consueto dalla Lega maschile, è arrivata neanche una settimana dopo la conclusione del Mondiale vinto dalla Polonia a Torino. Troppo stanchi i giocatori, troppo nuovi quasi tutti gli organici, troppo poco il tempo a disposizione per lavorare. Abbiamo comunque avuto la certezza che le quattro formazioni presenti nel cuore dell’Umbria saranno in grado di competere per il vertice assoluto in virtù della classe e della potenza dei loro giocatori. Abbiamo assistito a una passerella incredibile di campionissimi, compresi i nuovi arrivati (o rientrati) Leal, Leon, Simon, Bednorz, Lisinac. Un autentico spettacolo. Quest’anno il pubblico si divertirà quando andrà nei vari palasport per assistere alle partite, potete starne certi. MANIFESTO DEL VOLLEY. Anche in questa occasione ho avuto il piacere e il privilegio di poter intervistare alcuni dei protagonisti sul campo. Prima della finale Modena-Trento l’intervista a Lorenzetti e Velasco è stata da antologia della pallavolo, visto lo spirito che l’ha caratterizzata. “Oggi noi non giochiamo contro Modena ma con Modena questa partita” ha detto l’allenatore dell’Itas Trentino visibilmente commosso per aver ritrovato sul suo cammino il Maestro. E Velasco non gli è stato da meno parlando con il cuore davanti a tutti delle qualità di Lorenzetti. Chapeaux. VELI MILANESI. Lunedì mattina sono volato di corsa a Milano per la presentazione della Powervolley, con un autentico “parterre de roi” di istituzioni e tantissima gente accorsa al Pirellone. C’era addirittura il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, da sempre amico del presidente Lucio Fusaro. Tra i temi dibattuti ovviamente anche il Palalido: sarà pronto nel 2019. In quale mese non è ancora dato sapere per diversi problemi di carattere burocratico. Riuscirà a giocarci la squadra prima della fine di questo campionato? La domanda non ha trovato risposta certa… Per il resto tanto entusiasmo e la consapevolezza che “questa stagione sarà durissima e servirà tantissimo lavoro”, come ha ammesso Andrea Giani. Ripetere il sesto posto dello scorso anno sarà impresa ardua, vista la competitività del lotto delle partecipanti alla Superlega che scatta in questo fine settimana. MONDIALE FEMMINILE. Intanto in Giappone prosegue la marcia trionfale della nazionale di Davide Mazzanti, imbattuta dopo 7 partite. L’ultima vittima della pimpantissima Italia è stata a Osaka la Thailandia, letteralmente surclassata per 3-0 con 15 punti di Paola Egonu, 12 di Cristina Chirichella e 11 di Anna Danesi. Bene, anzi benissimo a dire il vero: le azzurre stanno disputando un torneo al limite della perfezione e hanno comprensibilmente il morale alle stelle. Il prossimo avversario è la Russia mercoledì alle 9.10. L’obiettivo dichiarato alla vigilia era la Final Six: adesso l’asticella si sta alzando… Buona pallavolo e buoni Mondiali a tutti!
04/10/2018
Azzurre perfette al Mondiale giapponese, Supercoppa a Perugia
La nazionale femminile ha iniziato nel migliore dei modi il Mondiale in Giappone vincendo tutte e 5 le partite finora disputate senza aver ancora concesso nessun set alle proprie avversarie. AZZURRE SUPERLATIVE. L'Italia a Sapporo ha battuto per 3-0 prima la Bulgaria (con 17 punti di Paola Egonu e 16 della mvp Miriam Sylla), poi il Canada allenato da Marcello Abbondanza (con 18 punti di Paola Egonu), a seguire Cuba (Egonu 15, Danesi 11) e la Turchia di Giovanni Guidetti (Egonu 15, Sulla 13). Ottimo rendimento dunque per la squadra di Davide Mazzanti, ben oltre ogni ottimistica previsione, confermato del successo per 3-1 nel test-verità contro la Cina, olimpionica a Rio, con la quale condivideva il primato nel proprio raggruppamento (Egonu 29, Bosetti 14 e Danesi 12). Le azzurre vanno dunque a disputare la seconda fase di Osaka da domenica 7 a giovedì 11 con il morale alle stelle: la Final Six non è assolutamente un miraggio! Affronteranno nell'ordine, domenica 7 ottobre l'Azerbaigian, lunedì 8 ottobre la Thailandia, mercoledì 10 ottobre la Russia, giovedì 11 ottobre gli Stati Uniti. FUTURO AZZURRO. Non si è ancora spenta la eco del Mondiale maschile vinto dalla Polonia e si parla già del futuro. Partiamo dai bi-campioni del mondo: hanno vinto semplicemente perché hanno giocato bene a pallavolo, approcciando in maniera esemplare le partite che contavano e mettendo per terra le palle decisive con Kubiak e Kurek, letteralmente rimato. Nella pallavolo, gira e rigira, è sempre fondamentale questo. Dal prossimo anno Vital Heynen, uno bravo davvero, avrà a disposizione anche il fuoriclasse cubano Leon: basta per capire quanto sarà forte questa nazionale, che da sempre ha cultura per questo sport? E le altre? La Russia deve leccarsi le ferire per aver perso un torneo dove era la grande favorita per i soliti problemi interni, la Francia ha fatto flop, gli Stati Uniti si sono bloccati nel quarto set della semifinale come avevano fatto anche a Rio de Janeiro contro l'Italia, la Serbia deve pensare al ricambio generazionale ma è difficile che molli, il Brasile ha dimostrato di avere la giusta mentalità per sopperire alle assenze importanti grazie anche alla classe dei suoi due registi Bruno e William. E l'Italia? Deve pensare a chi schierare di mano, visto che Juantorena per un anno non vestirà l'azzurro (sperando che ci ripensi per l'Olimpiade di Tokyo). Il gruppo è interessante e competitivo, anche se a Torino ha fallito le partite che contavano: per salire sul podio al prossimo Europeo e in Giappone serve però qualcosa di più della passione dei tifosi e degli ascolti tv da record. SUPERCOPPA MASCHILE. Nel weekend il Pala Barton di Perugia ospiterà la Del Monte® Supercoppa. In campo nel primo, attesissimo atto della nuova stagione maschile le quattro squadre che si sono maggiormente distinte in quanto a risultati nella passata stagione: alle 17.00 di sabato la prima semifinale vedrà di fronte Sir Safety Conad Perugia e Itas Trentino, alle 19.30 sarà invece il momento di Azimut Modena e Lube Civitanova. Due partite entusiasmanti, dall'esito incertissimo. Per domenica sono invece in programma le due finali, alle 15.00 quella valida per il terzo posto e alle 18.00 quella che assegnerà il Trofeo. Vietato Mancare. PUNTO SNAI. Per i miei commenti e per i pronostici sulle partite del Mondiale femminile l'appuntamento è su sportnews.snai.it: vi aspetto numerosi. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buon Mondiale a tutti!
01/10/2018
Polonia campione del mondo per il secondo anno consecutivo
La Polonia ha vinto il terzo Mondiale della sua storia, il secondo consecutivo: lo ha fatto con indubbio merito battendo in finale il Brasile con il più classico dei 3-0, mettendo in luce una grande pallavolo fatta di tecnica, disciplina tattica e mentalità vincente. Complimenti sinceri. VITTORIA A SORPRESA. Alzi il dito, e abbia il coraggio di farlo, chi aveva ipotizzato la squadra di Vital Heynen campione a Torino. Se qualcuno azzarda ad affermarlo sa di affermare il falso... Invece la Polonia ha saputo salire sul gradino più alto del podio grazie alla perfetta gestione della manifestazione, che ha chiuso in continuo crescendo dopo aver addirittura rischiato l'eliminazione: impietosa contro la Serbia, micidiale contro l'Italia nel primo set che valeva la qualificazione alla Final Four, incredibilmente lucida contro gli Stati Uniti in semifinale, a dir poco straordinaria contro il Brasile nell'ultimo atto della rassegna iridata letteralmente dominato (oltre che ottimamente arbitrato dal nostro Fabrizio Pasquali). Esemplare come gioco d'insieme, i campioni del mondo hanno brillato anche in alcuni singoli, Kurek e Kubiak su tutti. L'opposto, premiato mvp della manifestazione, è risultato il terminale offensivo che ha deciso tutte le situazioni più critiche e ha anche firmato il punto finale, il capitano è l'esaltazione della pallavolo di un tempo che fu, quella dei giocatori alti più o meno come le persone normali che però hanno un bagaglio tecnico da fare invidia: perfetto in battuta, in ricezione, in attacco e anche a muro, oltre che uno sprone continuo per tutti i suoi compagni. Semplicemente fantastico. E il Brasile? Ha fatto tutto quello che ha potuto, e obiettivamente è andato ben oltre ogni ottimistica previsione della vigilia visto che si era presentato al Mondiale senza i suoi martelli titolari. Renan Dal Zotto ha fatto un ottimo lavoro, bisogna riconoscerglielo, e questo non va a inficiare quel brutto episodio del pallone gettato in campo durante la partita con la Russia. La Seleçao ha lottato fino alla fine gettando in campo tutto quello che aveva ma non è bastato. E così, alla sua quinta finale iridata consecutiva, ha dovuto arrendersi alla Polonia come aveva fatto anche quattro anni a Katowice, dove però aveva strappato un set alla formazione allora allenata da Bernardinho. Al terzo posto gli Stati Uniti, grandi favoriti per l'oro secondo tutti: nella finale per il bronzo hanno avuto la meglio per 3-1 della Serbia metabolizzando in fretta la delusione per la sconfitta patita il giorno prima con la Polonia. TEMPO DI GIUDIZI. Il voto più alto va ovviamente alla Polonia, capace di andare oltre ogni suoi limite: Heynen dicono tutti che sia antipatico, però è bravo davvero. Quattro anni fa aveva vinto il bronzo con la Germania, due anni fa ci ha eliminato dall'Europeo con il Belgio e adesso ha vinto il Mondiale scatenando l'entusiasmo in un Paese che da sempre ha grande cultura per il nostro sport (e il prossimo anno potrà schierare quel fenomeno di Leon!). Promosso a pieni voti anche il Brasile, giunto a sorpresa a giocarsi la finale. Bene ma non benissimo gli Stati Uniti, bloccatisi come d'incanto nel quarto set delle semifinale pur essendo in vantaggio 2-1, e bene la Serbia, approdata alle sfide che valevano le medaglie grazie soprattutto all'impresa compiuta contro l'Italia nel primo match della Final Six. Non bene invece l'Italia e la Russia, che hanno rispettivamente chiuso la rassegna mondiale al quinto e sesto posto: bisogna riconoscere che ci si aspettava di più da entrambe, forse ancor di più dai recenti vincitori della Volleyball Nations League. Male la Francia, addirittura fuori dal gruppo delle migliori sei. Mi limito alle migliori del lotto: per le altre parla la classifica finale... IL FUTURO AZZURRO. Si fa un gran parlare del domani della nostra nazionale. Premesso che mi pare ancora prematuro azzardare previsioni, credo dobbiamo partire dalla volontà già espressa pubblicamente da parte di Osmany Juantorena di chiudere con l'azzurro. Almeno per il prossimo, con la speranza che ci ripensi per l'Olimpiade di Tokyo (i cui gironi di qualificazione si giocheranno in Italia). Il problema dell'Italia riguarda soprattutto i martelli, mi pare evidente, e in prospettiva futura non paiono purtroppo esserci all'orizzonte tante soluzioni. Per il resto il gruppo che Chicco Blengini ha schierato a questo Mondiale non credo subito tante modifiche nella sua essenza, con Zaytsev che dovrebbe continuare a giocare da opposto anche se più di uno lo vorrebbe di nuovo alla mano con Nelli in linea con Giannelli. Staremo a vedere cosa accadrà. IN RUSSIA SI VA. Tra quattro anni il Mondiale maschile sarà in Russia, e qui la nazionale di casa farà di tutto per salire sul tetto del mondo. Intanto va in archivio un torneo che Bulgaria e Italia hanno organizzato in maniera ineccepibile, con tantissimi tifosi sugli spalti ovunque (anche in finale 12.000 spettatori, per quasi mezzo milione di euro di incasso), una passione infinita per il nostro sport, il Presidente Mattarella presente alla partita inaugurale con il Giappone e ascolti televisivi da capogiro. Bravi tutti. E adesso cerchiamo di capitalizzare questa situazione senza disperdere questo patrimonio come tante volte è stato fatto anche in un recente passato. BIS PER L'ITALIA. È scattato con due nette vittorie il torneo nipponico per l’Italia, che a Sapporo ha battuto prima per 3-0 la Bulgaria (con 17 punti di Paola Egonu e 16 della mvp Miriam Sylla) e poi sempre per 3-0 il Canada allenato da Marcello Abbondanza (con 18 punti di Paola Egonu). Ottimo l’esordio per le ragazze di Davide Mazzanti, che martedì mattina affrontano Cubacon l'obiettivo di continuare a crescere, migliorando la chimica di squadra e la propria autostima per essere protagonisti nella difficile rassegna giapponese. PUNTO SNAI. Per i miei commenti e per i pronostici sulle partite del Mondiale femminile l'appuntamento è su sportnews.snai.it: vi aspetto numerosi. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buoni Mondiali a tutti!
30/09/2018
Brasile-Polonia la finale del Mondiale, azzurre brillanti in Giappone
Mentre domenica sera si assegna il titolo iridato a Torino con la nazionale maschile costretta al ruolo di semplice spettatrice, le azzurre hanno iniziato nel migliore dei modi il Mondiale in Giappone. BIS PER L'ITALIA. È scattato con due nette vittorie il torneo nipponico per l’Italia, che a Sapporo ha battuto prima per 3-0 la Bulgaria (con 17 punti di Paola Egonu e 16 della mvp Miriam Sylla) e poi sempre per 3-0 il Canada allenato da Marcello Abbondanza (con 18 punti di Paola Egonu). Ottimo l’esordio per le ragazze di Davide Mazzanti, che martedì mattina affrontano Cuba con l'obiettivo di continuare a crescere, migliorando la chimica di squadra e la propria autostima per essere protagonisti nella difficile rassegna giapponese. FINALE A SORPRESA. Nella città della Mole si gioca l'epilogo del Mondiale maschile numero 19 della storia: in campo il Brasile e la Polonia campione in carica. Una finale assolutamente contro-pronostico, che nessuno aveva per obiettività ipotizzato. Quattro anni dopo Katowice si ritrovano invece una fronte all'altro le due protagoniste della sia che ha assegnato il titolo quattro anni fa, con la vittoria della squadra allora allenata da Stephane Antiga per 3-1 su quella di Bernardinho. La Polonia, grande sorpresa del torneo, ha battuto in semifinale gli Stati Uniti per 3-2 recuperando lo svantaggio di 2-1 e interpretando il tie break in maniera perfetta, trascinata dalla forza e dalla classe di Kubiak e Kurek (miglior realizzatore della semifinale con 29 punti pesantissimi). La nazionale stelle e strisce, che in molti avevano indicato quali principali favoriti alla conquista del titolo al pari della Russia (addirittura esclusa dalla Final Four al pari dell'Italia), dal quarto set si è dissolta come neve al sole commettendo tantissimi errori e subendo il gioco dei propri avversari. Il Brasile ha invece travolto la Serbia esprimendo come al solito la pallavolo-champagne che l'ha resa celebre grazie alla sua straordinaria coppia di palleggiatori Bruno-William: nessuno aveva accreditato alla vigilia la Seleçao, condizionata dall'assenza dei suoi principali martelli (ma non se è mai lamentata pubblicamente adducendo scuse...), e invece il sestetto di Renan Dal Zotto adesso gioca per cercare di festeggiare il suo quarto titolo (la Polonia sogna invece il terzo dopo quelli del 1974 e del 2014). Per la nazionale verde-oro si tratta della quinta finale consecutiva (di cui tre vinte) cui bisogna aggiungere quattro finali olimpiche consecutive (di cui 2 vinte), nonostante il gruppo sia cambiato, molti campioni se ne siano andati e quest'anno nessuno credesse nelle sue potenzialità: serve qualche commento? Alle 17.00 si gioca la finale per il bronzo, alle 21.15 quella per l'oro, per la quale adesso è diventato impossibile fare un pronostico. PASQUALI SUPERSTAR. Nella finale mondiale la nostra pallavolo sarà degnamente rappresentata da Fabrizio Pasquali, designato dalla Fivb come primo arbitro. Con merito. Ne avevamo parlato a Ortona quest'estate durante la festa dell'Impavida: "spero che tu non arbitri la finale anche se te lo meriti, perché significherebbe che in campo ci sarebbe l'Italia". Fuori gli azzurri, sul seggiolone ci sarà così Pasquali, che chiuderà la sua bellissima carriera nel migliore dei modi prima di diventare il responsabile degli arbitri per la Federazione. In bocca al lupo, con stima e amicizia. PUNTO SNAI. Per i miei commenti e per i pronostici sulle partite del Mondiale maschile e femminile l'appuntamento è susportnews.snai.it: vi aspetto numerosi. A TEMPO DI SOCIAL. Noi ci vediamo ogni giorno sui social, dove trovate tante news sul mondo del volley: non solo su Facebook, dove c'è la mia nuova pagina di personaggio pubblico dove potete seguire news e interviste e dove vi invito a mettere il vostro like, ma anche su Twitter e su Instagram. Vi aspetto sempre più numerosi. Buona pallavolo e buoni Mondiali a tutti!
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