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21/09/2012
Volley e soliderietà a braccetto, Ari Graça presidente Fivb
Questa volta iniziamo da una bella notizia. Quando è possibile mi piace mettere l'accento sulle positività e non sulle negatività, non solo della pallavolo ma anche della vita. Tanto più che a me piace vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto...SPLENDIDA REALTA'. Sta prendendo sempre più corpo il progetto che insieme al alcuni amici del nostro meraviglioso mondo del volley stiamo contribuendo a realizzare: il Percorso Salute presso la Casa Luce e Sorriso Giovanni Paolo II di Casola di Montefiorino, sull'appennino modenese. Iniziativa più che meritevole, finalizzata alla sensibilità verso chi soffre davvero. Sono molto contento, e lo dico con sincerità. Conosco da alcuni anni i responsabili di questa struttura che sta crescendo grazie a donazioni di vario tipo, e sono onorato di poter collaborare fattivamente con loro. Almeno per quanto mi è possibile. La promessa è di tenervi sempre aggiornati sull'evoluzione dei lavori, e le promesse devono essere mantenute. Soprattutto quando si parla di solidarietà... Tutte le informazioni le potete trovare come sempre cliccando sul banner della Lilt che trovate in questa home page.TUTTI AL QUIRINALE. Bellissima festa mercoledì dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per le 56 medaglie di Londra, le 28 olimpiche e le 28 paralimpiche. Tanta commozione, tanta partecipazione e tanti bei discorsi per i rappresentanti lo sport italiano, che come ha detto il Capo dello Stato "ha dato un'autentica lezione di vita". Presenti anche i pallavolisti, che all'Earls Court sono saliti sul podio con il bronzo al collo. Una grandissima soddisfazione per il nostro sport. SUPERCOPPA MODENESE. Fervono i preparativi per la prima stagionale del volley maschile, ovvero la sfida che a Modena vedrà di fronte Macerata e Trento domenica 30 settembre. Una gran bella sfida, senza ombra di dubbio. Nella stessa giornata l'assemblea delle società di serie A eleggerà il presidente della Lega maschile: salvo sorprese dell'ultima ora sarà confermato nel suo incarico Diego Mosna, che nonostante abbia comunicato a più riprese la propria intenzione a passare la mano, accetterà un incarico forse a tempo.IL JACK PENSIERO. In occasione della Supercoppa Italiana verrà predisposto all'interno del PalaPanini uno stand promozionale dell'Associazione Giacomo Sintini, dove sarà possibile reperire informazioni sull'attività svolta ed effettuare donazioni. Volley e solidarietà vanno da sempre a braccetto. Per chi volesse scrivere, la mail è associazionegs@gmail.com. ELEZIONI FIVB. Come era nelle previsioni, il brasiliano Ary Graça è stato eletto quarto presidente della Federazione Internazionale durante il Congresso mondiale tenutosi al Disneyland Hotel di Anaheim, in California. Graça, presidente della Federazione brasiliana, è diventato il quarto presidente della Fivb dopo il francesce Paul Libaud (1947-1984), il messicano Ruben Acosta (1984-2008) e il cinese Jizhong Wei (2008-2012) faticando più del previsto: ha infatti ottentuto 103 voti, contro gli 86 totalizzati dallo statuntense Doug Beal e i 15 dell'australiano Chris Schacht. Nel Consiglio di Amministrazione, composto da 31 membri, è entrato Renato Arena, mentre Carlo Magri, presidente della Fipav, è stato cooptato nel Comitato Esecutivo insieme al polacco Miroslaw Przedpelski in quanto presidenti dei due Paesi che organizzeranno i Mondiali del 2014 (Magri ha firmato negli States il contratto per la rassegna iridata femminile in Italia). Si apre dunque una nuova era per il volley mondiale: a breve scopriremo in quale direzione andrà...PROBLEMI BRASILIANI. Intanto Carlos Arthur Nuzman, ex presidente della Federazione brasiliana di pallavolo, oggi numero uno del Comitato Olimpico del suo Paese e dei Giochi Estivi 2016, è alle prese con lo scandalo dei documenti copiati da dieci suoi funzionari, che hanno sottratto illegalmente a Londra 2012 informazioni secretate. Si sta cercando di gettare acqua sul fuoco delle polemiche, ma il clima che caratterizza la prossima Olimpiade appare già infuocato. Senza dimenticare che l'impiantistica e il problema viabilità paiono ancora molto indietro rispetto ai tempi di realizzazione. Buona pallavolo a tutti!P.s. Un abbraccio grande a Marcello Mescoli e al papà Mauro, pluriscudettato del passato, per la scomparsa della mamma Laura Fornasari, due volte tricolore nel 1957 con l'Audax Modena e nel 1963 con Vignola. Una famiglia di pallavolisti doc.
14/09/2012
Grande settimana di golf, con il volley nel cuore
Settimana vissuta intensamente all’insegna del grande golf, con un pensiero come sempre rivolto al volley. ITALIAN OPEN. Il teatro del torneo più prestigioso in Italia è il meraviglioso Royal Park I Roveri, a due passi dalla Reggia di Venaria, immerso nella magnificenza del parco della Mandria. Un’ambientazione incredibile per un torneo che sta regalando grande golf sia sul green che a tutti gli amici di Sky Sport che possono goderselo da casa grazie a una produzione di primo livello. Il mondo del golf è davvero particolare, molto ricettivo e collaborativo in quanto a comunicazione televisiva, e molti avrebbero molto da imparare dal presidente federale Franco Chimenti, grande amico, e dai giocatori: disponibili, gentili, mai banali. Lo studio di venerdì con Francesco Molinari e Josè Maria Olazabal, suo capitano di Ryder Cup tra pochi giorni, è stato da antologia della tv. CONTROCORRENTE. In un momento di indubbia recessione economica, con inevitabili ripercussioni negative anche sul mondo dello sport, non può non risaltare l’abbondanza di sponsor – tutti prestigiosi – all’Italian Open. Da Rolex a Bmw, da Cartasì a Colmar, e via via di questo passo. Il golf è veramente una mosca bianca, forse anche perché molti dei top manager lo giocano e si divertono a stare insieme in queste occasioni, veicolando in questa direzione gli investimenti delle proprie aziende. E da questo punto di vista la Pro Am è davvero esemplare, visto che consente ai giocatori più o meno “normali” di vivere una giornata indimenticabile insieme a un professionista. BRAVO TINO. Tra le tante iniziative ideate in occasione dell’Italian Open figura anche la presentazione dell’autobiografia di Costantino Rocca, straordinario giocatore che ha all’attivo 461 tornei, con 5 vittorie, 11 secondi posti (tra cui il British Open) e 6 terzi posti. Più 3 Ryder Cup, di cui due vinte (nel 1995, battendo nel singolo Tiger Woods, e nel 1997). Un volume interessante e ben realizzato, con tante foto inedite, e con una dedica che gli fa onore. A due amici che non ci sono più: Mario Pinzi, dirigente e organizzatore, e Mario Camicia, da sempre la voce del golf, un fratello che tutti noi abbiamo perso troppo presto qualche mese fa. Bravo Tino. FUTURO DEL VOLLEY. E iniziamo a occuparci del nostro amato sport. Settimana importante, con l’elezione del nuovo presidente della Federazione Internazionale: il Congresso della Fivb va in scena ad Anaheim, a due passi da Los Angeles, e l’Italia sarà rappresentata dal presidente federale Carlo Magri e dal presidente della Lega Maschile Diego Mosna, grande amico del favorito alla carica di numero uno del movimento mondiale, il brasiliano Ari Graça. Salvo sorprese incredibili, sarà lui il quarto presidentissimo dopo il francese Paul Libaud, il messicano Ruben Acosta (che ha mandato documentazione pesantissima a tutti i congressisti in merito alla gestione della federazione agitando non poco le acque) e il cinese Jizhong Wei. Sono 220 i Paesi rappresentanti il movimento planetario, e dalle loro preferenze scaturirà la nuova guida del volley, che quasi sicuramente parlerà portoghese e non inglese (gli altri due candidati sono lo statunitense Doug Beal e l’australiano Chris Schacht). ELEZIONI ITALIANE. Il 9 dicembre a Bellaria sarà invece il turno delle elezioni per il rinnovo delle cariche in Fipav, come sempre accade all’inizio del quadriennio olimpico (ha iniziato il tennis rieleggendo Angelo Binaghi con un plebiscito e hanno proseguito gli sport equestri eleggendo la prima donna alla carica di presidente Antonella Dallari, modenese di Formigine, specifico non mia parente, visto che molti me lo hanno chiesto) e poi il rugby, con Alfredo Gavazzi successore del parmigiano Giancarlo Dondi. Candidato unico per il momento è l’attuale, longevo presidente Carlo Magri (in carica dal novembre 1996!), e salvo inimmaginabili colpi di mano non ci saranno sorprese, anche perché pare il solo in grado di garantire la necessaria copertura economica per il prossimo Mondiale femminile che si vorrebbe organizzare in Italia (il contratto con la Fivb però non è ancora stato firmato, e non manca certo tanto tempo all’evento). Essendo all’ennesimo rinnovo gli servirà il 55 per cento dei voti, ma se verrà trovata l’intesa con i Presidenti regionali più importanti, da sempre chiave di lettura dell’elezione, questo non sarà un problema. CT FEMMINILE. Si attenderà il rinnovo della cariche federali prima di decidere chi sarà a guidare la nazionale rosa da qui almeno fino al Mondiale. Ben difficilmente sulla panchina delle azzurre siederà ancora il mio amico Massimo Barbolini, grande allenatore che però ha scelto di andare al Galatasaray Istanbul in Turchia (e la Fipav è sempre stata chiara: non vuole il doppio incarico). Il nome più gettonato è quello di Davide Mazzanti, passato da Bergamo a Piacenza, oggi nettamente favorito rispetto a Marco Mencarelli e Luciano Pedullà. Non paiono invece esserci chances per Giovanni Guidetti, attuale ct della Germania, il favorito da molte delle giocatrici ma uscito dalla grazie del presidente Magri quando era ct della Bulgaria. KKK. A proposito di ct: la nazionale femminile statunitense ha in sua maestà Karch Kiraly il nuovo allenatore, dopo che McCutcheon ha deciso di dedicarsi full time al volley universitario. Grandissimo personaggio, premiato meritatamente quale giocatore del secolo scorso insieme a Lorenzo Bernardi, vincitore di 3 ori olimpici tra indoor (Los Angeles 84 e Seul 88) e beach (Atlanta 96), “King” Karch possiede un carisma unico, che di certo lo aiuterà nella gestione di una squadra che dovrà ricredere in se stessa dopo la delusione dell’ultima Olimpiade (quando ha perso la finale con il Brasile dopo aver dominato il torneo a Cinque Cerchi e aver vinto il primo set 25-11). Di certo agli States non manca il ricambio generazionale, visto il bacino incredibile dal quale attingere, ovvero i college e le università, e Kiraly farà un lavoro straordinario in vista di Rio 2016. Non ho neanche un dubbio. SUPERSKY. A proposito di Olimpiadi invece, un grazie sentito a tutti quelli che continuano a complimentarsi in ogni modo per il lavoro svolto a Londra dalla tv per la quale mi pregio di lavorare da anni. In effetti è stata un’esperienza fantastica, e abbiamo raccontato l’Olimpiade in maniera unica grazie a 12 canali, l’entusiasmo dei telecronisti e la personalità dei campioni scelti al microfono. Il commento che sintetizza questo concetto lo ha scritto Aldo Grasso sul Corriere della Sera: secondo il più autorevole critico tv italiano è stato fatto un lavoro senza pari, innovativo, nel quale è stata abbinata la qualità alla quantità. Conoscendo la franchezza che caratterizza questo autorevole professore, dobbiamo andarne tutti fieri. SU IL SIPARIO. Il campionato maschile si presenterà a Roma martedì 25 settembre, presso il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo. Saranno presenti il ct Mauro Berruto, bronzo olimpico, e i campioni d’Europa juniores, con il testa il loro tecnico Marco Bonitta. Una bella occasione per parlare di pallavolo proiettandosi nel domani del movimento maschile, che ha nella serie A la punta dell’iceberg. Dimenticando per un giorno problemi, difficoltà finanziarie, società che non ci sono più e polemiche di vario tipo. Soprattutto quando c’è crisi bisogna fare gruppo per cercare di uscirne. Bella nel frattempo l’iniziativa di utilizzare il sistema di videocontrollo delle linee, provato qualche giorno fa a Piacenza. Mi auguro davvero che lo si possa utilizzare già da questa stagione, pur se nei momenti più importanti: sarebbe un bell’aiuto per gli arbitri e la regolarità del gioco. Senza dimenticare che al Mondiale del 2014 sarà obbligatorio sia in campo maschile (probabilmente in Italia) che in campo maschile (in Polonia, dove peraltro da questo punto di vista sono degli innovatori utilizzando già l’occhio di falco in campionato). JUANTORENA. I favoriti per il prossimo scudetto? I favori alla vigilia se li dividono 4 squadre, fate voi con quali percentuali: Trento, Cuneo, Piacenza e i campioni d’Italia di Macerata. Tra i grandi protagonisti del prossimo campionato un posto di rilievo lo riveste senza dubbio il fortissimo martello cubano Osmany Juantorena, che dopo un lungo batti e ribatti ha scelto di restare in Italia e di non andare in Russia, allo Zenith Kazan campione d’Europa. Uno dei motivi è senza dubbio il fatto che da aprile potrà vestire la maglia della nazionale azzurra, e questo per Mauro Berruto rappresenterà un incredibile rinforzo, aumentando la forza d’urto di una squadra cui di certo non fa difetto la fisicità. Buona pallavolo a tutti! P.s. Quando leggo certe notizie mi si stringe il cuore: a Pompei crollo alla Villa dei Misteri, dopo i tanti problemi nel novembre 2010 alla Schola armaturarum e successivamente alla casa Loreio Tiburtino a al muro di Giove. Un indubbio esempio di incapacità di gestire un patrimonio che tutto il mondo ci invidia. Provate un po’ a pensare cosa farebbero gli americani se avessero da gestire opere del genere? Che incredibile opportunità turistico-economico-culturale rappresenterebbero se sfruttate in maniera moderna e attiva? Vengo da un mese in giro per la Gran Bretagna, tra Londra e Scozia: là ogni sito è mantenuto con sacralità, curato, ben presentato. E visitato da milioni di persone. Noi invece siamo incapaci di preservare un patrimonio unico, non valorizzandolo come dovremmo. Non solo a Pompei. E questo mi riempie di tristezza.
08/09/2012
L'ultimo week end dell'estate, costellato di pillole pallavolistiche
Un bellissimo week end a Cervia, dal vecchio amico Claudio Fantini: l'unico fine settimana al mare di un'ancora calda estate consacrata prevalentemente all'Olimpiade di Londra e poco alle vacanze.FANTINI CLUB. L'atmosfera che si respira qui è ssempre quella della festa, declinata in mille modi. E della pallavolo respirata a pieni polmoni: ci trovi sempre tanti giocatori, di ieri e di oggi, puoi fare una partita a beach, puoi rilassarti nella spa. Davvero un bellissimo posto, per molti versi unico. E non parlo solo della Riviera Romagnola. Tornerò a Milano Marittima lunedì prossimo per moderare il convegno "Dallo sport nuove opportunità per la crescita del turismo", cui parteciperanno tra gli altri Arrigo Sacchi, Salvatore Sanzo e Valentina Vezzali. Davvero molto interessante.MASTRO GIUDICE. A proposito della Vezzali, la plurimedagliata a Cinque Cerchi è in giuria a Miss Italia. Insieme a lei tanti altri campioni dello sport come Elisa Di Francisca, Jessica Rossi e Gigi Mastrangelo, il centralone della nazionale bronzo a Londra che amerebbe un futuro sul piccolo schermo. Non è un mistero che abbia già manifestato il desiderio di prender parte all'Isola dei Famosi, e prima o poi il suo sogno potrebbe anche realizzarsi. Intanto si delizierà tra le donne più belle del Bel Paese...MAFFEI CANDIDATA. Tra le partecipanti a Miss Italia c'era anche una pallavolista: si tratta di Veronica Maffei, 23enne che gioca a Castelfranco, in Toscana. Laureata in Giurisprudenza, brava al pianoforte, ha sfilato con il numero 76: bella e brava!ZANARDI SUPERSTAR. Il grande Alex, autentico mito dello sport, ha scritto pagine indelebili nella storia delle Paralimpiadi conquistando due ori e un argento. Ma soprattutto dando al mondo intero una lezione autentica di come si affrontanto le sfide. Lui che ne ha già vinta una incredibile, dopo il terribile incidente che avrebbe potuto stroncargli la vita. Conosco bene Alex, dai tempi in cui l'ho convinto a commentare la Formula 1 per l'allora Telepiù pochi mesi dopo l'operazione e l'ho trovato fin da subito straordinario. Davvero un grande, per il quale sarebbe davvero auspicabile immaginare un futuro da dirigente dello sport italiano.ELEZIONI, ELEZIONI. Con la riconferma di Angelo Binaghi a presidente della Federtennis, è iniziato il valzer delle elezioni federali, che a febbraio porterà all'elezione del nuovo numero uno del Coni (in questo momento i candidati sono Lello Pagnozzi e Giovanni Malagò). Carlo Magri dovrebbe quasi certamente essere riconfermato presidente della Federvolley, forse per soli due anni, ovvero fino al Mondiale femminile (sempre che si giochi in Italia, visto che a tutt'oggi l'accordo con la Fivb ancora non è stato sottoscritto). Come sempre tira qualche vento contrario, ma alla fine Magri dovrebbe restare al suo posto (ma per farlo dovrà raggiungere il 55% dei voti). Il 20 settembre a Los Angeles verrà invece votato il nuovo presidente della Federazione Internazionale: salvo sorpresissime dell'ultima ora, sarà il brasiliano Ari Graça. Con il suo grande amico Diego Mosna, presidente del Trento e della Lega maschile, quantomeno inserito in una commissione (organizzazione sportiva?). Intanto ci sono rumors relativi alle pressioni di Ze Roberto e Bernarndinho su Ari, affinchè venga annullata la regola della minore permissività sulla ricezione in palleggio che dovrebbe scattare il primo gennaio 2013. Sarà vero? Nella pallavolo sappiamo bene che è possibile tutto e il contrario di tutto.MANTOVA BENEFICA. Due gli appuntamenti per i terremotati organizzati nel mantovano, entrambi con la presenza del Bratislava: mercoledì sera a Mantova si giocherà il Trofeo Sigla.com, domenica invece si giocherà a Poggio Rusco, paese di Emanuele Zanini (a Andrea Anastasi). Iniziative lodevolissime, per recuperare fondi destinati alla ricostruzione degli impianti sportivi distrutti dal sisma.SUPERCOPPA MODENESE. Sarà il PalaPanini il teatro della Supercoppa Italiana maschile, che domenica 30 settembre darà il via alla stgione maschile. In campo alle 17.30 Macerata e Trento per una sfida che regalerà subito grande spettacolo. Il tutto in diretta Rai, che anche nella prossima stagione trasmetterà due partite ogni week end: alle 17.30 del sabato e della domenica. Primo appuntamento con San Giustno-Macerata, per rendere come sempre omaggio ai campioni d'Italia.COPPA ITALIA RIDOTTA. La Lega femminile intanto ha cancellato la prima fase della Coppa Italia per la mancanza di molte giocatrici straniere: era così difficile accorgersi prima che lo spazio accordato dalla Fivb era inferiore rispetto a quanto previsto al momento della stesura del calendario? Nel frattempo la Confindustria rosa ha confermato il suo presidente fino al 2014 con una votazione bulgara. E dire che nell'ambiente da anni ci sono lamentele a go-go per questa gestione... Mah, vallo a capire il mondo sottorete. NUOVO CT. A proposito di pallavolo rosa: a breve sapremo quale sarà la scelta della Federazione in merito al ct che guiderà le azzurre fino al Mondiale 2014. Premesso che a tutt'oggi mi pare esistano poche possibilità di riconferma per Massimo Barbolini, i nomi che circolano sono due: Luciano Pedullà e Davide Mazzanti, personaggi validi ma molto diversi tra loro. Vi terrò informati, come sempre.TREVISO C'E'. Pasquale Gravina presidente, Michele De Conti vice, tanti dirigenti volontari: questo l'organigramma del Volley Treviso che manterrà vivo questo sport nella Marca con 6 squadre, dall'Under 12 all'Under 19: questa squdra disputerà anche la B2 sotto la guida di Michele Zanin. Campo di gioco la Ghirada. Sono molto contento che questi vecchi amici abbiamo confermato il proprio amore per la pallavolo in un momento così delicato.CONEGLIANO TRASLOCA. Al Palaverde giocherà invece l'Imoco Conegliano, che pochi mesi fa ha acquisito i diritti per disputare la serie A1 femminile da Parma e al termine di un'autentica telenovela ha deciso di lasciare Conegliano e di trasferirsi a Villorba. Davvero un brutta storia viste le promesse non mantenute.Buona pallavolo a tutti!P.s. Il mondo del volley intero si stringe intorno ad Angiolino Frigoni e alla su famiglia per la tragica scomprasa del figlio Corrado, deceduto a soli 35 anni in seguito a un intervento chirurgico. Le più sentite condoglianze all'ex ct della nazionale femminile, storico assistente di Julio Velasco, oggi allenatore dell'Ural Ufa in Russia. E un grande abbraccio pure a Carlo Lisi, storico pr della Federazione, che ha perso il papà.
02/09/2012
Il Workshop del Centro Pavesi, fantastico come gli azzurrini di Bonitta
Sono ancora inebriato dalla gioia pallavolistica che mi è stata regalata da un mese indimenticabile: prima la storica Olimpiade di Londra, nella quale ho avuto la fortuna di condividere con tanti amici un canale interamente dedicato da Sky Sport allo sport più bello del mondo, e poi il work shop per allenatori che mi ha fatto assaporare una delle più belle esperienze sportive tra le tantissime che ho avuto la fortuna di vivere in 30 anni di carriera. E lo dico con sincerità, spiegandovi il perché. SIMBIOSI. Al Centro Pavesi si sono trovati per due giorni straordinari sei dei migliori allenatori del mondo, e lo dico convinto di quello che sostengo. Sei Persone con la P maiuscola prima che sei eccezionali tecnici, che hanno saputo vivere un’osmosi sempre più coinvolgente e contagiante: Angelo Lorenzetti, Giuseppe Bosetti, Emanuele Zanini, Giovanni Guidetti, Alberto Giuliani e Luciano Pedullà hanno avuto la capacità e l’intelligenza di fare lezioni di livello assoluto utilizzando un linguaggio tecnico ma semplice nel contempo, comprensibile per chiunque, hanno saputo confrontarsi con toni vivaci e costruttivi esponendo anche idee molto dissimili l’una dall’altra, hanno saputo mutare il volley di vertice con quello della base, hanno saputo stare in mezzo ai corsisti con l’entusiasmo e la disponibilità di chi ama il suo lavoro e il suo mondo, di chi ha dentro di sé la consapevolezza di quanto sia costruttivo il confronto, di quanto ci sia da imparare da chiunque in qualunque momento. E’ stato davvero bellissimo, e il commento finale di Gigi Zizioli, ottimo tecnico famoso anche per non avere peli sulla lingua, ha riempito tutti di orgoglio e di soddisfazione: “Devo dire con sincerità che non mi ero mai divertito tanto a un corso, ma pure che non avevo mai imparato così tanto in un corso”. Grazie di cuore, a nome di tutti. TECNICA E TATTICA. Si è parlato di pallavolo a 360 gradi, alternando tecnica e tattica, fondamentali a statistiche, esercizi pratici a video. Si è parlato di tutti i fondamentali, dal muro all’attacco, dalla difesa al ruolo di libero, e ognuno ha dato contributi incredibili che a breve vi offriremo su dallarivolley.com (e quando saranno pronti i video ve ne darò comunicazione). Due giorni intensissimi con oltre 100 tecnici di ogni categoria provenienti da ogni parte d’Italia, che non volevano andarsene quando alle 19.00 della domenica era giunto il momento dei saluti e dei ringraziamenti. E a dire il vero nemmeno gli allenatori riuscivano a lasciare il Centro Pavesi, continuando a rispondere a domande e a confrontarsi tra loro: quando si sta bene insieme non ci si vorrebbe mai lasciare… TESTIMONIANZE SUPER. Oltre alle lezioni dei tecnici ci sono state alcune testimonianze particolari, come quella di un’emozionata Paoletta Croce che ha parlato dell’interpretazione del ruolo di libero (“ci vuole personalità, non bisogna mai demoralizzarsi anche quando stai giocando male, occorre parlare di continuo con le compagne” alcuni dei tanti concetti espressi) e quella di Giacomo Sintini, bravissimo nello spiegare il ruolo del palleggiatore nella gestione del gioco e della squadra (“è fondamentale una buona relazione con i giocatori, servono chiarezze tra primo e secondo alzatore in squadra, è essenziale studiare gli avversari e i compagni e avere coraggio di osare” alcuni dei suoi passaggi). Senza dimenticare ovviamente le lezioni di Gigi Asnaghi sulla preparazione fisica nel giovanile, quella di Alessandra Marzari sulla prevenzione delle lesioni da usura e quella di Alessandro Cristani sulla sindrome da overtraining: tutti estremamente interessanti, per usare un termine riduttivo. SORRISI. Quello che ha caratterizzato la due giorni milanese è stato però il clima informale che si è respirato: si è studiato, si è imparato, ci si è concentrati ma si è anche scherzato e ci si è divertiti. Sia a tavola che in palestra. E questo ha consentito di alleggerire le quasi 20 ore passate ad apprendere la pallavolo. Divertenti i siparietti Lorenzetti-Zanini (“non avevo mai sentito un confronto pubblico del genere esprimendo pareri cosi diversi l’uno dall’altro, di solito avviene a tavola e a voce bassa” il commento di Mario Motta), strepitose le battute del solitamente serioso Beppe Bosetti (“quando mia figlia Caterina non faceva l’arretramento da rete che le avevo insegnato la inseguivo per darle bonariamente un calcio e lei allora capiva” uno dei suoi siparietti improvvisati), unici i flashback di Adriano Guidetti, ospite del supercorso insieme a Carlo Gobbi, decano dei giornalisti di volley che è stato lì a imparare dando a tutti un bellissimo esempio. Insomma, una parentesi unica, conclusa con il work shop che nelle varie sezioni a messo a confronto diretto alcuni dei relatori e alcuni dei corsisti scatenando le domande più disparate. Tutte intelligenti e stimolanti. GRAZIE. Un particolare ringraziamento va a Gigi Galluzzi, che ha avuto questa idea, a tutti i docenti (6 grandi amici con i quali di certo vivremo in futuro esperienze di questo tipo vista la loro preparazione abbinata a una disponibilità unica), al Comitato Regionale Lombardo, che ha ospitato il corso e si è prodigato senza pause: in occasione della festa delle società prevista per il 7 ottobre, verranno consegnati i contributi speciali ad alcune delle società colpite dal terremoto. Iniziativa lodevolissima, come incredibile è stata la riposta alla lotteria per raccogliere fondi a favore della Casa Luce e Sorriso con cimeli messi a disposizione anche dagli allenatori/docenti. La pallavolo si distingue sempre per la sua sensibilità, in ogni situazione. E grazie a tutte le testimonianze di stima e di soddisfazione che mi sono arrivate con ogni mezzo moderno di comunicazione in maniera spontanea: sms, twitter, facebook, mail. Una bella soddisfazione che ovviamente ho esteso ed estendo a tutti i protagonisti di una due giorni che non ha eguali in Italia finora. Io mi sono divertito tantissimo e ho imparato tantissimo, e anche loro, ve lo assicuro. AZZURRINI D’ORO. A completare la due giorni del Centro Pavesi, durante la quale si è anche dato il benvenuto alle ragazze del Club Italia allenate da Marco Mencarelli, è arrivato lo straordinario risultato degli azzurrini di Marco Bonitta, che a Gdynia in Polonia hanno vinto gli Europei Juniores. Un risultato fantastico per l’Italia, che in finale ha piegato la Spagna per 3-1 ed è tornata a salire sul gradino più alto del podio dieci anni dopo il trionfo nel 2002 a Katowice con Santilli allenatore (evidentemente la Polonia porta bene, visto che il terzo titolo continentale era stato conquistato a Poznan nel 1992, con Polidori in panchina). Una vittoria importantissima e benaugurante per l’intero movimento dopo alcuni anni di buoi a livello giovanile maschile, nella speranza che non resti un peraltro bellissimo episodio ma serva per capire e far capire che bisogna investire anche sui ragazzi e non solo sulle ragazze, come invece pare accadere da un po’ troppo tempo dalle nostre parti. Intanto complimenti vivissimi a tutti i ragazzi e allo staff tecnico, con in testa il suo bravissimo allenatore. Buona pallavolo a tutti! P.s. L’unico dispiacere forte e toccante di questo week end lo ha purtroppo regalato il destino crudele che ha strappato alla vita l’arbitro Giovanni Rossi insieme alla moglie Annamaria, lasciando due bimbi di 5 e 8 anni. Un dramma pazzesco, che conferma la caducità della nostra esistenza e la necessità di godersi i giorni che abbiamo la fortuna di vivere…
27/08/2012
Un saluto dalla Scozia
Evidentemente e' l'anno della Gran Bretagna per me... Prima tre settimane indimenticabili a Londra per commentare un meraviglioso torneo di pallavolo olimpico per SKY sport, poi una vacanza bellissima in Scozia con la mia famiglia. Erano anni che la sognavo, ma non ero mai riuscito ad organizzarla per i motivi più disparati. Stavolta invece è andato tutto per il verso giusto e devo ammettere che questo viaggio è uno dei più intensi dei tantissimi che ho avuto la fortuna di fare nella mia vita. La Scozia è molto più affascinante di come mi era stata descritta, abbiamo visitato posti incantevoli. Con una temperatura "umana" (e nel complesso poca pioggia), soprattutto se viene comparata al caldo incredibile che ha caratterizzato l'estate italiana. Qualche ricordo in ordine sparso. Edimburgo con il suo meraviglioso castello, conservato in maniera eccellente, il Royal Mile, i giardini, il Fringe Festival. L'epico castello di Stirling, famoso per William Wallace, e il fascino di St. Andrews, tempio del golf (per giocare bisogna prenotarsi per tempo, ma non ho resistito e ho fatto una sfida di putt con mio figlio Filippo). Poi i paesini dei pescatori dell'East Neuk, il regale Glamis Castle, il meraviglioso Dunnottar Castle sul mare, il Deesite che arriva al castello di Balmoral, dove però c'era la Regina Elisabetta in ferie e non ci hanno fatto entrare (chissà perché ...). Proseguendo per Aberdeen verso il nord, nella zona delle mille distillerie di whisky per arrivare a Nairr, stupendo paesino che si affaccia sull'Oceano Atlantico dove amava passare le vacanze Charlie Chaplin. Da Inverness a fiordi del nord la strada è tanta, ma vale la pena fare qualche chilometro per gustarsi le insenature del Mare del Nord fino ad Ullapool, così come non si può non fare tappa a Loch Ness, reso famoso dalla presenza sempre sospettata e mai confermata del mostro, e all'Urquhart Castle, davvero incantevole. E l'Isola di Skye? A dir poco unica, con le sua vegetazione particolare, i suoi paesaggi unici, i colori di Portree e l'Old Man of Storr. Meta ambita delle vacanze degli scozzesi. Infine Fort Augustus e Fort Williams, Glasgow e di nuovo Edinburgo, con tappa finale alla Rossly Chapel. Tanti flashback, per i quali devo ringraziare Luciano Pedullà che mi ha dato indicazioni preziosissime e i tanti suggerimenti che mi sono artivati tramite Facebook e Twitter (specchio dei tempi che cambiano...). Appunti in ordine sparso tra i mille ricordi che popolano la mia mente, la cortesia degli scozzesi, il fish&chips, il fiume di birra bevuta, la guida a sinistra (un incubo...), i B&B, lo scottish, i links, le highlands, le mille fotografie scattate, le risate com mia moglie e mio figlio, la mente sgombra dai pensieri. Davvero una settimana fantastica, durante la quale ho apprezzato una terra lontana ma vera, pensando spesso a come noi italiani siamo poco in grado di valorizzzare le meraviglie che abbiamo in un Paese unico ma maltrattato. E concordo con Theodor Fontane, che nel 1860 ha scritto che il viaggio in Scozia è stato "uno dei più belli della mia vita, sicuramente il più poetico. Non ho mai attraversato luoghi più solitari". Confermo 150 anni dopo, senza appartenere all'ufficio turistico di questo suggestivo Stato (loro vorrebbero essere indipendenti)... L'estate sta dunque finendo. Tra poche ore bisogna tornare al lavoro, ai tanti impegni che mi attendono a SKY Sport (non all'Isola di Skye...), a dallarivolley.com, alla Guida al Volley che come ogni anno sarà pronta a Natale, ai tanti amici che mi sono stati vicini durante l'Olimpiade, alla pallavolo e al corso per allenatori che mi vedrà nelle vesti di moderatore sabato 1 e domenica 2 settembre al Centro Pavesi di Milano, dove ci saranno alcuni dei migliori tecnici del panorama internazionale (Emanuele Zanini, Giovanni Guidetti, Luciano Pedulla', Giuseppe Bosetti, Angelo Lorenzetti e Alberto Giuliani) per dar vita a una due giorni che obiettivamente non conosce paragoni. Buona pallavolo a tutti!
18/08/2012
Amarcord Londra 2012
L’Olimpiade di Londra e’ stata archiviata da pochi giorni e qualche flashback invade ancora la mia mente. Ecco qualche ricordo, in scrupoloso ordine alfabetico. ALEKNO. L’allenatore della Russia ha letteralmente invertito l’inerzia della finale maschile contro il Brasile cambiando l’assetto della sua squadra. Per lui un anno indimenticabile tra nazionale (Coppa del Mondo e Olimpiade) e club (campionato e Champions League con lo Zenith Kazan). ARBITRI. Forse la nota più negativa dell’Olimpiade del volley: non tutti bravi, attenti, preparati. Purtroppo. Alcuni davvero eccellenti, come l’ungherese Bela Hobor, che ha chiuso la sua incredibile carriera arbitrando una finale maschile da antologia in maniera perfetta. E come il nostro Simone Santi, chiamato a dirigere 8 partite assolvendo il compito egregiamente. Dai prossimi Mondiali del 2014 (maschile in Polonia, femminile in Italia) ci sarà il supporto elettronico dell’occhio di falco. Era ora. BARBOLINI. Un epilogo amaro per il ct della nazionale femminile, che avrebbe meritato di raccogliere ben altro risultato con le sue splendide ragazze. Il podio era alla sua portata, ma adesso anche il volley ha purtroppo la sua Corea. Difficile immaginare quale sarà il suo futuro dopo la scelta di andare al Galatasaray in Turchia, dove ritroverà Lo Bianco e Gioli, due elementi-chiave (insieme a Del Core) del suo gruppo preferito. BERRUTO. Seconda medaglia alla guida dell’Italia per il ct della nazionale maschile dopo l’argento agli Europei di Vienna. E’ stato bravo a continuare a motivare la sua truppa quando le cose non sono andate per il verso giusto, sia dopo la pesante sconfitta nel girone contro la Bulgaria che dopo la semifinale contro il Brasile. Un risultato importante per lui e per il nostro movimento, che non deve andare disperso. BILANCIO. La Federazione deve essere soddisfatta per come è andata in archivio questa Olimpiade, visto che tutte e 4 le squadre dell’indoor e del beach sono arrivate ai quarti di finale. Con qualche rammarico per le ragazze, sia quelle di Barbolini che il duo Cicolari-Menegatti. Auguriamoci che la pallavolo sappia capitalizzare questa ennesima opportunità di visibilità positiva. BOVO. La maglia di Vigor Bovolenta esposta in mondovisione dagli azzurri sul podio resterà l’immagine dell’Olimpiade del volley. Una grande famiglia che sa non dimenticare gli amici che sfortunatamente non ci sono più. BRONZO. La medaglia conquistata dall’Italia di Berruto ha un valore assai superiore rispetto al metallo con il quale è stata forgiata. Gli azzurri sono stati bravissimi superando tante difficoltà dimostrando di meritare il podio. CACCIATORI. La Mau è stata davvero bravissima: precisa, puntuale, simpatica. Sempre disponibile e allegra, nonostante per essere presente a Londra si fosse staccata dai suoi due piccolissimi bimbi. Non capisco davvero chi l’ha criticata su un quotidiano (a proposito, mi viene da ridere leggere chi critica senza nemmeno sapere di chi si parla, visto che invece di Maurizia Cacciatori l’ha chiamata Francesca Piccinini, che fino a prova contraria non era insieme a me a commentare le partite ma insieme alle azzurre a giocarle!). A dir poco ingiusto. CASA ITALIA. E’ stato come sempre il fulcro del mondo azzurro. A dir poco eccellente come ospitalità e qualità del cibo, elaborato da alcuni dei migliori chef italiani come gli stellati Massimo Bottura e Massimo Spigaroli. Un salto di qualità incredibile rispetto al passato. CICLO. Quello pazzesco del Brasile, dominatore delle scene mondiali da due lustri sia a livello maschile che femminile, arrivato ad un passo da uno storico bis a Cinque Cerchi riuscito nella storia solo alla mitica Unione Sovietica, a Città del Messico nel 1968 e a Mosca nel 1980. CISOLLA. Era un debuttante al microfono: pronti via e subito a commentare il torneo olimpico. Senza allenamento, senza esperienza di alcun tipo. Proprio per questo dico che Alberto si è meritato un ben 10. Ha iniziato comprensibilmente con il freno a mano tirato, poi si è lasciato andare e ha espresso giudizi corretti e intelligenti, leggendo le partite in maniera perfetta e regalando appunti da campione. Sono molto contento di averlo avuto al mio fianco. E il mio giudizio migliora se penso che – avendolo conosciuto meglio – non è neanche un gran chiacchierone… CONCTAT GAME. La pallavolo non è sport di contatto, e proprio per questo per interpretarla in maniera corretta servono testa e cuore oltre a tecnica, tattica e fisico. Di questo abbiamo avuto conferma per l’ennesima volta in un torneo a dir poco fantastico, sia al maschile che al femminile. EARLS COURT. Per 16 giorni è stata casa mia, ci ho vissuto, vi ho sofferto, vi ho studiato, mi ci sono divertito, vi ho ritrovato un’infinità di amici che non vedevo da tanto tempo. Davvero il tempio del volley durante il periodo olimpico, sempre meravigliosamente gremito di pubblico. Un successo senza precedenti. FACEBOOK. Durante l’Olimpiade di Londra ho superato quota 4.000 amici sul social più diffuso in Italia. Grazie a tutti quelli che mi hanno scritto e continuano a farlo, non solo per i complimenti (troppo gentili) ma anche per i tanti suggerimenti che mi hanno aiutato durante le tante telecronache dall’Earls Court. FAMIGLIA. Mi è mancata davvero tanto nei 20 giorni passati lontano dai miei affetti più veri. E riabbracciare i miei figli Edoardo e Filippo mi ha fatto come rinascere regalandomi vibrazione uniche. FRULLATORE. Quando vivi un’Olimpiade per tre settimane provi questa sensazione, di essere frullato ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. E ti provoca un’adrenalina senza pari. FULL IMMERTION. Per 16 giorni ho vissuto di pallavolo, respirando pallavolo, raccontando pallavolo. Erano tanti anni che non mi accadeva, e devo ammettere di essermi trovato di nuovo a casa. GENTILEZZA. Quella imposta dal primo ministro inglese Cameron alle forze dell’ordine, davvero super-cortesi quando avevi bisogno di una qualsivoglia informazione. Senza dubbio una delle tante note liete. GIGANTE. Dmitry Muserskiy, il 2 e 18 russo che ha cambiato il volto nel terzo set contro il Brasile quando è stato utilizzato come opposto e non più al centro: i suoi 31 punti rappresentano il record in una finale olimpica. HORSE GUARDS PARADE. Senza dubbio la venue più suggestiva dell’intera Olimpiade è stato il teatro del torneo di beach volley, realizzato vicino a Buckingham Palace. Dalle tribune, sempre gremite di pubblico, si ammiravano il London Eye e il Big Ben: può bastare? JUANTORENA. Ad aprile del 2013 il fuoriclasse cubano sarà utilizzabile nella nazionale italiana, e con le sue schiacciate gli azzurri faranno di certo un ulteriore salto di qualità. KIM. Il fenomeno coreano è stata meritatamente giudicata come miglior giocatrice dell’Olimpiade. E’ davvero straordinaria: non solo attacca, ma mura, riceve, difende, batte e come se non bastasse esulta come una sudamericana. Un fenomeno. LUPO-NICOLAI. La coppia più giovane del torneo di beach ha impressionato positivamente tutti quanti, e sono in molti a riconoscere in loro incredibili potenzialità in prospettiva futura. Speriamo sappiano metterle in luce a breve. MILLESEICENTOVENTIDUE. Il numero delle mie telecronache di volley dal 1988 (epoca targata Telecapodistria) a oggi (Sky Sport, passando da Telepiù). Senza dimenticare le altre nelle tv private, fin dal 1981. La partita più bella in 30 lunghi, bellissimi anni? Quella che devo ancora raccontare… MURILO. Miglior giocatore del torneo a Cinque Cerchi, indomito combattente che fino all’ultimo ha cercato di tenere a galla la barca brasiliana che stava affondando nell’incredibile finale persa con la Russia. Miglior giocatore anche al Mondiale di Roma, è legato sentimentalmente a Jacqueline, altro fenomeno del volley: quando faranno un figlio, come minimo vincerà due ori olimpici… OLIMPIC PARK. Un posto quasi magico, un gigantesco parco dei divertimenti per grandi i piccini, mutlicolor, multifunzione, multi emozione. Complimenti a chi lo ha realizzato, pensando anche già a come riutilizzare i tantissimi impianti che verranno smontati e ricollocati in giro per il Paese con altre funzioni. PRONOSTICO. Al termine della finale per il bronzo vinta dall’Italia ci siamo divertiti con il Ciso nel fare il pronostico sulla finale per l’oro: Alberto ha detto Brasile, anche se a fatica, io Russia. Questione d’esperienza (e di fortuna, direte voi…). PUBBLICO. Quello del volley e quello del beach volley è stato davvero fantastico: sempre pieno ogni giorno, per ogni sessione. 14-15.000 spettatori ogni volta, fin dalle prime ore del mattino, come mai era accaduto in passato. La pallavolo è entrata definitivamente nel novero degli sport più amati e considerati, anche dal Cio. QUARANTADUE. La nazionale maschile è salita sul podio per la quarantaduesima volta nelle grandi manifestazioni internazionali: il bilancio è 22 ori, 12 argenti e 8 bronzi. Non male, direi… REGGIANI. A Londra eravamo in due soli a rappresentare Reggio Emilia, io e Stefano Baldini, vincitore della maratona ad Atene nel 2004 e oggi bravissimo commentatore per Sky Sport. Un bel carico di responsabilità. REGOLE NUOVE. Da gennaio 2014 la Fivb introdurrà minore permissività sulla ricezione in palleggio e anche nel primo tocco difensivo. Con la palla che viaggia sempre più veloce (a Londra abbiamo visto decine di battute oltre i 120 km/h!) sarà sempre più complicato tenere le palle in gioco. RIMPIANTO. L’unico con il quale sono tornato da Londra è stato quello di non vedere le azzurre sul podio. Mi dispiace davvero tantissimo, perché se lo sarebbero meritato per quello che hanno fatto negli ultimi anni, non solo stavolta. Purtroppo hanno sbagliato una sola partita, quella con la Sud Corea del fenomeno Kim, ed è risultata fatale alle ragazze di Barbolini. RIO DE JANEIRO. Tra quattro anni l’Olimpiade sarà in Brasile, in una città meravigliosa e piena di contraddizioni. A Rio la pallavolo italiana ha colto uno dei risultati più prestigiosi della sua storia, il primo Mondiale vinto nel 1990. Dimenticare la semifinale vinta 3-2 con i verdeoro di Bebeto (15-13 al quinto set) e la finale vinta 3-1 con Cuba al Maracanazinho è davvero impossibile per chi, come me, era là in quei giorni. SENSAZIONI. Questa Olimpiade ne ha regalate davvero tantissime, a tinte forti. Un’esperienza a dir poco indimenticabile per quanti hanno avuto la fortuna di viverla, indipendentemente dal ruolo svolto. SIMBOLO. “Pallanuoto e pallavolo sono il simbolo della spedizione italiana a Londra: sappiamo fare ancora squadra” questo il commento finale del presidente del Coni, Gianni Petrucci. Condivido. SKY SPORT. Ha scritto una pagina importante della storia della tv italiana, regalando tra l’altro un canale olimpico dedicato interamente alla pallavolo che è stata un’autentica delizia per tutti quelli che amano il nostro sport. E’ stato davvero un piacere e un privilegio viverlo con particolare partecipazione. E vi ringrazio per averlo reso uno dei canali più seguiti e più apprezzati tra i 12 realizzati in occasione di questa meravigliosa Olimpiade. TRENTANOVE. Gli anni di Samuele Papi, debuttante in azzurro 18 estati fa e ancora sul podio, per la quarta volta. Davvero “O’ fenomeno”. TUBE. La metropolitana di Londra che ho preso decine, forse centinaia di volte in questo periodo. Sempre gremita, ma nel contempo sempre efficiente. L’organizzazione inglese è stata davvero ineccepibile, anche se qualcuno si è lamentato. Ma questo succede sempre… TWITTER. Nel periodo olimpico sono aumentati in maniera esponenziale i miei followers, con i quali ho dialogato di continuo grazie pure a qualche immagine originale. Li ringrazio tutti di cuore, perché ho trovato interlocutori intelligenti e curiosi. USA. Trionfatori a Pechino quattro anni fa, stavolta gli Stati Uniti hanno fatto flop. Una sola medaglia d’oro, quella conquistata dalle eterne May-Walsh nel beach, ma un deludente argento con la nazionale femminile e l’esclusione inattesa avvenuta anzitempo sia per la coppia Rogers-Dalhausser (campioni in carica, ad opera di Lupo-Nicolai), che per la nazionale maschile olimpionica a Pechino. ZAR. Serguei Tetyukhin è davvero lo Zar di tutte le Russie pallavolistiche: a 37 è stato a dir poco mostruoso, per la qualità del gioco espresso e per la continuità che ha dimostrato nell’arco dell’intero torneo. Se Alekno ha voluto vincere l’oro, ha dovuto affidarsi a lui dopo averlo fatto iniziare in panchina. Davvero un gigante sottorete. ZE ROBERTO. L’unico allenatore capace di vincere tre medaglie d’oro olimpiche nel volley, una con gli uomini a Barcellona nel 1992 e due con le donne nel 2008 a Pechino e nel 2012 a Londra. Un solo commento per sintetizzare quello che penso di questo vecchio amico: un mito. WEI. Il presidente cinese dalla Fivb lascia l’incarico a fine mese: il 20 settembre a Los Angeles lo sostituirà quasi certamente il brasiliano Ari Graça, vecchio amico, oggi numero uno della Federazione brasiliana. Il volley inizierà un nuovo corso, credo più aggressivo dal punto di vista della comunicazione e dell’organizzazione. Buona pallavolo a tutti!
12/08/2012
Londra, un bronzo olimpico e tanti momenti indimenticabili
Parto dalla fine, ovvero dalla premiazione del torneo maschile. Quando al momento della premiazione non sono riusciuto a controllare l'emozione vedendo i ragazzi che tenevano in mano la maglia di Vigor Bovolenta, il campione che sfortunatamente non c'è più. E dire che me lo aveva preannunciato Mauro Berruto quando mi ha concesso il privilegio di venire a commentare la finale insieme a me nella postazione di Sky Sport: "Abbiamo preparato un sorpresa, sentita". E così è stato. Davvero bravissimi gli azzurri sul podio come lo sono stati in campo, conquistando una strameritata medaglia di bronzo che vale come l'oro. Per tanti motivi. Primo: l'hanno fortissimamente inseguita e voluta, e non è un particolare banale. Secondo: hanno risolto tanti problemi, di gioco e nella testa, palesati nella prima fase, soprattutto contro la Bulgaria. Terzo: hanno dimostrato la loro forza dando un'autentica lezione agli Stati Uniti nei quarti di finale. Quarto: hanno resettato tutti i problemi derivanti dalla terribile scoppola subita in semifinale ad opera di un Brasile perfetto battendo 3-1 d'autorità la Bulgaria nella finale per il terzo posto. Questo risultato premia dunque un'Italia che torna a casa con una medaglia che assume maggior rilievo rispetto al metallo con la quale è stato forgiato. Un terzo posto molto importante per il ct e i suoi ragazzi, al secondo podio dopo l'argento europeo, ma anche per l'intero movimento. Complimenti a tutti, sinceri. Iniziando da Cristian Savani, il capitano tuttocuore che nelle ultime partite è diventato il leader indiscusso di questa bella nazionale. "Ad uno certo punto si stavano impadronendo di noi brutti pensieri, ma siamo stati bravi a scacciarli. E questo bronzo ce lo siamo davvero meritati" le sue parole quando ci siamo trovati nel post match insieme ad Alberto Cisolla, il capitano a Pechino quattro annni fa. RUSSIA MONOLITICA. Nella finale che assegnava l'oro abbiamo assistito a una sfida che verrà ricordata a lungo da chi ha avuto la fortuna di gustarsela. Pronti via e il Brasile ha letteralmente dominato i primi due set, sfruttando al meglio un'organizzazione di gioco che non conosce eguali. Poi nel terzo non è riuscita a capitalizzare due palle per chiudere e vincere l'oro, non per errori propri, ma per la tenacia e le giocate di una Russia che ha sconvolto il suo assetto e non ha mai - dicasi mai - mollato. Con il gigante Dmitry Muserskiy opposto e il bravissimo Maxim Mikhaylov martello-ricevitore, la squadra di Vladimir Alekno ha messo in seria difficoltà le certezze di Bernardo. "Sinceramente non ce lo aspettavamo, e questo ci ha tolto molti punti di riferimento" mi ha confessato il tecnico della Selecao alla fine. La partita delle partite ha così regalato emozioni a go-go, e lo stanno a confermare l'oceano di messaggi che ho ricevuto con ogni mezzo attuale di comunicazione: sms, twitter e facebook, dove sono cresciuti in maniera esponenziale followers e amici in queste due bellissime settimane. La Russia ha così dato energia positiva alla sua pallavolo, trascinata immensamente dell'eterno Serguey Tethykin, ha vinto terzo e quarto set, poi nel tie break ha letterlmente sbriciolato i suoi avversari aggiudicandosi una meravigliosa medaglia d'oro. Complimenti sinceri. Strameritati.CONSAPEVOLEZZA OBIETTIVA. E' quella che ci induce a pensare che il risultato dell'Italia assuma maggior rilievo se viene comparato al livello delle nazionali che abbiamo visto qui all'Earsl Court. Una pallavolo di altissimo livello da ogni punti di vista: fisico, tattico, tecnico e mentale. E la Russia e il Brasile visti in finale sono oggettivamente superiori alla pur bella Italia vista nel giorno che ha chiuso i Giochi. E' stato un torneo bellissimo, e per me ha rappresentato un piacere e un onore poterlo commentare. Lo dico dal profondo del cuore. Ringraziandovi per i tanti attestati di stima e di simpatia che mi sono pervenuti, ma anche per i suggerimenti dopo qualche errore che inevitabilmente mi è sfuggito. La grande famiglia del volley ha vinto ancora una volta. Questa meravigliosa full immertion la ricorderò a lungo.BRASILE MERAVIGLIA. E' quello che abbiamo visto vincere il titolo femminile grazie alla maestria di Ze Roberto. La dimostrazione vivente di come si gestiscono le difficoltà e come si esce dal tunnel: era quasi fuori dai quarti di finale, ha annullato 6 palle match alla Russia, ha iniziato la finale perdendo il primo set 25-11 contro gli Stati Uniti che avevano dominato il torneo fino a quel momento, e alla fine si è confermato d'oro. Un autentico capolavoro messo a segno dall'unico tecnico al mondo che ha vinto tre medaglie d'oro, una nel maschile nel 1992 a Barcellona e due nel femminile, a Pechino quattro anni fa e adesso qui a Londra. Un mito autentico, non c'è che dire. Un esempio da studiare anche da tutti gli esperti di mental coaching, sempre molto composto anche nel momento in cui le cose non girano come dovrebbe. "Sono davvero strafelice Lorenzo, è stata una grande impresa la nostra, e devo ammettere che ad un certo punto me l'ero vista brutta. Poi mi sono ricaricato ascoltando una canzone italiana di Antonello Venditti...". Il titolo? "Ma che bella giornata di sole". Quello che lo illumina dopo l'ennesimo trionfo olimpico. Davvero bravo Ze, un grande amico per il quale provo rispetto totale da 20 anni, come uomo e come tecnico.SKY LUCCICANTE. Grandissimo sforzo per questa Olimpiade da parte della tv nella quale mi pregio di lavorare. Su Olimpia 4 di Sky Sport abbiamo trasmesso tutte e 76 le partite dei due tornei, maschile e femminile. Io ho avuto il privilegio di poter commentare da Londra con due straordinari compagni di viaggio: Maurizia Cacciatori, che devo ammettere ha dato davvero il meglio di sè, e Alberto Cisolla, il rookie che ha dimostrato la maestria del veterano. Anche se ha sbagliato il pronostico della finale e io l'ho azzeccato... Ma il ragazzo ha grande talento e si farà! Scherzo, è stato davvero bravissimo e molto apprezzato da tutti. Un abbraccio va anche - e fortissimo - a tutti quelli che hanno lavorato a Milano, ovvero Stefano Locatelli, Marco Nosotti, Luciano Pedullà, Franco Bertoli e Fabio Vullo. Tutti grandi campioni che fanno parte di una grande Squadra.FUTURO AZZURRO. Chiudo con la mente rivolta al domani delle nostre nazionali. Quella maschile, che perderà qualche elemento-chiave di oggi, dovrà tenere alto il suo livello prestazionale e avrà da aprile del 2013 un rinforzo eccezionale come il cubano Osvany Juantorena. Niente male davvero... Quella femminile dovrà invece riflettere bene sul quinto posto di Londra 2012, la grande amarezza. Sul podio le azzurre ci sarebbero davvero state molto bene. Non è andata come tutti ci saremmo attesi e augurati per quella brutta sfida dei quarti contro la Corea del Sud, e di questo mi spiace davvero tantissimo. Le ragazze di Massimo Barbolini se lo sarebbero meritato un brozno, e lo sarebbe meritato anche il ct. Cosa succedera' adesso non lo so, ma quello che conta è che questo gruppo ha scritto pagine indelebili nella storia di questo sport, che nessuno può cancellare. E adesso la Federazione pensi pure al Mondiale organizzato tra due anni proprio in Italia: momento molto importante per un movimento in crescita costante a livello di praticanti, ma con un'evidente difficolta' nell'individuazione di nuovi talenti che possano assicurare l'inevitabile ricambio generaziale adeguando il gruppo alla nuova fisicità che all'Olimpiade abbiamo visto caratterizzare il volley di oggi e sicuramente anche di domani.Buona pallavolo a tutti! E grazie per la bella Olimpiade che abbiamo vissuto insieme... Con tanti complimenti agli azzurri, che hanno dedicato con il cuore il bronzo a Vigor Bovolenta. La famiglia della pallavolo e' davvero unica! E io durante la diretta della premiazione mi sono commosso come mai mi era accaduto in 30 di carriera...
11/08/2012
Brasile, lezione di pallavolo
Che partita esemplare! Ci sto pensando mentre fatico a prendere sonno, visto che l'adrenalina scorre ancora a fiumi. Il Brasile ha da poco annichilito l'Italia nella semifinale olimpica maschile, e mi tornano in mente tanti episodi. E più ci penso, più mi rendo conto di come la formidabile squadra di Bernardinho abbia interpretato questa sfida importante nel migliore dei modi. "Non giocavano così bene da due anni, da quando abbiamo vinto il Mondiale a Roma. Sono ovviamente molto soddisfatto, per la qualità del gioco espresso e per il valore dell'avversario che abbiamo battuto: si, perché l'Italia contro gli Stati Uniti mi aveva davvero impressionato". Questa la disamina in sintesi del ct verdeoro, capace di guidare la Selecao alla terza finale olimpica consecutiva, impresa mai riuscita a nessuno fino ad oggi. E lo ha fatto d'autorità, interpretando l'incontro in maniera perfetta nonostante l'assenza forzata dell'infortunato Vissotto, malinconicamente costretto alla panchina. Ha giocato una pallavolo da antologia, perfetta in ogni fondamentale, ma soprattutto disarmante nel contrattacco, con automatismi devastanti. Fantastico Bruno in regia, inimitabile Sergio nell'interpretare il ruolo di libero, bravissimi i due centrali Sidao e Lucas, ben sfruttato all'inizio Wallace, micidile nel terzo set Murilo, non a caso mvp al Mondiale di Roma due anni fa. E l'Italia? Ha lottato caparbiamente nel primo set, trascinata dalla verve del suo capitano Savani (il migliore degl azzurri alla fine), ma non ce l'ha fatta a reggere la terribile forza d'urto dei sudamericani. Prima implacabili a muro, poi inarrestabili in attacco e sempre - dicasi sempre - reattivi in difesa. Azzurri invece a corrente alternata un pò tutto, con un pericoloso blackout nel secondo parziale, poi un tentativo di ripresa nel terzo e infine la resa su un ace di Murilo. Applausi al Brasile, questa volta apparso davvero imbattibile contro un'Italia che veniva dalla partita perfetta conte gli Usa: Bernardo ha visto crescere i suoi nel corso di questa Olimpiade come sanno fare le grandi squadre, e adesso in finale (domenica alle 14.00, diretta su Olimpia 4 di SKY Sport) dovranno vedersela con la Russia, già strapazzato nel girone di qualificazione. Ma quella era un'altra storia. E questa volta non sarà facile sbarazzarsi dello squadrone di Vladimir Alekno, fortissimo fisicamente e con il morale molto alto dopo la vittoria sulla Bulgaria per 3-1. Ho parlato con Serguei Tetyukhin, vecchia conoscenza di quando giocava in Italia, e mi detto che loro la finale la giocheranno alla grande, accompagnando le sue poche parole nella nostra lingua con un grande sorriso. Complicata anche la sfida per il bronzo, con l'Italia in campo contro la temibile Bulgaria alle 10.30 di domenica mattina (diretta Olimpia 4 di SKY Sport, con me a commentare Alberto Cisolla). La formazione balcanica, grande sorpresa di questa Olimpiade sia per la qualità del gioco espressa che per i tanti problemi che ne hanno condizionato la vigilia, ha sonoramente piegato gli azzuri nell'ultima giornata del girone di qualificazione trascinata da uno strepitoso Sokolov. Saprà ripetersi la Bulgaria? Sinceramente non lo so. Quello che pero' so, e' che l'Italia non dovrà ripetersi, soprattutto per come ha interpretato gli ultimi due set. Serve un ultimo sforzo, con lo sprint decisivo verso il podio. In palio c'e un'importantisima medaglia di bronzo a Cinque Cerchi, obiettivo a questo punto importantissimo per tutto il movimento. Gli azzurri devono fare ricorso a tutto quanto hanno ancora dentro, per cercare di festeggiare un traguardo che obiettivamente, dopo aver visto tutte - sottolineo tutte - le partite giocate all'Earls Court, rappresenta il massimo che potessero augurarsi gli azzurri di Berruto. Buona pallavolo e buona Olimpia a tutti! P.s. Il Brasile è in festa perché ha in finale entrambe le sue squadre: sabato le splendide ragazze di Ze' Roberto hanno vinto con merito la seconda medaglia d'oro consecutiva battendo 3-1 gli Stati Uniti nella ripetizione della finale di Pechino: un splendido esempio da studiare di come si superano le difficoltà nel corso di un torneo così difficile ma pure durante una partita, visto che gli States si erano imposti nel primo set 25-11! Complimenti sinceri e meritati al mio vecchio amico Ze, al terzo oro olimpico dopo quello di Barcellona 92 con gli uomini e ai due con le ragazze, Pechino e Londra. Semplicemente un mito!
10/08/2012
La partita delle partite
La sfida più importante, la sfida che può aprire le porte al paradiso pallavolistico. In una parola, La Partita. La semifinale di stasera con il Brasile rappresenta la tappa più importante nel percorso della nazionale di Mauro Berruto, letteralmente trasformata nei quarti contro gli Stati Uniti campioni d'Olimpia in carica: praticamente perfetti, gli azzurri hann cancellato come d'incanto tutte le incertezze della prima fase e hanno dimostrato di possedere grande carattere. Sì, perché altrimenti non puoi essere protagonista di una metamorfosi del genere. Adesso viene il bello, contro il formidabile Brasile di Bernardinho, assoluto dominatore delle scene mondiali nell'ultimo decennio, se si esclude il passo falso di quattro anni fa a Pechino nell'epilogo a Cinque Cerchi con gli Usa. L'avversario di oggi è di quelli tosti davvero, nonostante il dubbio Vissotto, bloccato da un problema muscolare all'inizio della semifinale vinta in scioltezza con l'Argentina. Basti dire che finora, nella storia dell'Olimpiade, l'Italia non ha mai battuto la Selecao nei 7 precedenti faccia a faccia: l'ultimo nella semifinale di Pechino 2008, finito 3-1 per i sudamericani (con 15 punti di Alberto Cisolla, che stasera alle 20.30 commenta insieme a me la diretta su Olimpia 4 di SKY Sport, da non perdere per nessuna ragione al mondo). In questo costante incrocio di destini, gli azzurri non partono con i favori del pronostico ma con il favore del morale alle stelle dopo l'impresa messa a segno qualche ora fa qui a Londra, dove i ragazzi sanno che possono scrivere un'altra delle pagine più belle della storia della nostra pallavolo. "Io sono il subcomandante di questo gruppo nel quale mi identifico, amo lottare tra le sterpaglie, viviamo di emozioni e ci esaltiamo nelle difficoltà" le parole del ct, anche lui trasformato dopo l'urlo liberatorio de quarti di finale che ha sboccato l'Olimpiade azzurra. Qualche numero, per quello che può contare: l'Italia sta battendo meglio del Brasile (e' la migliore finora con 37 ace, e dovrà mettere molta pressione su ricettori avversari), mura meglio del Brasile (ultimo) ma attacca e riceve peggio. Quella di oggi però sarà tutta un'altra storia. "Con te non parlo fino a venerdì sera" mi ha detto simpaticamente Ari Graca, il presidente della Federazione Brasiliana che il 20 settembre a Los Angeles verrà eletto numero uno della Ferazione Internazionale. Poi ovviamente si è fermato a lungo. "Pensa che prima dell'Olimpiade eravamo in grande crisi con entrambe le nazionali: adesso la femminile ha centrato la finale contro gli Stati Uniti battendo il Giappone e può difendere l'oro conquistato a Pechino, mentre la maschile è in continua crescita. Vedremo come giocherete voi italiani...". Spero bene, anzi benissimo! Cucinando un bel piattino come quelli prelibati che ha regalato ieri Massimo Bottura a Casa Italia: lui, premiato con merito l'anno scorso miglior chef del mondo, ha deliziato tutti con la sua fantasia e la sua bravura. Proprio come devono fare oggi gli azzurri contro il Brasile. Buona pallavolo e buona Olimpiade a tutti!
08/08/2012
Italia femminile, addio sogni di medaglia
Devo ammetterlo, non me lo sarei mai aspettato che ancora una volta il sogno olimpico della pallavolo femminile si infrangesse nei quarti finale. Come era accaduto ad Atene nel 2004 contro Cuba, come era successo nel 2008 a Pechino contro gli Stati Uniti. E come si è malauguratamente ripetuto anche qui a Londra contro la Corea del Sud. Gran bella squadra, ottimamente impostata, disciplinata tatticamente e demoralizzante in difesa, con la formidabile Kim come costante punto di riferimento offensivo: anche contro l'Italia 28 punti per l'asso del Fenerbahce che proprio lei ha trascinato al trionfo in Champions League meritandosi il titolo di miglior giocatrice.MI DISPIACE. Sono le parole che ho usato per chiudere la telecronaca su SKY Sport e sono le parole che ribadisco anche il mattino dopo. Mi dispiace per questa bella squadra che non avrebbe meritato di chiudere in questo modo questa Olimpiade. Mi dispiace per Massimo Barbolini, un amico da sempre ma soprattutto un grandissimo allenatore che a questo punto chiude il ciclo azzurro con l'amaro in bocca dopo 266 partite e 183 vittorie. Mi dispiace per Leo Lo Bianco, che a fine match ho abbracciato coinvolgendo idealmente tutte le ragazze. Mi dispiace per la pallavolo italiana, che avrebbe meritato di arrivare almeno in semifinale. Però è andata diversamente rispetto a quello che tutti avevamo ipotizzato e sperato. E adesso per arrivare a Rio 2016 mancano quattro, lunghissimi anni.MOTIVI. Chi vince festeggia e chi perde spiega, ha detto Julio Velasco dopo la sconfitta cocente di Barcellona nel 1992. E le sue parole mi sono venute in mente perché questa batosta è paragonabile a quella patita contro l'Olanda secondo me. Adesso ovviamente si andranno a individuare le cause, si cercheranno colpevoli, si dirà che si è sbagliata la preparazione, che deriva un opposto di ruolo come Serena Ortolani (che ho incrociando in metropolitana all'uscita dall'Earsl Court dopo il match, vi assicuro che era sofferente pure lei), che sarebbe stato fondamentale avere in campo Paola Cardullo, che si è cambiato poco e il ct ha chiuso con il "suo" gruppo, tenendo cioè in campo troppo Gioli e Del Core. Con i se e con i ma non si è mai fatta la storia, figuriamoci i risultati sportivi. Quello che conta è che la nazionale torna a casa con l'ennesimo quinto posto, il terzo di fila, e che tutti quelli che amano il volley oggi sono un pò tristi.RINFONDAZIONE. Bisogna guardare avanti, bisogna già pensa al prossimo grande appuntamento, che sarà il Mondiale in Italia tra due anni. Con quale squadra io non lo so, non faccio nè il ct nè il dirigente federale. Certo occorrerà pensare con attenzione e intelligenza alle prossime mosse, partendo dal nuovo allenatore, visto che il presidente Carlo Magri - mai entrato davvero in sintonia con Barbolini - adesso cambierà di sicuro. Il candidato? I nomi sono due/tre: Marco Mencarelli, allenatore della nazionale juniores campione del mondo, Luciano Pedulla', bravo sia a gestire le giocatrici esperte che a far cresce le giovani, e Giovanni Guidetti, attualmente alla guida della Germania. Il favorito. Credo il primo... Steremo comunque a vedere quello che accadrà. Tanto accadrà in fretta, perché il tempo stinge e bisogna guardare avanti.CIAO EUROPA. L'indicazione più importante uscita dal torneo olimpico a livello internazionale è la scomparsa al vestire assoluto della pallavolo europea, visto che in semifinale sono approdate da un parte Stati Uniti e Corea (ore 16.00), dall'altra Brasile e Giappone (ore 20.30, tutto in diretta su Olimpia 4 di Sky Sport). E anche su questo bisognerà riflettere non poco...Buona pallavolo a tutti!P.s. Oggi tutti davanti alla tv per assistere alla partita perfetta degli azzurri di Berruto contro gli Stati Uniti: 3-0 nettissimo, autoritario, propiziato in primis da una battuta pazzesca. Gli azzurri sono scesi in campo letteralemente trasformati rispetto al girone di qualificazione e hanno staccato il biglietto per le semifinali, in cui affronteranno in Brasile venerdi alle 20.30 (in diretta su Olimpia 4 di SKY Sport). L'Olimpiade del volley ha preso un' altra inerzia...
06/08/2012
Italia ai quarti di finale, bivio dell'Olimpiade
Il Grande Sogno resta tale, ma contro la Bulgaria si è indiscutibilmente sbiadito. La nazionale maschile è scesa in campo con l'Occasione, quella di chiudere al primo posto il girone, grazie all'inattesa sconfitta per 3-1 subita dall'Argentina contro l'Australia. L'ex ct Andrea Anastasi era molto arrabbiato al termine di questa partita e aveva ragione, visto che questo passo falso rischia di pregiudicare un'intera stagione (cancellando quasi il trionfo meritato in World League). Avrebbe invece potuto salvare un'Olimpiade nel complesso sottotono l'Italia se avesse vinto con la Bulgaria, con qualsiasi punteggio: questo successo avrebbe significato incontrare nei quarti di finale la Germania, l'avversaria più abbordabile tra quelle promosse nell'altro girone. Invece gli azzurri hanno ben approcciato il match, hanno lotato caparbiamente interpretandolo con il giusto atteggiamento, hanno perso 32-30 e si sono smarriti, non riuscendo più a reagire contro un'avversaria che ha un oceano di problemi interni ma che continua a stupire per la qualità del gioco espresso. Diventati imprecisi in ricezione, fallosi in battuta (solitamente l'arma in più), leggibili in regia e di conseguenza molto marcati in attacco, i ragazzi di Mauro Berruto si sono arresi irrimediabilmente: 3-0 e quarto posto alle spalle di Bulgaria, Polonia e Argentina. Il che significa incontrare i temibilissimi Stati Uniti nei quarti di finale mercoledì (inizio alle 17.00 ora italiana, diretta Olimpia 4 di Sky Sport).I Giochi Olimpici non sono ancora terminati, ma se non accadrà un miracolo il cammino degli azzurri potrebbe volgere presto al desio...FORZA AZZURRE. Martedì sera tocca invece alle ragazze di Massimo Barbolini scendere in campo contro la Corea del Sud nei quarti di finale (diretta su Olimpia 4 dalle 22.00, con me a commentare Maurizia Cacciatori). L'avversaria è senza dubbio alla portata dell'Italia, pur riconoscendo che nel girone di qualificazione londinese ha espresso una pallavolo sublime, fantasia tattica e grande difesa, con la Kim spettacolare terminale offensivo. Non sarà facile e le azzurre lo sannno bene che non possono permettersi di sottovalutare le asiatiche in nessun momento di una partita che sarà lunga e rognosa, ma hanno la potenzialità per adeguarsi al loro gioco e sovrastarlo. Finora la nazionale femminile ha offerto nel complesso buone prestazioni, e contro la temibile e potente Russia - pur perdendo 3-2 - ha dimostrato tutte le sue qualità sia caratteriali che tecniche, recuperando appieno Leo Lo Bianco. E questa e' una gran bella notizia, perchè i problemi alla schiena della nostra formidabile regista avevano messo tutti in apprensione. Forza azzurre dunque. passo dopo passo verso il podio. Adesso i quarti di finale, molto complicati, poi gli Stati Uniti, che non avanno difficoltà di sorta contro la Repubblica Dominicana (a meno che il problema al tallone sinistro che l'ha fernata contro la Turchia sia più grave del previsto). Le altre sfide dei quarti? Giappone-Cina alle 14.00 e un meraviglioso Brasile-Russia alle 16.00, il tutto tassativamente in diretta su Sky Sport.Buona pallavolo e buona Olimpiade a tutti!
05/08/2012
L'Italia olimpica soffre e sogna
I volti rilassati delle azzurre mi tranquillizzano. Le incrocio alla fine della partita persa 3-2 con la Russia, prima nel girone A al termine della fase di qualificazione olimpica. L'Italia ha giocato nel complesso una buona partita contro un'avversaria devastante fisicamente, che ha avuto 33 punti dalla terribile Goncharova e 31 dalla lunghissima Gamova (202 centimetri!), ma io l'ho vista giocare una buona pallavolo: e questo e' benaugurante in vista dei quarti di finale in programma martedi all'Earls Court. Soprattutto ho visto bene Leo Lo Bianco, la fuoriclasse palleggiatrice e capitana azzurra, alle prese con i soliti problemi alla schiena. Ci salutiamo e la trovo serena, sfodera un bel sorriso, e questo mi fa ben sperare: lei è davvero troppo importante per la squadra di Massimo Barbolini, il ct che abbraccio sempre con grande piacere. Faccio spudoratamente il tifo per lui e per le sue meravigliose ragazze, all'inseguimento del Grande Sogno qui a Londra. Speriamo sia davvero la volta buona. L'avversaria dell'Italia nei quarti di finale e' la Corea del Sud, da affrontare martedi' sera alle 22.00 (diretta Olimpia 4 di Sky Sport, con il commento di Maurizia Cacciatori). Le altre sfide saranno Giappone-Cina alle 14.00, Brasile-Russia alle 16.00 e Repubblica Dominicana-Stati Uniti alle 20: chi vincera' questa sfida (cioe' gli States) se la vadra' poi con le azzurre in semifinale, sempre che le ragazze di Barbolini superino il difficile ostacolo coreano (attenzione alla Kim!). Per entrare nella storia del resto servono imprese memorabili, o no? FORZA RAGAZZI. Lunedi' pomeriggio alle 15.45 sara' invece il momento della nazionale maschile, impegnata contro la Bulgaria nell'ultima partita del giorne di qualificazione (diretta Olimpia 4, con me a commentare come di consueto Alberto Cisolla). Contro i bulgari puo' succedere veramente di tutto, vuoi per l'imprevedibilità endemica del loro rendimento, vuoi per un'Italia che fatichiamo ancora a identificare. Incostante nel rendimento, quasi irriconoscibile contro l'Australia (contro la quale si è trovata sotto 2-0 prima di reagire e vincere a ftica 15-13 al tie break), costretta a dare il meglio di sè nelle prossime partite, ma anche in grado di esaltarsi contro le avversarie più forti. Speriamo davvero sia così. Sia contro la squadra di Nayden Naydenov (e soprattutto di Camillo Placì) che nei quarti di finale, obiettivo comunque raggiunto. All'Olimpiade può succedere di tutto e abbiamo visto di tutto. Pertanto, Forza Ragazzi!SOGNO INFRANTO. E' invece purtroppo terminato nei quarti di finale il cammino a Cinque Cerchi di Greta Cicolari e Marta Menegatti, coppia azzurra del beach con possibilità di medaglia stando agli ottimi risultati ottenuti quest'anno nel World Tour. Sul loro cammino si trovate al meraviglioso Horse Guards Parade le bi-campionesse statunitensi Misty May e Kerri Walsh, e si sono arrese con un doppio 21-13. Peccato davvero per le nostre bravissime portacolori, perche' un accoppiamento beffardo le ha private del traguardo piu' ambito abbinandole a un'avversaria terribile. Adesso tutte le speranze sono riposte sugli azzurri Daniele Lupo e Paolo Nicolai, impegnati lunedì sera contro gli olandesi Nummerdor-Schuil (diretta Olimpia 12 dalle ore 24.00): avversari difficilissimi ma non impossibili da battere per la più giovane coppia del torneo, esaltata dopo l'impresa messa segno eliminando gli olimpionici Rogers-Dalhausser. Buona pallavolo e Buona Olimpiade a tutti!P.s. Grazie a tutti per i preziosi consigli che mi avete inviato via Facebook e via Twitter: la voce, ancora non perfetta, sta comunque miracolosamente tornando... E non dimenticatevi il supercorso per allenatori di inizio settembre, di cui trovate tutte le indicazioni in questa home page.
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