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14/03/2008
Le città del Mondiale 2010
Il Mondiale del 2010 sta pian piano prendendo corpo. Mancano poco più di due anni al Campionato che dovrà necessariamente rilanciare l’intero movimento (non solo quello maschile) e finalmente conosciamo il nome delle dieci città che ospiteranno la rassegna iridata. LE MAGNIFICHE 10. Sono Milano (dove dovrebbe giocare l’Italia), Reggio Calabria, Modena, Torino, Ancona, Trieste, Verona, Firenze, Catania e Roma, sede della fase finale, con tanto di cerimonia di chiusura. Dopo Napoli (dove venne scippata tempo fa la first lady Malu Acosta), l’ultima esclusa è stata Parma, fortemente caldeggiata dalla presidente federale Carlo Magri, ma non dotata di palasport adeguato. Adesso, terminato il lavoro della commissione esaminatrice, il pallino passa al board della Fivb, che dovrà dare il proprio (probabile) ok. Si può dunque iniziare a lavorare concretamente in vista del settembre 2010, che non è poi così lontano… SUPER RUBEN. Tra i commissari inviati in Italia dalla Fivb figurava anche il presidente brasiliano Ary Graça, il quale intervistato da Sky Sport in merito alla successione di Ruben Acosta alla guida della Federazione Internazionale ha risposto scherzando (ma non troppo…): “Il successore di Acosta sarà Acosta, lui è Dio”. E poco dopo ecco la conferma: all’ordine del giorno del board Fivb di questa settimana figura anche il prolungamento del mandato del numero uno mondiale fino al 2012, al voto al Congresso di giugno in Dubai. Volete che mi faccia profeta e indovini come andrà? ITALIA A PECHINO. Siamo tutti più tranquilli dopo aver conosciuto finalmente i gironi di qualificazione olimpica per l’Olimpiade cinese: per la nazionale di Andrea Anastasi gli avversari - non irresistibili in verità - sono Corea del Sud, Australia, Algeria, Iran, Thailandia, Argentina e Giappone, la più pericolosa. Due considerazioni: se ci battono i nipponici è giusto non andare a Pechino. A Tokyo ci saranno Fei e Vermiglio, assenti a Izmir nel torneo di gennaio. Poter contare o meno sull’opposto c’è una bella differenza, lo sapete, e in più adesso Valerio sta giocando alla grandissima a Macerata. Tanto da meritarsi senza problemi il ritorno in azzurro. EUROPA ARRIVIAMO. Prima del torneo di maggio, “Fox” deve cercare il miracolo giovedì a Friedrichshafen, allorquando la sua Sisley deve cercare di ribaltare il risultato negativo di Treviso, dove la squadra di Renan è stata piegata al tie break. Missione ardua ma non impossibile. Più semplice il compito della Copra, che mercoledì a Piacenza deve chiudere il discorso con il Panathinaikos di Mauro Berruto, già piegato nell’andata 3-1 ad Atene grazie a un super Zlatanov (26 punti e poco papà-bis di Manuel: complimenti vivissimi anche a mamma Chiara). Io sogno di commentare un derby italiano in semifinale a Lodz… Roma ospita invece la final four di Coppa Cev a Pasqua e Pasquetta (diretta Sky Sport 2) affrontando subito i pericolosi russi del Novy Urengoi, mentre Modena giocherà in Polonia la final four di Challenge Cup, schierando in regia il giovane Fabio Soli. LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO. Il detto lo conoscete bene, e lo sanno anche a Modena: non bastavano i tanti problemi di gioco che stavano condizionando la Cimone, ci si è messo anche l’infortunio alla mano sinistra (la sua) occorso in allenamento a Ricardo. Risultato: operazione effettuata dal professor Landi e assenza dai campi per tre mesi buoni. Soli promosso titolare (in Coppa non si possono cambiare le liste), con i riflettori puntati sul mercato: adesso in prova sotto la Ghirlandina c’è il palleggiatore sloveno Tomislav Smuc (serve un comunitario), anche se il sogno è lo spagnolo Falasca (campione d’Europa e buon conoscitore del nostro volley, ma il Palma de Majorca - primo nella Liga - pare non volerlo mollare). L’altra sera ho incontrato il presidente gialloblù Giuliano Grani al Palamalaguti di Bologna allo spettacolo “Romeo e Giulietta” (molto bello davvero, merita) e l’ho visto un po’ rassegnato e un po’ malinconico: chissà cosa gli riserverà il destino, visto che io credo molto nella legge della compensazione… forse qualche sorriso. Iniziando dalla manifestazione continentale. TRENTO RULLO. Intanto, mentre Modena gioca questa sera al PalaPanini il posticipo con Padova (ore 20.30, diretta Sky Sport 2), in campionato l’Itas si è confermata prima della classe infliggendo la prima sconfitta del 2008 a Macerata: 3-1 al termine di una partita di rara intensità, con botte pazzesche dall’una e dall’altra parte (la pallavolo di oggi del resto è questa). Alle spalle dei trentini ha ritrovato il sorriso Cuneo, anche se a fatica (3-2 su un’arrembante Montichiari). Ha perso invece terreno Roma, rullata a Treviso, mentre in coda continua la lotta a 4 dopo la vittoria di Latina al quinto set in quel di Perugia, il punto conquistato da Taranto a Piacenza e quello di Corigliano a Milano nella sfida tra le due squadre alle prese con difficoltà di carattere economico. Per fortuna i giocatori hanno deciso di scendere regolarmente in campo dopo l’intervento dell’assessore allo sport meneghino Giovanni Terzi: in settimana la situazione potrebbe sbloccarsi. E’ la mia grande speranza, per garantire la regolarità del campionato. E mi auguro pure che arrivino in fretta i soldi promessi alla società calabrese: tra l’altro siamo anche in campagna elettorale, i politici potrebbero fare un bel gesto… PESARO IN FUGA. Nel campionato femminile Pesaro si è confermata capolista della A1 grazie al netto successo a Forlì. Seconda è sempre Perugia, vincitrice a Chieri, terza Bergamo, passata a Sassuolo, quarta Novara. In ripresa Jesi, andata a violare il campo della sorpresa Busto Arsizio. Le emozioni di certo non mancano, e la Final Eight di Coppa Italia in scena a fine mese in quel di Bologna (a San Lazzaro di Savena, per essere più precisi) promette già scintille. Vietato mancare. PROFUMO D’EUROPA. La Fipav, mai sazia, ha intanto presentato la propria candidatura per ospitare gli Europei femminili del 2011 insieme alla Serbia. Una ghiotta opportunità per promuovere anche il volley femminile dopo il Mondiale maschile del 2010, non c’è che dire. Credo esistano buone possibilità per poter esaudire tutti i sogni del presidente Magri, in piena campagna elettorale (più dell’ex ct Montali). Buona pallavolo a tutti! P.S. chiudo con l’augurio che si risolva in fretta il pateracchio dei due beachers strappati letteralmente a Trento, senza indennizzo alcuno: scusate, ma le società non vanno tutelate maggiormente? Capisco allora le perplessità di qualcuno in vista dell’imminente nascita del Club Italia maschile, che pure io vedo di buon occhio…2 P.S. Un segno tangibile di solidarietà alla famiglia di Sergio Teppa, ex atleta di Torino, Asti e Loreto, scomparso prematuramente per una brutta malattia all'età di 40 anni. Lo ricordo con affetto al pari di tutti quelli che lo hanno conosciuto, e mando un abbraccio forte a suo cognato Marco Pistolesi.
09/03/2008
La magia di VolleyLand
Ieri sera sono tornato a casa stanco (molto), ma anche felice (moltissimo). Venivo da una meravigliosa “full immertion” a VolleyLand, una due giorni fantastica: ho visto tutte le edizioni di questa meravigliosa manifestazione, fin dalla sua nascita datata 1996 (Forum di Assago, nazionale italiana contro nazionale olandese, ultima partita di Velasco alla guida degli azzurri), ma tutte le volte che la vivo riesce a regalarmi emozioni fortissime, vibrazioni uniche. VolleyLand è l’essenza della pallavolo, la spontaneità del popolo che ama questo sport magico, il coinvolgimento totale e unico che solo la pallavolo sa regalare, coniugando la base con il vertice del movimento. E’ stato bellissimo vedere migliaia di ragazzi, genitori, appassionati, giocatori, allenatori e dirigenti mixati uno nell’altro, per dar vita a un puzzle che deve rappresentare un esempio da imitare per le altre discipline. Ringrazio i partecipanti per avermi fatto tornare giovane, ringrazio gli organizzatori (Lega maschile, Fipav Lombarda e milanese) per questa salutare iniezione di ossigeno puro. Un grazie di cuore a nome di tutti a Massimo, Yvonne, Diego, Adriano, Angelo e a tutti i loro formidabili collaboratori. 12.000 AMICI. Alla fine della giornata di domenica erano 12.300 le persone che gremivano il Dutch Forum in tutti i suoi meandri. Se poi si pensa che le due finaliste della Tim Cup erano squadre difficilmente raggiungibili dai propri tifosi (Roma e Macerata), il successo assume ancora maggior rilievo. E devo anche sottolineare che tutti quelli che amano questo sport sono stati contenti di esserci, visti i sorrisi sui volti e i tanti gadgets negli zainetti. 200 CONTRO 200. Tra le tante iniziative organizzate al Dutch Forum, riuscitissima la partita dei record che ha visto in campo contemporaneamente ben 400 giocatori, a riempire il rettagongolo di gioco in ogni centimetro quadrato. La squadra di Sky Sport ha battuto quella di Sky Vivo (e avrei voluto vedere il contrario…), ma quello che conta è che tutti si sono divertiti interpretanto al meglio lo spirito di VolleyLand, a partire dai vip in campo: il calciatore Boban, e poi Vullo, Zorzi e Bertoli. SUPER VETERANS. Dura lezione dei vecchietti alla nazionale juniores, battuta con un secco 2-0. Fabio Vullo (che potrebbe ancora giocare in A1 secondo me) ha fatto chiudere quasi tutti i suoi con una percentuale d’attacco superiore al 60%!!! Sì, avete capito bene. Per Gigi Schiavon e Luca Cantagalli c’è molto da lavorare, ieri ne abbiamo avuto l’ennesima conferma. ALLENATORI A SCUOLA. Parallelamente alla festa, sono stati organizzati anche corsi per allenatori e alcuni convegni: io ho avuto il piacere di moderare quello dedicato alla formazione dei giovani. Molto interessante davvero, con interventi arguti e precisi da parte di Giovanni Guidetti, Oreste Vacondio, Marco Mencarelli, Gigi Schiavon, Andrea Anastasi, Claudio Galli, Andrea Zorzi, Franco Bertoli e Fabio Vullo. Il quale – da poco nominato responsabile dell’attività giovanile maschile per la Federazione - ha confermato che a breve prenderà vita il Club Italia (a Vigna di Valle vicino a Roma, aggiungo io). Il progetto, molto interessante, deve nascere dalla fattiva collaborazione tra la Fipav e la Lega, che ha pubblicamente garantito il suo impegno nella persona del suo presidente Mosna, presente al dibattito. Valutati costi e disponibilità degli atleti, si partità. Bene. Era ora. MONDIALE 2010. Al convegno era presente anche l’ex azzurro Piero Rebaudengo, divenuto qualche mese fa responsabile degli eventi per la Federazione Internazionale. Oggi inizia il giro per verificare le condizioni degli impianti e delle struttura delle varie città dove si giocherà il Mondiale tra due anni e poco più (ieri a Milano c’era anche il presidente brasiliano Ary Graça, vicepresidente Fivb). Undici candidate per dieci posti, dunque poche sorprese all’orizzonte. Con la forte probabilità che l’Italia giochi a Milano le partite della prima fase e la certezza che Roma accoglierà le finali. Rebaudengo ha anche lamentato la situazione di Londra, che nel 2012 ospiterà le Olimpiadi estive (trasmesse nella loro totalità da Sky Sport, che si è già assicurata i diritti): il Comitato Olimpico inglese si è già detto non disponibile a costruire impianti fissi per gli sport indoor: traducendo, dopo la Rassegna a Cinque Cerchi verranno smembrati. Detta così può sembrare un’assurdità, ma a pensarci bene è più incredibile la situazione di Torino, che dopo l’Olimpiade invernale del 2006 si ritrova con ben 5 palasport tutti inutilizzati o quasi. Quale è la situazione migliore, visto che si tratta di denaro pubblico per lo più? SPETTACOLARI. A tutti i relatori del convegno (e anche a tanti altri amici) è stato consegnato lo splendido volume realizzato dalla Lega maschile per ricordare i primi 20 anni di vita. Un libro al quale ho avuto il privilegio di collaborare, nel quale rivivere una parte della nostra vita, non solo sportiva. Voto da 1 a 10: 10+. BRAVISSIMA MACERATA. Ovviamente a VolleyLand si è anche giocato, anche se in questi casi l’aspetto prettamente agonistico pare andare in secondo piano. Una Lube praticamente perfetta ha festeggiato con merito la sua terza Coppa Italia, concludendo la Final Eight senza perdere un set e battendo anche la sfortuna, che l’ha vista perdere per infortunio Rodrigao nei quarti contro Modena e Paparoni in semifinale contro Cuneo. In estrema sintesi, non c’è stata partita con Roma, sconfitta con il più classico dei 3-0 senza mai riuscire a trovar il ritmo della partita. Complimenti sinceri a Valerio Vermiglio, meritatamente mvp delle finali, e complimenti sinceri a Fefè De Giorgi, riuscito a sbrogliare una matassa intricatissima dopo il casino dello scorso anno. Un plauso anche alla dirigenza, che ha confermato la maturità raggiunta non perdendosi d’animo dopo le recenti amarezze per dar vita a un gruppo eccellente che a Milano ha ripreso a sorridere guadagnando anche un posto per la prossima Champions League. RIVINCITA. All’uscita dal Forum, ho visto Roberto Serniotti comprensibilmente demoralizzato. Lo capisco. Mentre invece non capisco come la squadra possa aver sbagliato completamente l’approccio all’epilogo della Tim Cup. L’opportunità di riscatto per l’ambiziosa Mezzaroma (cui non è bastato neppure l’ex Miljkovic) sarà a Pasqua, visto che organizzerà in casa le finali della Coppa Cev. Intanto però deve riflettere su questo passo falso, complice però un’eccellente Macerata. OSSA ROTTE. Qualche squadra è uscita malamente dalla Final Eight: parlo di Modena, in evidente crisi di identità (la partita contro Macerata è semplicemente da dimenticare), parlo di Cuneo, che in sette giorni ha visto svanire due dei suoi tre sogni. Ma parlo anche di Trento, che stava giocando una grande pallavolo ma a Milano non è neppure arrivata. Questi mini-play off sono stati implacabili, come sempre del resto. E adesso qualcuno deve leccarsi le ferite, metabolizzando in fretta le sconfitte facendone tesoro in vista dei veri play off, quelli che assegneranno lo scudetto. BRAVI, BENE, BIS. Voto altissimo anche alla squadra di Sky Sport, praticamente perfetta ancora una volta. Rischio di essere monotono, ma tutti i ragazzi sono stati fantastici: giornalisti, produttori, registi, commentatori, tecnici. Riprese di altissimo livello (con complimenti di tutte le tv collegate nel mondo, a partire da Al Jazeera che fatto la diretta), studio con super-ospiti (a partire dal ct Anastasi), attenzione ai particolari. Sono molto, molto contento di loro, soprattutto se penso che fino a qualche anno fa ero quasi da solo a fare tutto (telecronache, interviste) e che molti di loro fino a poco fa non sapevano quasi nemmeno cosa fosse la pallavolo. Consentitemelo, una gran bella soddisfazione. Come quelle di sollevare al cielo la Coppa Italia numero 30 della storia. MONTALI ONOREVOLE. Chiudo con una nota dedicata all’ex ct, in procinto di entrare in Parlamento. L’amicizia con Walter Veltroni lo ha premiato, e nel seggio dove sarà inserito avrà un posto garantito (anche se non da capolista). Gli auguro ogni bene, nella speranza che sappia assolvere nel migliore dei modi il nuovo compito. Di certo non farà peggio di molti che lo hanno preceduto, visto il loro livello; di certo sono curioso (come molti che ho sentito, del resto) di vedere cosa farà. Comunque sarà il primo onorevole del volley. E il suo ex presidente Carlo Magri non pare molto contento di essere stato battuto nel terreno a lui più favorevole… Buona pallavolo a tutti!
03/03/2008
Torna il popolo degli zainetti
Mentre a Bassano del Grappa vanno in scena i quarti di finale della Coppa Italia maschile, abbandoniamoci a qualche riflessione, ricordando però all’inizio che sabato e domenica sarà il Datch Forum di Assago il teatro della final four di una manifestazione bellissima inserita nell’ambito di Volleyland, la grande festa della pallavolo cui è assolutamente vietato mancare. TORNA IL POPOLO DEGLI ZAINETTI. Per due giorni a Milano torna la pallavolo coniugata a 360°, con grandi partite, incontri con i campioni, partite giocate a tutti i livelli, convegni da non perdere, come quello organizzato per domenica mattina alle 10.00 sul tema di grande attualità: “Allenatore del settore giovanile: gestore o formatore?”. Io modererò con piacere un gruppo di relatori di qualità eccelsa come Andrea Anastasi, Giovanni Guidetti, Marco Mencarelli, Oresta Vacondio e Julio Velasco, con ospiti del calibro di Claudio Galli, Fabio Vullo e Andrea Zorzi. Un’occasione ghiottissima da non perdere per parlare di come formare i campioni di domani. A PROPOSITO DI MILANO… Ne avevamo parlato – per primi – la settimana scorsa. Poi l’assessore allo sport del Comune di Milano Giovanni Terzi ha alzato il tiro facendo esplodere il problema in maniera dirompente: la Sparkling Milano è in crisi economica, e i giocatori minacciano iniziative di clamore nel tentativo di recuperare un po’ di emolumenti (Leondino Giombini, sindacalista del gruppo, ha detto alla Gazzetta dello Sport che hanno ricevuto solo due mensilità e mezzo). Lo avevo anticipato e lo ribadisco: mi dispiace per il patron della società meneghina Claudio Giovanardi, soprattutto se si considera le sue condizioni di carattere fisico. Al problema, come del resto alla realtà vissuta da Corigliano, si sta interessando fattivamente la Lega maschile nella speranza che trovi una soluzione felice a breve. Il fatto è che manca pochissimo tempo alla conclusione della regular season, e pertanto credo sarà difficile alquanto trovare tante risorse per un periodo di tempo così limitato. TROPPI VELENI. Non capisco – devo essere sincero – cosa stia succedendo al mondo del volley: ogni giorno sento parlare e leggo sui vari giornali solo di problemi, di proteste, di lamentele. Non capisco dove stiamo andando, non capisco se esiste un progetto destabilizzante, non capisco perché non si voglia mai – dico mai – vedere il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto. Io la penso in modo diverso, mi piace pensare in maniera positiva, mi piace ancora – dopo 25, lunghi anni – raccontare il volley nei suoi aspetti più entusiasmanti e catalizzanti, parlare della bellezza del gioco più affascinante che ci sia, dell’intelligenza dei suoi protagonisti e del suo pubblico. Ovviamente conosco questo mondo molto bene, ne faccio parte da tanto tempo, e so cosa va bene e cosa potrebbe andare meglio (non vivo di certo come Alice nel Paese delle meraviglie): però ne parlo con i diretti interessati, convinto ormai del fatto che al grande pubblico ben poco interessa delle rogne interne. Vuole conoscere chi vince e perché vince, vuole sapere perché si perde e cosa di deve fare per non perdere. Se devo essere sincero, mi pare un po’ smarrita la voglia di sorridere e di vivere finalità comuni. Questa ovviamente è solo il mio modo di vedere le cose, non credo di impersonificare la verità. Però mi piacerebbe che queste righe propiziassero una riflessione comune. LITI PER LA TV? A questo proposito, leggo e sento di presunti malcontenti nei confronti di Sky Sport. Sinceramente non ne comprendo il motivo, perché se c’è una realtà – non una tv – che ha sempre creduto nel volley e sostenuto è il volley. Concretamente, non con parole o promesse mai mantenute. Qualcosa pare essersi inceppato anche in questo rapporto, e devo ammettere che mi rammarico molto di ciò. L’impegno continua a essere massiccio (basta guardare anche quello che succede a Bassano, dove a una squadra straordinaria è stato aggiunto anche Lorenzo Bernardi: cosa volere di più di Mister Mondo?), la collaborazione totale. Vabbè, vorrà dire che ognuno a breve farà le sue scelte… Devo solo fare una osservazione: la pallavolo è stata la prima a capire quelli che sarebbero stati i nuovi orizzonti della comunicazione televisiva, optando quasi venti anni fa per la doppia esposizione tv e sposando da antesignana l’esclusiva con la pay tv. Non capisco perché adesso qualcuno avanzi perplessità nel momento in cui Sky Sport sta crescendo in maniera esponenziale in quanto ad abbonati, ha dato vita a un progetto fantastico sulla Formula 1 (che io ho avuto e ho l’onore di coordinare) e ha appena ufficializzato l’acquisizione dei diritti delle prossime Olimpiadi di Vancouver e di Londra (mica del torneo di Baggiovara e di Fosdondo). Ma la gente ha capito quale è non solo l’oggi, ma anche il domani dello sport? A me pare proprio di no… E mi dispiace, perché nel mio immaginario chi fa parte di questo progetto dovrebbe essere orgoglioso di esserci. GRAZIE CIO. Se avete ancora dubbi al proposito, vorrei ricordarvi che il presidente del Cio Rogge ha detto a tutto il mondo di essere entusiasta di aver firmato il contratto con Sky Sport perché questa tv rappresenta in toto lo spirito olimpico per come tratta lo sport. Devo aggiungere qualcosa? Sì, il fatto che nel mondo la credibilità di Sky Sport (per riprese, produzione, commenti e commentatori) è ormai altissima, dalla Germania all'Inghilterra, dagli Stati Uniti alla Francia. Basta, mi fermo qui. Se non basta, mi arrendo. E se sento ancora parlare di ascolti bassi, aggiungo che alcune discipline li fanno alti. Punto. 200 CONTRO 200. Chiudo con la super-sfida che domenica entrerà nel Guinness dei primati: si giocherà alle 12.30 al Datch Forum di Assago e siete tutti invitati. Una delle tante attività organizzate in occasione dell’attesissimo Volleyland che ha vissuto martedì a Milano una ghiotta parentesi: agli Istituti Besta e Natta abbiamo incontrato nell’ambito del progetto Volley for school oltre 500 studenti insieme ad Andrea Zorzi e al ct Andrea Anastasi. Due ore vissute con grande intensità, con interventi al microfono dei due campionissimi, un allenamento condotta dall’allenatore della nazionale maschile e un’accesissima partita conclusa con il solito bagno di folla e di autografi. Ecco, è questa la pallavolo che a me piace ancora, quella sincera, spontanea, coinvolgente, didattica e promozionale. Ringrazio pertanto i presidi dei due Istituti, il presidente della Fipav Lombarda Adriano Pucci Mossotti, il Provveditorato agli Studi, la Pro Patria e i ragazzi che mi hanno regalato emozioni in grado di farmi ringiovanire. Buona pallavolo a tutti!
27/02/2008
Milano in crisi
Dove eravamo rimasti? Non conta. Ripartiamo da alcune delle tante considerazioni che mi vengono spontanee. Come sempre a ruota libera, nella certezza che ancora una volta queste righe saranno argomento di discussione per molti. DOVE SONO I DANE'? I giocatori di Corigliano hanno scritto una lettera aperta nella quale hanno reso pubblico il loro disagio, non percependo lo stipendio da diverso tempo. La società, per voce del suo presidente Policastri, prima ha ammesso che non c’erano soldi per il non rispetto del pagamento degli sponsor e per il disinteresse generale in zona, poi ha tranquillizzato tutti dicendo che ognuno percepirà il proprio spettante. La eco pubblica ha sortito l’effetto sperato, abbinata alla eccezionale prova d’orgoglio in quel di Perugia, dove i giocatori (e il bravo tecnico Giuliani) hanno dato tutti se stessi. Bravi, encomiabili davvero. Spero vivamente che tutto si risolva per il meglio. Nel contempo la Gazzetta dello Sport ha di recente avanzato l'ipotesi che ci siano altri mugugni in giro (parlava forse di Milano, che pare rumoreggiare?). Due osservazioni al riguardo semplici semplici: innanzi tutto il mio augurio è che il presidente Claudio Giovanardi stia meglio e possa risolvere in fretta ogni problema. Con il presidente Lapo Elkann pronto a dargli una mano concreta a breve. Sì, perché obiettivamente non posso nemmeno immaginare l’ennesima scomparsa pallavolistica di Milano… E’ troppo importante e non possiamo permetterci di perderla. Pertanto… Forza Claudio! CIAO PUPO. La vittoria di Corigliano a Perugia ha messo in difficoltà il presidente umbro Claudio Sciurpa, messo nelle condizioni – suo malgrado – di esonerare il mio amico Dall’Olio. Mi spiace davvero tanto per Pupo, persona seria e capace, ma questi sono i rischi del suo mestiere, tanto affascinante e stimolante quanto precario e legato ai risultati. Ci sarà di certo una pronta occasione di riscatto per il tecnico modenese, che ha lasciato la panchina a Vincenzo Di Pinto, apprezzato collaboratore di questo sito. Lo ringrazio di cuore per il prezioso contributo che ha sempre garantito a me e ai tanti lettori di “dallarivolley.com”, nella speranza che riprenda presto a scrivere. Intanto però si concentri su questa seconda esperienza lontano dalla Puglia (la prima è stata come ricorderete a Macerata), visto che l’Rpa-Luigi Bacchi.it sogna ancora i play off scudetto. Non solo la salvezza. A PROPOSITO DI SITI. Che internet stia prendendo piede e che rappresenti la nuova frontiera dall’informazione non lo scopro certo io adesso (che da tempo gestisco questo sito ideato da Siglacom): basta pensare al lavoro on line che fanno anche i vari quotidiani, sportivi e non. Negare l’evidenza sarebbe come negare il progresso della tecnologia. Affermare però - come azzarda qualcuno - che internet faccia più ascolti della tv mi pare obiettivamente un po’ “osè”. Ognuno faccia il suo, senza cercare di continuo il confronto con gli altri, senza cercare di continuo confronti senza senso. Tanto è la gente che sceglie quello che vuole, vista l’infinita offerta odierna. Occorre rispettare gli altri e l’altrui lavoro, particolare a volte dimenticato. NUMERI. Non entro nel merito dei numeri che tanto discutere stanno facendo nel mondo del volley. Sto parlando dei numeri fatti registrare dalla tv, lo avete capito. Vorrei solo precisare che i numeri devono essere interpretati nel modo corretto, non sono freddi come qualcuno li legge e per capirli bisogna innanzi tutto capire di cosa sta parlando. E per farlo bisogna sapere cosa si fa e come si fa. Ultimamente mi pare che troppe persone li stiano manipolando in malo modo, a proprio uso e consumo, dimostrando però di capirne poco assai. Senza voler dare lezioni a nessuno (nonostante qualcosa potrei dire, visto che lavoro in tv da più di 25 anni…), vorrei però che pure quelli che non ci capiscono troppo la smettessero di usarli storpiandoli nel tentativo di destabilizzare il sistema (chissà poi perché…un giorno forse me lo spiegheranno). A me del resto non interessa un fico secco di quanti leggono gli articoli di volley sui quotidiani (il 5%? Il 40%? Il 70%? Va bene tutto e il contrario di tutto, ma perché di questo non parla mai nessuno?). Credo sia lo stesso per i tifosi di questo bellissimo sport. E allora io – consentitelo - lascerei stare anche la tv che tanto ha fatto e tanto sta facendo per la pallavolo. SPEZZATINO IN TV. E’ partita una crociata contro le partite spalmate nel week end, da sempre peraltro caratteristica di Sky Sport. Premesso che non capisco davvero “cui prodest” tutto ciò, vorrei evidenziare che la pallavolo è da sempre stata antesignana nelle sue scelte innovative sul piccolo schermo. E se adesso qualcuno (ripeto, non capisco perché) vuole tornare indietro giocando solo alla domenica, mi devo complimentare sinceramente con i fautori di questa idea geniale. Da attuarsi - sigh! - nel momento in cui il calcio (con 4-partite-4 sabato scorso e la Roma alle 21.15!!) e il basket (che ha ufficializzato la quarta partita, alle 14.30 del sabato, non alle 18.00 della domenica!) vanno nella direzione diametralmente opposta. Complimenti vivissimi. E non si piangano poi lacrime da coccodrillo per conseguenze spiacevoli che potrebbe riservare il domani. Ma tanto qui ognuno pensa al suo orticello, mica al bene comune. VOLLEYLAND. Intanto, per fortuna, c’è ancora spazio per la pallavolo giocata e per il grande appuntamento milanese che consentirà di declinare questo sport fantastico in ogni sua espressione. Sabato 1 e domenica 2 marzo nessuno avrà la giustificazione per mancare al Forum di Assago, dove andrà di scena la Final Four di Coppa Italia maschile insieme a tantissimi altri momenti da condividere collegialmente. Una due giorni meravigliosa, con un gustoso antipasto a Bassano del Grappa, dove mercoledì 27 e giovedì 28 si giocheranno i quarti di finale. Ci vediamo lì, mi raccomando. LA CENA DI MEZZAROMA. Massimo Mezzaroma, presidente della società capitolina, è persona intelligente, dinamica, innamorata di questo sport e anche dotato di “sense of humor” (del resto la mamma è inglese…). L’altra sera, dopo la sofferta vittoria casalinga su Modena, ha organizzato una cena per festeggiare il raggiungimento della salvezza. Iniziativa simpatica. Intanto però, mentre Gigi Mastrangelo ha superato il traguardo dei 1000 muri in carriera (complimenti vivissimi), sogna di organizzare in casa la finale di Coppa Cev e di sollevare il trofeo al cielo. Ce la può fare, inutile nasconderlo. LA TALPA BIRICHINA. Chiudo con la talpa, sofisticata alchimia ideata per facilitare il lavoro degli arbitri indicando l’in o l’out dei palloni sulle righe laterali. Ho letto un articolo pubblicato sul Corriere dello Sport nel quale sono stati fatti paragoni a mio modo di vedere fuori luogo con il supporto garantito dalle riprese di Sky Sport: un conto è fare un servizio per i direttori di gara (peraltro amplificato dalla tv), un conto è assicurare testimonianze ai telespettatori, senza nulla pretendere in quanto a verità assoluta. Le riprese sono a esclusivo beneficio degli abbonati alla pay tv, tanto è vero che anche gli allenatori che si avvicinano alla postazione dei telecronisti per vedere se la decisione arbitrale è corretta vengono gentilmente pregati di allontanarsi senza alcuna risposta. La tv non ha mai interferito in alcun modo sul risultato di una partita e continuerà ad agire in questa direzione: questo vorrei fosse chiaro, e lo dico per l’ultima volta. Buona pallavolo a tutti!
21/02/2008
Casino nel maschile e nel femminile
Insegnano il buon senso e un’antica consuetudine che i panni sporchi si dovrebbero lavare in casa. La pallavolo invece non riesce a perdere il vecchio, endemico vizio di sbandierare ogni piccola-grande polemica all’esterno. E’ sempre stato così (i casi che potrei elencare in oltre 25 anni di vita in questo mondo sono infiniti) e la storia si è ripetuta anche di recente. Mah, chissà perché… CASINO NEL MASCHILE. Il primo a scatenare la polemica ai microfoni di Sky Sport è stato Marcello Gabana, presidente di Montichiari: in contrasto da un po’ di tempo – peraltro nemmeno celato – con la Lega maschile, il suo presidente Mosna e il suo direttore generale Righi, ha fatto di ogni erba un fascio attaccando tutto e tutti, pay tv compresa. Sotto accusa la programmazione, a suo modo di vedere sbilanciata a favore di qualche club, con penalizzazioni per la sua Acqua Paradiso. Un’attenta disamina delle partite andate finora in onda – nemmeno troppo difficile da fare – evidenzia invece che la situazione rispecchia la classifica: le squadre in testa hanno avuto (meritatamente) più visibilità sul piccolo schermo, quelle in coda (comprensibilmente) sono invece le meno tele-trasmesse. E vorrei vedere il contrario… Una raccomandazione: se uno ha dei problemi con qualcun altro, si rivolga a lui (a me almeno piace così), non amplifichi i termini coinvolgendo chi non ha colpe. CASINO NEL FEMMINILE. E siccome anche i dirigenti del campionato rosa non hanno voluto essere da meno (figuriamoci…), ci ha pensato Carlo Iacone, presidente di Perugia, ad attaccare la Lega femminile e il suo direttore generale Massimo Morelli. E indovinate cosa ha fatto, tanto per cambiare? Ha tirato in ballo la tv, analizzando a suo modo gli ascolti di Sky Sport (facendo calcoli quantomeno originali e certamente discutibili…). Ha fatto girare un documento che ho visto pubblicato da qualche parte (complimenti alla riservatezza), con delle affermazioni – amplificate da qualche altro personaggio del mondo del volley rosa che io nemmeno conosco (figuratevi quanto è importante se io non lo conosco…) al limite della querela. Ovviamente tengo per me tutte le osservazioni, sottolineando però due aspetti: prima di scrivere documenti di questo tipo quanto meno bisognerebbe documentarsi bene e sapere di cosa si parla (la tv e i suoi aspetti sono materia assai complessa e non di/per tutti). Secondo: visto che è stato fatto un calcolo delle squadre più e meno teletrasmesse non si è capito che quelle che hanno avuto più passaggi (Busto Arsizio, Sassuolo, Chieri, Bergamo) sono quelle che non sono impegnate nelle varie Coppe Europee. Beh, devo ammettere che mica era difficile… E lo dico soprattutto perché due delle squadre che hanno protestato più di una volta non potevano essere programmate in tv al venerdì essendo impegnate al mercoledì o al giovedì nelle rassegne del vecchio continente. Ma perché i ragionamenti si fanno sempre in maniera unilaterale pensando che siano tutti scemi? Aggiungo, particolare non trascurabile, che proprio Perugia va in onda abitualmente nelle partite di Champions League su Sportitalia grazie a un accordo siglato con questa emittente da… Sky Sport, che ha sublicenziato i diritti. Devo andare avanti? Ne avrei altre mille da scrivere, ma preferisco fermarmi qui. E’ meglio per tutti. Chiudo però ribadendo un concetto: se qualche dirigente ha problemi con il consiglio di Lega, con il dg e/o il suo presidente Fabris (forse perché non è stato eletto nel cda) ne parli nei luoghi dovuti, non pubblicamente. O peggio ancora, pseudo-pubblicamente. Così non va proprio. FUGA A DUE. Intanto la Scavolini Pesaro è in fuga solitaria nel campionato femminile dopo la vittoria su Chieri (fantastica la Costagrande, mvp con 29 punti) e la contemporanea sconfitta di Bergamo sul campo di Jesi. La Foppapedretti è stata raggiunta in classifica da Perugia, passata ad Altamura. In coda vittoria salvezza per Imola su Forlì. Ah, a proposito. Come mai le squadre con meno passaggi tv sono quelle con meno punti in classifica? Chissà... Commissionerò un’analisi attenta di mercato. ROMA CAPITALE. Nel campionato maschile a guidare la classifica è invece la Mezzaroma, passata peraltro non senza patemi sul campo di Latina (16-14 al tie break). Complice la sconfitta di Cuneo sul campo di Milano (bella realtà del campionato), adesso in seconda posizione si trova la potente Trento, andata a vincere 3-0 in quel di Corigliano. Quarta è Macerata (dopo la vittoria nel mondey night a Padova), quinta è Treviso, sconfitta 15-13 al quinto set sul campo di una ritrovata Modena (alla prima vittoria scaccia-crisi nel girone di ritorno), e sesta Piacenza, andata a violare il PalaGeorge infliggendo un classico 3-0 alla squadra dell’ex Velasco. In cosa tre punti di ossigeno puro per Perugia, capace di imporsi 3-1 su Taranto. La lotta per la salvezza è ancora molto lunga e piena di sorprese. VIETATI GLI STRANIERI UNDER 23. Il Consiglio Federale nell’ultimo week end ha deliberato di vietare il tesseramento di stranieri e straniere Under 23. I club, tutt’altro che felici, promettono battaglie, in quanto la limitazione appare evidente. Io credo che la discriminante non debba essere rappresentata dall’età dei giocatori, ma dalle loro qualità: ovvero, in parole semplici, dovrebbero venire a giocare da noi quelli buoni, non quelli maturi (ma a volte scarsini assai…). IL LATO B DEL BRASILE. Il mio vecchio amico Zé Roberto, ct della Seleçao femminile, ha stupito il mondo affermando pubblicamente che non convocherà per l’Olimpiade le giocatrici con il culo grosso oltre il lecito. Premesso che il regista Tinto Brass non è di certo d’accordo, viene a cadere un mito, visto che fino a oggi questo particolare anatomico era elemento distintivo delle brasiliane in generale, non specificatamente delle pallavoliste di questo meraviglioso Paese dalle mille contraddizioni. Scherzi a parte, sono d’accordo con l’allenatore del Brasile, perché le atlete devono avere il fisico da atleta, mica da “rezdore” (lo sapete cosa sono?). Altrimenti si dedichino pure ai tortellini. MONTALI CANDITATO? Chiudo con l’ex ct dell’Italvolley maschile, in procinto – parrebbe – di entrare nelle liste Veltroniane per le prossime elezioni politiche. A dire il vero frequentando di recente qualche salotto romano, ho sentito parlare per lui addirittura di una possibile poltrona da Sottosegretario allo Sport nel caso in cui il PD dovesse vincere le elezioni primaverili. Chi lo conosce bene, dice che invece Montali sognerebbe la poltrona da ministro. Vabbè, adesso vale tutto e il contrario di tutto. In politica però, vorrei ricordarlo, l’importante non è partecipare. Al contrario dello sport, bisogna vincere… Buona pallavolo a tutti!
11/02/2008
Roma capolista
Innanzi tutto vi chiedo scusa: sono sparito da qualche giorno, interrompendo il flusso informativo che di solito mi lega a voi, grandi appassionati dello sport più bello del mondo, attenti, curiosi e sempre più numerosi, come testimoniano le statistiche di accesso a questo sito in mio possesso. Di questo vi ringrazio di cuore, con la promessa che d’ora innanzi sarò più puntuale, pur nel rispetto dei miei tanti impegni professionali a Sky Sport. NUOVE REGOLE. Ho letto con attenzione a curiosità lo scoop firmato dal mio amico Leandro De Sanctis sul Corriere dello Sport: la Federazione Internazionale ha allo studio nuove regole per aiutare le difese. In uno sport che – a livello maschile – vede l’attacco nettamente dominante sulle altre fasi di gioco (atleti sempre più alti e potenti, palla che viaggia a velocità impressionante, azioni spesso lunghe un nano-secondo), la Fivb sta pensando a due svolte sostanzionali: ripristinare il fallo di net in battuta per rallentare lo spirito battagliero di chi serve senza troppo riflettere tirando autentiche bordate, e arretrare la demarcazione della seconda linea di 50 centimetri o addirittura di un metro (oggi, lo sapete, è rappresentata dai famosi “tre metri”). Leggo anche dell’idea che una corrente di pensiero vorrebbe mettere fuorilegge l’attacco del palleggiatore sul secondo tocco, ma questa non credo meriti neppure di essere presa in considerazione: rappresenterebbe infatti una assurda limitazione all’interpretazione di un ruolo essenziale come quello del regista (non tutti lo sanno fare, chi ci riesce è giusto che possa continuare a sfruttare questa arma sportiva). Sarebbe secondo me come dire a un pilota di formula 1 che può andare a tutta velocità, ma non può effettuare sorpassi, perché è troppo bravo e non può approfittarsene. Se uno ha una marcia in più è giusto che possa sfruttarla: del resto parliamo di sport e pertanto di situazioni agonisticamente vive, mica di omologazione totale e appiattimento della specie. IDEE REALIZZABILI. Premesso che non mi pare neppure degna di considerazione l’eventualità di alzare la rete (ne sento parlare da almeno 15 anni: ma provate un po’ a immaginare cosa significherebbe cambiare i pali di tutti i campi del mondo!!!) e di introdurre una prima linea ad un metro dalla rete (se mi dicono chi ha partorito questa idea ne propongo l’interdizione… sportiva), su due punti posso essere d’accordo. Arretrare la linea dei tre metri è la soluzione più logica e più semplice, visto che per un discorso meramente geometrico sarà più difficile attaccare da dietro come invece oggi avviene con totale disinvoltura (anzi, spesso non c’è nessuna differenza tra prima e seconda linea, vista la fisicità degli atleti). Reintrodurre il net in battuta mi trova completamente d’accordo a metà con il mister, e oltretutto è anche di facile applicazione e comprensione. Sì, perché non bisogna dimenticare nemmeno la gente, il nostro pubblico, che spesso viene tramortito da novità incomprensibili e non capisce il perché di certe regole di gioco. Queste due novità (per una in verità si tratterebbe di ritorno al passato) sarebbero metabolizzate in fretta senza eccessivi problemi. Però non esageriamo, altrimenti durante le telecronache di dovrà passare metà del tempo a spiegare le regole, raffrontando le attuali con le vecchie, e le vecchie con le più vecchie, e le più vecchie con le…. Basta, non se ne può già più. AVANTI TUTTA IN EUROPA. Le squadre italiane hanno fatto il pieno in Europa. In Champions League maschile hanno passato il turno Piacenza, Treviso (senza problemi) e Cuneo (con qualche patema), in Champions League femminile biglietto staccato per i play off a 16 da Perugia, Novara e Jesi. Sei su sei! Bene, anzi molto bene: speriamo che arrivi un bel bis di vittorie nel Vecchio Continente, ne avremmo bisogno per una salutare iniezione di entusiasmo per tutto il movimento. I SIGNORI DEL CAMPIONATO. Intanto in campionato Roma è la capolista solitaria, inseguita da Cuneo e Trento, con Macerata in grande serie positiva. La lotta al vertice è a dir poco avvincente. Pathos a go-go anche per la sfida-salvezza, dopo che Latina (grazie a uno straordinario Gilson, 40 anni e non dimostrarli assolutamente) ha violato il campo di Padova agguantando Corigliano in classifica. Due squadre saluteranno la serie A1, ipotizzare oggi quali saranno sta diventando sempre più difficile. TANTO VOLLEY IN TV. Sky Sport sta continuando il suo sforzo titanico e programma ogni settimana tanto, tantissimo volley, al maschile e al femminile. Anche questa settimana… Sento qualche brusio tra qualche addetto ai lavori: qualcuno si lamenta per la copertura televisiva, qualcun altro perché sogna ancora la tv in chiaro. Sul primo punto la risposta è facile, e basta fare i calcoli: sono andate in tv le squadre che – classifica alla mano – più lo meritavano e lo meritano. Il discorso è abbastanza facile. E poi non la menino con anticipi al sabato e posticipi al lunedì: la situazione è chiara e consolidata da almeno tre anni (parlo del maschile). Mentre per quanto concerne le fanciulle, tutte le società hanno espresso il loro assenso estivo all’anticipo del venerdì. Per quanto riguarda invece l’esposizione in chiaro, basta trovare un’emittente che abbia la volontà e le risorse economiche per programmare il volley. Non è molto difficile: volere spesso significa potere. Si accomodino pure lor signori, se hanno valide alternative. E non vorrei più sentire commenti fuori luogo di qualche addetto ai lavori (che a volte addirittura lavora in tv): in un clima di democrazia è corretto che ognuno possa esprimere la sua opinione, ma c’è luogo e modo per fare disamine intelligenti e approfondite. Perché altrimenti parlare tanto per dare aria ai denti mi pare inutile e controproducente (a me, che sono molto pragmatico, piacciono quelli che dicono e fanno, non quelli che dicono per disfare il lavoro altrui: sono stato chiaro?). VOLLEYLAND. Sta salendo la febbre per il grande appuntamento pallavolistico che consentirà di declinare la pallavolo in ogni sua espressione. Sabato 1 e domenica 2 marzo nessuno avrà la giustificazione per mancare al Forum di Assago, dove andrà di scena la Final Four di Coppa Italia maschile insieme a tantissimi altri momenti da condividere collegialmente. Una due giorni meravigliosa, unica al mondo. Con il gustoso antipasto dei quarti di finale in programma a Bassano del Grappa il mercoledì il giovedì precedenti. Ho l’adrenalina in circolo fin da adesso al pensiero di quello che potrò vivere. E voi? Buona pallavolo a tutti!
31/01/2008
Club Italia sì o no?
Vi avevo promesso che vi avrei parlato del rapporto Volley e Tv, da sempre vitale per il nostro bellissimo sport, ma l’appuntamento devo rimandarlo a breve in quanto incalzano altre considerazioni. Iniziando dal campionato maschile, finalmente ripreso dopo 21 giorni di astinenza e la delusione azzurra (ma l’Italia all’Olimpiade ci andrà, state tranquilli, ripongo fiducia immensa in Andrea Anastasi e nei suoi ragazzi: a maggio staccheranno in biglietto per la Cina, indipendentemente dal girone nel quale saranno inseriti). COPPA ITALIA. Archiviato il girone di andata, conosciamo finalmente il nome delle magnifiche otto che si contenderanno la Tim Cup 2008: escluse dai giochi sul filo di lana Montichiari, Milano e Perugia, ci potremo gustare le sfide succulente Cuneo-Padova, Roma-Piacenza, Trento-Treviso e Macerata-Modena. Accontentati? Direi proprio di sì, visto che ancora una volta si preannunciano equilibrio assoluto e forsanche sorprese a go-go. Grande pallavolo dunque a fine mese prima a Bassano del Grappa, sede ormai abituale per i quarti di finale, nonchè a Milano, preferita a Forlì e a Roma per l’atto conclusivo. Ci divertiremo, potete starne certi. VOLLEYLAND. Al Forum di Assago torna il popolo degli zainetti, la grande festa della pallavolo declinata in tutti i modi, con i giovani a giocare, a divertirsi e a misurarsi con i campioni. Mi aspetto 10.000 persone sia al sabato che alla domenica per passare due giornate uniche nell’economia dello sport italiano, senza barriere, all’insegna del sorriso. Le esperienze passate mi fanno pensare che ancora una volta ne vedremo davvero delle belle, non solo in campo ma anche e soprattutto sui campi laterali, negli stand, nei vari padiglioni realizzati dalla Lega maschile. Che ancora una volta accetta la sfida e sono certo ancora una volta la vincerà. Nella speranza che questo evento abbia la eco che si merita, non solo su Sky Sport (che ovviamente la testimonierà con dovizia di particolari). CLUB ITALIA. Ne parlavo l’altro giorno con il mio vecchio amico Fabio Vullo, da qualche giorno responsabile dei settori giovanili maschili per conto della Fipav: mi pare giunto il momento di dar vita al Club Italia dei maschietti per due motivi precisi. Innanzi tutto il vuoto generazionale che ci attende mi pare più che preoccupante, pur con qualche dovuta e lecita eccezione (su tutti il solito Matteo Martino), e poi la stessa esperienza al femminile ha generato gran parte delle azzurre che rappresentano l’intelaiatura della nazionale che sta dominando le scene europee e internazionali. Può bastare? Tra l’altro non necessitano neppure investimenti milionari: basta finalizzare il progetto in maniera intelligente, e i partner non mancheranno di certo. JULIO VELASCO. Chi aveva fortissimamente voluto il Club Italia al femminile è senza dubbio l’attuale allenatore dell’Acqua Paradiso Montichiari, allora ct dell’Italdonne. E a proposito di Velasco, gira con insistenza nell’ambiente la voce che possa essere lui il nuovo tecnico della nazionale spagnola: siamo in clima elettorale in terra iberica, e il presidente vuole tra l’altro spendere un nome altisonante, come quello di Julio per l’appunto. L’alternativa? Pare essere Fefè De Giorgi, con Velasco comunque in pole position. Vi terremo informati, come sempre. FORLANI IN RUSSIA. Il grande Massimo Forlani, gloria dei fisioterapisti italiani, ha raggiunto Daniele Bagnoli alla Dinamo Mosca. Per la squadra russa un acquisto importantissimo, perchè Max è più che un "mago", per l'Italia una fuga che deve fare riflettere: ma come è possibile farsi scappare uno così?GATO STILISTA. Il mio amico "Hombre" ha dato vita a una linea di abbigliamento, Ramon Gato 12: una bella idea, che fa capire quanto il martello cubano sia sveglio. Lo conosco da tanto tempo, e so per certo che è così. Oltre oltremodo simpatico, e sempre molto bravo nel massacrare i muri avversari. Complimenti vivissimi.Buona pallavolo e buon 2008 a tutti!
20/01/2008
Lapo e Miss Italia
Obiettivo sulla nazionale maschile e su quella femminile, con riflessioni necessariamente diverse assai. E con la premessa-promessa che la prossima volta vi parlerò del volley in tv, perché ultimamente sento un po’ troppe stupidate in giro (e pure in tv). PECHINO ADDIO? C’è mancato poco davvero che gli azzurri salutassero anzitempo in maniera definitiva l’Olimpiade cinese. Perso in malomodo al Torneo di Izmir con la Polonia e la Spagna, l’Italia ha poi dovuto ringraziare il bravo Mauro Berruto per non averci creato grattacapi: se la Finlandia infatti avesse vinto l’appuntamento turco, per la squadra di Andrea Anastasi non ci sarebbe stata quell’ultima chance che invece si potrà giocare a maggio. Nella speranza che la sfortuna la smetta di tormentare questo gruppo e nella certezza che il ct questa volta avrà più tempo di preparare la squadra al meglio per un appuntamento che sarà di vitale importanza per tutto il movimento. A Pechino bisogna andarci, è un obbligo, e con Fei, Meoni e gli altri al top l’obiettivo verrà centrato, ne sono certo. L’importante è riflettere bene per trovare le opportune soluzioni ai tanti problemi che oggi tormentano il volley maschile: fare come gli struzzi, fingendo che tutto va bene e si tratti dell’ennesimo incidente di percorso, sarebbe infatti un errore irrimediabile. E questo – sinceramente – non ce lo possiamo permettere. AZZURRE SUPERSTAR. A fare da contraltare alla nazionale maschile c’è invece la nazionale femminile, bella, brava e forte. Le ragazze di Massimo Bartolini hanno collezionato a Torino, in occasione della diciannovesima edizione dell’All Star Game, la vittoria consecutiva numero 22, ma soprattutto hanno confermato di essere ormai entrate nel cuore dei tifosi: al Palaruffini c’era una cornice fantastica, che ha eletto le ragazze a proprie beniamine. Proprio come in passato accadeva agli azzurri. Lo ha confermato in diretta tv anche Luca Cantagalli: le sensazioni sono le stesse. E oggi l’Italdonne vive la consapevolezza della propria forza, non nasconde le proprie velleità da podio a Cinque Cerchi, gioca con la certezza di poter esprimere una pallavolo efficace. Merito delle ragazze tutte, e merito anche di Massimo Barbolini – un grande che ha tra l’altro il merito di essersi guadagnato il rispetto e la stima delle sue ragazze – e del suo staff, iniziando da Marcone Bracci. Da diversi anni questa Italia è tra prime in assoluto, ma oggi vive con una maturità assai diversa da quella espressa anche nell’anno della vittoria mondiale di Berlino (a.d. 2002, non l’età paleolitica: e non bisogna dimenticare in questo momento di festa il grande lavoro svolto da Marco Bonitta, il ct della svolta mentale e tecnica). APPLAUSI A TORINO. L’atmosfera che abbiamo vissuto in occasione dell’All Star Game femminile è stata quasi magica, con una partecipazione spontanea come raramente ricordo di aver vissuto in tanti anni di pallavolo. Cinquemila persone sono rimaste più di tre ore nello storico e sempre coinvolgente Palaruffini regalando momenti di partecipazione collettiva a dir poco coinvolgenti: l’inno cantato prima dai bimbi e poi a cappella da tutti, il silenzio per gli operai della Thyssen, i sorrisi per tutti, gli applausi riservati non solo alle tante campionesse in campo ma anche ai nostri “ragazzi” della squadra di Sky Sport, peraltro sconfitta 25-21 dalle stelle straniere del campionato (Andrea Zorzi smaltirà la rabbia tra una settimana, forse…). Un clima particolarissimo, coinvolgente, che solo il volley sa obiettivamente regalare. E che ha reso ci certo orgogliosi tutti quelli che amano nel profondo del cuore questo meraviglioso sport. Un bell’esempio di correttezza comportamentale e di gioia collettiva, nel momento in cui qualcun altro deve forzare la mano per introdurre il “terzo tempo” (ridotto peraltro a una semplice stretta di mano a fine partita). Se ne sono accorti tutti, i fortunati che hanno trovato i biglietti per assistere all’evento dal vivo, e i tanti che lo hanno seguito in diretta su Sky Sport 3. Mi sono arrivati tantissimi sms in diretta, visto che avevo dimenticato il cellulare acceso. E’ stato bello, e mi sono divertito come raramente in passato. LAPO E MISS ITALIA. Ad arricchire lo spettacolo della serata piemontese ci sono stati anche due ospiti d’eccezione che hanno vestito la maglia di Sky Sport: Lapo Elkann, rampollo della famiglia Agnelli, e Miss Italia Silvia Battisti. Carini, gentili, disponibili, perfettamente calati nella parte e umilmente a disposizione del gruppo. O meglio del team, come mi ha detto Lapo quando mi ha chiamato per ringraziarmi della bella serata. Sono io che ringrazio lui, persona ben diversa da quella che è stata tratteggiata, e Silvia, un autentico bijoux, innamorata del volley e grande ammiratrice di Elisa Togut, di cui ha ricevuto in regalo una maglietta. Insomma, tutto ha funzionato alla perfezione, a parte qualche bagher e qualche palleggio di alcuni della squadra allenata da Marco Nosotti, che però è stata – grazie alle celebreties presenti – subissata dai flash prima, durante e dopo la partita che il pubblico ha dimostrato di gradire. E proprio per questo l’esperimento verrà replicato a breve, anche perché nel frattempo ho già ricevuto tante richieste di far parte della nostra squadra: i primi sono stati Gianni Lanfranco (gran capo della Molten), Piero Rebaudengo (responsabile grandi eventi della Fivb) e Andrea Lucchetta. Più il presidente della Lega femminile Mauro Fabris (se non esagererà con la richiesta di ingaggio…) e il dg Massimo Morelli. Il volley è una grande famiglia, non so se lo avete capito… Buona pallavolo a tutti!
12/01/2008
Generazione di fenomeni addio
Pechino addio per la nazionale maschile dopo il disastro di Smirne? Spero con tutto me stesso di no, anche se adesso è evidente che il cammino si è complicato e non poco.RESIDUE SPERANZE AZZURRE. Per staccare il biglietto per la Cina, la squadra di Andrea Anastasi deve sperare adesso che a vincere il girone preolimpico turco sia una nazionale tra Polonia, Serbia e Spagna, che precedono l'Italia nel ranking internazionale. Impresa non impossibile, pur se piena di insidie. Sia per quello che può ancora accadere a Izmir, sia per quello che riserverà l'ultimo appuntamento di maggio, pericoloso assai pure per la pressione che ci sarà sugli azzurri. Che questa volta hanno pagato le assenze forzate degli indisponibili Meoni e Fei, nonchè l'infortunio occorso contro la Spagna a Matej Cernic. Del resto la sfiga ci vede benissimo, non è certo una novità. Tutto qui? No, e vi spiego il perchè, almeno secondo me. GENERAZIONE DI FENOMENI. Mi spiace scomodare sempre il passato e gli eroi pallavolistici di ieri, ma con un semplice paragone potete capire quello che vi voglio dire. Qualche annetto fa l'Italia poteva schierare in diagonale Papi e Cantagalli, tenendo in panchina Bernardi e Bracci. Questa era la batteria dei martelli, credo tutt'altro che di scarso livello... Oggi senza Fox invece Anastasi ha dovuto inventarsi Cisolla opposto, perchè non abbiamo un altro schiacciatore in questo ruolo che assicuri continuità a livello internazionale. Può bastare? Credo di sì, perchè il paragone, pur nella differenza delle interpretazioni tecniche, rende l'idea di quanto il parco dei giocatori azzurri si sia impoverito. Mi spiace dirlo, e lo faccio con il cuore in mano e qualche lacrima nel cuore, ma questa è la realtà e questi sono i fatti. E il problema credo - purtroppo - sia destinato a incrementarsi in futuro. Lo vado dicendo da tempo, spero solo di sbagliarmi. Altrimenti dobbiamo davvero iniziare a pensare su un'altra lunghezza d'onda, dicendo addio ai sogni di gloria.SPETTACOLO A TORINO. A fare da contraltare alla nazionale maschile c'è l’Italdonne, già qualificata per l’Olimpiade grazie al trionfo in Coppa del Mondo: per il movimento sarebbe clamoroso avere solo le fanciulle in Cina ad agosto. E se poi dovessero salire sul podio - come peraltro sono certo faranno - la pallavolo italiana diventerebbe solo tinta di rosa. Intanto la squadra di Massimo Barbolini si toglierà la grande soddisfazione di regalare una serata all’insegna del divertimento venerdì al Palaruffini di Torino, che finalmente torna a respirare aria di grande pallavolo. Tutto esaurito da tempo, per abbracciare le azzurre opposte alla selezione delle migliori straniere del campionato. In tutto in diretta su Sky Sport 3, con una gustosa anteprima: la selezione All Star affronterà alle 20.00 la squadra di Sky, composta da Maurizia Cacciatori, Favio Vullo, Andrea Zorzi, Luca Cantagalli e Roberto Beltrami, i telecronisti della pay tv che si occupano di volley (Marco Nosotti e Roberto Prini) e due ospiti vip del calibro di Lapo Elkann e Silvia Battisti, miss Italia 2007. Una serata da non perdere, per nulla la mondo: io mi divertirò a commentarla, voi a viverla da spettatori, o dal vivo o sul piccolo schermo. GHIOTTO ANTIPASTO DELLA FESTA. Giovedì mattina sono andato con Andrea Zorzi e Maurizia Cacciatori a incontrare gli studenti di tre Licei Scientifici di Torino: una bellissima parentesi organizzata dall'ufficio marketing di Sky Sport, che ha messo questi due campioni a contatto con i ragazzi: domande, allenamento sui fondamentali e partitella. Ma soprattutto un'atmosfera fantastica, che ha fatto ancora una volta capire quanto sia vivo il nostro mondo, vicino ai giovani, con campioni superstar stra-disponibili. L'ennesima bella giornata che mi ha fatto capire quanto sia affascinante e vero il volley, come mi ha confermato anche diversi dei professori presenti.Buona pallavolo e buon 2008 a tutti!
11/01/2008
Buon 2008 a tutti
Innanzi tutto buon anno, al piccolo-grande mondo della pallavolo, atteso da un 2008 di rara importanza: ad agosto andrà in scena l’Olimpiade di Pechino, e l’Italia deve cercare di conquistare non una ma due medaglie. Sì, due, con gli uomini e con le donne. Lo sottolineo fin da subito. FORZA AZZURRI. Per essere presente alla rassegna a Cinque Cerchi, l’Italia di Andrea Anastasi non può fallire l’appuntamento a Izmir in Turchia, dove otto squadre si giocano l’unico posto a disposizione: impresa difficile assai, ma non impossibile, nonostante le assenze forzate degli indisponibili Meoni e Fei. Certo non si può dire che il Nano sia fortunato quando guida la nostra nazionale: al Mondiale del 2002 fu costretto a rinunciare agli infortunati Papi e Giani, adesso si gioca un appuntamento tanto difficile quanto importante senza altre due pedine essenziali. Dovrà uscire la forza della squadra, nella speranza che il ct in breve tempo abbia potuto plasmarla come riterrebbe opportuno. Noi – è evidente – facciamo il tifo per lui e per i suoi ragazzi. Nella consapevolezza che le imprese rivestono tanti rischi ma regalano emozioni e soddisfazioni uniche nel caso in cui vengano realizzate. SPETTACOLO A TORINO. L’Italdonne, già qualificata per l’Olimpiade grazie al trionfo in Coppa del Mondo, si toglie la grande soddisfazione di regalare una serata all’insegna del divertimento venerdì al Palaruffini di Torino, che finalmente torna a respirare aria di grande pallavolo. Tutto esaurito da tempo, per abbracciare le azzurre opposte alla selezione delle migliori straniere del campionato. In tutto in diretta su Sky Sport 3, con una gustosa anteprima: la selezione All Star affronterà alle 20.00 la squadra di Sky, composta da Maurizia Cacciatori, Favio Vullo, Andrea Zorzi, Luca Cantagalli e Roberto Beltrami, i telecronisti della pay tv che si occupano di volley (Marco Nosotti e Roberto Prini) e qualche sorpresa: qualche vip che renderà ancora più prelibato questo piatto succulento. Una serata da non perdere, per nulla la mondo: io mi divertirò a commentarla, voi a viverla da spettatori, o dal vivo o sul piccolo schermo. CONNESSIONI FIPAV-SKY. Ci tento a precisarlo: non abbiamo mai fatto pressioni su chicchessia per piazzare i “nostri” in Federazione. Per i “nostri” intendo i (bravi) commentatori di Sky Volley, che uno dopo l’altro sono stati assoldati dalla Fipav. Prima Luca Cantagalli quale vice allenatore di Gigi Schiavon alla nazionale maschile juniores, poi Andrea Anastasi quale successore di Gianpaolo Montali sulla panchina della nazionale A, adesso Fabio Vullo quale nuovo responsabile del settore giovanile maschile. All’appello manca solo Francone Bertoli – e non chiedetemi perché, io l'idea di convolgerlo nell'organizzazione del Mondiale 2010 ce l'avrei – mentre Andrea Zorzi ha trovato nel frattempo un accordo prestigioso giornalistico con la Fivb. Merito loro, non nostro, non mio. L’unico merito che mi riconosco è quello di averli valorizzati quando nessuno pareva ricordarsi di loro, quasi fossero affetti da scabbia, pallavolistica si intende. Adesso invece hanno tutti un incarico di prestigio, e di questo mi compiaccio e mi rallegro, perché ne conosco le qualità umane, morali e professionali, oltre che la serietà e l’affidabilità. Sono sinceramente contento perché sono certo che tutti possano contribuire a fare crescere ulteriormente il movimento. Anzi, se proprio devo dirlo: era ora che qualcuno, oltre a noi di Sky, si ricordasse di loro, patrimonio del volley italiano e non solo. Buona pallavolo e buon 2008 a tutti!
06/01/2008
Buon Natale a tutti
Un solo, grande e sincero pensiero rivolto a tutti quelli che amano lo sport più bello del mondo. TANTI AUGURI DI CUORE ALL'IMMENSO MONDO DEL VOLLEY (come immagine ho scelto quella proiettata alla tradizionale festa di Natale della Benetton Sport che ancora una volta ho avuto il privilegio di presentare). Nella speranza che siano giorni di letizia e di serenità per tutti: giocatori, allenatori, dirigenti, arbitri, giornalisti, tifosi. Sta per andare in archivio un anno di rare intensità, come ad esempio il titolo europeo concuistato dalle ragazze e poi coronato dal trionfo nella Coppa del Mondo. Il loro sorriso e la loro grazia è l'emblema del 2007. Il 2008 saprà regalarci di certo tante altre, nuove emozioni: la più grande ci auguriamo di viverla a Pechino con le azzurre sul gradino più alto del podio e gli azzurri - qualificati a Smirne - capaci di competere con il gotha internazionale. Buona pallavolo a tutti gli amici di DALLARIVOLLEY.COM! PS Il Volley Day è stato un grande successo, un'abbuffata di pallavolo dopo le abbuffate natalizie a tavola: pieno ovunque e ottimi ascolti tv su Sky. Un esperimento senza dubbio da ripetere, confermando la formula del mix tra campionato maschile e campionato femminile.2°PS In questi giorni di festa ci ha lasciato Marisa, la dolce metà di Carlo Gobbi, amico mio fraterno e della pallavolo tutta prima che firma ultraventennale della Gazzetta dello Sport. Al nostro grande decano e suo figlio Raimondo l'abbraccio di chi vuole loro bene. Nella speranza che Marisa sia già nel Paradiso del volley.
24/12/2007
Grazie a tutti
Siamo prossimi al Natale, e dobbiamo essere tutti più buoni. E propositivi. Pensiamo dunque positivo, come raramente facciamo al nostro interno noi del volley. Esaltandoci per l’analisi pubblicata in settimana dal Corriere dello Sport che ha identificato nel nostro amato sport il più amato e praticato dai giovani. Un’indicazione fantastica, che deve stimolarci assai per il futuro. DI PINTO AL COMMENTO. Non vi parlo troppo del campionato maschile perché da questa settimana esordisce nelle vesti di opinionista su questo sito il mio amico Vincenzo Di Pinto (in attesa di rivederlo presto in panchina). Intanto però mi complimento con Trento (andata a vincere al tie break a Roma), con Piacenza (uscita dalla crisi espugnando il Palaverde di Treviso: la Sisley attende con ansia il recupero di Fei) e con Corigliano, che nonostante i ben noti problemi di carattere economico che stanno attanagliando la società calabrese ha trovato la forza di imporsi con un pesante 3-0 in quel di Montichiari. Le sorprese sono dietro l’angolo, non mi stancherò mai di ripeterlo. GUIDETTI AL COMMENTO. Non vi parlo nemmeno del campionato femminile perchè da questa settimana inizia a commentare le gesta del volley rosa Giovanni Guidetti, figlio d'arte, attuale allenatore della nazionale di Germania, a lungo sulle nostre panchine nonchè giornalista nel dna. Un grande in tutti i sensi, insomma, per arricchire sempre più "dallarivolley.com" con firme d'autore.GRAZIE BARAZZA. Nella home page del sito potete trovare le indicazioni relative alla nuova Guida al Volley, preparata quest’anno a tempo di record. In copertina ho scelto per la prima volta una fanciulla, in onore alle grandi imprese delle azzurre in Europa e nel Mondo, optando per Jenny Barazza. “Sono onorata di essere stata scelta io” mi ha detto al telefono, ringraziandomi di cuore. Sono io che ringrazio la bella e brava centrale trevigiana della Foppapedretti Bergamo, una delle migliori giocatrici del panorama internazionale. 25 ANNI SOTTO RETE. Ringrazio anche il mio amico Andrea Morselli di “Satellite” per avermi ricordato un traguardo che sinceramente avevo dimenticato: le nozze d’argento con la pallavolo. Mi ha chiamato per realizzare una bella intervista pubblicata sul numero di novembre della prestigiosa rivista specializzata e in effetti l’esordio è proprio stato nel 1982: è da quell’anno che faccio telecronache e manifesto il mio amore per questo sport. Spero un giorno di poter festeggiare anche le nozze d’oro… GRAZIE LEO. E visto che siamo in clima di buonismo pre-natalizio, ringrazio anche Leo Turrini per quello che ha scritto sul numero di dicembre di Pallavolo nella classifica dei 100 personaggi dell’anno: mi ha messo al sesto posto, con belle parole, definendomi un pezzo di televisione al servizio della pallavolo. Almeno una parte del concetto espresso credo corrisponda al vero… Buona pallavolo a tutti!
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