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Le vittorie di Massimo Barbolini08/10/2007

Le vittorie di Massimo Barbolini

Italia campione d’Europa per la prima volta nella storia. Dopo due assalti al trono del vecchio continente, nel 2001 a Varna e nel 2005 a Zagabria, questa volta le azzurre hanno conquistato la medaglia d’oro, confermando la forza del proprio collettivo, la classe di Tai Aguero e la bravura di Massimo Barbolini, il ct di poche parole ma di fatti concreti. IL CORAGGIO DI MAX. Conosco l’allenatore della nostra nazionale da una vita, da quando lui – giovanissimo, a metà degli Anni 80 – apprendeva l’arte della panchina da Julio Velasco guidando l’allora Panini Modena. Lui, modenese doc, aveva deciso che questa sarebbe stata la sua vita. E per coronare i suoi sogni non ha esitato a tirare fuori le palle ben presto, accettando come primo incarico la guida di Agrigento. Correva l’anno 1989, Velasco se ne era andato a guidare gli azzurri (con i quali avrebbe scritto epiche pagine nella pallavolo mondiale) e lui si trasferì in Sicilia. Un anno e poi il ritorno sotto la Ghirlandina, dove ha vinto l’Italian Open. Non certo la Coppa del Mondo, direte voi, ma per la pallavolo geminiana correvano altri tempi, complice lo strapotere dei grandi gruppi (Benetton a Treviso, Mediolanum a Milano, Ferruzzi a Ravenna). Poi un campionato infelice a Spoleto e il grande passo: il passaggio alle donne. Mai decisione è stata più ocultata. LE GRANDI VITTORIE DI MAX. Prima tappa Matera, e subito titoli a go-go: Supercoppa Europea, Coppa Italia e scudetto al primo anno, poi un altro tricolore, un’altra Coppa Italia e la Coppa dei Campioni nel 1996. Okay, erano gli anni d’oro di Keba Phipps, ma Bartolini in quelle vittorie a ripetizione ci ha sempre messo qualcosa di suo. Persona posata, riflessiva, mai sopra le righe, ha costruito la sua fortuna sull’intelligenza tattica e sulla sagacia nella gestione dei gruppi che di volta in volta gli sono stati affidati. Il segreto della sua apoteosi con la nazionale. Dopo Matera una stagione a Roma (con i festeggiamenti in Coppa Confederale), e poi il lungo ciclo di Perugia, otto anni di sorrisi e di maturazione continua. Tanto da diventare il migliore di tutti. IL SOGNO AZZURRO. Massimo era un predestinato: nel suo dna c'era la nazionale, era scritto nelle stelle. E non posso certo dire di essere stato un buon profeta quando durante la finale del Grand Prix a Reggio Calabria nel 2004 lo intervistai chiedendogli se ambiva, un giorno, a sostituire Marco Bonitta, allora ct da poco campione del mondo. Uno sguardo d’intesa, un po’ di scaramanzia, la solita dose di umiltà e la risposta che mi aspettavo: “Non lo so, per adesso sono a Perugia e ci sto bene: un giorno chissà…”. Però io avevo letto il suo grande – comprensibile – desiderio. Avveratosi come d’incanto due anni dopo, complice la risaputa insurrezione delle ragazze: via Bonitta e dentro un altro allenatore. Breve consulto e a Carlo Magri devo riconoscere di fatto la scelta migliore (pur con qualche perplessità...), vestendo d’azzurro Massimo Bartolini, che pochi giorni prima avevo chiamato a commentare la finali del Grand Prix al microfono di Sky Sport. Era lui il personaggio giusto per raccogliere la pesante eredità di Bonitta, io non ne ho mai fatto mistero, né in pubblico né in privato. Del resto lo sapete che sono fatto così, dico sempre quello che penso (nel bene e nel male, con quello che ne consegue...). Ovviamente non mi attribuisco meriti di nessun tipo, non ho fatto di nulla: ma sono contento perché avevo visto giusto, e Massimo in poco tempo ha fatto miracoli. TAI LA MAGICA. Bisogna riconoscere che giocare con o senza Tai Aguero fa una bella differenza: lei è indiscutibilmente la numero uno, semplicemente la migliore di tutte, la superstar in una squadra di campionesse che ha giocato con il cuore e con la mente un gigantesco Europeo, chiuso con percorso netto e due vittorie per 3-0 nelle sfide decisive: alla Russia in semifinale e alla Serbia in finale. Scusate se è poco. Un grandissimo risultato per la nostra pallavolo, a conferma della bontà di un movimento che sta sempre più parlando al femminile. Due le speranze che nascono spontanee: che la Federazione sappia mutuare al maschile quanto di buono ha fatto con le donne a livello di base e che adesso non si nascondano tutti i problemi dietro questo trionfo fantastico. FELICITA’. Credo di interpretare la gioia di tutti quelli che amano il nostro bellissimo sport affermando che domenica 30 settembre è una giornata indimenticabile per la pallavolo italiana, un’altra tappa miliare per allargare sempre più la base. Un ringraziamento sincero a tutte le ragazze e allo staff tecnico che ha affiancato il mio amico Massimo Barbolini (a cominciare da Marco Bracci), del quale condivido questo momento di rara intensità emotiva. E un grazie di cuore a nome di Sky Sport all’Italia, visto che da giovedì sera le gesta delle ragazze potranno essere gustate in esclusiva ogni venerdì sera alle 21.00: una scommessa in pratica già vinta, che vivrà il succulento prologo giovedì sera in occasione della Supercoppa Italiana tra Perugia e Jesi di scena al Palalido di Milano (diretta Sky Sport 2 dalle ore 20.30, con tantissime novità). P.S. Sempre in tema di nazionale: in settimana sapremo quale sarà il destino del ct maschile. Le ultimissime danno però in pole position Andrea Anastasi, fresco campione d’Europa con la Spagna, probabile protagonista di un clamoroso ritorno sulla panchina azzurra al posto di Gianpaolo Montali, che lo aveva sostituito dopo il Mondiale del 2002 (e al quale potrebbe essere stato fatale la candidatura alle primarie del Partito Democratico, addizionata ai risultati tutt’altro che esaltanti dell’Europeo in Russia e ai problemi con alcuni degli azzurri). La decisione finale verrà presa a ore, visto che il tempo stringe in vista dei tornei di qualificazione per l’Olimpiade di Pechino (dove l’Italia non può mancare assolutamente). Buona pallavolo a tutti!
Sangue, sudore e lacrime30/09/2007

Sangue, sudore e lacrime

Sangue, sudore e lacrime. Questo il “fil rouge” delle riflessioni di oggi. LACRIME. Inizio dalle note negative, perchè mi è quasi venuto da piangere quando ho saputo che la wild card per la prossima Coppa del Mondo maschile sarebbe stata data alla Bulgaria e alla Corea del Sud. Non ci volevo credere, ma adesso mi devo adeguare alla triste realtà. Al di là del significato sportivo (una volta questi appuntamenti erano la norma, non certo l’eccezione), è l’ulteriore conferma della nostra considerazione a livello di politica pallavolistica internazionale. Se avevamo bisogno di conferme, eccole qui. E così in Giappone a novembre andranno Spagna, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Australia, Egitto, Russia, Portorico, Tunisia, Bulgaria e Corea, oltre ai padroni di casa. Che tristezza… CONTENTINO. All’Italia è stata data la possibilità di organizzare in casa il torneo di qualificazione per il torneo continentale che staccherà un solo biglietto per Pechino (in programma dal 7 gennaio in Turchia). Si giocherà dal 27 novembre al 2 dicembre, in concomitanza con la Coppa del Mondo. Siamo ormai considerati una nazionale di seconda fascia, e se qualcuno ha qualcosa da obiettare (ci sarà, ne sono certo…) sono aperto a ogni confronto. Comunque continuiamo a fare il tifo per gli azzurri e per il ct. Chiunque egli sia. SANGUE. E’ invece quello che stanno sputando le azzurre di Massimo Barbolini, approdate d’autorità alla semifinale del campionato d’Europa. L’Italia è davvero una bella squadra, lo andiamo ripetendo da tempo (controllare gli altri editoriali per avere conferma), con una stella di primissimo livello mondiale: sì, perché devo ammettere che più o meno Tai Aguero fa una bella differenza! Mi spiace solo che il prossimo campionato lo giocherà in Turchia e non da noi, perché sarebbe stato uno spettacolo poterne commentare le gesta su Sky Sport. DONNE IN TV. Ormai è ufficiale, le partite del campionato femminile verranno trasmesse in diretta al venerdì sera su Sky, con inizio alle ore 21.00. Uno spazio inedito in un giorno particolare, una bella sfida che sono certo vinceremo tutti insieme. Stiamo allestendo una super squadra con tante novità, per allargare la base degli appassionati a questo bellissimo sport: l’unica conferma che vi posso dare è il ritorno in Italia (a spot) di Maurizia Cacciatori. Lei è molto contenta, noi pure. Non capisco perché qualcuno abbia cercato di dissuaderla dal tornare in tv (era già stata con noi due anni fa al Grand Prix). Una preghiera: ognuno pensi agli affari suoi per cortesia, visto che ne abbiamo già abbastanza tutti quanti. Denghiu. SUDORE. Ne ha versato pochino lunedì sera la Sisley Treviso per centrare il primo obiettivo della stagione: a Trieste ha vinto la sua settima Supercoppa Italiana battendo con un netto 3-0 l’ambiziosa Roma. Ma soprattutto confermando di essere già in ottime condizioni (anche gli azzurri Fei e Cisolla, che pochi giorni prima in Russia sembravano due fantasmi) e di essere ancora una volta la squadra da battere, con Pujol e Hubner scelte decisamente azzeccate. Okay, siamo alla prima parte di una grande e frastagliata stagione, ma la squadra del debuttante Renan Dal Zotto ha già scoperto le carte (il brasiliano ha destato una così buona impressione che qualcuno sta pensando a lui come ct dell’Italia: ma non era già stato contattato qualche mese addietro per questo ruolo?). Le altre squadre sono avvisate, ma per questo sono e saranno meno combattive. Il campionato che scatta sabato (prima a Corigliano tra la matricola Famigliulo e i campioni d’Italia in diretta dalle 18.15 su Sky Sport 3) promette scintille, con almeno 5-6 pretendenti allo scettro di regina: Treviso tricolore, la bulgara Trento, la brasiliana Modena, la giovin Cuneo, la rinnovata Macerata e la corazzata Roma. Ci divertiremo, ne sono certo. P.S. Chiudo con un piccolo-grande grido d’allarme: non intravedo un progetto comune per la nostra pallavolo finalizzato non dico al futuro, ma al domani. Ben vengano le scaramucce se si traducono poi in fatti concreti, ma manca un costruttivo tavolo di concertazione. Forse sarebbe il momento che la Federazione (con i tutti i presidenti regionali compatti) incontrasse fattivamente le Leghe, tutte. Non dobbiamo ridurre il problema a faccende di carattere personale. Qui ne va del futuro del movimento. Di questo non sento mai parlare, purtroppo. Non vorrei che arrivasse anche qui un Beppe Grillo… E pare che ci siamo dimenticati che tra nemmeno tre anni (non nell’altro millennio…) ci sarà in Italia il Mondiale maschile. 2° P.S. Complimenti vivissimi a Silvia Battisti, Miss Italia 2007: lei, pallavolista in serie B a San Martino Buonalbergo (in provincia di Verona), rappresenta il nostro nuovo fiore all’occhiello. Fa la centrale e ha due miti: Elisa Togut e Gigi Mastrangelo. Da oggi il nostro mito è invece lei. Buona pallavolo a tutti!
Riflessioni dopo la presentazione del campionato maschile27/09/2007

Riflessioni dopo la presentazione del campionato maschile

Pensieri sparsi dopo la presentazione del campionato maschile numero 63, che ho avuto l’onore e il piacere di presentare. E di questo ringrazio pubblicamente la Lega di serie A per il clima famigliare che mi ha fatto respirare. CASINO. Se ce n’era bisogno, abbiamo avuto conferma della tensione che esiste tra le varie istituzioni. Lega e Federazione sono ai ferri corti, e il rapporto si è usurato anche a livello interpersonale. Quello che è successo lo hanno visto tutti, anche se sul palcoscenico le polemiche hanno volutamente lasciato spazio ai sorrisi. COCONES. Hanno destato ilarità le battute in spagnolo di Andrea Anastasi, il ct campione d’Europa con le sue Furie Rosse. Ha detto che questo grande risultato è stato il frutto di un duro lavoro svolto in umiltà, e che la sua squadra ha collezionato ben 15 vittorie di fila senza una sconfitta tra la European League e la rassegna continentale. Complimenti meritati. E il prossimo anno vedremo la Spagna in World League. PALASPORT. Simona Sileoni, presidente della Lube, ha confermato davanti a tutti che presto la sua squadra giocherà in un nuovo impianto. Non a Macerata, ma vicino all’azienda, che si trova a Treia. Una bella notizia per il volley, che continua a generare impiantistica poi usufruibile da parte di tutti. PARODI. Premiato quale miglior Under 23 della passata stagione grazie alla bella stagione vissuta a Corigliano, ha detto che la favorita per lo scudetto è la ringiovanita Cuneo. E in prima fila il suo presidente Valter Lannutti gongolava… STENDARDI. Bruno Da Re è salito quasi sorpreso sul palco a ritirare gli stendardi per le vittorie della passata stagione in campionato e in Coppa Italia. “Quasi quasi non mi ricordavo cosa fossero, visto che lo scorso anno non ne abbiamo meritati. E’ una bella sensazione”. E mentre il presidente Mosna glieli consegnava ha aggiunto: “Ti auguro di esporne presto uno a Trento”. Mosna, coperto dal gonfalone, faceva gesti scaramantici… SALVEZZA. Alberto Giuliani, debuttante in A1 con Corigliano, ha ammesso la difficoltà di centrare la salvezza. Sarebbe però importante per la Calabria intera, che avrà Vibo Valentia tra le favorite della serie A2 insieme a Verona. MAESTRO. Marco Caronna ha regalato due filmati che sono due autentiche chicche. Ottimamente ideati e realizzati: a breve gli appassionati li potranno gustare anche gli amici di Sky Sport. TALPA. Una delle grandi novità è la talpa, ovvero la possibilità offerta agli arbitri di usufruire della tecnologia per valutare le palle dentro o fuori sulle righe. Il tutto nasce dalla fattiva collaborazione tra la Lega maschile e l’Università di Bologna, e sarà applicata a tutti i campi della A1. L’Italia è sempre avanti a tutti nel mondo, almeno nella pallavolo. UNDER 23. Attenzione anche ai più giovani: le società potranno avere due liberi Under 23 (uno conteggiato come tredicesimo giocatore) e le squadre che avranno due giocatori Under 23 potranno effettuare i cambi senza ricorrere alla prassi normale, purchè uno sia schierato nel sestetto iniziale. Si lavora anche in prospettiva futura, patrimonio del nostro sport. STRANIERI. Saranno ben 133 tra A1 e A2, in rappresentanza di tutti i continenti. Di questi ben 35 sono brasiliani: ma è giusto così, oggi sono i migliori al mondo ed è giusto imparare dai più bravi. TV PLANETARIA. Potenzialmente, ha sottolineato il direttore generale della Lega Massimo Righi, oltre un miliardo di telespettatori può gustarsi il nostro campionato in tutto il mondo grazie alla copertura tv. Un record. E un carico di responsabilità per Sky Sport, che dovrà assicurare cura maniacale alle riprese. QUINTETTO MONSTRE. Sky Sport avrà ancora una squadra fantastica, invidiata da tutte le altre discipline: Franco Bertoli, Andrea Anastasi, Andrea Zorzi, Luca Cantagalli e Fabio Vullo, semplicemente fantastici per carisma, intelligenza e disponibilità a imparare. Virtù incredibile, se si pensa al loro curriculum. Ma un bell’esempio per tutti quelli che hanno il piacere di lavorare al loro fianco. BRAVA. A proposito di Sky Sport. Il premio “Milena Pastore” quale miglior giornalista Under 35 è andato a Luisa Gamberini. Sono sinceramente felice per lei. E non solo perché è una delle mie figliocce pallavolistiche: lo scorso anno il riconoscimento era andato a Eleonora Cottarelli, due anni fa a Stefano Michelini, direttore di Pallavolo Supervolley. Tutte mie “creature”. Primo: giuro che non ho condizionato le votazioni, anche se ho espresso per ognuno di loro la mia preferenza. Secondo: sono contento perché in tutti e tre sono convinto di aver infuso la passione e l’amore per questo meraviglioso sport. P.S. Questa settimana ha preso il via il Campionato d’Europa femminile. C’è molto di italiano nella varie squadre: Marco Bonitta è il ct della Polonia, Alessandro Chiappini il ct della Turchia, Gianni Caprara il ct della Russia campione del Mondo, Giovanni Guidetti il ct della Germania, sconfitta nella prima dalle azzurre. Senza dimenticare Claudio Busato, Carmelo Borrato e Alfredo Martilotti, scoutmen di Turchia, Russia e Polonia. Auguriamo loro in bocca la lupo, anche se dobbiamo pubblicamente ammettere che facciamo il tifo per le azzurre del mio amico Massimo Barbolini. 2° P.S. Fiocco azzurro in casa Vermiglio: Caterina ha regalato Federico a Valerio, regista di Macerata e della nazionale. Benvenuto nel mondo del volley.3° P.S. Un abbraccio forte a Vincenzo Di Pinto, costretto a lasciare la panchina di Taranto a poche ore dal via del campionato per problemi di carattere fisico. Lo aspettiamo presto protagonista in campo, perchè rappresenta un patrimonio del nostro movimento.Buona pallavolo a tutti!
Il Nano diventato Gigante21/09/2007

Il Nano diventato Gigante

Queste righe sono dedicate a un amico che di nome fa Andrea Anastasi, anche se tutti quelli del volley lo conoscono semplicemente come “Nano”. Appellativo che gli è stato appioppato per via dei suoi 181 centimetri, tanti per una persona che deve vivere un’esistenza normale, non tantissimi per chi ha dovuto destreggiarsi per tanti anni tra i giganti delle schiacciate. Lui però, temperamento forte e spirito mai domo, tipico del popolo della bassa del Po, terra affascinante ma nel contempo difficile, ha sempre saputo cavarsela egregiamente, tanto da coronare una bella carriera in serie A con i primi titoli vinti dalla nazionale dei miracoli: oro all’Europeo del 1989 a Stoccolma e oro allo storico Mondiale di Rio de Janeiro del 1990. Altri tempi direte voi, ma vivi assai, anzi indelebili, nella mente di quanti li hanno vissuti e non potranno mai rimuoverli. Il Nano, occhio vispo e gran compagnone, ha iniziato presto la sua nuova avventura pallavolistica, quella di allenatore: prima a Brescia in A2 e poi a Montichiari in A1, prima della inaspettata chiamata alla guida della nazionale, per sostituire Bebeto. L’esordio a Sydney battendo l’Australia per 3-0 il 28 maggio 1999, la grande gioia del titolo europeo a Vienna nel 1999, anno del trionfo in World League a Mar del Plata (bissato dodici mesi dopo a Rotterdam), la delusione dell’Olimpiade di Sydney nel 2000 (dove abbiamo seguito con il magone la finale tra Jugoslavia e Russia insieme anche al suo vice di allora Emanuele Zanini), l’argento all’Europeo del 2001 dietro la Jugoslavia e il quinto posto al Mondiale del 2002 in Argentina, costatogli la panchina dopo la sconfitta nei quarti di finale con il temibile Brasile (poi salito sul gradino più alto del podio. Nonostante tante attenuanti (leggi gli infortuni di Giani e Papi, ma questi non restano negli annali…) e la felice intuizione di lanciare Alessandro Fei nell’inedito ruolo di opposto. Sì, perché il Nano di pallavolo ne ha sempre capito e ne capisce molto, e non lo dico adesso perché ha centrato il risultato più brillante della sua vita. Però lui come tanti altri fa un lavoro strano, al limite del paradosso, nel quale un giorno sei un genio rispettato da tutti e l’indomani sei un incompetente bollito che tutti criticano. Chi vive nello sport sa che è così, e così è stato ad un certo punto anche per Anastasi, che dopo la non esaltante parentesi di Cuneo, dove è tornato ad allenare nel club, non ha trovato nessuno disposto a dargli fiducia. Nessuno tranne noi di Sky Sport, che abbiamo avuto l’onore di averlo al microfono quando era ancora ct dell’Italia (con una deroga del presidente Magri, che ancora ringrazio), e che abbiamo avuto il piacere di averlo come compagno di viaggio negli ultimi tempi (e sarà con noi anche nella prossima stagione ormai alle porte, questo ve lo anticipo). Svanita ogni speranza nel nostro campionato, ecco per lui dopo l’Europeo di Roma del 2005 l’offerta della Spagna, per allenare una nazionale tutt’altro che competitiva, fuori dal giro che conta (oggi è al numero 24 del ranking internazionale!) e alle prese con un ricambio generazionale preoccupante. Nessun problema: il Nano ha saputo rimboccarsi le maniche con umiltà e pazienza, virtù rare, ha riportato le Furie Rosse a essere competitive tanto da vincere la European Cup (una specie di World League di seconda fascia), e poi è andato in Russia pieno di belle speranze. Con un motto ben preciso nella mente, ricordato ogni giorno ai suoi dodici toreri: “corazon, cabeza e cojones”, ovvero “cuore, testa e coglioni”. Tre virtù che alla fine hanno fatto la differenza, nel girone di qualificazione, nella semifinale vinta con la Finlandia di Mauro Berruto (applausi anche al tecnico torinese!) e soprattutto nella finale al cardiopalma vinta 16-14 al tie break contro una Russia che ha avuto dalla sua pure uno scandaloso arbitraggio oltre a un pubblico numerosissimo (che dopo la Champions League persa in casa ha ingurgitato un altro boccone amaro). Bravo, anzi bravissimo Andrea, sei stato capace di trasformare la tua squadra in un gruppo di autentici guerrieri che alla fine ha matato gli avverarsi guidati da Alekno (che a breve temo lascerà il posto a Daniele Bagnoli, altro mantovano…). Sono sinceramente contento per te, e lo sai che dico quello che penso. Ci conosciamo da troppo tempo per raccontarci balle. Sono felice per te, per tua moglie Erika e per i tuoi figli, Pietro e Giulio, e anche per il resto della tua famiglia che conosco da tempo. Mi spiace solo non aver potuto essere all’Olympisky per abbracciarti, ma basta quello che siamo scambiati via sms pochi minuti dopo il fischio finale che ti ha regalato un sogno. E mi spiace anche non aver potuto venire a trascorrere qualche giorno con te nel ritiro di Barcellona, dove mi hai più volte invitato. Sarà per un’altra volta, te lo assicuro. Intanto metti una bottiglia al fresco, perché dobbiamo festeggiare quanto prima a Poggio Rusco. E quella sera ci divertiremo parlando di pallavolo, come tante altre volte abbiamo fatto in passato. Complimenti Nano. Mentre l’Italia che nel cuor peraltro ti sta si lecca le ferite per il peggior risultato degli ultimi vent’anni, tu questa volta sei diventato un gigante. E ci credo che ti senti nel Paradiso del volley: sei l’unico ad aver festeggiato l’Europa con due squadre diverse, e lo hai fatto contropronostico ma con l’intelligenza, la motivazione e le palle (grandi come il palasport, ha detto uno dei tuoi eroi, Guillermo Falasca, capace di fare 30 punti in finale). Un bell’esempio sul quale riflettere. Buona pallavolo a tutti!
La debacle della nazionale maschile agli Europei18/09/2007

La debacle della nazionale maschile agli Europei

Che disastro! Nemmeno la peggiore delle ipotesi che avevamo prospettato pochi giorni fa avrebbe fatto immaginare una conclusione così amara per le nostre Nazionali, sia sul fronte basket che su quello volley. E non si può certo dire "mal comune, mezzo gaudio" perchè si è trattato di una vera debacle per lo sport azzurro, sulla quale occorre invece opportunamente riflettere. ADDIO PECHINO. La Nazionale di basket, eliminata dall'Europeo spagnolo ad opera della Germania del superbomber Nowitzki, nonostante i giganti della Nba (Bargnani e Belinelli), ha dovuto dire addio anche al sogno a Cinque Cerchi. Charlie Recalcati e la sua truppa, infatti, non possono neanche sperare di difendere l'argento olimpico conquistato nel 2004 ad Atene. Una scoppola terribile che ben difficilmente sarà metabolizzata in fretta. ADDIO MOSCA. Ma veniamo alle faccende che ci riguardano più da vicino: quelle del caro e amato volley. Gli azzurri di Montali hanno lottato strenuamente contro i padroni di casa della Russia ma, alla fine, hanno ammainato bandiera bianca col 15-10 al tie break, chiudendo anzitempo la propria avventura continentale. Una bella botta, non c'è che dire. E non mi interessano le inevitabili giustificazioni che adesso verranno addotte poichè l'Italia era campione d'Europa in carica e quanto meno avrebbe dovuto arrivare alla finale. Invece non si è qualificata nemmeno per le semifinali, guadagnate invece dalla Russia, dalla sorprendente Finlandia del bravo Mauro Berretto e dalla Spagna del mio amico Andrea Anastasi (in attesa di sapere chi ce la farà tra Serbia, Germania e Olanda). Tutto questo indipendentemente dall'ultima ininfluente sfida con la Polonia, vice-campione del mondo, di Raul Lozano (altra grande delusione di questa rassegna). Il perchè di tanta amarezza è presto spiegato: evidentemente la squadra non è all'altezza (il giudizio negativo non è per i singoli, non mi parrebbe opportuno, ma per la squadra nel suo insieme) e la preparazione (fisica? mentale?) complessiva non è adeguata, nonostante quello che si dice e che si dirà. Questi sono i risultati del campo. Non mi interessa altro, non mi interessano le scuse. L'Europa è stata un fallimento, con le inevitabili ripercussioni negative sul movimento e sul campionato alle porte. Lo dico con il cuore in mano, non posso nasconderlo, perchè sono sempre stato e sempre sarò il primo tifoso degli azzurri; ho sofferto mille volte con loro e questo si ripeterà anche in futuro (questa volta purtroppo no, sono oberato di impegni a Sky ma li ho seguiti da lontano). Bisogna però avere il coraggio di dire le cose come stanno: prima o poi arriva per tutti il "redde rationem" e stavolta è giunto a sorpresa. Dopo una brutta World League, nel 2005, era arrivato l'oro europeo, l'anno successivo, nel 2006, un'altrettanto inqualificabile World League aveva preceduto un argento olimpico. Adesso, dopo le tante polemiche del passato autunno, che in qualche modo hanno comunque lasciato un segno, è arrivato un pessimo Europeo dopo l'ormai solita pessima World League. Che qualcosa non vada mi pare, a questo punto, più che evidente. Voi avete idee diverse al proposito? Adesso si riapriranno i processi a Montali. Qualcuno proporrà forse di cacciarlo. Qualcuno dirà di avere la soluzione per tutti i problemi. Io vorrei solo ricordare che invece dobbiamo riordinare in fretta le idee in vista delle qualificazioni per Pechino: non andare in Cina rappresenterebbe un autentico delitto sportivo. Mi spiace per l'Italia del volley e mi spiace per il campionato di volley che, per lasciare spazio alla Nazionale e ai nazionali di altri paesi, è stato trasformato in un gruviera e adesso, dopo l'inutile pausa di novembre, rischia di dover correre per assegnare lo scudetto se gli azzurri non si qualificheranno al torneo di gennaio. Una bella confusione, non c'è che dire. E qui non si ammettono contradditori... Buona (e amara) pallavolo a tutti! E forza azzurre! A questo punto siamo tutti con voi!
Un week-end amaro per le nostre nazionali13/09/2007

Un week-end amaro per le nostre nazionali

Week end amaro per le nostre nazionali, su tutti i fronti. In attesa di pronte e auspicabili rivincite. CESTISTI IN AFFANNO. Per fortuna che è arrivata la vittoria con la Turchia dell’ex ct Boscia Tanjevic, altrimenti per gli azzurri dei canestri sarebbe stato un bel boccone amaro il ritorno anticipato dagli Europei spagnoli. Nonostante tanti campioni che oggi e domani fanno bella l’Italia tra i giganti della Nba (leggi Bargnani, Belinelli e Gigli). Mercoledì la sfida decisiva con la Germania del superbomber Nowitzki per approdare nei quarti, ma finora la rassegna continentale è stata tutt’altro che entusiasmante. Il tempo per chiudere positivamente esiste, è chiaro, ma il mio amico Recalcati deve ridare un’anima in fretta alla sua truppa, impresa peraltro riuscitagli pure in un recente passato. RUGBISTI TRAVOLTI. Il debutto dell’Italia della palla ovale nella Rugby World Cup è stata da annali della sconfitta. E’ vero che lo stop, peraltro preventivato, è arrivato contro i mitici All Blacks, ma trovarsi ad un certo punto sul 43 a 0 non deve essere stato di grande conforto in vista del prosieguo di una manifestazione che sta catalizzando l’interesse del mondo intero. L’augurio è che mercoledì con la Romania sia tutta un’altra storia, vuoi perché il ct Berbizier era partito con tante speranze dopo gli ultimi test, vuoi perché i quarti di finale rappresenterebbero un traguardo storico per un movimento in crescita continua (e con una stampa eccezionalmente favorevole, complimenti). PALLAVOLISTI ANNICHILITI. Un lungo preambolo per arrivare alla brutta figura rimediata dell’Italvolley contro la Bulgaria all’Europeo maschile: un 3-0 tanto pesante quanto meritato da parte del sestetto balcanico, letteralmente trascinato da quel Kaziyski per il quale si stanno ancora scannando Piacenza e Trento (che potrà applaudirlo quest’anno). Che il ragazzo sia forte lo sappiamo da tempo, che fosse così massacrante anche in battuta ce lo ha confermato Alessandro Farina, preso a sassate dall’ex martello della Dinamo Mosca (che è talmente arrabbiata con la Federazione bulgara da aver rimandato al mittente il libero della nazionale Salparov, nonostante il contratto in essere, sostituendolo con il brasiliano Barbosa). Adesso per gli azzurri di Montali si fa dura, ripartendo nella seconda fase con soli 2 punti, come la Finlandia di Mauro Berruto e la Bulgaria contro la Russia (4 punti, sempre più favorita), il Belgio (2, tutt’altro che irresistibile, primo avversario martedì) e la Polonia (0, Raul Lozano vorrebbe tornare ad allenare in Italia). L’accesso alle semifinali non è ancora pregiudicato, ma fallirlo sarebbe un disastro, inutile che ci nascondiamo dietro ad un dito. Per la nazionale, attesa ad una corsa terribile a ostacoli in vista dell’Olimpiade, e anche per il campionato, che partirebbe senza l’inerzia di un risultato internazionale e finirebbe come uno spezzatino per lasciare spazio agli azzurri. Speriamo il bene… AZZURRE BRAVE. Buone note per fortuna dall’Italia delle donne, che con il debuttante Marco Bracci in panchina ha staccato il biglietto di qualificazione per la prossima edizione del Grand Prix. Missione compiuta dunque, con la grande soddisfazione di aver battuto nell’ultima partita nientepopodimeno che la Russia, viatico importante in vista del prossimo Europeo. Brave, bene, bis. BEACHERS D’ORO. Che il mio sogno si stia realizzando? Vado predicando da tempo la necessità di trovare dei campioni sulla spiaggia, volano importante per uno sport tanto bello quanto spettacolare, ed ecco che a Modena il figlio d’arte Francesco Giontella e Paolo Nicolai si sono laureati campioni del mondo Under 21 battendo in finale gli spagnoli Gavira-Fernandez Rojas per 2-1. Bravissimi, dobbiamo essere fieri di loro. Nella speranza che proseguano in questa direzione e regalino all’Italia tante altre soddisfazioni a livello internazionali. Buona pallavolo a tutti!
La diatriba Mosna-Molinaroli10/09/2007

La diatriba Mosna-Molinaroli

L’estate di solito è un periodo di tranquillità, nel quale vengono ricaricate le pile e affinate le armi in vista della nuova stagione sportiva. L’estate 2007 invece ha preso il via con le note problematiche che hanno coinvolto il presidente della Fipav Carlo Magri legate all’intreccio con il mondo del basket per il caso Lorbek (ne abbiamo parlato l’altra volta) e si sta concludendo con la polemica aperta tra Guido Molinaroli, presidente della Copra Piacenza, e Diego Mosna, presidente dell’Itas Trento e della Lega Volley Maschile. Il tutto in attesa dei prossimi Europei, nei quali l’Italia dovrà difendere l’oro conquistato due anni fa a Roma. CHE KAZIYSKI! Il pomo della discordia è il forte schiacciatore bulgaro, passato dopo una telenovela infinita nel cuore del Trentino. Il giocatore, oggetto del desiderio di tante squadre italiane, aveva da tempo manifestato il proprio desiderio di lasciare Mosca, dove dovrebbe essere rimpiazzato dall’azzurro Matej Cernic (sostituito a sua volta da Domotor Meszaros). E a onor del vero nel suo cuore ha sempre detto che c’era Trento, diventata un’autentica colonia balcanica. Alla fine è finita proprio così, con l’intervento della Federazione Internazionale e con la comprensibile amarezza di Piacenza, che aveva puntato tutto sui buoni rapporti con il presidente delle Slavia Praga Ivan Seferinov, nel frattempo caduto in disgrazia per aver colpito con una sedia il presidente federale bulgaro dopo una discussione piuttosto accesa… Non voglio entrare nel merito di una trattativa piuttosto complicata, per gli aspetti di carattere burocratico ed economico, né voglio commentare le dichiarazioni pubbliche di Guido Molinaroli e di Mosna, facilmente consultabili da chiunque sui vari quotidiani. Quello che mi pare però doveroso evidenziare è il fatto che la faccenda ha assunto toni più significativi in quanto uno dei protagonisti riveste due ruoli, quello di presidente di una società e nel contempo della Lega che annovera tutte le società: e questo, inevitabilmente, presta il fianco a facili critiche. E’ sempre accaduto (ne ricordo a decine in passato) e sempre accadrà, nonostante il nostro Bel Paese sia caratterizzato da sempre da conflitti d’interesse (ne abbiamo conferme a ben più alti livello da tanto tempo…). Io credo sempre nella buona fede di tutti, ma sono anche convinto che bisogna sgomberare il campo dalle ombre. Sono talmente assertore di questa teoria, che non ho mai accettato nessuna delle tante cariche pubbliche che mi sono state offerte. Se faccio un lavoro, non posso assumere altri incarichi pubblici: mi spiego meglio, se lavoro a Sky Sport non posso fare il presidente di una Lega o il consigliere federale (o qualcosa d’altro), mi pare logico. Non so come la pensiate voi, ma io ragiono così. POLITICI PROTETTORI. Ogni volta che ci saranno problemi legati a Trento sarà inevitabile parlare di queste faccende, nonostante Diego Mosna sia stato e sia un ottimo presidente, che ha dato alla Lega Maschile una gestione ancor più imprenditoriale. Sono troppo esperto (per un problema legato all’età…) di faccende di sport per sapere che finisce sempre in questo modo quando ci sono problemi: è stato così in passato con il volley (con Bruno Da Re e Giorgio Varacca), è stato così con il basket e con il rugby (addirittura il presidente della Lire Amerino Zatta ha lasciato polemicamente il posto a Sandro Manzoni togliendo anche la sua Benetton Treviso dalla Lega rugby!). Questo fa capire perché forse è meglio optare per una presidente super-partes, addirittura preferenzialmente di matrice politica, visto il Bel Paese nel quale viviamo. Volete due esempi semplici semplici? Il presidente della Lega volley Femminile è un politico di grido, l’on. Mauro Fabris, capogruppo alla Camera dell’Udeur: le sue conoscenze e la sua influenza si sono già fatte sentire e si faranno sentire ancor di più a breve, potete starne certi. Del resto sfrutta le sue conoscenze e il suo ruolo per un bene comune, non per fini propri: è una logica forse un po’ scontata, ma in Italia è sempre andata così e sempre così sarà. Vogliamo poi parlare del basket? Non significa nulla chi sarà presidente della Lega, quello che conta è che il presidente onorario (facente funzioni!) è l’on. Valter Veltroni, ben più che sindaco di Roma. Veltroni, grande amante della palla a spicchi, alza il telefono e da’ dritte decisive a tutti, facendo il bene del mondo che ama. Banale forse, scontato anche, discutibile pure: ma è quello che accade. E nessuno osa dire di no. Lo ha fatto in passato per il basket l’on. Gianni De Michelis, quando era il potente Ministro degli Esteri del Governo Craxi (ricordate il contratto quinquennale da dieci miliardi di lire all’anno con la RAI?), la ha fatto a lungo per il volley (maschile e femminile) l’on. Carlo Fracanzani quando era Ministro delle defunte Partecipazioni Statali, lo fanno oggi i suoi colleghi e lo faranno in futuro i politici appassionati di sport. Anche per una faccenda di visibilità trasversale e positiva. Chiudo dunque con una domanda semplice semplice, alla quale potete dare tutti la risposta che volete: conoscete un politico importante che ama la pallavolo maschile e possa aiutarla in maniera significativa? Credo che sia giunto il momento di tornare al passato… Non rientra nelle mie logiche mentali, ma anche io mi sto arrendendo all’evidenza. Buona pallavolo a tutti!
Magri e il caso Lorbek02/09/2007

Magri e il caso Lorbek

L’estate sta finendo, e siamo pronti a rituffarci in una stagione bellissima. Che prenderà il via con i due Europei, quello maschile e quello femminile, passerà dal campionato – con le interruzioni dovute alle qualificazioni olimpiche – e si concluderà con la rassegna a Cinque Cerchi di Pechino. Vi siete riposati per vivere questa meravigliosa annata tutta d’un fiato? BRAVE AZZURRE. Come ci eravamo augurati, l’Italdonne è salita sul podio chiudendo il World Grand Prix al terzo posto dietro la sorprendente Olanda (primo successo, chiudendo il torneo imbattuta!) e la Cina. La squadra di Massimo Barbolini ha giocato una buona pallavolo, regalandosi la grande soddisfazione di festeggiare la nona medaglia della storia della nazionale femminile. E peccato per la sconfitta nell’ultima partita con la Polonia dell’ex ct Marco Bonitta, ultima al pari del deludente Brasile di Zé Roberto. Per le azzurre un ottimo viatico per l’ormai imminente Europeo, che andrà in scena in Belgio e Lussemburgo: ci ripetiamo in tema di auguri (visto che hanno portato bene), con la speranza che questa volta arrivi l’oro continentale. Sognare del resto è rimasto l’ultima cosa che non si paga, no? BRAVO MARCO. A proposito di rassegna europea: la coppia Doppler-Gartmayer è salita sul gradino più alto del podio all’Europeo di beach volley di Valencia. E sapete chi allena la coppia neo-campione? Il nostro Marco Solusrti, uno che prima di tutto ama davvero questo sport, cui ha dedicato la vita prima da giocatore e poi da tecnico. Sono sinceramente contento per lui. Con due considerazioni: 1 – ma perché facciamo andare via quelli buoni? 2 – dopo gli svizzeri (ricordate tanto per citare qualcuno i fratelli Paul e Martin Laciga?), adesso vincono anche i rappresentanti dell’Austria, portacolori di una nazione che notoriamente non è circondata dal mare, proprio come la Confederazione Elvetica. Dove è l’errore? Il dubbio sorge spontaneo: l’errore lo stiamo commettendo noi, che in vent’anni non abbiamo ancora saputo trovare (o creare) una coppia che possa svettare a livello internazionale. Un vero peccato… Urge non solo riflettere ma pure agire. In fretta possibilmente, nonostante anche Pechino sia già pratica da archiviare. MAGRI CHE CASINO. E’ stato il tormentone degli ultimi tempi: il presidente federale Carlo Magri è finito nel caos insieme al presidente della Federgolf Chimenti per la storia del caso Lorbek. Chi è costui? Il giocatore della Benetton Treviso al centro del problema legato al tesseramento irregolare di Cuccarolo, finito al di fuori dei tesserabili (18) da ogni società di basket di serie A. Un bel patercacchio di cui si sta parlando da diversi mesi, nel quale si è ficcato anche il numero uno della Fipav. Si temeva il deferimento del Coni, è arrivata la solidarietà del Consiglio Federale, ci sono atti di autoaccusa e le inevitabili scuse (del resto esistono ineccepibili intercettazioni telefoniche al riguardo), e la faccenda pare essere destinata a non finire qui. Anche in questo caso due considerazioni: 1 – che bisogno c’era che Magri si infilasse in questo tunnel pieno di gas tossici non lo sa nessuno (se non per fare un piacere al suo grande amico Gilberto Benetton). 2 – proprio per questo motivo il presidente della Lottomatica Roma Claudio Toti (oggi legato cestisticamente a Siena) si è arrabbiato con lui. E a noi cosa interessa, direte voi? Interessa, interessa, visto il rapporto che Toti ha con Valter Veltroni, sindaco di Roma. Dove si giocheranno i prossimi Mondiali maschili del 2010? Proprio nella capitale! Anche in questo caso non c’era bisogno di complicarsi la vita, visto che il feeling con il titolare del Campidoglio non era dei migliori (e se qualcuno non ci crede, chieda a chi era presente alla vernice del Mondiale avvenuta qualche mese addietro nel Salone d'Onore del Coni, cosa ha detto nel suo intervento Giovanni Malagò…). SUCCESSIONE. Tutto questo caos pare aver dato una violenta accelerata alle grandi manovre che precedono le elezioni della primavera del 2009 (dopo Pechino) in cui verrà scelto il successore di Magri (che fino a quel giorno dovrebbe restare comunque in carica, a meno di un altro tsunami). Inevitabili smentite a parte, tra i principali pretendenti al ruolo ci sono il presidente regionale della Lombardia Adriano Pucci Mossotti, il presidente regionale del Lazio Luciano Cecchi e l’attuale consigliere federale Bruno Cattaneo. Ma la lista pare destinata ad allungarsi e qualcun altro – da outsider – si getterà nella mischia, potete starne certi. Forse anche al di fuori delle attuali logiche federali. Basta, non vado oltre, anche se sono certo che dopo queste mie righe il cellucare si scaricherà in pochi minuti… QUALE TELEVISIONE PER IL VOLLEY? Leggo e sento tante imprecisioni. Di tv so tutto, ovviamente (è il mio mondo da quasi trent'anni), ma in generale dico poco prima che divenga di dominio pubblico ufficialmente. Quello che posso confermarvi è che la Rai trasmetterà i due Europei (e farà bene anche in termini di ascolto, ne sono certo) e che Sky Sport trasmetterà alla grande il campionato maschile e la Champions League maschile. E le donne? Questo lo so (come, dove e perchè), ma ve lo dico la prossima volta. Così tornate presto… Buona pallavolo a tutti!
Vacanze finite27/08/2007

Vacanze finite

Sono finite le vacanze estive? Spero sia andato tutto bene, e in bocca al lupo a tutti quelli che devono/possono godersi ancora qualche giorno di sano relax. Con la pallavolo sempre nella mente… Via dunque ai soliti pensieri a briglia sciolta, nel bel mezzo dell’estate. ITALIA SERENA. Al ritorno dalla montagna (grande, salutare, sana: negli ultimi anni me ne sono innamorato dopo una lunga passione per il mare) mi sono fermato a pranzo dove si trova in ritiro la nazionale maschile, nella splendida cornice del Golf Club di Peschiera sul Garda. Ho trovato un Montali estremamente tranquillo e concentrato sui prossimi Europei, che gli azzurri possono vincere, Russia permettendo (ok, ci sono anche la Polonia e la Bulgaria, ma per l’oro sono convinto che sarà un affare a due). E’ molto determinato, e pure felice per aver ritrovato un Valerio Vermiglio animato da tanti buoni propositi e perfettamente integratosi con il gruppo. Io sono ottimista per la rassegna continentale, importante per tutto il movimento. RICARDO A CASA. Sempre in tema di nazionali, fa scalpore non tanto la sconfitta del Brasile in Coppa America con gli Stati Uniti, quanto l’esclusione di Ricardinho, scaricato in malo modo dal ct Bernardinho, dettosi stanco delle bizze del suo regista. Non voglio entrare nel merito di scelte così radicali (soprattutto non avendo mai vissuto il clima dei raduni della seleçao), ma io che amo la pallavolo non posso non amare il genio in regia dell’alzatore di Modena. Sa sempre incantarmi e stupirmi. Ma io non devo gestirlo… ITALIA SOGNANTE. Le azzurre di Massimo Barbolini sono impegnate questa settimana delle finali del Grand Prix, in programma a Ningbo in Cina (con Brasile, Polonia, Russia, Cina e Olanda): la speranza è che possano salire sul podio, stimolo importante in vista del prossimo Europeo, dove l’Italdonne dovrà cercare di vincere l’oro (pur senza la Piccinini). Sarebbe un bel viatico per il prossimo campionato dopo la delusione cocente della nazionale prejuniores di Galli, solo dodicesima al Mondiale in Messico. Un risultato da non sottovalutare, e sul quale riflettere in vista del futuro. RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO. Ho letto con attenzione l’intervista sulla Gazzetta dello Sport rilasciata da Julio Velasco a Sandro Filippini, grande appassionato di questo sport. Concordo sulla disamina dell’ex ct in merito alla eccessiva disparità del lavoro svolto durante il periodo estivo dai giocatori che vanno in nazionale (a riposo per una ventina di giorni) e gli altri che stanno a casa (fermi per circa tre mesi): questa situazione non può durare, pena il fatto che il gap tecnico tra i due “gruppi” resti incolmabile. Meditino tutti, non solo i giocatori meno talentuosi ma pure gli allenatori e i dirigenti. UN ABBRACCIO FORTE A GULI. Flavio Gulinelli è stato colpito pochi giorni fa da una tragedia pazzesca, la morte del figlio ventenne. Sono padre e ne condivido la pena. Lo abbraccio fortissimo a nome di tutti quelli che hanno imparato ad apprezzarlo. Con la speranza che la pallavolo gli si stringa intorno per dargli la forza di ripartire nel momento più difficile della sua vita. VITA DA SPONSOR. Stiamo diventando sempre più grandi. E pertanto abbiamo deciso di essere presenti sulle canotte di tutti i protagonisti del Queen of the beach organizzato da Fulvio Taffoni a Lignano Sabbiadoro. Insomma, “dallarivolley.com” sta facendo in poco tempo passi da gigante. E pensare che siamo ancora giovincelli… SUPERPARTNER. Nel momento in cui sta per ripartire una nuova, entusiasmante stagione, voglio ringraziare tutti gli amici di Sigla.com, l’internet marketing provider grazie al quale questo sito vive. E’ grazie a Giordano Mozzi e ai suoi fantastici “ragazzi” se oggi “dallarivolley.com” è entrato nelle case di tutti quelli che amano questo meraviglioso sport, in Italia e nel mondo. E se primeggia anche in tutti i motori di ricerca, non solo nel cuore degli appassionati e degli addetti ai lavori. Sono semplicemente fantastici, l’ho capito dalla prima volta che ci siamo parlati. E lo confermo oggi, a ragione veduta. Buona pallavolo a tutti!
Pensieri estivi21/08/2007

Pensieri estivi

Pensieri sparsi in vista delle vacanze estive. SOGNI AZZURRI. La nazionale maschile è al lavoro a Trento per preparare il prossimo Europeo che andrà in scena a Mosca, in Russia. Alla comitiva di Gianpaolo Montali si è aggiunto Valerio Vermiglio, animato da tanti buoni propositi: è importante, perché il regista di Messina è oggi il migliore interprete del suo ruolo, forse al mondo (e non mi sento di esagerare). La speranza di tutti è che l’Italia salga sul podio, possibilmente sul gradino più alto. Russia permettendo, visto che oggi i favori del pronostico sono per i padroni di casa della rassegna continentale. Gli azzurri possono però nutrire ambizioni, e non solo perché hanno l’obbligo di difendere il titolo conquistato due anni fa in una Palalottomatica esploso di gioia. I SOGNI DELLE AZZURRE. Anche le ragazze di Massimo Barbolini devono ambire alla medaglia più pregiata al prossimo Europeo in programma in Belgio. L’Italia è forte, e può essere ancor di più con l’Aguero, inghippi burocratici permettendo: rappresenta il fiore all’occhiello di un movimento vivissimo (e sempre più numeroso, oggi il 70 per cento delle tesserate Fipav oggi è donna), e sarebbe importante che la punta dell’iceberg brillasse a livello internazionale. SUPERCAMPIONATO. Manca ancora tanto tempo all’inizio del prossimo campionato maschile, ma già sto assaporando il piatto succulento che ci attende: tante squadre ambiziose, la rivalità Roma-Milano, pubblico che aumenterà di certo in ogniddove. E tanta tv che testimonierà l’Nba del volley in tutto il mondo: a Sky Sport stiamo preparando alcune novità che di certo arricchiranno ancora un prodotto preso ormai ad esempio pure dalle tv migliori nel riprendere il nostro amato sport. Non vedo l’ora di iniziare, lunedì 24 settembre con la Supercoppa Italiana che si svolgerà a Trieste: in quella occasione ci sarà l’esordio della “talpa”, stratagemma tecnologico messo a punto dall’Università di Bologna che ci permetterà di valutare con precisione quando la palla sarà dentro o fuori. Un esperimento che poi dovrebbe essere mutuato in tutti gli altra Paesi. Complimenti sinceri a chi ha avuto l’idea e a chi l’ha sviluppata. BEACH MON AMOUR. Vi devo confessare che se fossi più giovane (e aitante…) mi dedicherei a tempo pieno al beach volley, semplicemente fantastico per sensazioni che sa regalare, per ambientazione e senso di libertà che riesce a trasmettere. Purtroppo tempus fugit, e devo dedicarmi ad altro… Questa disciplina trova comunque sempre posto nel mio cuore: l’ho amata e seguita fin dagli albori italiani, ne ho parlato con passione, ne ho auspicato l’esplosione sulle nostre spiagge, ho gioito per il suo ingresso alle Olimpiadi. Mi spiace sono di non aver mai potuto applaudire risultati di rilievo ottenuti dai nostri portacolori in questi lunghi lustri. Allenatevi, fanciulli e fanciulle, Londra (a Cinque Cerchi) è vicina. E sognare non costa nulla...Buone vacanze a tutti!
AMARCORD01/08/2007

AMARCORD

Eccoci di nuovo qui, per qualche riflessione. Preceduta dalle scuse che vi devo: ultimamente ho diradato la frequentazione con Voi complice il caos che mi ha travolto a Sky Sport, dove devo occuparmi della riorganizzazione della Formula 1. Ma il mio cuore pulsa sempre tra alzate e schiacciate, lo sapete. Allora, via! AMARCORD. Il primo pensiero mi viene spontaneo dedicarlo alla coinvolgente festa dei 20 anni della Lega volley maschile di serie A, uno straordinario tuffo nel passato, un'intensissima emozione lunga due ore e mezzo. Ho rivisto tanti amici con i quali ho condiviso momenti indimenticabili, per loro e per me: non li cito per evitare dimenticanze, ma loro sanno che sono tutti ben vivi nella mia mente, perché è con loro, grazie a loro che ho potuto percorrere un cammino unico nella mia vita. La nostra esistenza, a volte troppo caotica per essere vissuta come meriterebbe e come dovrebbe, ci costringe a guardare sempre avanti, senza pause: ringrazio pertanto la Lega, il suo presidente Diego Mosna e il suo direttore generale Massimo Righi per avere dato a tutti l’occasione unica di voltarci per un attimo indietro, rivivendo il nostro ieri, così importante al fine dell’oggi e del domani. E’ stato bello, lo dico utilizzando l’aggettivo più semplice e scontato. Ma a volte le banalità rendono meglio l’idea. Sono contento di essere uomo di volley, e dopo la festa dell’altro giorno a Bologna, lo sono ancora di più. Anche per essere tornato giovane, duettando (e duellando…) con Jacopo Volpi, come non succedeva da dieci anni, allorquando condividemmo una situazione simile al Casinò di Venezia. Spero che potremo ritrovarci tra dieci anni, dove e se lo deciderà la Provvidenza… CORSI E RICORSI. La vita è fatta così, anche la vita della nazionale. Ed è per questo che non mi ha stupito la convocazione in azzurro di Valerio Vermiglio, il regista campione d’Italia passato da Treviso a Macerata (non senza qualche veleno). Ho conosciuto Valerio quando è arrivato giovanissimo alla Sisley da Messina, la sua città, e ne ho seguito tutta la carriera, in giro per il Bel Paese, in orogranata e in azzurro. Lo conosco troppo bene per non sapere che carattere ha, che dopo uno sfogo anche violento (verbale) torna sereno come prima, che ci si può scontrare ma anche discutere in maniera costruttiva (abbiamo avuto anche qualche vivace scambio di vedute due anni fa a proposito dei giudizi espressi da noi di Sky Sport su una nazionale che di certo non entusiasmava durante la World League, come del resto ha fatto anche quest’anno… ). Ecco, proprio per questa sommatoria di componenti non mi stupisce che abbia risposto “presente” alla convocazione di Montali per i prossimi Europei: so quanto Valerio ci tenga alla nazionale, ne abbiamo parlato anche di recente, e so anche quanto c’era rimasto male sapendo della sua esclusione della lista per la World League. Non entro nel merito della decisioni del ct, che spettano a lui e al suo ruolo: posso solo dire che sono contento che Vermiglio sia tornato in nazionale, perché oggi – non me ne vogliano gli altri – è il più forte interprete del suo ruolo, e non solo in Italia. Chi aveva dubbi al proposito si riguardi le ultime finali scudetto... Chiudo il capitolo con un pensiero doveroso a Manuel Coscione, escluso dalla lista dei convocati: ne posso comprendere lo stato d’animo, ma si potrà riscattare tra poco a Roma, dove sarà il faro illuminante di una super-squadra. ROMA REGINA. Se dico che la società capitolina è stata la regina del volley-mercato so di essere ovvio. Però lo ribadisco lo stesso, perché a memoria non ricordo una campagna acquisti così fortemente incisiva: portare alla corte di Roberto Serniotti in un sol colpo Coscione, Milikovic e Marshall (senza dimenticare Martino, poi girato in prestito a Milano) sta a confermare la volontà del presidente Massimo Mezzaroma di mettere la sua impronta sul movimento. Quando ci siamo conosciuti l’ho avvisato: attento, se ti ammali di" pallavolite" non guarisci più. Mi ha confermato più volte di esserne affetto: adesso so che è incurabile! Ci siamo sentiti l’altra sera, dopo la chiusura della trattative, e l’ho trovato carico come non mai. Bravo, davvero. E bravo anche Vittorio Sacripanti che ha concretizzato tutti i suoi sogni. Ci attende un grande campionato, ne sono certo, che si baserà di nuovo sull’asse Milano-Roma, ma avrà ancora le sue grandi di sempre che non vorranno essere detronizzate. Ci divertiremo, dal 30 settembre. Anzi, da lunedì 24, quando andrà in scena la Supercoppa Italia a Trieste (in diretta su Sky Sport 2, non vedo l’ora di ricominciare!). AGLI ORDINI. Per un Mezzaroma che investe con passione nel volley, un altro imprenditore top come Toti ha invece chiuso con la pallavolo femminile. Al suo posto – a sorpresa – l’Aeronautica militare, che ha dato vita a un progetto unico nello sport italiano grazie al generale Carlo Landi, presidente delle società sportive della Forza Armata. Operazione importante e unica, nata dalla sinergia con la Federazione e con l’intento di avviare un progetto che dia spazio alle giovani, in una specie di prosecuzione del Club Italia. Complimenti, sinceri, soprattutto perché si guarda al domani di uno sport che sta diventando sempre più rosa, visto il numero delle tesserate.La base logistica sarà il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, sul Lago di Bracciano, dove già si allenano Andrew Howe e Manuela Lavorato e dove entro fine agosto sarà pronto il nuovo palasport da 1.500 persone. Non c’è spazio anche per una squadra maschile in un domani non troppo lontano? PASSO FALSO. Dobbiamo infatti prestare attenzione al futuro della nostra pallavolo. Se già in un recente passato ho lanciato accorati grida d’allarme per le nostre nazionali maschili, visto il vuoto generazionale che ci attende dopo i Saitta e i Martino, adesso devo purtroppo ripetermi anche con la fanciulle, nonostante vi possa confessare di essere molto più tranquillo. Il passo falso al Mondiale in Thailandia, con l’esclusione dalle semifinali per i i primi quattro posti (dove sono approdate Cina, Giappone, Brasile e Stati Uniti), devo infatti ammettere che non me la sarei aspettato. Speriamo sia un semplice passo falso. Con la speranza che si faccia tesoro degli errori commessi senza sottovalutarli, e che le azzurre vincano – perchè no – i prossimi Europei. Buona pallavolo a tutti!
Riflessioni azzurre26/07/2007

Riflessioni azzurre

E sette! Mentre l’Italia si lecca le ferite per la World League più deludente della sua storia, il Brasile festeggia l’ennesimo titolo. Conquistato con merito e con la consapevolezza di essere la squadra più forte del momento, senza dubbio alcuno: 3-1 alla Russia nella finale di Katowice, e via andare. Complimenti a Bernardinho e ai suoi fantastici ragazzi, oggi come ieri dominatori incontrastati delle scene pallavolistiche internazionali. Mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando a vincere – sempre – era l’Italia. Vabbe’, i tempi cambiano. E io spero di tornare a riassaporare quei momenti un dì… RIFLESSIONI INEVITABILI. Credo che sia opportuno che Montali e gli azzurri meditino approfonditamente su quanto è successo in questa travagliata estate, per evitare gli errori commessi. Del resto "errare humanum est, perseverare…” con quanto segue. E io sono convinto che ai prossimi Europei abbiamo la potenzialità di fare bene salendo sul podio. Anzi, di lottare per l’oro, Russia permettendo. Speriamo che la fortuna assista un poco l’Italia non falcidiandola con gli infortuni che hanno caratterizzato questi ultimi tempi, e il risultato di rilievo può arrivare. No, deve arrivare, soprattutto in prospettiva olimpica (intendo in chiave qualificazione per il torneo a Cinque cerchi, tanto per intenderci). In questa ottica è vietato fare altri passi falsi. AZZURRINI QUARTI. L’Italia di Gigi Schiavon ha solo sfiorato ma non assaporato la medaglia ai Mondiali juniores, vinti a Casablanca dal Brasile (ma và...), capace di piegare il finale la sorpresa Marocco per 3-1. Gli azzurrini hanno perso la finale per il bronzo 3-1 con l’Iran, forza emergente della pallavolo maschile. Un vero peccato nonchè l’ennesimo campanello d’allarme sul futuro del nostro volley: se le fanciulle abbinano la quantità alla qualità, per i fanciulli non si può certo dire altrettanto. Senza dimenticare che incombe un preoccupante vuoto generazionale che presto creerà grattacapi a go-go. Intanto godiamoci i premi andati a Matteo Martino quale miglior attaccante e realizzatore, e a Davide Saitta quale miglior palleggiatore.I 20 ANNI DELLA LEGA MASCHILE. Giovedì mattina all'Arena del Sole di Bologna ci sarà la festa organizzata dalla Lega maschile per rievocare i suoi primi 20 anni di vita: un momento di rara intensità per rievocare i momenti più significativi insieme a tanti amici che hanno scritto le pagine più significative dello sport più bello del mondo. Sono molto felice dell’onore che mi è stato riservato, presentare questo evento così importante, e sono anche contento di poterlo fare insieme a Jacopo Volpi, con il quale mi sono scontrato a lungo per motivi di carattere televisivo. Una bella rimpatriata, cui avrebbe dovuto prender parte anche il presidentissimo della Fivb: Ruben Acosta però non ci sarà, bloccato a Losanna dal processo con l’ex dg Seppey. Un vero peccato. SCOPPI ROMANI DI MERCATO. Leo Marshall è finalmente coronato il suo sogno, quello di trasferirsi a Roma. Tutti contenti: il presidente capitolino Massimo Mezzaroma che ha regalato un fuoriclasse al suo pubblico, il presidente piacnetino Guido Molinaroli che ha incassato un bell’assegnino, e il martello caraibico, cui è stato promesso di riabbracciare presto il papà. Una storia a lieto fine, insomma. Diversa la situazione relativa a Ivan Miljkovic, anche se la conclusione è stata la medesima: l’opposto serbo per oltre un mese non ha dato segni di vita alla Lube, e alla fine ha risolto il contratto con Macerata andando alla corte di Serniotti (che nella prossima stagione avrà a disposzione una squadra a dir poco fantastica!). E Fefè De Giorgi? Utilizzerà il neo acquisto Igor Omrcen da opposto in linea con Valerio Vermiglio: niente male davvero.... Buona pallavolo a tutti!
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