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14/10/2008
Chi ride e chi piange
Tre giornate per emettere i primi verdetti del campionato maschile, noi le andiamo ad analizzare. MACERATA IN FUGA SOLITARIA. La Lube è protagonista di una avvio di stagione al fulmicotone: dopo aver vinto a Firenze la Supercoppa Italiana, guida da sola la classifica dopo le prime tre giornate, a conferma della solidità della squadra affidata alla sagacia di Fefè De Giorgi. Quest’anno i marchigiani arriveranno lontano, potete starne certi. Alle loro spalle, con un sol punto di ritardo, i campioni d’Italia di Trento, che vantano ambizioni anche in Europa (in attesa di poter tesserare il forte cubano Juanturena, ancora in attesa dell’okay della Federazione caraibica). Poi con 6 punti un poker di squadre formato da Montichiari, Cuneo (piegata 3-0 domenica al PalaGeorge), Perugia (sconfitta in casa a sorpresa da Forlì al quinto set) e Piacenza, che giocando una pallavolo champagne nel Monday night ha espugnato pur senza Meoni e Falasca il Palaverde (terra di conquista finora, la Sisley ci ha perso anche nella prima giornata con Verona). A quota 5 un terzetto composto da Verona (la vera sorpresa finora, continua a giocare un’ottima pallavolo, e domenica era avanti 2-0 prima di issare bandiera bianca con la Trenkwalder), Modena (in crescita continua) e Treviso, che invece palesa ancora troppi alti e bassi nonostante un organico fantastico (e l’armonia in casa orogranata pare essere già venuta meno… quale sarà il destino di Renan?). In coda solitario fanalino di coda è Padova, ancora al palo: urge reagire in fretta alla formazione di Bruno Bagnoli per tentare di risalire la corrente e non trovarsi - come spesso le è accaduto negli ultimi anni - a dover dannarsi l’anima nelle ultime giornate per restare in A1. LA COPPIA CHE NON TI ASPETTI. In serie A2 maschile sono invece in due a dominare la graduatoria provvisoriamente: la giovane Santa Croce sull’Arno e la debuttante Bologna. Due società con la comunanza della passione, un presidente debuttante (Agostino Pantani in terra toscana) e uno ammalato di volley (Paolo Penazzi nella Dotta). Due piccoli miracoli, fin quando dureranno. Poi Roma, che ha vinto a fatica sul campo di Cavriago ma vuole vivere una stagione da protagonista, e l’ambiziosa Latina di Daniele Ricci, il gruppo sulla carta più competitivo. In fondo si trova da sola Castelfidardo, organico striminzito e tanti dubbi alla vigilia in merito all’iscrizione al campionato. Iscrizione che ha fatto anche Corigliano, salvo poi ritirarsi dopo due sole partite: il presidente Policastri è stato abbandonato da tutti, nonostante mille promesse, e non se l’è sentita di caricarsi sulle spalle il peso della gestione intera. Come biasimarlo? L’unica osservazione è però legata al fatto che avrebbe dovuto sincerarsi meglio prima del via di come era realmente la situazione: la Lega le ha tentate tutte per evitare che il torneo fosse zoppo. Realtà che adesso - purtroppo - si è concretizzata. E per il movimento non è certo una situazione positiva. LA SENTENZA DEL TRIBUNALE. Il giudice chiamato a emettere la sentenza sul caso Mastrangelo, estromesso dalla rosa della M.Roma, ha dato ragione alla società. Il centrale di Mottola non è dunque stato reintegrato in squadra, e adesso dovrà trovare una soluzione con il presidente Massimo Mezzaroma, dettosi peraltro disponibile a una transazione in tempi brevi senza volersi trincerare dietro un giudizio favorevole. Questo consentirebbe all’azzurro di tornare in campo a breve: spero che il buon Gigi riceva buoni consigli da chi lo assiste e chiuda in fretta la querelle, perché stare fermi a 33 anni potrebbe forse anche precludergli il prosieguo della carriera. Questo il mio parere, senza entrare ovviamente nelle faccende di carattere economico che non sono di competenza dei media ma solo dei diretti interessati. A volte è troppo facile emettere giudizi quando si tratta di soldi altrui… DONNE SORPRENDENTI. La prima giornata della A1 femminile ha regalato subito due risulati inattesi: la vittoria della debuttante Castellana Grotte a Novara (e sabato alle 16.30 vedremo proprio le pugliesi in diretta su Sky Sport 2) e quella di Santeramo contro l'assai più ambiziosa Perugia. Se il buongiorno si vede dal mattino… ne vedremo veramente delle belle! LA RONDINE MONDIALE. Venerdì sera la Federazione ha presentato al cospetto di tutte le più importanti autorità dello sport italiano la mascotte del Mondiale maschile in programma in Italia nel 2010: si tratta di una rondine, ancora senza nome (avete delle idee?). Speriamo che faccia primavera in fretta, visto che il tempo per organizzare l’evento stringe sempre più, e dalla rassegna iridata ci attendiamo tutti un impulso pazzesco a tutto il sistema pallavolo. Qualche giorno fa è stato festeggiato il Gabbiano d’Argento, ovvero il secondo posto al Mondiale di Roma del 1978 dietro la Russia, che diede il via al primo boom nel nostro Paese. Il secondo è stato propiziato dalle tante vittorie della nazionale dei fenomeni all'inizio degli Anni 90, il terzo lo attendiamo tra meno di due anni. Mi auguro che lo abbiamo capito tutti quanti. Buona pallavolo a tutti! P.S. Sabato mattina 18 ottobre verrà inaugurata la seconda parte della Casa Luce e Sorriso di Montefiorino, di cui potete assumere informazioni anche da questo sito: da un anno mi pregio di affiancare questa lodevole iniziativa, e sono davvero felice che qualche piccolo mattoncino l'abbiamo messo anche noi del magico mondo del volley!
07/10/2008
Squadra Mondiale
Cosa succede nel campionato maschile? Succede che le sorprese stanno continuando a caratterizzare le prime giornate: cinque vittorie in trasferta al primo round, il successo a Piacenza di Vibo Valentia dell'ex Simeonov e tanto altro ancora nel secondo. CUNEO LA LEPRE. Due turni e la Bre Banca Lannutti è già da sola in vetta alla classifica, unica squadra a punteggio pieno dopo il facile bottino con Pineto. Alle spalle dell'ottima squadra del professor Prandi, la coppia Macerata-Perugia: la Lube, già in trionfo alla Supecoppa Italiana, ha fatto un sol boccone di Martina Franca nonostante l'assenza di Igor Omrcen (bravo Bartoletti al suo posto), l'Rpa-Luigi Bacchi.it ha sofferto contro Montichiari ma alla fine l'ha spuntata 3-1 grazie soprattutto alle bordate del gigante buono Stokr (Di Pinto può contare su un bel gruppo, esperto e pericoloso, Berruto su un palleggiatore fantastico come Esko). La sorpresa principale però è rappresentata da Verona, che dopo aver violato il Palaverde, ha fatto un sol boccone anche dei campioni d'Italia di Trento, piegati 3-2 davanti a un gran pubblico (e domenica arriva Modena, diretta Sky Sport 3 dalle ore 18.30). In coda invece restano malinconicamente a digiuno Forlì (che però ha già dovuto incontrare Trento e Treviso) e Padova, costretta già a remare controcorrente. Ne vedremo delle belle, lo ripeto perché ne sono convinto. SQUADRA MONDIALE. A Sky Sport quest'anno abbiamo aggiunto anche Lorenzo Bernardi ad un gruppo fantastico formato da fuoriclasse del calibro di Luca Cantagalli, Andrea Zorzi, Fabio Vullo e Franco Bertoli per commentare la pallavolo. Un onore e un privilegio incredibile poterli "allenare", a beneficio dei telespettatori che amano questo meraviglioso sport potendo godersi le loro analisi illuminate. FUGA A 6. Nel campionato maschile di serie A2 sono invece ben sei le squadre in vetta a punteggio pieno: Bassano del Grappa, Loreto, Roma, Santa Croce, Bologna e Mantova (che ha festeggiato il nuovo sponsor Canadiens). Un bel torneo, non c'è che dire, con un buon livello tecnico e qualche giocatore da tener d'occhio in prospettiva futura. Anche se la speranza che a Corigliano non faccessero boom è svanita nel nulla: la società calabrese si è ritirata dal campionato, che adesso resterà monco. Io un'ideuzza ce l'avrei: perchè non iscrivere la squadra dei commentatori di Sky Volley? Credo che non farebbero brutta figura, anzi...GIOVEDI' DA LEONI. Solo la settimana prossima conosceremo la sentenza del tribunale di Roma in merito alla posizione di Gigi Mastrangelo, messo fuori rosa da Roma. Verrà reintegrato il centrale di Mottola? Si aprirà una pagina importante nella storia del volley, visto che non ci sono precedenti cause di lavoro complice lo status dei pallavolisti, dilettanti e non professionisti? Al giudice l'ardua sentenza. DONNE CHE PASSIONE. Mercoledì a Pesaro ha preso il via ufficialmente la stagione femminile con la Supercoppa Italiana, vinta dalla Scavolini campione d'Italia, capace di piegare per 3-1 la Foppapedretti Bergamo vincitrice dell'ultima Coppa Italia. Bellissima partita, degna ouverture di un'annata che promette scintille. Al mattino bellissimo incontro con 1.000 studenti del Liceo Scientifico Marconi di Pesaro per parlare di pallavolo e promuovere la pallavolo insieme a Maurizia Cacciatori grazie a "Volley for school": momento fantastico che già l'anno scorso abbiamo vissuto a Torino e a Milano. Poi sabato la prima di campionato è stata Vicenza-Jesi, con il presidente veneto Gianni Coviello che tra l'altro ha festeggiato (pur perdendo la partita al tie break) la freschissima laurea dei suoi due gemelli-geni Emanuele e Lorenzo, diventati ingegneri delle telecomunicazioni "cum laude". Una bellissima soddisfazione, non c'è che dire. E lo dico con l'occhio del papà. VERNICE ROMANA. Giovedì pomeriggio presso la Sala d'Onore del Coni è stato presentato il campionato femminile numero 64. E' stato per me un piacere poter condurre le danze alla presenza di molte delle autorità più importanti dello sport italiano, tra cui Gianni Petrucci, numero uno del Coni, e Rocco Crimi, sottosegretario allo Sport. MASCOTTE MONDIALE. Venerdì sera sempre a Roma si sono alzati i veli sulla nuova mascotte del Mondiale maschile che andrà in scena in Italia dal 26 settembre al 10 ottobre 2010. Serata di gala, con tante autorità presenti: il progetto sta prendendo corpo pian piano. Ma il tempo stringe, due anni non sono un'eternità. PREMIO BRENNA. Ringrazio di cuore il comitato provinciale di Milano che domenica mi ha consegnato il Premio penna del volley: sono molto contento perché è intitolato al mio amico Paolo Brenna, che cinque anni fa ci ha lasciato prematuramente. Il suo sorriso e il suo amore per questo sport non si possono di certo dimenticare. Buona pallavolo a tutti! P.S. Sabato 18 ottobre verrà inaugurata la seconda parte della Casa Luce e Sorriso di Montefiorino, di cui potete assumere informazioni anche da questo sito: da un anno mi pregio di affiancare questa lodevole iniziativa, e sono davvero felice che qualche piccolo mattoncino l'abbiamo messo anche noi del magico mondo del volley!
01/10/2008
Inizio con il botto
Campionato atto primo. Cosa ha detto la prima giornata? Che ne vedremo delle belle quest’anno, casomai qualcuno avesse dubbi al proposito. SGAMBETTO A TREVISO. La sorpresa principale è venuta dal passo falso casalingo della Sisley, sconfitta al Palaverde dalla pimpante Verona (che peraltro avevo indicato nello scorso editoriale come mina vagante dell’anno…) nella giornata in cui Alessandro Fei ha raggiunto quota 5000 punti, quarto bomber in attività dopo Sartoretti, Papi e Zlatanov). E’ vero che siamo ancora all’inizio, è vero che gli appuntamenti importanti per gli orogranata arriveranno tra un po’ di tempo, ma è altrettanto vero che comunque la formazione di Renan è stata superata pur essendo al completo. Questo risultato sta a confermare il grande equilibrio che caratterizza questa stagione, che finalmente si dipanerà all’insegna della regolarità: si giocherà ogni week end, senza pausa e senza turni infrasettimanali. Controponostico Macerata ha lasciato un punticino contro la debuttante Pineto, mentre Cuneo e Piacenza hanno confermato la loro forza rispettivamente a Vibo Valentia e a Padova, e Perugia ha faticato oltremodo nel domare Martina Franca. Bella e pimpante infine Montichiari, capace di piegare con un netto 3-0 una Modena obiettivamente da rivedere: assenti Lee e Dennis, non ha potuto disporre neppure di Murilo, arrivato a metà partita direttamente dalla Coppa America (dove il Brasile ha perso 3-2 la finale con Cuba). Siamo solo all’inizio, ma credo proprio che ci divertiremo. BUONA LA PRIMA. Anche l’esordio della serie A2 ha regalato qualche risultato inatteso, come il successo della cenerentola Bologna con Crema (per 3-1) e quello della rientrante Cavriago con l’ambiziosa Latina (15-13 al tie break). Bene anche la debuttante Città di Castello, vincitrice a Catania 24-22 al quinto set, e la giovane Santa Croce, passata sul difficile campo di Castellana Grotte. Anche qui ne vedremo delle belle, statene certi. Nella speranza che Corigliano finisca il campionato, pur se in otto giocatori (compreso lo scoutman Alfredo Martilotti).QUALIFICAZIONI MONDIALI. Se per l’appuntamento iridato maschile l’Italia è tranquilla in quanto Paese organizzatore (come il Brasile, campione in carica), le azzurre dovranno invece conquistarsi il biglietto per il Giappone (le uniche sicure sono le nipponiche e la Russia, per i motivi di cui sopra). La squadra di Barbolini è stata inserita in un girone comprendente le prime due del girone F (che comprende Bulgaria, Repubblica Ceca, Albania, Romania più la prima classificata del girone C con Danimarca, Estonia, Georgia e Moldavia e la prima del girone D con Ucraina, Azerbaijan e Bielorussia). Facciamo ovviamente il tifo per le nostre due nazionali, nella speranza che riescano a dimenticare le amarezze di Pechino. ITALIA AVANTI TUTTA. A conferma delle buone intenzioni che animano la nostra Federazione, è arrivata l’ufficialità dell’assegnazione degli Europei femminili del 2011 all’Italia e alla Serbia (la prima fase si giocherà a Monza). Mondiale 2010 maschile, Europei femminili 2011 e Mondiale femminile 2014: tutto da noi. Da amante vero di questo sport sono ovviamente più che contento. Da veterano della vita e del volley, spero però nel contempo che si proceda a piccoli passi e si pensi innanzi tutto al primo evento di rilievo che andrà in scena da noi tra meno di 24 mesi. Possono sembrare tanti ma in effetti sono pochi, molto pochi. Soprattutto se non si inizia a programmare sul serio una manifestazione che non è la sagra del paese ma che dovrà essere la festa del Paese. E tra la minuscola e la maiuscola c’è una bella differenza. CONSUELO IN LEGA DONNE. Corre voce che la Lega femminile abbia affidato la gestione del settore comunicazione a Consuelo Mangifesta, ex azzurra, ex campione d’Italia con Matera, attuale commentatrice del volley sulla Rai. Se le indiscrezioni troveranno conferme, le auguro ogni bene per il nuovo incarico, approfittando di queste righe per ricordarle che il settore in questione è delicato assai e necessita di molta sensibilità, soprattutto in questo momento che stanno vivendo il volley e lo sport. La conosco da una vita e ho avuto modo di apprezzarne le qualità a più riprese, ma l’avventura nella quale starebbe per tuffarsi è tutt’altro che semplice. SUPERCOPPA A PESARO. A proposito di volley rosa, vi ricordo la Supercoppa Italiana femminile che andrà in scena mercoledì prossimo a Pesaro tra le campionesse d’Italia della Scavolini e la Foppapedretti Bergamo, vincitrice lo scorso anno della Coppa Italia. Grande partita, state tranquilli, trasmessa in diretta su Sky Sport 2 dalle ore 20.30 (prepartita dalle ore 20.00): la prima di una stagione bellissima che scatterà il sabato successivo con la diretta tv tra Vicenza e Jesi e che verrà presentata giovedì prossimo presso il Salone d’Onore del Coni a Roma. Buona pallavolo a tutti! P.S. Un abbraccio forte con tanti ringrazimenti di cuore a due amici che mi hanno riservato parole bellissime sui loro giornali: Adriano Torre, firma storica del volley che da anni è caporubrica di Tuttosport, e Fabio Rossi, da oltre vent'anni superesperto di questo sport sulla Gazzetta di Modena. I loro complimenti, che so essere sinceri, mi hanno sinceramente riempito di gioia.
26/09/2008
Buon campionato a tutti
Devo dire che mi è andata bene, molto bene. Se avessi deciso di andare alla Lega basket un anno fa, oggi sarei veramente dentro un frullatore: la situazione del mondo della palla a spicchi è infatti quantomeno caotica, con la Federazione senza presidente dopo le dimissioni di Fausto Maifredi e con una Lega alle prese con i soliti problemi di coesione ma soprattutto tramortita dalla squalifica di due delle 18 squadre (Napoli e Capo d’Orlando) a una settimana dal via del campionato. Tiro un forte sospiro di sollievo, soddisfatto di essere restato al mio posto a Sky Sport e felice per poter vivere insieme a voi una stagione che mi auguro entusiasmante. EMOZIONI A GO-GO. Sabato scatta il campionato maschile numero 64 della storia, con le premesse e le promesse di rendere accattivante ogni giornata e ogni partita. Si parte con almeno 5 squadra che nutrono ambizioni tricolori: Piacenza (con il rientrante Marshall), Cuneo (con i rinforzi di lusso Jeroncic e Nikolov), Macerata (con la giovane realtà Matteo Martino), Treviso (con Ricardo in regia la posto di Pujol) e con i campioni d’Italia in carica di Trento, che vedremo subito in diretta su Sky Sport 2 contro la debuttante Yoga Forlì. Altissimo il livello tecnico, organici complessivamente eccellenti e la probabilità che saranno Forlì, Vibo Valentia e Pineto (dove in panchina c’è l’unico esordiente, Paolo Montagnani) a lottare per la salvezza. Sempre che alla corte di Pippo Callipo non arrivi a breve Gigi Mastrangelo, il centralone pugliese messo fuori rosa da Roma ancora in attesa di conoscere quale sarà il suo futuro (ha fatto causa alla società capitolina chiedendo il reintegro, ma probabilmente alla fine si accaserà in A1 da qualche parte). La sorpesa dell’anno? Chissà, forse Verona, se capitan Sottile giocherà come sa e come può. TANTA TV. Anche quest’anno Sky Sport 2 trasmetterà tre partite in diretta ogni week end : alle 18.30 del sabato (si inizia con Trento-Forlì), alle 18.30 della domenica (questa volta Vibo Valentia-Cuneo) e alle 20.30 del lunedì (primo monday night Montichiari-Modena), con 30 minuti di pre-partita in cui viene commentato il campionato insieme a Lorenzo Bernardi, Mister Secolo, chiamato a rinforzare una squadra di commentatori senza pari. NEWS DALLA LEGA DONNE. Intanto la Lega femminile ha iniziato a lavorare: il primo cda ha dato quasi carta bianca al confermato presidente Mauro Fabris, affidando il compito di occuparsi di marketing a Vincenzo Russiello. Diamo tempo al tempo per vedere cosa succederà sotto rete per il volley rosa, che vedrà scattare la nuova stagione con la Supercoppa Italiana tra Pesaro e Bergamo mercoledì 8 ottobre, poi emetteremo i primi giudizi. Attendendo anche di sapere se ci sarà un direttore generale (a questo punto non credo proprio): la gestione del campionato dovrebbe essere assegnata a Marco Brunale, il resto sinceramente non lo so. Vi terremo comunque informati, come sempre. NEWS DALLA FEDERAZIONE. Chiudo con la nostra cara Fipav, alle prese con la immaginabile bagarre pre-elettorale. Del resto non potrebbe essere altrimenti, visto che si decidono nei prossimi due mesi le cariche federali del quadriennio 2008-2012: a rendere ancor più appetibile la nomina è il Mondiale in Italia nel 2010 (però vi dico subito che Carlo Magri sarà ancora presidente e che i due vice-presidenti saranno Francesco Apostoli e Luciano Cecchi), a rendere ancor più teso il clima è una lettera anonima che sta girando via fax in tutta Italia. Ci sono accuse assai circostanziate all’attuale apparato, con tanto di nomi, soldi, capi d’accusa: non si può renderla di pubblico dominio non essendo firmata, non si possono verificare tutti i contenuti, ma di certo sta creando un bello sconquasso. E sta facendo sbizzarrire la fantasia di tutti sul nome di colui o di coloro che l’ha o l’hanno scritta. Io sinceramente non lo so, però ho capito – leggendo la lettera – che si tratta di uno che conosce bene il sistema volley e frequenta anche Via Vitorchiano. Non è la prima lettera di questo tipo che gira nell’ambiente (ne ricordo almeno altre due), e temo che non sarà neanche l’ultima. Purtroppo. Buona pallavolo a tutti! P.S. Qualche amico mi sta chiedendo la disponibilità a candidarmi per la presidenza federale: io faccio un altro lavoro, anche se non faccio mistero di amare così tanto la pallavolo da poter accettare un giorno, per il momento però non prossimo, una sfida di questo genere.
21/09/2008
Firenze capitale del volley per un giorno
Pronti, via. E’ scattata la nuova stagione della pallavolo e il primo successo dell’anno è andato alla Lube Banca Marche Macerata, capace di piegare per 3-0 i campioni d’Italia dell’Itas Diatec Trentino nella tredicesima edizione della Supercoppa Italiana andata in scena al Nelson Mandela Forum di Firenze. SPETTACOLO GIGLIATO. Il primo trofeo è andato dunque ad arricchire la bacheca della società marchigiana, ormai bellissima realtà della nostra pallavolo. La squadra dell’ottimo Fefè De Giorgi è apparsa già ben quadrata e in buone condizioni, in grado di inserirsi nella lotta per lo scudetto: l’innesto del giovin talento Matteo Martino in un gruppo già collaudato garantisce quello smalto che potrebbe consentire ai biancorossi di fare un ulteriore salto di qualità. Da rivedere invece i trentini di Rado Stoytchev, condizionati dall’assenza del nuovo opposto brasiliano Leandro Vissotto e dalle condizioni psicologiche di Nikola Grbic, rientrato in Italia poche ore prima della partita dopo il funerale del padre Milos, ex grande giocatore bronzo agli Europei di Belgrado del 1975. L’Itas ha comunque le potenzialità di riconfermarsi tricolore, a condizione che trovi il giusto equilibro tra i tanti impegni che l’attendono tra Italia e Europa: nel primo set da record, finito 36-34, ha messo in luce indubbie qualità, ma alla lunga non ha retto il ritmo. A sollevare la Tim Supercup per la seconda volta nella storia (dopo Pesaro 2006) è stata dunque la Lube davanti ad una bella cornice di pubblico, a conferma del fatto che Firenze e la Toscana amano la pallavolo e si potrebbe anche sognare di avere a breve una squadra di serie A nella città gigliata. IL FASCINO DI PALAZZO VECCHIO. Firenze è stato anche il teatro della presentazione ufficiale del campionato maschile numero 64, che ha sollevato i veli nella magnifica Sala del 500 piena di affreschi di Giorgio Vasari. Un posto tanto bello da metter quasi in imbarazzo, costringendo la Lega (che ringrazio per il privilegio concessomi di condurre ancora una volta questo momento toccante ed importante, in particolar modo il presidente Diego Mosna e l'amministratore delegato Massimo Righi) a tenere toni austeri: discorsi ufficiali, qualche bel filmato firmato dal maestro Marco Caronna e tantissimi amici che hanno potuto conoscere da vicino i temi del campionato più bello del mondo: rigidità nell’applicazione delle regole, importanza di implementare il patrimonio giovanile, necessità di chiarezza nei rapporti con la Federazione, nascita della web tv, conferma di uno sponsor importante come la Tim, possibilità di realizzare a breve il campo tricolore, rapporti sempre più consolidati con Sky Sport, che continuerà a trasmettere tre partite a week end e parlerà tantissimo di volley anche sulla neonata Sky Sport 24. La prima giornata scatterà nel prossimo week end e vedrà le telecamere accese su Trento-Forlì (sabato, ore 18.30), Vibo Valentia-Cuneo (domenica ore 18.30) e su Montichiari-Modena (lunedì ore 20.30, con un magazine che inizierà alle 20.00 e potrà contare sulle opinioni di Mister Secolo Lorenzo Bernardi). A2 ZOPPA. Putroppo, poco dopo la conclusione della cerimonia ufficiale, è arrivata la notizia della rinuncia al campionato di A2 da parte di Corigliano, alle prese con irrisolvibili problemi di carattere finanziario: il presidente Policastri è stato lasciato solo da amici e amministratori politici, e pertanto non se l’è sentita di rischiare oltre (già l’anno scorso era stato un calvario). Il torneo di A2 sarà dunque a 15 squadre, nella speranza che il numero non si riduca ancora, stante quello che si sente in giro a proposito di qualche altra società… Non è stata certo una bella notizia, bisogna essere sinceri, ma senza è dubbio meglio ne stiamo parlando adesso piuttosto che tra qualche mese. Il momento congiunturale generale del resto è ben noto, e basta leggere i giornali per capire senza troppi sforzi che c’è anche chi sta peggio: la Federbasket infatti non ha ammesso al campionato di serie A Napoli e Capo d’Orlando, a causa di irregolarità amministrative. Ogni commento mi pare superfluo. FIPAV, GIOCHI FATTI. A latere della presentazione del campionato si è parlato anche del rinnovo delle cariche federali, in programma per il 7 e l’8 dicembre a Bellaria-Igea Marina. Un appuntamento da non perdere (ve lo consiglio, scoprireste un mondo che neanche potete immaginare), anche se gran parte dei giochi paiono già fatti: Carlo Magri resta presidente non avendo antagonisti, Francesco Apostoli resta vicepresidente, affiancato dalla new entry Luciano Cecchi (che prende il posto di Domenico D’Alessio, forse nuovo responsabile della giudicante), nel consiglio tornerà il modenese Vasco Lolli, Paolo Penazzi resterà ma passando in quota atleti (!), entrerà quasi certamente Pippo Callipo insieme all’attuale vicepresidente del comitato provinciale di Verona, resterà il plenipotenziario Renato Arena. Insomma, poche news in vista, lo avete capito. La rivoluzione autentica arriverà al prossimo mandato, per il quale sono già iniziate le grandi manovre, almeno così qualcuno sta tuonando in giro: in quattro anni però può cambiare tutto o nulla, soprattutto con un Mondiale di mezzo, e questi discorsi li sento ormai da almeno un decennio… BUONE INTENZIONI. Venerdì scorso sono stato invitato al corso per i responsabili della comunicazione delle varie società di serie A organizzato dalla Lega femminile (e coordinato dall'ex consigliere Paolo Daidone: dovrebbe essere lui l'uomo che reggerà il movimento del futuro insieme al presidente Fabris?). E’ stato un incontro interessante e soprattutto chiarificatore, nel quale ho potuto finalmente spiegare davanti a tutti la posizione di Sky Sport, presente, passata e futura, nonché le esigenze della tv per il bene del volley rosa. Specificando che andare in onda su Sky Sport 2 non significa essere relegati nel ghetto e che anzi deve essere inteso come una straordinaria opportunità di crescita. Spero di essere stato chiaro, visto che mi pare che sull’argomento ci siano ancora poche idee e soprattutto quelle che ci sono mi paiono poco chiare: la nuova stagione scatterà mercoledì 8 ottobre con la Supercoppa Italiana tra Pesaro e Bergamo, e siamo pronti a rendere ancora più appetibile sul piccolo schermo questo sport meraviglioso. Buona pallavolo a tutti!
15/09/2008
Bravissime le azzurrine campionesse d'Europa juniores
Eccoci di nuovo qui, per festeggiare – finalmente – un titolo azzurro. Quello europeo conquistato dalla Nazionale juniores femminile, capace di giocare una grandissima pallavolo e di battere in finale con il netto punteggio di 3-0 nientepopodimeno che la Russia. Bene, anzi, benissimo, con tanto di complimenti strameritati per le azzurrine del bravissimo Marco Mencarelli, riuscite a far tornare il sorriso sul volto di chi ama la pallavolo dopo un’estate tutt’altro che esaltante. Sia per quanto riguarda le Nazionali maggiori, poco soddisfacenti a Pechino, che per quanto concerne gli azzurrini, solo quinti all’ultima rassegna continentale vinta dalla Francia, squadra che - per bocca del mio amico Luca Cantagalli, vice di Gigi Schiavon sulla panchina dell’Italia - è ben dotata fisicamente e soprattutto… gioca molto bene a pallavolo. Particolare non irrilevante, anche se spesso trascurato… RAGAZZE D’ORO. Che il movimento rosa vivesse da tempo un buon momento lo sapevamo, e a Foligno è arrivata puntuale la conferma. Possiamo dormire sonni tranquilli in vista del futuro, e possiamo nel contempo considerare il passo falso olimpico un semplice incidente di percorso (devo però ancora capire se è da imputarsi semplicemente all’assenza della Del Core che ha rotto gli equilibri oppure c’è dell’altro che bolle in pentola come ho sentito sussurrare…). Il Club Italia continua a sfornare elementi interessanti, le ragazze continuano a darsi appuntamento sotto rete in massa in ogni angolo d'Italia, il livello tecnico resta sempre altissimo. Sono obiettivamente tranquillo, anche in prospettiva Mondiale 2014 che verrà organizzato proprio nel nostro Bel Paese (quello maschile è stato invece assegnato alla Polonia). MONDIALE 2010. Qui stiamo però proiettandoci forse troppo nel futuro. Prima sarebbe meglio concentrarci sul Mondiale maschile che andrà in scena in Italia tra due anni esatti. Forse non tutti lo sanno ancora, ma vi posso assicurare che sarà proprio così, e che nelle città designate si dovrà lavorare intensamente per preparare tutto in maniera perfetta. Vabbè che siamo il Paese delle Meraviglie e dei Miracoli, ma forse stiamo un po’ esagerando… Chi ha notizia della rassegna iridata del 2010 batta un colpo, please. E nel contempo si cerchi di convincere Fei e Cisolla a non lasciare la banda di Anastasi, altrimenti finisce che devo rinunciare a uno dei fenomeni che abbiamo a Sky Sport (il Nano prenda chi vuole tra Vullo, Bertoli, Zorzi, Cantagalli e il nuovo arrivato che debutterà sabato...). Continua in allegato con le Elezioni Federali, la bega Molten-Mikasa, Via i veli, Invasione lecita, Sky e donne binomio vincente, Fabris Presidente, Storie diverse: Francesca Mari e Sandra Vitez, Campionissimi Paolo Nicolai e Francesco Giontella.
04/09/2008
Ci siamo rinnovati nella veste e nei contenuti, grazie a tutti
Sono sinceramente commosso, e nel contempo orgoglioso. Da oggi e’ on line la nuova versione di “dallarivolley.com”, il sito ideato qualche anno addietro insieme agli amici di Siglacom, fantastici compagni di viaggio che ancora una volta hanno svolto un lavoro straordinario. Raramente ho trovato tanta unita’ di intenti, tanta sinergia, tanta disponibilita’: con Giordano Mozzi, Isabella Cavicchini, Nicola Pietralunga e tutti gli altri fantastici specialisti della miglior societa’ di web marketing in circolazione si lavora nel migliore dei modi, capiscono le mie esigenze in un nanosecondo. Anzi, spesso le anticipano, dando preziosi consigli e me e a tutti quelli che collaborano a questa creatura, in particolar modo a mio fratello Lanfranco e a Fiorenzo Galbiati, il fotografo che ci fornisce tante, bellissime immagini. Sono felice, devo riconoscerlo, anche e soprattutto per tutti voi che solitamente consultate “dallarivolley.com”: siete tanti, e vi moltiplicate ogni giorno. Anche per questo vi ringrazio di cuore. Come ringrazio di nuovo tutto il fantastico staff di Siglacom. Nella promessa che continueremo a migliorarci e a tenervi aggiornati sul meraviglioso mondo della pallavolo, con aggiornamenti e anticipazioni sul volley italiano e internazionale, maschile e femminile, sul beach volley e sulle coppe europee. Siamo prontissimi a vivere insieme una nuova, appassionante stagione: abbiamo scaldato i motori per andare a 300 all’ora. Voi siete gia’ ai blocchi di partenza? Buona pallavolo a tutti!
27/08/2008
Complimenti agli States, arriva Marshall in azzurro?
Archiviata l’Olimpiade, è tempo di qualche riflessione in tutta serenità. Iniziando dai complimenti sinceri alla nazionale statunitense maschile, che ha vinto un grande oro stupendo il mondo intero. Dopo il trionfo in World League, la squadra di Hugh McCutcheon ha concesso il prestigioso bis con merito, piegando nientepopodimeno che il Brasile campione di tutto ma costretto alla resa dopo sei anni di dominio assoluto. NIENTE CAMPIONATO. E dire che negli States non c’è un campionato professionistico, anche se esiste un’eccellente attività a livello di college. La Lega Pro invece non riesce proprio a decollare: ci ha provato a più riprese Doug Beal ma non c’è stato nulla da fare, soprattutto per la difficoltà nel trovare una tv che credesse nel progetto investendovi risorse. Nonostante ciò, gli Usa hanno vinto la medaglia più prestigiosa, facendo tris dopo gli ori di Los Angeles 1984 e di Seul 1988 (quelli di Karch Kiraly e Steve Timmons, tanto per intenderci). Hanno vinto grazie a una grande pallavolo, ispirata da quel fenomeno che corrisponde al nome di Lloy Ball e chiusa con frequenza dal formidabile terminale offensivo Clayton Stanley, premiato mvp di Pechino (entrambi hanno vinto la Champions League con la Dinamo Kazan). Intorno a loro un ottimo gruppo, molto motivato (ancor più dal dramma vissuto dal proprio allenatore, che ha visto morire accoltellato lo suocero e ferire gravemente la suocera mentre era a passeggio con sua moglie, l’ex nazionale Elisabeth Bachman), ma non certo fatto di stelle di primissima levatura, con buonissimi giocatori impegnati in Europa: Priddy a Novosibirsk, Lee ad Ankara (a breve a Modena), Millar a Milano, Salmon a Latina, Lambourne a Olsztyn. Tutti bravi nel crederci, confermando che se si trova la giusta alchimia nel volley di oggi è possibile tutto. GRANDE SLAM. Oltre all’oro della nazionale maschile, il volley stelle e strisce ha vinto l’argento con la nazionale femminile di Jenny Lang Ping e ha fatto la doppietta nel beach volley con Todd Rogers-Phil Dalhausser nel maschile e Misty May-Kerry Walsh nel femminile, queste già oro ad Atene. Non male davvero, con l’obbligo di riflettere da parte di tutti su questa organizzazione che così tante soddisfazioni ha saputo regalarsi. ARRIVA LEO? Anche gli azzurri si leccano le ferite, checché se ne dica. Con l’ennesimo ciclo terminato (basta nazionale in futuro per Meoni, Bovolenta e probabilmente Zlatanov). Okay, il ct Anastasi sostiene che gli azzurri hanno fatto il massimo, ma questo massimo non è apparso sufficiente per vincere una medaglia: l’ultima volta era successo nel 1992 in quel di Barcellona, una vita fa. Bisogna riflettere sul futuro, su questo non ci sono dubbi, mixando in fretta giovani e meno giovani per dar vita al gruppo che dovrà regalare gioie nel Mondiale di scena in Italia tra due anni. E chissà che il rinforzo più importante si rappresentato da Leo Marshall, che il prossimo mese di settembre si sposerà con una modella romana. Ci saranno i tempi tecnici per naturalizzarlo in viste dalla rassegna iridata e schierarlo come è stato fatto con Tai Aguero?
24/08/2008
Stati Uniti d'oro, azzurri quarti
Come archiviamo l'Olimpiade di Pechino? In maniera tutt'altro che entusiasmante, bisogna essere obiettivi. Se certe cose non ce le diciamo tra di noi, allora non andiamo da nessuna parte. Male le azzurre di Massimo Barbolini, messe fuori dai quarti di finale ad opera degli Stati Uniti, poi secondi alle spalle del Brasile, oro al femminile per la prima volta nella storia (con Ze' Roberto formidabile, unico ad aver vinto la rassegna a Cinque Cerchi anche con la Seleçao maschile nel 1992 a Barcellona). Non entusiasmanti gli azzurri di Andrea Anastasi, esclusi dal podio conseguentemente alla netta sconfitta collezionata nella finale per il bronzo dalla Russia, vincitrice per 3-0. I perche' sono tanti e pochi. L'Italdonne ha pagato un black out totale - quasi inspiegabile - nel momento piu' delicato della sfida con le avversarie a stelle e strisce: avanti 2-1, hanno visto spegnersi la luce, senza piu' riuscire a riaccenderla. Un vero peccato, che ha significato la vanificazione di un sogno alla portata di una squadra molto forte che aveva dominato le scene internazionali lo scorso anno vincendo Europei e Coppa del Mondo (dove aveva chiuso addirittura imbattuta). Il futuro comunque appare roseo, e non e' un gioco di parole, perche' il movimento appare vivo, i ricambi generazionali ci sono, il ct e' eccellente: al campionato, che si sta un po' impoverendo di protagoniste, il compito di mantenere la nostra nazionale ai vertici mondiali. Diverso assai il discorso per l'Italia maschile, per obiettivita' tartassata assai dalla sventura in questa rassegna cinese: gli infortuni hanno messo fuori gioco Fei, Corsano e Mastrangelo, tre big, e il ct ha dovuto ricorrere alle alchimie per risolvere situazioni complicate: nel volley moderno dover rinunciare all'attaccante principe e al libero appare piuttosto difficile (e per fortuna che Paparoni e soprattutto Gavotto, il prossimo anno compagni a Montichiari, se la sono cavata bene). Dopo tre Olimpiadi sempre sul podio, gli azzurri questa volta non ce l'hanno fatta chiudendo quarti. Qualcuno potra' anche dire che fino ad aprile questo poteva apparire un risultato quasi impossibile da raggiungere, ma una volta arrivati in semifinali era doveroso sognare in grande: la realta' e' invece stata diversa, con una semifinale persa - pur giocando bene - con un Brasile forse non irresistibile e un bronzo invece mai nemmeno accarezzato. Peccato davvero. Questo risultato e' pero' forse specchio fedele di un movimento che fatica a rinnovarsi, centellina i talenti del futuro (a parte l'ottimo Matteo Martino), paga una programmazione forse non sufficientemente programmata.
22/08/2008
Azzurri sconfitti da Brasile, il bronzo passa dalla Russia
Bravi lo stesso. Lo dico dal profondo del cuore. Sto parlando ovviamente degli azzurri, che nella terribile semifinale con i terribili brasiliani del grande Bernardinho hanno dato tutto quello che avevano dentro, hanno giocato - molto bene - con il cuore e con la mente, ma non ce l'hanno fatta a battere la Seleçao che ci fa pensare da sei anni. Non sono stati sufficienti un eccellente approccio al match, la voglia di centrare la grande impresa contro-pronostico, la consapevolezza di poter affrontare a viso aperto la piu' forte squadra del mondo, il recupero in extremis di Alessandro Fei, gettato nella mischia nel quarto set. L'Italia alla fine e' stata piu' debole di un formidabile avversario, ma soprattutto e' stata piu' debole della sfortuna che continua a tormentarla: fuori Mirko Corsano all'inizio del primo set, vinto con autorevolezza per 25-19, fuori Gigi Mastrangelo a meta' del terzo set per infortunio alla caviglia sinistra (sostituiti rispettivamente da Paparoni e da Bovolenta). E' finita 3-1 per gli olimpionici in carica, un gruppo fantastico che ha in Gustavo il suo autentico leader, squadra mitica che gioca una pallavolo cosi' bella da lasciare spesso a bocca aperta continuando a stupire dopo tanti anni di dominio internazionale: gli azzurri hanno tenuto il passo, hanno lottato strenuamente, ma alla fine non ce l'hanno fatta meritandosi comunque applausi a scena aperta. Li hanno fatti anche tutti gli amici che con me hanno seguito - palpitando - la semifinale all'interno del motor home di Sky Sport nel bellissimo, nuovo circuito di Valencia, dove stiamo vivendo il GP d'Europa di Formula 1 (motivo per il quale non ho purtroppo potuto seguire il volley in Cina). Adesso bisogna riposare fisico e psiche per cercare di centrare un bronzo importantissimo contro la Russia, che nell'altra sfida e' stata piegata 15-13 al tie break di una sfida palpitante persa con gli Stati Uniti, fantastica realta', capace di esprimersi su livelli di assoluta eccellenza grazie alla regia di un superlativo Lloy Ball. Domenica ci sara' da divertirsi, con due finali da non perdere assolutamente, nella speranza di poter applaudire gli azzurri sul podio, impresa preventivata per le azzurre ma forse irreale alla vigilia per la squadra di Andrea Anastasi. Le prime quattro che si contendono le madaglie a Pechino sono le stesse di Atene, anche se le semifinali di oggi erano invece state le due finali di quattro anni fa in terra ellenica: allora a vincere l'oro era stato il Brasile, alla luce del 3-1 inflitto all'Italia, mentre la Russia aveva avuto la meglio 3-0 sugli Stati Uniti: questa volta la musica e' invece cambiata, nonostante il gotha della pallavolo mondiale veda sempre le medesime forze imporre la propria legge. Ultima nota dedicata a un altro italiano che sabato ha vissuto una giornata indimenticabile: Massimo Menghini e' stato designato ad arbitrare la finale femminile, coronando con merito una bellissima carriera. Sono sinceramente contento per lui, complimentandosi per aver diretto una partita perfetta tra Brasile e Stati Uniti, che - per una coincidenza certo non casuale - ha visto di fronte le stesse nazionali che si contenderanno il successo anche nel torneo maschile. Buona pallavolo e buone Olimpiadi a tutti!
19/08/2008
Le azzurre dicono addio a Pechino, adesso forza azzurri!
Peccato, davvero. Il sogno delle azzurre si è infranto contro gli Stati Uniti, bella squadra, ottimamente allenata e motivata da quella grande persona che è Jenny Lang Ping, capace di eliminare l’Italia aggiudicandosi con un netto 15-6 un tie break scriteriato, approcciato malissimo e concluso peggio. Peccato, lo ribadisco. Perché il gruppo di Massimo Barbolini avrebbe meritato di centrare una storica semifinale della rassegna olimpica per la sua forza, la sua classe, la sua capacità di adattarsi alle difficoltà. Invece e’ andata male, molto male. Olimpiade finita ai quarti di finale esattamente come nel 2004 ad Atene, allorquando ad eliminare le azzurre - sempre al tie break - era stata Cuba, l’avversaria che avrebbe atteso l’Italia dopo aver piegato per 3-0 la Serbia, regalando in tal modo una sfida nella sfida, con Tai Aguero contro le sue ex compagne con le quali aveva saputo conquistare nella sua altra vita agonistica due ori a Cinque Cerchi. Adesso invece l’obbligo è quello di riflettere su una sconfitta difficile da prevedere e difficile da metabolizzare, anche se ineccepibile per come è maturata: avanti 2-1, le campionesse d’Europa si sono letteralmente smarrite, hanno perso male il quarto set e in pratica non hanno mai giocato nel quinto. Peccato, davvero. Sperando che adesso non inizino stupidi e inutili processi sommari. Peccato, perché era la volta buona per cercare di vincere il primo oro della storia in una manifestazione che continua a essere stregata, non solo per i nostri ragazzi. “Questa partita non sarà facile da dimenticare” ha commentato alla fine Leo Lo Bianco, mentre Nadia Centoni ha sottolineato “La tristezza in noi è tanta”: credo a entrambe, so che queste loro parole sono venute dal profondo del cuore. A giocarsi le medaglie saranno invece Cuba e Stati Uniti da una parte, Brasile e Cina dall’altra: la formazione di Zé Roberto, trasformata dopo un 2007 da dimenticare, ha eliminato senza patemi il Giappone, le padrone di casa – olimpioniche in carica - hanno messo fuori gioco la Russia di Gianni Caprara campione del Mondo, altra delusione del torneo asiatico (e il tecnico romagnolo ha già detto che lascerà la panchina delle iridate). Tutte le nostre speranze a questo punto sono riposte sugli azzurri, che hanno superato il temibile quarto di finale con la Polonia vice-campione del Mondo, guidata da Raul Lozano (ormai esonerato dalla Federazione polacca): ostacolo bypassato solo 17-15 al termine di un combattutissimo tie break chiuso dalla giovane speranza italica Matteo Martino dopo essersi trovata avanti 2-0. Ottimo Mauro Gavotto (21 punti nel ruolo di opposto titolare al posto dell'infortunato Fei, recuperà in tempo per la semifinale?), bene capitan Cisolla e il navigato Bovolenta, senza dimenticare il prezioso apporto del rientrante Mirko Corsano. L’Italia deve comunque superarsi per centrare la finale, nella quale dovrà vedersela con il Brasile, passato senza tremare dal quarto con la non irresistibile Cina (battuta per 3-0). L’Italvolley ha una grande responsabilità: quella di tenere alto l’onore di tutto lo sport azzurro di squadra, in evidente crisi. Assente dall’Olimpiade le nazionali di basket maschile e femminile, hanno già lasciato Pechino sia il calcio che la pallanuoto, seguite oggi dall’Italvolley rosa. Che qualcosa non funzioni per il meglio mi pare evidente: sia il Coni che le varie Federazioni devono fare un bell’esame di coscienza e cercare rimedi per un futuro che non promette nulla di buono. Indipendentemente dal numero degli stranieri utilizzati in campionato e dai regolamenti. Buona pallavolo e buone Olimpiadi a tutti!
17/08/2008
Per le azzurre gli Stati Uniti nei quarti di Pechino, per gli azzurri la Polonia
La azzurre trovano dunque gli Stati Uniti sulla propria strada nei quarti di finale della rassegna olimpica. Non è andata male, nel complesso, pur nel rispetto della qualità delle avversarie. La squadra di Massimo Barbolini ha dunque la possibilità concreta di staccare martedì il biglietto per la semifinale, in cui poi incontrerebbe la vincente della sfida tra Cuba e Serbia. Un cammino difficile ma non proibitivo, con la possibilità di riordinare un po’ le idee dopo la batosta subita ad opera del Brasile di Zé Roberto, apparso a Pechino in ottime condizioni: per le sudamericane adesso l’ostacolo – poco difficile – è rappresentato dal Giappone, mentre l’altro quarto è quello sulla carta più equilibrato: le padrone di casa della Cina se la vedono con le campionesse del Mondo della Russia. Siamo arrivati in dirittura d’arrivo di un torneo nel quale l’Italia ha favorevolmente impressionato a lungo prima di incappare nella vena delle verde-oro, molto migliorate rispetto alla passata, deludente, estate: è il momento della verità, nel quale è vietato sbagliare per raggiungere il traguardo più importante e tutt’altro che proibitivo per un gruppo che ha la potenzialità di raggiungerlo. Ne sono convinto e vado ripetendolo, come di certo sta facendo anche il bravissimo ct, che pure – conoscendolo bene da tempo – starà predicando tranquillità e serenità, pensando solo al prossimo impegno: filosofia corretta, soprattutto a questo punto di un torneo che, comunque si concluderà, verrà ricordato per il dramma umano vissuto da Tai Aguero, la fuoriclasse italo-cubana che ha voluto ringraziare tutti quelli che le sono stati vicini nel difficile momento della scomparsa della mamma: Coni, Federvolley e Consolato cubano hanno fatto di tutto per farle riabbracciare per l’ultima volta ma il miracolo non è riuscito. Il sogno di tutti è quello di poter applaudire Tai mentre chiude l’ultimo attacco della finale a Cinque Cerchi, firmando in questo modo il suo terzo trionfo olimpico con una dedica assolutamente speciale. AZZURRI AVANTI TUTTA. Intanto abbiamo conosciuto quali saranno gli avversari degli azzurri nei quarti di finale, resi noti solo dopo l’ultima sfida del girone di qualificazione contro la Cina; vinta solo 16-14 al tie break. Grazie alla tanto sospirata vittoria sulla Bulgaria, giunta dopo tre anni di digiuno contro i balcanici di Martin Stoev, l’Italia spera adesso di poter ritrovare dalla sua la dea bendata che pare averla dimenticata, visti i tanti infortuni che hanno messo fuori gioco Fei (ancora indisponibile), Corsano (in grado di giocare) e Mastrangelo (visto in campo contro i cinesi). Andrea Anastasi è però oggi tecnico maturo ed esperto e non si è certo fatto demoralizzare né da una situazione piuttosto complicata né da brutto passo falso con gli Stati Uniti (in un autentico momento di grazia pallavolistico dopo il trionfo in World League) e sa perfettamente che il suo gruppo può arrivare molto avanti. Basta lasciarlo tranquillo e dargli la fiducia che merita, esattamente come ha fatto con il giovane Matteo Martino, divenuto ormai titolare fisso in una squadra matura e completa. L’ostacolo dei quarti è rappresentato dalla Polonia vice-campione iridata guidata da Raul Lozano, un brutto cliente insomma. Poi, in caso di auspicata vittoria, l'avversaria in semifinale sarà al 99 per cento il Brasile, che nell'altro quarto se la vede con la non irresistibile Cina. Nulla è però precluso a chi ci crede, e solo chi pensa in grande può centrare grandi imprese. Facciamo pertanto tutti il tifo sia per l’Italia maschile che per quella femminile, nella speranza che le loro imprese possano tra l’altro ridare linfa vitale all’intero movimento. Ne abbiamo decisamente bisogno. Buona pallavolo e buone Olimpiadi a tutti!
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