Home
Editoriali
Volley story e interviste
News
Campionato maschile
Campionato femminile
Attività internazionale
Coppe europee
Beach volley
Olimpiadi di Rio 2016 - Volley
Olimpiadi di Rio 2016 - Beach Volley
Olimpiadi di Tokyo 2020 - Volley
Olimpiadi di Tokyo 2020 - Beach Volley
Volley mercato
Competizioni
Volley Maschile
Volley Femminile
Eventi
Libri
Guida al Volley
Altri libri
‹
›
Editoriali
Volley story e interviste
News
Volley mercato
Archivio Editoriali
n. 955 - pag. 68/80
«
66
67
68
69
70
»
visualizza tutti
n. 955 - pag. 68/80
«
66
67
68
69
70
»
visualizza tutti
09/08/2008
Il coraggio di osare
Conosco Tai Aguero da tantissimi anni. Prima l'ho ammirata dominare un'infinita' di manifestazioni internazionali, l'ho vista vincere in pratica da sola insieme a Regla Torres l'Olimpiade australiana nel 2000, poi l'ho conosciuta bene una volta che ha deciso di lasciare definitivamente il suo Paese per girare pagina, per vivere una vita nuova, lontano da tutto e da tutti, in primis dagli affetti famigliari. Scelta rispettabile in quanto oltremodo dolorosa, condivisibile da qualcuno e rinnagabile per qualcun altro, ma comunque coraggiosa. Dall'ormai lontando 2001, allorquando lascio' nottetempo il Torneo di Monterux per raggiungere Perugia e la sua nuova esistenza pallavolistica e umana, Tai ha vinto tantissimo con il club umbro, ha ripreso a sorridere, si e' fatta amare, e si e' sposata con un italiano, conosciuto ovviamente grazie alla pallavolo. Forse non avrebbe potuto essere diversamente, e cosi' e' stato. Con la sua dolce meta' se ne e' andata prima a Novara e poi in Turchia, e grazie al matrimonio ha potuto godere di un nuovo status, quella di nostra connazionale. A tutti gli effetti, tanto da meritarsi la convocazione in azzurro dal suo vecchio maestro perugino Massimo Barbolini, quando il ct modenese l'ha chiamata a vestire la maglia della nazionale italiana. Scelta ovviamente molto difficile, ancora una volta, ma ponderata a lungo: alla fine la risposta e' stata affermativa, e grazie anche a quella decisione l'Italia e' diventata per tutti la squadra da battere, la numero uno: prima campione d'Europa e poi - addirittura imbattuta - dominatrice dell'ultima Coppa del Mondo. Con Tai sempre sugli scudi, come del resto e' inevitabile: lei oggi e' la numero uno al mondo, una gigante capace di fare sempre la differenza, una fuoriclasse che sa fare tutto e benissimo, una campionessa nel cuore e nella mente prima che nel corpo da superatleta, che non disdegna pure le sfide con uomini che spesso batte. Il destino, beffardo, questa volta le ha giocato un brutto scherzo.
29/07/2008
Olimpiade, arriviamo!
Ancora poche ore e scatta il momento più importante dell’anno, il più atteso, il più prestigioso per uno sportivo: l’Olimpiade. Si giocherà a Pechino, dove ci si augura che i numerosi sogni cullati per tanti anni possano divenire splendida realtà: la pallavolo italiana insegue da troppo tempo l’oro a Cinque Cerchi, e dopo le cocenti e indimenticabili delusioni degli azzurri a Barcellona 92 e ad Atlanta 96 (senza peraltro dimenticare Sydney 2000), questa volta sono le ragazze di Massimo Barbolini ad ambire a ragione al gradino più alto del podio, anche se io insisto nel non sottovalutare i ragazzi di Andrea Anastasi (nonostante un cammino non esaltante nella recente World League vinta a sorpresa dagli Stati Uniti, con il Brasile che ha perso un appuntamento internazionale dopo 6 lunghi anni!). AZZURRE D’ORO? L’Italdonne può contare su una formazione di primissimo livello, forte sia a livello di individualità che di collettivo, con la mentalità giusta per affrontare il Torneo per eccellenza: dopo il successo all’ultimo Europeo e il cammino trionfale nell’ultima Coppa del Mondo, la squadra di Barbolini parte con i favori del pronostico, inutile nascondersi dietro a un dito, pur nella consapevolezza che le avversarie sono di primissimo livello. Nel panorama internazionale oggi basta un nonnulla per perdere o per vincere, tanto è l’equilibrio che caratterizza le prime del ranking: Italia, Russia, Brasile, Cina, Cuba e Polonia possono vincere ma anche essere protagoniste di un clamoroso flop, dipenderà da tantissimi fattori. Io scommetto che l’Italia si fregerà alla fine di una medaglia, e mi auguro ovviamente possa essere quella del metallo più prestigioso. Il ct ci crede e non ha lasciato nulla di intentato pur di centrare il traguardo più significativo della sua pur eccellente carriera (il prossimo anno tornerà a guidare un club, come vorrebbe?), confermando di essere lungimirante assai portando con sé alla fine due liberi (Cardullo e Croce), garantendosi in tal modo una copertura superlativa in uno dei ruoli più delicati della pallavolo Moderna. L’importante sarà impattare con attenzione il primo girone, che alla prima giornata - sabato 9 agosto - regalerà subito al Capital Indoor Stadium la supersfida con la Russia di Gianni Caprara e Irina Kirillova: vincere al debutto con le campionesse del Mondo significherebbe un abbrivio galvanizzante e benaugurate in vista delle partite tutt’altro che proibitive con Kazakhistan, Algeria e Serbia, prima del gran finale del girone con il temibilissimo Brasile di Zé Roberto, che di recente ha dato alle azzurre una sonora lezione. L’Italia ha comunque un appuntamento con la storia che non vuole e non può lasciarsi sfuggire, un’occasione probabilmente non irripetibile ma di certo ghiottissima. E confermo le mie impressioni nonostante la grande Tai Aguero abbia dovuto lasciare il gruppo prima dell'avventura cinese per accorrere al capezzale della madre morente, rientrando in tal modo a Cuba per la prima volta dopo la fuga che l'aveva portata in Italia (neppure per la morte del padre aveva potuto rientrare nell'isola caraibica): un grande abbraccio alla fuoriclasse dell'Italia, che dovrebbe tornare in tempo per i quarti di finale.AZZURRI D’ORO? Io credo fermamente anche nella squadra maschile, che quando gioca come sa può competere con chicchessia. Il volley al top è però caratterizzato da un livellamento di valori impressionante, come del resto hanno confermato pure le recenti finali di World League, e pertanto l’Italia dovrà preparare al meglio dettagli tecnico-tattico e soprattutto delicati aspetti di carattere psicologico per evitare brutte sorprese. Il gruppo però è di primissimo livello, completo in ogni reparto, e se la diagonale Vermiglio-Fei renderà come è nelle sue possibilità, nessun traguardo è precluso agli azzurri. Ne è perfettamente consapevole anche Andrea Anastasi, da vecchio volpone qual egli è (gli anni passano per tutti, e anche il Nano ne ha vissute ormai tantissime di esperienze, di belle e di brutte…): sono convinto che farà tesoro anche dell’amarezza olimpica australiana, determinata da una semifinale disgraziata con la Serbia dei fratelli Grbic e di un super Vujevic che ha “relegato” l’Italia alla finale per la medaglia di bronzo.
15/07/2008
I voti al campionato maschile
Chiuso un volley-mercato scoppiettante, diamo un po’ i voti di mezza estate al prossimo campionato maschile. Così, tanto per giocare. Poi il campo - come sempre - darà i suoi verdetti inappellabili e forse anche sorprendenti. Sottolineando fin da subito che sono in tanti a sognare lo scudetto, non celando le proprie ambizioni dopo campagne-acquisti altisonanti. BRAVI, BENE, BIS. Determinata Trento, che dopo il primo scudetto vorrebbe anche la prima Champions League. Allungata inevitabilmente la panchina per i tanti impegni europei, il nucleo dei titolari è rimasto quello portante, con Vissotto al posto di Nikolov e Riad al posto di Jeroncic. Obiettivo: ripetere l’impresa storica. Arrembante Treviso, cha ha cambiato solo il palleggiatore: via Pujol (tornato in Francia, al Cannes) e dentro il funambolico Ricardo, una scommessa che Renan sa di poter vincere. Obiettivo: lo scudetto. Pugnace Cuneo, rinforzatasi con i tricolori Jeroncic e Nikolov, che dovrà garantire punti su punti alla solida squadra di Prandi. Obiettivo: almeno la finale. Solida Macerata, che ha in pratica cambiato solo Paparoni con il giovin talento Martino, migliorando non poco il peso offensivo. Fefè De Giorgi dovrà lavorare su un gruppo che sarà impegnato su più fronti, tra campionato e Champions. Obiettivo: almeno la finale. Spumeggiante Piacenza, che ha messo qualche pedina su un’intelaiatura collaudata: i volti nuovi sono quelli di Falasca, Insalata, Rak, Durante, una scommessa nel ruolo di libero. Non nuovo invece per i tifosi biancorossi Leo Marshall, tornato a casa. Obiettivo: almeno la finale. Volitiva Perugia, attivissima su più fronti: il presidente Sciurpa ha chiuso con Bovolenta, Botti, Felizardo, Kovacevic e Savani, gran colpo. Obiettivo: almeno la finale.
30/06/2008
Roma e Bologna in A2 uomini, Giani nella Hall of fame
Pensieri in libertà di mezza estate, con il volley-mercato che sta raggiungendo la temperatura che sta caratterizzando queste afose giornate di inizio luglio. Le società per fortuna paiono vive e vegete, almeno stando alle tantissime operazioni che stanno andando in porto: speriamo solo che la prossima stagione sia più tranquilla da punto di vista economico/finanziario rispetto a quella da poco archiviata con la chiusura di Milano e la minacciata chiusura di Roma. GIANGIO GRANDE TRA I GRANDI. Un abbraccio forte forte al grande, unico Andrea Giani, inserito con merito indubbio nella Hall of Fame, secondo italiano di sempre dopo Andrea Gardini (senza dimenticare ovviamente Julio Velasco). La motivazione del mio amico Doug Beal è ineccepibile: “A un grande giocatore che ha fatto della duttilità il suo punto di forza nell’epoca della specializzazione”. Congratulazioni sincere al Giangio a nome di tutti quelli che gli hanno voluto bene e amano questo meraviglioso sport che ha saputo interpretare in maniera sopraffina. CAPITALE SALVA IN EXTREMIS. Proprio sul filo di lana il presidente Massimo Mezzaroma ha sciolto le riserve e ha iscritto la sua squadra alla serie A2, scegliendo Ermanno Piacentini per la panchina e optando per una squadra molto “romana”, con qualche giovane e in più la coppia Tofoli-Osvaldo Hernandez.
20/06/2008
Ruben Acosta lascia la presidenza Fivb
Devo ammetterlo: sono sinceramente sorpreso. Non mi sarei mai aspettato che Ruben Acosta avrebbe annunciato le dimissioni da presidente della Fivb dopo l’Olimpiade di Pechino, non avrei mai creduto che avrebbe tenuto fede a quanto anticipato prima del Congresso Mondiale in Dubai. E invece mi sono sbagliato. UN IMPERO LUNGO 24 ANNI. Il presidentissimo messicano e’ stato eletto presidente della Federazione Internazionale nel 1984, in occasione dell’Olimpiade di Los Angeles, succedendo al francese Paul Libaud, numero uno del movimento mondiale dal primo giorno di fondazione della Fivb, nel lontano 1947. Quello di Acosta e’ stato un vero e proprio regno, in pratica incontrastato, durante il quale ha fatto crescere la pallavolo nel mondo intero, dando dignita’ a questo sport: dobbiamo riconoscergli grandi capacita’ manageriali, incredibili doti decisionali, un fiuto quasi unico, il coraggio di osare e di cambiare: la battuta dai nove metri di fondo campo, l’invenzione del libero nel 1997 (dal primo gennaio 2009 ne avremo finalmente due a referto, con 14 giocatori iscritti), il tocco di piede e soprattutto il rally point system nel 1998: tante novita’ che hanno fatto arricciare il naso ai puristi del volley ma che si sono rivelate vincenti. Senza dimenticare la World League ideata nel 1990 e il Grand Prix, nato poco dopo, l’ingresso del beach volley nel novero delle discipline olimpiche a partire da Atlanta 1996. Devo riconoscere di essere stato quasi sempre d’accordo con le sue idee, potendomi anche confrontare piu’ volte con lui e con la signora Malu’, assai piu’ di una moglie: una mente pensante in continua evoluzione, un talento politico pazzesco, probabilmente la miglior dirigente del panorama sportivo internazionale.
11/06/2008
Roma e Milano addio!
Incredibile, malinconico, inimmaginabile. Anche se qualche avvisaglia l’avevamo avuta e ve la avevamo anche anticipata: Roma non si è iscritta al prossimo campionato maschile di serie A1, lasciando vacante il posto (probabilmente colmato da Verona, battuta nella finale dei play off promozione ad opera di Forlì). Una brutta botta per il nostro movimento, non c’è che dire. E chi afferma il contrario sa di dire una balla colossale. Con il timore che questa situazione, già vissuta più volte in passato, questa volta non abbia un futuro.METROPOLI ADDIO. Ne stavamo parlando da tempo, il volley è lo sport della cara, sana provincia italiana. Ma mai avremmo pensato che tutto d’un colpo, come per un incantesimo malefico, avremmo perduto nel giro di un qualche giorno sia Milano che Roma, entrambe scomparse dal massimo palcoscenico nazionale. Pazzesco, non trovo altri aggettivi, anche se le motivazioni che hanno determinato questo scenario sono differenti assai. La causa non cambia comunque la realtà: il prossimo anno avremo di nuovo il volley maschile nei piccoli centri, con Taranto città più grande tra quelle coinvolte (ma la squadra del presidente Bongiovanni dovrebbe giocare a Martinafranca….).
08/06/2008
Missione compiuta
Successo doveva essere e successo e’ stato, annunciato e sofferto, soprattutto contro il Giappone nella prima giornata e contro l’Argentina nell’ultimo atto del torneo di qualificazione olimpica: a Tokyo, e questo e’ quello che conta, gli azzurri hanno staccato il biglietto per l’Olimpiade di Pechino. E in Cina ci sara’ da divertirsi, potete starne certi… COMPLIMENTI NANO. Bravo Andrea Anastasi e bravi tutti i suoi ragazzi, che hanno chiuso un torneo massacrante con un significativo e importante percorso netto: con la squadra al completo, lo avevamo detto e lo ribadisco, l’Italia e’ ben altra squadra rispetto a quella che l’obiettivo l’aveva fallito in Turchia. Potra’ sembrare banale ma questi sono i fatti. E i fatti come sempre sono inappellabili. Missione compiuta dunque, e adesso sotto con la World League per preparare nel migliore dei modi l’appuntamento piu’ importante per tutto il nostro movimento: la rassegna a Cinque Cerchi sapra’ riservare nuove soddisfazioni, perche’ di solito quando si vivono situazioni difficili si impara la lezione. Basta chiedere anche al simpatico Roberto Kubica, che l’anno scorso ha rischiato la vita in Canada sbattendo a 220 all’ora e domenica ha vinto la prima gara della sua vita proprio sul circuito intitolato all’indimenticabile e indimenticato Gilles Villeneuve. Per questo sono certo l’Italia fara’ bene a Pechino, potendo ambire al podio e – mi auguro – centrandolo.
03/06/2008
Ciao ciao Milano
Eccoci qui di nuovo insieme, dopo un week end pazzesco, passato nella bolgia del paddock di Montecarlo, sede del Gran Premio di Formula 1 più glamour dell’anno: scene pazzesche, vip a go-go, barche da sogno, milioni gettati al vento, feste da fantascienza. Una ventata inebriante, una settimana fuori dalla realtà. Monaco è veramente un mondo a parte, ti proietta in un’altra realtà: basta però stare con i piedi ben piantati per terra e comprendere che la vita è ben diversa da quella riservata ai pochi che lì si mettono in bella evidenza. Mah, il mondo è bello perché è decisamente vario. L’importante è tornare alla nostra, cara pallavolo, con qualche inevitabile riflessione. CIAO CIAO MILANO. Iniziamo dalla città della Madonnina, che ha definitivamente conosciuto il suo triste destino sotto rete: Milano ha malinconicamente chiuso per la quarta volta in 20 anni. Peccato davvero. Claudio Giovanardi (a proposito, in bocca al lupo per una pronta ripresa visto che non sta ancora benissimo) sta per cedere il titolo per sanare in parte la situazione debitoria e ottenere di riflesso le liberatorie dai giocatori (condizione essenziale per chiudere l'operazione). Nonostante ci fossero diverse società pronte a subentrare (Latina e Verona su tutte) i diritti della serie A1 sono andati a Pineto, che giocherà a Pescara o a Roseto degli Abruzzi. A questo punto occorre presentare tutta la documentazione richiesta per l'iscrizione al campionato e attendere l'okay della Lega maschile entro le ore 12 del 2 giugno. Stessa situazione valida per Mantova e Gioia del Colle, che hanno acquistato i diritti della serie A2 rispettivamente da Oderzo e Terlizzi. E intanto Massimo Mezzaroma sta attentamente valutando l'ipotesi di spostarsi dalla capitale, viste le tante difficoltà logistiche passate e future e le offerte che gli stanno giungendo da più parti: il volley non si sposa davvero con le metropoli, bisogna ammetterlo... VERONA O FORLI’, CHI VA IN A1? La Marmi Lanza di Alberto Giuliani e la Mare&Volley di Piero Molducci si giocano la promozione nell’ultima sfida senza prova d’appello dopo che i veneti hanno vinto gara 1 per 3-1 e i romagnoli si sono imposti con lo stesso punteggio in gara 2. Bellissimo faccia a faccia, pieno di pathos e di emozioni, che premierà la squadra più coriacea e penalizzerà purtroppo un’altra grande protagonista di un campionato che nel complesso ha regalato buona pallavolo. Appuntamento da non perdere, domenica sera 1 giugno in diretta alle 21.00 su Sky Sport 2 con il commento di Stefano Locatelli, Andrea Zorzi e Fabio Vullo. FORZA AZZURRI. Mentre ero a Montecarlo, alle prese con Ferrari e McLaren, con la pole di Felipe Massa e la voglia di vittoria di Lewis Hamilton, mi ha chiamato Andrea Anastasi. Due chiacchiere con il ct le faccio sempre volentieri (la prossima volta ti porto con me, Nano, tranquillo…): argomento ovviamente la nazionale, con il prossimo impegno in Giappone, ovvero l’ultimo torneo di qualificazione olimpico che scatterà sabato alle ore 11.00 contro i padroni di casa del Sol Levante (l’Italia verrà trasmessa da Raisport Più). Ti auguro di centrare l’obiettivo, amico mio, come te lo augura tutto il mondo del volley: è un momento troppo importante per l’intero movimento, e non voglio neanche pensare all’eventualità di non andare a Pechino. Anzi, visto che ci siamo, mi sbilancio: non solo andiamo all’Olimpiade (anzi, ci vanno gli azzurri), ma una volta in Cina ci sarà da divertirsi, con il podio dietro l’angolo. Io sono fiducioso, e sono certo che lo sono anche Anastasi e i suoi ragazzi (tra i quali tornano Vermiglio, Meoni e Fei, grandi assenti al torneo di gennaio, convocati insieme a Gavotto, Mastrangelo, Birarelli, Bovolenta, Zlatanov, Cisolla, Martino, Paparoni e Manià, neo papà: una gran bella squadra, consentitemelo). MERCATO AVANTI TUTTA. Le ultime di mercato in ordine sparso, nel cuore di tante operazioni. Tra le donne Simona Gioli ha lasciato Perugia per accasarsi alla Dinamo Mosca per un super-ingaggio: insieme all’mvp della Champions League giocherà l’eterna Irina Kirillova, che torna così in campo dopo due stagioni trascorse alla guida della nazionale russa insieme a suo marito Gianni Caprara. Antonella Del Core è andata a Bergamo, l’opposto olandese Flier è approdata a Jesi al posto della Togut, che potrebbe finire a Perugia oppure in Francia, nuova destinazione della Fiorin (andata a Cannes). Busto Arsizio ha ufficializzato il libero Borri, Vicenza la Devetag, Sassuolo la Leggeri, Busto Arsizio la Kovacova, Pesaro invece la forte polacca Skowronska. Andrea Simoncelli è il nuovo allenatore della Magic Pack Cremona. Tra gli uomini, Andrea Giani è sempre più ancorato alla panchina di Modena, dove Giuliano Grani è il nuovo proprietario della società gialloblù. Taranto ha confermato Vissotto ma Roma (proprietaria del cartellino e ancora in attesa dell’ok di Glenn Hoag) ha diverse richieste per il forte opposto brasiliano; Savani continua a essere inseguito da Perugia al pari di Granvorka e Bovolenta; Saitta potrebbe palleggiare a Padova; Zlatanov è sempre inseguito da Macerata (Piacenza però non vuole mollarlo, e intanto sta trattando Rinaldi per sostituire Sergio, rientrato in Brasile); i campioni d’Italia di Trento hanno ingaggiato il palleggiatore polacco Lukasz Zygadlo, mentre Treviso continua a essere sulle tracce di un martello (Cernic o Savani). Allenatori: Gulinelli è in pole position per sostituire Travica a Vibo Valentia (dove potrebbe arrivare Parodi), Ricci dovrebbe andare a Pineto, Paolino Guidetti è stato confermato dalla neo-promossa Cavriago; Mario Fangareggi sostituisce Manu Benelli a Vicenza.Buona pallavolo a tutti! P.S. Complimenti a Marco Bonitta, che ha centrato la qualificazione olimpica con la Polonia: l’ex ct continua a tenere alto l’onore del nostro volley all’estero, al pari di alcuni suoi colleghi (Cuccarini, Guidetti, Caprara). Bravi davvero. 2° P.S. Fra un po’ è tempo di dichiarazione dei redditi e di tasse: vi prego di prendere nota della locandina che trovate in questa home page: se sceglierete di destinare il 5 per mille alla Casa della Luce e del Sorriso farete un’opera meritoria. E vi ringrazio di cuore a nome di tutti quelli che – purtroppo – dovranno usufruirne.
03/06/2008
Il volley trionfa in provincia
Lo stavamo dicendo da diverso tempo e adesso è finalmente ufficiale: Milano è scomparsa per la quarta volta in 20 anni dalle scene del grande volley. Un primato di cui non andare fieri per la città della Madonnina, questo è evidente, senza volere attribuire colpe specifiche al Gonzaga, alla Mediolanum, all’Asystel e alla Sparkling: situazioni troppo differenti tra loro, tempi troppo diversi, proprietari troppo distanti uno dall’altro come tipologia e portafoglio. VOLLEY SPORT DI PROVINCIA. Quello che conta sono i fatti, e i fatti dicono che ancora una volta la metropoli lombarda, la capitale economica d’Italia, il centro vitale del Paese, la sede faraonica del prossimo Expo, non riesce a mantenere/non si merita/non vuole la pallavolo di vertice. Chi afferma il contrario, per qualsivoglia motivo, sa di affermare il falso.
30/05/2008
Dopo il Gran premio, finalmente la pallavolo!
Eccoci qui di nuovo insieme, dopo un week end pazzesco, passato nella bolgia del paddock di Montecarlo, sede del Gran Premio di Formula 1 più glamour dell’anno: scene pazzesche, vip a go-go, barche da sogno, milioni gettati al vento, feste da fantascienza.
26/05/2008
Tempo di volley mercato
Dall’ormai lontano 1989, a.d. della prima vittoria della nazionale maschile (Europei di Stoccolma, battuta in finale la Svezia), è iniziato un fenomeno che non pare dare cenni di cedimento: l’amore sviscerato, in ogni città d’Italia, per la nostra meravigliosa nazionale maschile. Indipendentemente dalla manifestazione che la vede impegnata, indipendentemente dai giocatori che annovera in rosa. Un fenomeno incredibile, che merita opportune riflessioni da parte di tutti noi: l’immagine di questa squadra da oltre tre lustri è formidabile, e pare non venire mai scalfita dai casini che negli anni hanno sempre caratterizzato il nostro piccolo-grande mondo. IL SOGNO CONTINUA. E’ stato un grande successo anche in occasione delle due amichevoli giocate e vinte con i campioni d'Europa della Spagna: cinquemila tifosi a Modena e quattromila a Cagliari per assistere a due amichevoli, mica alla finale del Mondiale. Incredibile davvero, a conferma dell’attenzione che riescono a catalizzare intorno a sé gli azzurri, nelle cui file ha esordito alla grande Birarelli e pare ormai titolare inamovibile il giovin talento Martino. Sono sinceramente contento di poter commentare le gesta positive dei ragazzi di Andrea Anastasi, attesi a breve dal torneo di qualificazione olimpica, in programma a fine mese in Giappone: nel Paese del Sol Levante sarà vietato sbagliare, per il bene di tutto il movimento. Poi una volta in Cina, ci sarà da divertirsi, potete starne certi… IL PUNTO SUL MERCATO MASCHILE. Cerchiamo di fare un po’ il punto sulle prime operazioni di un volley-mercato che promette scintille (allora di soldini ce ne sono...). Cuneo, attivissima, ha preso l’opposto Nikolov e il centrale Jeroncic dai campioni d’Italia di Trento, e sta cercando un altro centrale (Mastrangelo? Tencati?). Lasko se ne va invece dal Piemonte (torna a Verona, dove cercano anche Semenzato?). L’Itas cerca tra gli altri i bulgari Yordanov e Stefanov, il tedesco Schops (oggi in Russia) e il serbo Miljkovic (il cui costo è però esorbitante), ma pensa anche di spostare il fenomeno Kazijski nel ruolo di opposto promuovendo Della Lunga martello titolare (Stoytchev deve comunque allungare la panchina per affrontare adeguatamente l’Europa il prossimo anno). Intanto pare abbia fatto un’offerta a Dragan Travica, per lasciarlo in prestito un anno e poi portarlo in Trentino al posto di Nikola Grbic, che cercherà di vincere la Champions League e tre due stagioni potrebbe andare a guadagnare un bel pacco di dollari in Russia. Il giovane palleggiatore figlio d’arte è però al primo posto nella lista di Modena, che sta per definire l'accordo con lui e nel contempo sta per cedere Ricardo a Treviso, dove cercano di trattenere Cisolla (ha un’offerta super dalla Dinamo Mosca), devono piazzare il francese Pujol (a Padova?) e inseguono anche Cernic e Savani, oggetto del desiderio pure di Macerata (obiettivo pure su Zlatanov) e di Perugia. A proposito, anche la Rpa non sta con le mani in mano e dopo aver confermato Sintini, sta inseguendo Goran Maric e lo spagnolo Molto e ha chiuso con il brasiliano Felizardo, già con Di Pinto a Taranto (che, in attesa di sapere dove giocherà il prossimo anno, sta cercando di farsi confermare da Roma il prestito del richiestissimo Vissotto, che però è stato confermato da Taranto insieme a Rak, Castellano e Radames Lattari). Roma attende l’imminente arrivo di Glenn Hoag in panchina, conferma Osvaldo Hernandez e accoglie il ritorno dei giovani Zaytsev e Martino. Mauro Berruto è il nuovo allenatore di Montichiari, dove ritrova i finlandesi Esko (da Padova) e Kunnasi (da Cannes) e vorrebbe Dennis. Piacenza rischia seriamente di perdere Sergio (vorrebbe tornare in Brasile, come ha già fatto Marlon), ma sta pensando a Farina come sostituto del libero verde-oro e all’opposto spagnolo Guillermo Falasca, campione d’Europa (che però è anche nel mirino di Modena). Modena infine si sta interrogando sul futuro di Andrea Giani: Giuliano Grani e Gianpietro Peia, definito in settimana l’acquisto delle quote societarie di Antonio Barone e Catia Pedrini, decideranno se confermare o meno il Giangio (che ha un altro anno di contratto): in caso contrario, peraltro ipotizzabile a questo punto, per la successione si parla di Gulinelli, di Zanini (che due anni fa aveva quasi firmato per guidare i gialloblu) e di Julio Velasco, per il quale si tratterebbe del secondo, clamoroso ritorno sotto la Ghirlandina. Ma non si esclude nemmeno l'ipotesi Moculescu, che l'anno scorso aveva già chiuso con Treviso salvo poi decidere di restare a Friedrichshafen. Per chiudere Milano: in settimana sapremo quale sarà il suo destino, a tutt’oggi piuttosto nebuloso. Intanto Antonio Giacobbe è diventato il nuovo allenatore di Isernia e Luca Monti sta per chiudere con Santa Croce.IL PUNTO SUL MERCATO FEMMINILE. Bergamo sta per chiudere con Del Core e ha firmato un triennale con la Piccinini e ha perso la Poljak e Gruen, andate in Turchia (dove girano molti soldi e dove è andato ad allenare Giovanni Guidetti, raggiungendo Beppe Cuccarini): potrebbero essere imitate dalla Skowronska. Perugia ha chiuso con la centrale ucraina Dushkyevich; Fernardinha e Campanari sono passate a Busto Arsizio; Pesaro ha rinnovato con la Guiggi; la Soninha alla neo-promossa Castellana Grotte; la Cardullo e la Osmokrovic sono restate a Novara. Jesi ha ufficializzato la panchina a Dragan Nesic (con la moglie Neli Marinova nel ruolo di vice) e punta sulla Flier nel caso in cui la Togut possa andare in Spagna. E Chieri - dopo qualche ripensamento - ha deciso di fare ancora la A1.Buona pallavolo a tutti! P.s. Saranno Forlì e Verona a contendersi l'ultimo posto a disposizione per la serie A1: la squadra di Piero Molducci, che ha messo fuori gioco dopo tre partite la coriacea Crema, e quella di Alberto Giuliani daranno di certo vita a una bellissima sfida che verrà giocata a viso aperto e verrà testimoniata in diretta da Sky Sport, come sempre la tv del volley. E un abbraccio forte forte va a Henky Held, olandese olimpionico ad Atlanta nel 1996 (ahinoi...), ormai italianissimo, anzi reggianissimo: splendido esempio di longevità, correttezza e bravura sportiva che domenica ha chiuso la sua bellissima carriera.
18/05/2008
Acosta lascia la Fivb
Devo dirvi la verità, con il cuore in mano. Vivo il magico mondo della pallavolo da più di trent’anni, ho imparato ad apprezzarne qualità uniche di condivisione dei problemi, obiettivi comuni e amore per questo sport, ma mai come adesso lo trovo frastagliato, inviperito, incattivito, alle prese con mille problemi. Mi dispiace davvero tanto. E non mi ci raccapezzo tanto, non condividendo il clima che si è venuto a creare. Un vero peccato. Me ne accorgo ancora di più vivendolo in maniera più distaccata, essendo impegnato moltissimo nella gestione di un “giochino” che si chiama Formula 1, mica brustolini. Vabbè, nella speranza che la situazione migliori a breve, e di tanto, cerchiamo di mettere a fuoco un po’ di casini. LA SORPRESA ACOSTA. La notizia è stata indiscutibilmente un fulmine a ciel sereno, anche se c’erano state un po’ di avvisaglie: la Federazione Internazionale ha emesso un comunicato nel quale di annuncia che il presidentissimo Ruben Acosta ha manifestato l’intenzione di dimettersi in occasione del Congresso programmato per il 16 e 17 giungo a Dubai. Non si conosce ancora il motivi di questa clamorosa decisione, probabilmente figlia di una sommatoria di problematiche, ma in verità non ci interessa nemmeno troppo: quello che ci interessa è il fatto che potrebbe interrompersi un regno che dura incontrastato dal lontano 1984, 24 anni durante i quali la pallavolo ha assunto livelli incredibili in tutto il mondo. E la decisione desta ancora più scalpore se se pensa che pochi giorni fa è stata inaugurata la nuova sede della Fivb, il faraonico Castello Les Tourelles. Mah, qualcosa bolle in pentola di sicuro, e non solo il problema della limitazione del numero degli stranieri come qualcuno semplicisticamente ha ipotizzato. Staremo a vedere cosa accadrà, e se Acosta manterrà fede a quanto preannunciato (lasciando il posto, pare, al cinese Wei Ji Zhong) oppure se si tratta di una boutade per rinforzare ulteriormente la sua posizione in questo momento tutt’altro che tranquillo. Mah… TRE STRANIERI. Nel frattempo Acosta, usando parole dure nei confronti dell’Unione Europea (trovandosi peraltro spalleggiato in questa posizione dal presidente della Fifa Blatter) aveva reso nota la sua volontà in merito al numero degli stranieri da utilizzarsi in futuro: nulla di nuovo per la prossima stagione, poi l’inizio della riduzione in base alle decisioni delle singole Federazioni nazionali. Dal terzo anno (2010-2011) si andrà a regime: due soli stranieri in campo, con la possibilità per i campionati più importanti di lasciare il numero a 3, senza distinzioni tra comunitari e non. Cambierà qualcosa adesso, o proseguiranno le liti fratricide? Mah… MILANO A RISCHIO. Altra nota negativa: dopo una sola stagione di A1, Milano rischia più che seriamente di perdere per la terza volta in due lustri la sua squadra di vertice (era già accaduto la Mediolanum e l’Asystel). La situazione societaria oggi pare disperata, e forse solo un miracolo potrebbe risolverla positivamente. Di certo si è aspettato troppo per cercare una soluzione positivaa, quando ormai c’era ben poco da fare. Un vero peccato, perché questa città è (sarebbe) molto importante per trainare il movimento. Se però la realtà è ben diversa, bisogna che ci rassegniamo: il volley è della sana provincia italiana, salvo qualche rara eccezione (leggasi Roma, almeno fino a quando Massimo Mezzaroma non si romperà le scatole, perché anche nella Capitale abbiamo già visto chiuder i battenti in più di un’occasione, anche recente). Dovesse lasciare Milano (il 28 maggio scade il termine per la cessione dei diritti), ci sono alcune città pronte a subentrare, Catania su tutte. Un ben casino, non c’è che dire. Mah… INIZIA IL MERCATO. Intanto, qualche nota lieta finalmente, qualcosa si inizia a muovere sul fronte delle operazioni. Tra le donne, la Piccinini ha firmato un triennale con Bergamo (la Poljak e la Gruen invece sono andate in Turchia), Fernardinha è passata a Busto Arsizio, Paola Cardullo ha rinnovato con Novara. Tra gli uomini, Mauro Berruto sarà il nuovo allenatore dell’Acqua Paradiso Montichiari; Silvano Prandi e Radames Lattari restano rispettivamente a Cuneo e a Taranto (o dove giocheranno i pugliesi); Roma ha confermato Osvaldo Hernandez, Martino e potrebbe cedere Savani (Treviso e Macerata in pole position), Mastrangelo e forse anche Miljkovic, affidando la squadra al bravissimo canadese Glenn Hoag, già vincitore di una Champions con Parigi (falliti i contatti con Bernardinho e Daniele Bagnoli). E i campioni d’Italia dell’Itas? Perderanno il forte opposto bulgaro Nikolov (destinazione Cuneo, dove se ne andrà Lasko, nel mirino di Vibo, Perugia e Verona) puntando sul suo connazionale Yordanov o su Miljkovic (costo 1.5 milioni di euro!). Ah, una nota dedicata a quei tifosi che mi risulta essersi lamentati perché nello speciale sul campionato che abbiamo realizzato a Sky Sport c’era in studio per la Scavolini Pesaro la coppia Costagrande-Guiggi e per i trentini… Andrea Zorzi: non è loro venuto in mente che abbiamo ovviamente chiesto ai giocatori e alla società di venire a Milano, ma che nessuno abbia trovato il tempo di farlo essendo impegnati nelle varie feste per lo scudetto? E’ così difficile da capire? Secondo voi non li abbiamo invitati? Mah… COMPLIMENTI A PAVIA. Chiudo con le felicitazioni alla Riso Scotti Pavia, capace di coronare il sogno della promozione in serie A1 battendo al termine di 5 bellissime partite la Magic Pack Cremona nei play off femminili: una piazza nuova, entusiasta e piena di sogni per il nostro volley rosa (nel 1995 il Villanterio militava in terza categoria!), che quest’anno ha visto approdare tra le elette anche Conegliano e Castellana Grotte. Aria nuova sottorete, ne avevamo bisogno. Buona pallavolo a tutti! P.S. Mi dicono che qualcuno continui a divertirsi a criticare tutti e tutto, anche me e Sky Sport (mi dicono ami farlo sistematicamente). Ognuno è più o meno libero di comportarsi come ritiene opportuno (senza però mai mancare di rispetto) rispondendone ai lettori (o ai telespettatori, ma non è certo il suo caso). Non ho mai sopportato quelli che screditano gli altri approfittandosene del fatto che i più non possono replicare, ci sono mille episodi che possono confermare queste mie parole. E penso pure che avesse ragione Virgilio, quando disse a Dante: “Non ti curar di loro ma guarda e passa”. Certe persone non meritano infatti nemmeno la nostra attenzione. Però non posso sottacere il fatto che abbia definito questo sito (che per me è puro divertimento, peraltro apprezzato dai fedelissimi) “un micro angolo” del volley (mah, manco lui scrivesse sul New York Times…), né il fatto che abbia iniziato a scagliarsi contro di me subito dopo che questo sito ha preso vita: sarà un caso? Forse no (e pensare che prima si professava mio grande estimatore, fin dal giorno in cui mi conobbe di persona - lui nuovo addetto stampa dello Spezzano di Walter Magnani, dicendosi onorato soltanto del fatto di potermi conoscere: mah...). Non tornerò più sull’argomento, sia perché non mi interessa, sia perché il mio tempo preferisco impiegarlo meglio, sia perché non voglio certo fargli pubblicità gratuita. Però non dia lezioni di etica a nessuno (non è certo il caso), né di giornalismo (non mi risulta abbia fatto grandi carriere all’interno di un’azienda editoriale, nonostante lo abbiano sentito dire pubblicamente - anche i miei - di ritenersi uno dei pochi “opionion maker” della pallavolo italiana: mah...), né tantomeno di televisione, di cui non è certo uno dei più grandi conoscitori in circolazione (vorrei ricordargli che intrattenimento non lo si fa con lavagne e con i migliori commentatori che ci sono, non solo in Italia, e che la nostra trentennale conoscenza del mondo del volley non passa sicuramente dai suoi giudizi). Il problema vero è che la critica deve essere costruttiva e soprattutto non offensiva, poi ci si può anche ridere sopra, dipende da come e dal perchè la si fa (Aldo Grasso, che pure sa come affondare la gente, ha la qualità e la credibilità per farlo, altri no: e tra l'altro il critico tv del Corriere della Sera ha scritto più volte di noi di Sky e anche di me in particolare più volte positivamente...). Credo di essere stato chiaro. E soprattutto la pianti di parlare male degli ascolti di Sky Sport, visto che da diverso tempo ci sta screditando (pur affermando adesso il contrario). A volte, dovrebbe capirlo, è anche questione di stile. O di pudore. Buona pallavolo a tutti!
n. 955 - pag. 68/80
«
66
67
68
69
70
»
visualizza tutti
n. 955 - pag. 68/80
«
66
67
68
69
70
»
visualizza tutti
Archivio Editoriali
DallariVolley sostiene
Contatti
Top ricerche
Site map
Condividi
Copyright © 2005-2024 Complemento Oggetto S.r.l.
Via Rubiera, 9 - 42018 San Martino in Rio (RE) - Italia
P.IVA: 02153010356 - C.F. e Registro Imprese di Reggio Emilia n. 02153010356
Capitale Sociale: € 10.000,00 i.v.
Per info: lanfrancodallari@dallarivolley.com
[Privacy Policy]
[Cookie Policy]
[Modifica impostazioni cookie]