Archivio Editoriali

Giovani e vecchie glorie19/02/2007

Giovani e vecchie glorie

Da cosa iniziamo questa volta? Dalla Lega maschile, che ha eletto il suo nuovo consiglio. MOSNA CONFERMATO. Il presidente Diego Mosna è stato confermato alla guida del movimento di serie A maschile. Mi pare una scelta oculata, anche per dare continuità a quanto è stato fatto in questo ultimo periodo. Al suo fianco la novità più grande è rappresentata senza dubbio dalla prima donna, Simona Sileoni, presidentessa campione d’Italia con la Lube Macerata. E poi le conferme di Valter Lannutti, il ritorno di Claudio Sciurpa e la new entry Pietro Peia, che in passato già rivestì l’incarico di direttore generale della Lega. Per la A2 confermato Luciano Serenelli ed eletto per la pima volta Fiorenzo Signor. Un bel consiglio che sono certo farà bene, anche se un po’ troppo “nordista”, dopo la rinuncia di Pippo Calippo e la non elezione di Antonio Bongiovanni e Donato Bruno. Confermatissimo nel ruolo di amministratore delegato Massimo Righi: ne sono sinceramente felice, perché è bravo, dedito alla causa e darà ancora tanto al nostro movimento. Atesso da un anno terribile, con le qualificazioni olimpiche e poi il torneo a Cinque Cerchi di Pechino che condizionerà non poco i calendari. In bocca al lupo a tutti. NUOVO CORSO AZZURRO. Dopo la conferma sulla panchina azzurra fino a Pechino 2008, Giampaolo Montali ha diramato la lista dei 22 giocatori che vuole coinvolgere in vista della World League. Escluso Valerio Vermiglio, come era facilmente intuibile, escluso anche Paolo Cozzi, e questo devo ammetterlo che non me lo sarei aspettato perché il centrale milanese è sempre stato un fedelissimo del ct. Tante le conferme (su tutte la promessa/realtà Martino), qualche ritorno (Casòli, Gavotto), qualche volto nuovo (Mattera, il trentaseienne Nuti, il giovane Parodi, il promettente Travica, l’ormai veterano Vicini). Un gruppo senza dubbio molto interessante, che dovrà dare il meglio di sé per lottare al vertice. A me però non dispiace. Montali ha parlato di voglia di riscatto e di necessità di ritrovare il divertimento ad allenare. Sono convinto che possa fare bene, non dimenticando che le basi che getterà saranno quelle sulle quali edificare la prossima Olimpiade. Non può limitarsi alla World League del 2007… POLONIA-ITALIA. Come era stato anticipato dal Corriere dello Sport, la Federazione ha rinunciato all’organizzazione delle finali della prossima World League. Il tutto è stato rimandato al 2008, in sede da definirsi (Roma si è molto risentita per questa rinuncia). Ma non ci si poteva pensare bene, prima di sbandierarlo ai quattro venti? La motivazione, ha detto il presidente Carlo Magri, è tecnica e non economica: posso permettermi almeno di dissentire con lui? Anche il ct ha espresso pubblicamente le sue perplessità al proposito, in quanto si era detto convinto di giocare le finali d’ufficio in quanto Paese organizzatore. Invece adesso il biglietto per la Polonia, cui la Fivb ha assegnato il compito di organizzare l’atto conclusivo, deve conquistarselo sul campo. Obiattivamente un po’ più difficile. DANTE TREVIGIANO? Siamo nel cuore di questa stagione, ma intanto c’è già chi pensa alla prossima. Ad esempio la Sisley Treviso, che deve pensare a come sostituire Samuele Papi, visto il desiderio del "fenomeno" di cambiare aria (andrà a Macerata?). La società orogranata ha già sondato il terreno per portare nella Marca il brasiliano Dante, mica uno qualsiasi. Il martello del Panathinaikos Atene vuole infatti tornare in Italia: me lo ha detto due mesi fa a Cuneo e lo ha confermato ieri sera a Roberto Prini in quel di Osimo. E vuole giocare per una squadra di vertice, che gli consenta di lottare per lo scudetto e per obiettivi importanti in Europa. Fate un po’ voi… VOLLEYLAND. Intanto si sta avvicinando l’appuntamento più atteso dal popolo degli zainetti. Volleyland andrà in scena al Forum di Milano sabato 3 e domenica 4 marzo: sono già stati bruciati 3.000 biglietti, e la febbre del volley sta crescendo. Vi aspettiamo tutti, perché ci sarà davvero da divertirsi. Non solo per le partite che assegneranno la Coppa Italia, ma anche per il grande circo della pallavolo che caratterizzerà una due giorni da non perdere per nulla al mondo: giochi, incontri con i campioni, seminari, corsi tecnici (con il ct olimpionico Bernardinho), stands di ogni tipo e tanto divertimento. Vietato mancare! HALL OF FAME. Domenica mattina a Bologna, in occasione della Final Eight di Coppa Italia di basket, ha preso corpo un progetto che anche la pallavolo dovrebbe far proprio: l’omaggio ai più grandi interpreti di questo sport. Il basket ha premiato Meneghin e Gamba (già inseriti in passato nella Hell of Fame americana!) insieme a Vittori, Lombardi e Riminucci. Per il volley i posti prenotati sono già almeno una trentina. Iniziamo dal trovare una sede permanente. Io un’idea ce l’avrei… Buona pallavolo a tutti! Ps Che bella bombetta è scoppiata tra la Federazione e la Lega maschile dopo la pesante lettera di protesta inviata al presidente del Coni Petrucci firmata dai 30 presidenti delle serie A. Tutti, compreso Buzzavo della Sisley, con Magri spiazzato dal buon rapporto personale con Gilberto Benetton. Un bel casino, non c'è che dire! Ne parleremo a breve, perchè il futuro si preannuncia nebuloso...
Il nuovo corso delle nazionali. O il vecchio?14/02/2007

Il nuovo corso delle nazionali. O il vecchio?

Alla fine ha deciso il presidente federale Carlo Magri, come del resto era facilmente ipotizzabile. E il Consiglio Federale (all'unanimità? Per silenzio/assenso?) ha deciso dopo tanti tentennamenti gli staff tecnici delle nazionali italiane. UOMINI. A guidare gli azzurri sarà ancora Giampaolo Montali, affiancato nelle vesti di vice da Mario Motta: una scelta che giorno dopo giorno aveva sempre più preso corpo, dopo le opportune riflessioni in tema di rapporti con i ragazzi (ma di questo abbiamo già detto e scritto a sufficienza). Sacrificato Tomaso Totolo, adesso sarà quasi certamente il turno di Valerio Vermiglio: World League ed Europei li giocheranno quasi sicuramente in palleggio Coscione e Mattera, almeno stando ai “rumors” che già caratterizzano l'ambiente. Jack Sintini, infatti, pare out. Poi ci saranno riflessioni attente anche per il ruolo di libero, visto che Mirko Corsano dovrebbe quantomeno prendersi una pausa di riflessione. Ovviamente siamo work in progress... L'auspicio è che venga fatta chiarezza in fretta. Anzi, a pensarci bene si tratta di un obbligo, visto quello che è successo lo scorso anno. E si deve iniziare un nuovo ciclo in vista dell'Olimpiade di Pechino, dove bisognerà salire sul podio. Non si può più perdere tempo. DONNE. A guidare le azzurre sarà ancora Massimo Barbolini, che di certo si merita un’altra chance dopo il Mondiale giapponese concluso al quarto posto. Forse deludente per certi versi, come ho sentito dire anche di recente da chi frequenta le stanze dei bottoni, soprattutto se lo si rapporta alla potenzialità dell’intero movimento rosa in Italia. Al tecnico modenese bisogna comunque riconoscere il coraggio di aver raccolto un testimone che scottava, visto il casino che si era creato a un mese e mezzo dalla rassegna iridata: Massimo è bravo e il suo ricco palmares sta lì a confermarlo. Farà bene, ne sono certo. Al suo fianco ci sarà Marco Bracci, che pareva dovesse passare alla maschile (non con Montali) ma alla fine è restato alle donne, con altri compiti: non più team manager, bensì vice-allenatore. Credo che gli si confaccia maggiormente, se devo essere sincero. In bocca al lupo, con la certezza che metterà il suo immenso bagaglio a disposizione del gruppo. JUNIORES. Noto da tempo il tandem che guiderà gli azzurrini, formato da Gigi Schiavon (una garanzia in tal senso) e da Andrea Giani (una bella scommessa, che sono certo verrà vinta). Devono forgiare i campioni di domani, affinandoli tecnicamente (Gigi) e creando loro stimoli di emulazione (Giangio). Ad allenare le azzurrine sarà invece ancora Marco Mencarelli, uno che se ne intende: le ultime vittorie parlano per lui, e sono certo che contribuirà ancora a creare le campionesse di domani sfruttando un bacino ormai triplo rispetto al maschile. PREJUNIORES. Mario Barbiero guiderà la pre-juniores maschile e Giuseppe Galli la pre-juniores femminile. Ottime scelte, con l’augurio che trovino il materiale umano sul quale poter lavorare. CONCLUDENDO. Le azione azzurre sono in rialzo, e la Fipav è finalmente uscita allo scoperto. La pausa di riflessione che si è concessa lascia presupporre che le non tutti condividessero le medesime idee, questo mi pare evidente. Adesso però il tempo delle parole è finito: occorre agire, e in fretta. Qui c’è in ballo in futuro del nostro sport, che ha sempre avuto dalle nazionali la vetrina nella quale esibire i vestiti della festa, giusto completamento di un campionato che continua a mietere successi in quanto a gradimento di pubblico e consensi televisivi. Buona pallavolo a tutti!PS Restando in tema di nazionali, sta prendendo sempre più corpo l'ipotesi di Daniele Bagnoli ct della Russia, affiancato dal suo staff trevigiano (Piazza vice e Guazzaloca preparatore atletico). Un problema in più per l'Italia...
La tristezza nel cuore10/02/2007

La tristezza nel cuore

Sono felice e triste nel contempo. Triste per i fatti che hanno turbato in questo fine settimana il mondo del calcio e di riflesso tutto il mondo dello sport, felice per non avere la fortuna di interessarmi – anche professionalmente – dei cosiddetti sport “minori”. Che oggi amo ancor più intensamente… obbligando me e voi a riflettere sulle schifezze che sono successe e sulle tante parole che ho sentito. Speriamo arrivino adesso fatti concreti, sarebbe giunto il momento. E manteniamo alta la guardia sul nostro piccolo-grande mondo, perchè il pericolo è sempre in agguato. Applaudendo la partecipazione che ha caratterizzato tutte le partite sotto rete nei vari campi d'Italia.MONTALI. Sabato sono stato a Legnano, hinterland milanese, per una tavola rotonda dedicata ai rapporti tra il volley di base e quello di vertice. Tra i presenti anche il presidente federale Carlo Magri, il quale – da me stimolato sull’argomento ct – ha fatto capire che Giampaolo Montali sarà ancora l’allenatore della nazionale maschile. Almeno così è parso, dopo un panegirico che ha comunque fatto comprendere a tutti quanto la situazione sia stata e forse sia ancora in parte confusa. La decisione verrà presa dal Consiglio Federale nel prossimo week end: una volta comunicata, esiste l’obbligo di fare poi chiarezza tra i giocatori e il ct, che oggi ho sentito molto motivato nel proseguire il suo lavoro inseguendo un pronto riscatto dopo un anno da dimenticare in fretta… BARBOLINI. Sabato sapremo anche chi sarà il ct delle donne, anche se Magri ha fatto capire che dovrebbe essere ancora Massimo Barbolini. Nonostante non abbia manifestato entusiasmo, e anzi abbia sottolineato che il quarto posto al Mondiale debba fare riflettere. Insomma, ancora qualche giorno e sapremo tutto. DONNE. Intanto nel campionato femminile Novara è da dieci e lode: anche senza alcune titolari ha vinto a Padova confermando la sua forza. Continua a essere l’unica squadra imbattuta e precede Pesaro (bella realtà) e Jesi, che ha domato una Chieri irriconoscibile e sempre più vicina al baratro. In A2 invece sorride la Lamaro Roma, prima in classifica davanti a Busto Arsizio: la capitale sta vivendo un magic moment pallavolistico incredibile. SOGNO SFUMATO. Per Roma ci sono però anche brutte nuove. Il bravo Pasquale Di Santillo del Corriere dello Sport ha scritto sabato che forse la Federvolley dovrà rinunciare a organizzare al Palalottomatica le finali della prossima World League. Tutto vero. Il perché? Nel contratto c’è una clausola che prevede che gran parte dell’introito pubblicitario debba andare alla Fivb, con un’evidente penalizzazione per gli organizzatori. Forse la Polonia subentrerà all’Italia, evitando un pazzesco bagno di sangue economico, ma resta il fatto che i contratti bisognerebbe leggerli bene prima di firmarli. O no? UOMINI. Ed eccoci al campionato maschile, nel quale Roma continua la sua entusiasmante marcia di testa dopo aver battuto anche Piacenza, e Macerata prosegue invece la sua caduta libera (ha perso anche a Modena contro un'avversaria con i cerotti). Complimenti comunque alla società biancorossa, che in questo momento di evidente difficoltà, ha confermato fino al 2010 il suo allenatore Fefè De Giorgi: un preciso segnale a tutti, creando un punto di riferimento importante dal quale partire per la ancor possibile rinascita. In coda invece brutte nuove per Verona, sconfitta in casa da Vibo Valentia e forse costretta a dire addio a molte delle residue speranze di salvezza: okay, il campionato è ancora lungo (mancano 10 giornate alla fine della regular season), ma questa battuta d’arresto pare proprio un brutto un segnale. Complimenti invece a Cocco De Rocco, che ha vinto il suo Superbowl rilanciando le quotazioni dei calabresi: la lotta per restare in A1 è ancora aperta. PESO EUROPEO. Chiudo con la Champions League maschile. Negli ottavi di finale ci sarà lo scontro fratricida tra Cuneo e Treviso, e chi passerà se la vedrà in semifinale contro Macerata, sempre che la Lube passi il turno con i temibile greci del Panathinaikos Atene (come ci auguriamo ovviamente tutti). Mi avevano parlato di una regola che prevedeva di evitare sfide tra squadre della stessa nazione in questa fase, norma che mi hanno poi riferito essere stata frutto di soli accordi verbali (poi puntualemnete disattesi). Vabbè che oggi la Russia ha un grande peso (sopratutto economico, organizzerà anche i prossimi Europei in casa il prossimo anno), ma ci vorrebbe un po’ più di ritegno: in questo modo mi pare veramente sfacciato come la Cev ha cercato di “propiziare” una finale tra il Lokomotiv Belgorod e la Dinamo Mosca, organizzatrice della Final Four. Vabbè, diciamo che le nostre squadre hanno uno stimolo in più per rendere cara la pelle e per difendere il titolo conquistato con merito a Roma dalla Sisley Treviso. Buona pallavolo a tutti!
Aria di volley nelle metropoli05/02/2007

Aria di volley nelle metropoli

Considerazioni a ruota libera, iniziando dal campionato maschile. ROMA CAPUT MUNDI. La squadra della capitale sta stupendo tutta Italia, e al primo anno di A1 sta inaspettatamente godendosi il primato in classifica, pur condiviso con la corazzata Treviso. Complimenti alla società che ha dato vita in un battito di ciglio a una squadra subito competitiva, complimenti a Roberto Serniotti che ha lavorato in maniera perfetta sulla chimica di un gruppo inedito (che domenica a Cuneo ha giocato un grande volley…), complimenti ai giocatori che stanno giocando da campioni, in particolar modo i veterani Osvaldo Hernandez e Paolino Tofoli, diagonale campione d’Italia nell’anno del Giubileo. Chi l’avrebbe mai detto? GRANDE TARANTO. Voto altissimo anche alla Prisma Taranto, entrata d’autorità nel novero delle otto protagoniste della finale di Coppa Italia e andata a vincere lunedì sera a Piacenza, annichilita con il più classico dei 3-0: grande ancora una volta il lavoro svolto da Vincenzo Di Pinto, che ha pure il grande merito di aver giocato d’anticipo la scorsa estate convincendo a tornare al sud Marco Nuti, regista di qualità. I pugliesi sono sesti in classifica, in piena zona play off: i miracoli non sono ancora finiti… LE PAURE DI MACERATA. Chi fatica invece a decollare è la Lube campione d’Italia: mercoledì sera ho commentato la squadra di Fefè De Giorgi in Champions League contro i Levsky Sofia (partita che è valsa la qualificazione ai play off a 16, obiettivo centrato anche da Treviso e Cuneo), ho visto tanti volti tesi e tanti timori nei momenti di difficoltà. Poi domenica in campionato è arrivato lo stop casalingo con Montichiari: la stagione è ancora lunga, ma Macerata deve ritrovare in fretta fiducia in se stessa per rimettere in sesto una stagione iniziata nel migliore dei modi con il successo nella Supercoppa Italiana e poi complicatasi assai. METROPOLI PALLAVOLISTICHE. Milano ha collezionato una striscia di 12 vittorie consecutive, facendo di nuovo scoppiare l’amore nel capoluogo lombardo: quel marpione di Daniele Ricci ha sofferto un po’ all’inizio, ma adesso ha messo il turbo ai suoi ragazzi. Milano vuole di nuovo il grande palcoscenico, importante per tutto il movimento. E intanto a Torino sta prendendo forma il progetto di una nuova squadra, con Mauro Berruto in panchina. Il volley tira sempre più… MANOVRE DI MERCATO. Intanto qualcosa si muove sottorete. Il presidente perugino Claudio Sciurpa ha ufficializzato in diretta su Sky l’interessamento a Marko Podrascanin, giovane centrale del Vojvodina Novi Sad, coprendo un ruolo nel quale potrebbe perdere il prossimo anno Martin Lebl (destinazione Treviso o Roma). A Treviso è dato prossimamente in arrivo anche il talentuoso martello bulgaro Matey Kaziyski al posto di Samuele Papi, che a fine campionato cambierà aria, mentre qualche indiscrezione vorrebbe un interessamento dei dirigenti orogranata per il formidabile regista brasiliano Ricardinho (che pure è legato da contratto di sei anni con Modena). Vi terremo informati, come sempre. BAGNOLI RUSSO? I dirigenti della federazione russa hanno incontrato Daniele Bagnoli, tecnico trevigiano che vi avevamo anticipato essere il principale candidato alla successione di Zoran Gajic. Da tifoso della pallavolo italiano spero che declini l’offerta, da amico di Daniele mi auguro che possa coronare questo suo sogno. Buona pallavolo a tutti!
Il nuovo corso della nazionale30/01/2007

Il nuovo corso della nazionale

PROMESSA/PREMESSA. Mi spiace avere avuto con voi - in questo periodo - un dialogo non troppo frequente, ma vengo da un momento pieno di impegni. Vi prometto che d’ora innanzi vi esprimerò le mie idee almeno due volte la settimana, con la solita franchezza, alternando le anticipazioni che trovate solo qui ai commenti sui vari argomenti che caratterizzano il mondo del volley. SCHIAVON E GIANI. Iniziamo dalla nazionale juniores maschile. Il Consiglio Federale ha finalmente preso una decisione in merito alla guida tecnica della rappresentativa che rappresenta la linfa vitale di domani: capo allenatore sarà Gigi Schiavon, maestro di pallavolo e di vita, attualmente impegnato a salvare Padova. Al suo fianco ci sarà Andrea Giani, uno degli ultimi monumenti del nostro amato sport: il popolare Giangio chiuderà dunque a fine stagione una carriera formidabile e metterà tutto il suo carisma e il suo entusiasmo a disposizione del movimento. Sono convinto che si tratti di una scelta indovinata, per tanti motivi. MONTALI E RENAN. La Federazione non ha invece preso in analisi la situazione relativa alla nazionale maggiore. Strano, hanno pensato i più… Cerchiamo dunque una chiave di lettura, in base anche ai sussurri giunti alle mie orecchie. Il presidente Carlo Magri pare abbia già raggiunto un accordo con Renan Dal Zotto (con il quale non aveva parlato a Roma del progetto giovani, viste le ultime decisioni….), e starebbe lavorando per sistemare il rapporto con Montali, legato contrattualmente alla Fipav fino al 2009. La soluzione più ovvia parrebbe quella di sistemare l’attuale ct alla guida della Sisley, sfruttando i buonissimi rapporti tra Magri e Gilberto Benetton in persona. Questo chiuderebbe ogni discorso, anche economicamente. Resterebbe a piedi Daniele Bagnoli, che va ripetendo spesso di essere in scadenza di contratto (non casualmente) e che potrebbe anche essere scelto per allenare la nazionale russa, dopo l’interruzione del rapporto con Gaijc (sono convinto che per lui e per la squadra vice-campione d’Europa sarebbe la soluzione ideale, molto meno per l’Italia che dovrebbe affrontare una Russia ben allenata al prossimo Europeo…). Stiamo a vedere cosa accadrà, anche se tutte le decisioni saranno prese (o forse solo ufficializzate) a breve. BARBOLINI E ABBONDANZA. La Federazione non ha sciolto le riserve nemmeno in merito al ct delle donne: o Massimo Barbolini, che ha guidato la azzurre al quarto posto al Mondiale giapponese, o Marcello Abbondanza, già nel giro della nazionale con Bonitta e oggi sulla panchina di Jesi. La scelta dovrebbe cadere sull’allenatore campione d’Europa con Perugia, che pure non entusiasma Magri. Ma è bravo, competente ed esperto. Al suo fianco si parla di Marco Bracci, sempre che l’ex martello toscano non finisca a ricoprire il ruolo di assistente di Renan alla nazionale maschile (continuando una tradizione parmigiana che passa da Bebeto a Montali, da Bracci a Giani). VULLO E ZORZI. Il presidente Magri ha iniziato un giro di consultazioni per capire chi coinvolgere in vista del Mondiale 2010, che avrà nel suo Consiglio Direttivo personaggi al top come Carlo Salvatori, Gilberto Benetton, Massimo Moratti e Gianni Letta (deve ammettere che in quanto a rapporto al vertice il numero uno federale è secondo a pochi…). Ad Andrea Zorzi ha chiesto coordinare il lavoro tv, a Fabio Vullo ha proposto un non meglio precisato ruolo dirigenziale. Tutto è ancora in alto mare, anche se mi pare di aver capito che si voglia dar vita a un bel gruppo di lavoro. PROMOSSI E BOCCIATI. Intanto il campionato maschile ha emesso i primi verdetti, promuovendo alla Final Eight di Coppa Italia le prime otto alla fine del girone di andata: Cuneo, Piacenza, Roma (sorprendente terza), Treviso, Modena, Montichiari (che ha preso Lorenzo Bernardi scambiandolo con Veres), Latina (dove c’è un bel casino in società per i soliti problemi economici) e Taranto. Escluse invece dalla kernesse di Bassano del Grappa e di Milano sono invece Perugia, Trento e addirittura i campioni d’Italia di Macerata. Che campionato pazzerello… PUBBLICO IN CALO. La Lega maschile ha reso noti i dati relativi al pubblico della serie A: calo del 5.06% in serie A1 (emorragia di 11.130 tifosi, complice la pausa di due mesi che ha confuso le idee alla gente), aumento del 9.1% in serie A2, con un guadagno di oltre 10.000 spettatori. Molto bene, davvero, a conferma della qualità di un torneo sempre più interessante che assegnerà la Coppa Italia a Roseto degli Abruzzi il 10 e l’11 febbraio con in campo Pineto, Corigliano, Milano e Castellana Grotte (che ha inaspettatamente perso per due mesi il suo regista Marco Fabroni, sospeso per provvedimenti disciplinari da ogni attività federale: cosa avrà mai fatto, azzannato gli arbitri alla giugulare?). Buona pallavolo a tutti! P.S. Martedì sera a Modena c'è stata la festa dei 40 anni della pallavolo gialloblù: erano presenti i migliori atleti che hanno entusiasmato prima il PalaMolza e poi il PalaPanini, regalando ai tanti presenti due ore di emozioni e di ricordi. Una serata straordinaria, indimenticabile che sabato potrete rivivere su Sky Sport 2.
Buon anno a tutti.20/01/2007

Buon anno a tutti.

IL PENSIERINO DELLA SETTIMANA - BUON ANNO A TUTTI di Lorenzo Dallari Innanzi tutto buon anno a tutti. Sottorete, ovviamente. Nella speranza che il 2007 vi porti tanta letizia e ci regali tanti successi pallavolistici, con un po’ più di serenità. Sì, perché mi pare veramente giunto il tempo di smetterla con i veleni che stanno tormentando il nostro microcosmo, di archiviare le polemiche personali, di piantarla con le stilettate sui giornali che non fanno che screditare le persone e il movimento. Credo che abbiamo toccato il fondo, anche a livello interpersonale, e pertanto sia giunto il momento delle riflessioni e delle proposte finalizzate ad un’ulteriore crescita della nostra pallavolo. GIOVANI. Inizio da un argomento che nel cuore mi sta, la linfa per il futuro. Che in Italia ci sia un vuoto generazionale è un dato di fatto, soprattutto a livello maschile, e pertanto a breve la nostra nazionale maggiore ne risentirà (mi fate per cortesia un altro nome di interesse vero oltre a Matteo Martino?). Il perché è da identificarsi in maniera piuttosto articolata, come del resto ho letto in questi giorni sui giornali. Innanzi tutto ci sono meno ragazzi che si avvicinano al nostro beneamato sport (che sta tingendosi sempre più di rosa…), manca da più parti la cultura del reclutamento (e anche la Federazione non è che abbia fatto molto in tal senso…), mancano gli investimenti adeguati nel settore giovanile (a parte qualche rara eccezione come Treviso e Cuneo, che peraltro sta pagando assai generando giocatori che spaziano dalla A1 alla B), mancano bravi tecnici che decidano di dedicarsi ai giovani per insegnare loro i fondamentali e la gestione delle risorse mentali (il migliore oggi è senza dubbio l’ex azzurro Liano Petrelli, ma non ne vedo in verità tanti altri in giro), manca un CQN che sappia programmare e perfezionare, mancano modelli veri da imitare, campioni cui ispirarsi (possibile che i vari Zorzi, Bertoli, Vullo e Cantagalli possano essere utili lavorando solo a Sky? Io ne sono fiero, è chiaro, ma nessuno si è mai posto l’interrogativo di perché nessuno ha proposto loro in maniera seria incarichi dirigenziali e/o tecnici?). Può bastare? No, aggiungo che siamo incredibilmente senza l’allenatore della nazionale juniores, dopo che Angelo Lorenzetti ha lasciato l’incarico per allenare Verona (per la successione sono in lizza Schiavon, Petrelli e Burattini, in questo ordine). E allora sapere cosa vi dico? Che se non ci diamo una mossa in fretta perderemo altre posizioni, altro che Polonia e Bulgaria che ci hanno bruciato all’ultimo Mondiale. Perché se l’Italia ha vinto per 15 anni, lo ha fatto grazie a un ricambio generazionale che adesso non vedo all’orizzonte. E - come dice un mio amico molto bravo ad allenare - con degli asini non si vincono le corse contro i purosangue… RENAN. Intanto Renan Dal Zotto, indimenticato campione brasiliano che ha deliziato a lungo il pubblico di Parma (e per poco anche di Ravenna), è stato convocato a Roma dal presidente federale Carlo Magri: lunedì e martedì hanno parlato, insieme a Libenzio Conti e Marco Bracci, della situazione che sta vivendo il nostro settore squadre nazionali. Per Renan si prospetta un ritorno in Italia per guidare un gruppo azzurro, o come ct della nazionale A o come responsabile di un progetto giovani. Ve lo avevo anticipato dopo il Mondiale in Giappone, e sapete che vi riservo sempre delle chicche appetitose (leggere news del 13 dicembre per avere conferma). O' Fenomeno è legato per un altro al Cimed, squadra che ha guidato alla conquista del titolo in Brasile, ma mi ha confermato che è disponibile a liberarsi... SCOMMESSA VINTA. Intanto c’è da registrare l’ennesimo successo di pubblico registrato in occasione delle partite disputate durante il periodo natalizio: benissimo sia a Santo Stefano, che nell’ultimo week end del 2006 che in quello dell’Epifania. Me ne rallegro, perché il tutto esaurito registrato in quasi tutti i campi sta a confermare la bontà della scelta per la quale ha optato la Lega maschile, sposata immediatamente dalla tv per la quale mi onoro di lavorare da qualche annetto. Il grande pubblico ha confermato di amare il nostro campionato, patrimonio che deve assolutamente essere salvaguardato: se qualcuno aveva avuto dubbi al riguardo, lo invito a quale opportuna riflessione… ELEZIONI. Intanto, a proposito della Lega maschile di serie A, sta avvicinandosi il tempo delle elezioni che porteranno a metà febbraio al rinnovo del Consiglio Direttivo e alla scelta del Presidente. Intervistato di recente da Sky Sport in quel di Modena, l’attuale numero uno Diego Mosna ha manifestato l’intenzione di passare la mano, non specificando a chi. Io sono invece dell’idea che resterà lui al timone della punta dell’iceberg della nostra pallavolo, con a fianco personaggi di qualità come Walter Lannutti, tanto per fare un nome: del resto servono imprenditori che abbiamo coraggio, moneta e voglia di mettere a disposizione di tutti le loro qualità. Senza mettere in discussione un bravo manager come Massimo Righi, che ultimamente vedo un po’ troppo bistrattato. Io non tiro la volata a nessuno – ci tengo a precisarlo – non voto e non cerco voti, altrimenti avrei fatto il politico (non dello sport) come più volte mi è stato proposto. Io voglio solo il bene della nostra pallavolo, e penso che 25 anni di passione profusa pubblicamente stiano a confermarlo (incredibile, il tempo passa davvero e in fretta…). GRAZIE. Un particolare ringraziamento a inizio anno vorrei riservarlo a tutti quelli (in progressivo e costante aumento) che ogni giorno navigando consultano questo sito: il vostro attaccamento mi onora e mi sprona a fare sempre meglio. Ne leggerete delle belle, ve lo assicuro. Buona pallavolo e buon anno a tutti!
Auguri a tutti11/01/2007

Auguri a tutti

Un altro anno sta per andare in archivio, e come sempre è tempo di qualche considerazione finale e degli Auguri in vista del 2007 che sta ormai per accoglierci. Cosa è andato bene? L'affetto che la gente, tutta, continua a provare per la nostra pallavolo, come confermano i record di pubblico battuti di continuo nel nostro campionato, declinato sia la maschile che al femminile. Da questo punto di vista è stata una stagione trionfale, che dovrebbe fare riflettere tutti in prospettiva futura. Io credo - tra l'altro - che esistano le condizioni per poter crescere ulteriormente, a condizione che ci sia più chiarezza e si faccia finalmente fronte comune. Il nostro movimento è pulsante e ricco di spunti intessanti, lo avverto ogni volta che ho la fortuna di entrare in un palasport. Con il "plus" significativo della correttezza e dell'intelligenza (virtù rara....) dei nostri tifosi. Vivo in questo mondo da tantissimi anni ormai, ma non dimenticherò facilmente i 15.000 appassionati che hanno gremito il palasport di Pesaro per la finale scudetto tra Macerata e Treviso: un momento meraviglioso che ognuno di noi porterà dentro per sempre. Cosa è andato male? Facile: il Mondiale, più quello maschile che quelle femminile. Gli azzurri hanno pagato i problemi dell'estate chiudendo con un obiettivamente deludente quinto posto, le azzurre avrebbero potuto salire sul podio ma si sono disunite sul più bello pagando in un battito di ciglio il caos che attanagliava le loro menti. Peccato, e lo dico dal profondo del cuore, anche se credo non sia sia compromesso nulla. L'importante è fare tesoro dei - peraltro tanti - errori commessi quest'anno nella gestione delle selezioni maggiori in vista dell'Olimpiade di Pechino e soprattutto del Mondiale del 2010 che si giocherà in Italia, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato. E proprio in questa ottica la mia speranza per il nuovo anno è quella che i dirigenti che governano la punta dell'iceberg la smettano di litigare tra di loro e trovino la strada maestra che consentirà a tutti di far diventare la pallavolo uno sport ancora più grande. Il gioco al massacro non giova a nessuno...Auguri. Sarebbero tantissimi, ma mi limiterò a farne qualcuno in ordine sparso, iniziando dai tantissimi che mi seguono ogni giorno su questo sito manifestandomi poi "de visu" un affetto e un'attenzione insospettibili. Vi ringrazio e vi abbraccio idealmente tutti, perchè avete capito che vi voglio bene dicendo quello che penso e rappresentate lo simolo per andare avanti tra i mille altri impegni di carattere professionale che mi costringono a ritmi infernali. Poi auguri al presidente federale Carlo Magri, che vorrei meno tifoso e più programmatore, al presidente della Lega maschile Diego Mosna, che a gennaio dovrebbe essere rieletto, al presidente della Lega femminile Mauro Fabris, con il quale c'è stato feeling a prima vista, al direttore generale della Lega maschile Massimo Righi, uno dei migliori dirigenti del sport italiano in circolazione, al direttore generale della Lega femminile Massimo Morelli, che sta bruciando le tappe innamorandosi giorno dopo giorno dello sport più bello del mondo, ai ct Giampaolo Montali e Massimo Barbolini, con l'augurio che si scelgano presto pure gli staff per il settore giovanile (fondamentale per il futuro). E auguri a tutti i presidenti regionali della Fipav, che sono poi quelli che comandano davvero in Italia, ai presidenti delle società di serie A e di serie B maschili e femminili, che sono poi quelli che tirano fuori i soldi veri, al presidentissimo della Fivb Ruben Acosta, che è poi quello che comanda il mondo da oltre vent'anni e resterà al suo posto fin quando vorrà. Ma un fiume di auguri soprattutto a quei dirigenti che hanno fatto della pallavolo la propria ragione di vita e a tutti quelli che lo fanno da volontari ma con la volontà e la passione dei professionisti, perchè senza di loro non esisterebbe il volley nel nostro meraviglioso Paese. Ho preso ad esempio per tutti un vecchio amico d'infanzia che sta lavondo in maniera fantastica a San Martino in Rio, 7000 anime in provincia di Reggio Emilia, dove ha saputo creare una società modello che porta in palestra oltre 500 ragazzini e ragazzine di tutte le età: a lui va tutta la mia simpatia e anche l'aiuto concreto che ho voluto garantirgli per l'attività di base. Perchè a volte è facile predicare bene e razzolare male, soprattutto di questi tempi. Verissimo Marani - il mio amico si chiama così - non si risparmia mai e con lui tutti i suoi eccellenti collaboratori, come del resto tanti altri che conosco e tantissimi altri che non ho la fortuna di conoscere ma so esistere sparsi per l'Italia. Li ringrazio tutti quanti, nessuno escluso.Vogliatevi bene e abbandonatevi a qualche sorriso in più. Buon Natale, Buon Anno e Buona Pallavolo a Tutti!Ps A metà gennaio sarà pronta la Guida al Volley 2007, già stampata: siamo arrivando, preparatevi...
I quarti di finale della Coppa Italia di A2 maschile08/01/2007

I quarti di finale della Coppa Italia di A2 maschile

I quarti di finale della TIM CUP A2 si svolgono con gare di sola andata in casa della squadra con migliore posizione in classifica al termine del girone di andata. Le vincenti parteciperanno alla Final Four in programma il 10 e 11 febbraio 2007. Martedì 9 Gennaio 2007 ore 20.00 Materdomini Volley.it Castellana Grotte - Tiscali Cagliari Arbitri: Cerquoni - Balboni Mercoledì 10 gennaio 2007 ore 20.30 Codyeco S. Croce - Framasil Pineto Arbitri: Montanari – Puletti Famigliulo Corigliano - Fiorese SpA Bassano Arbitri: Braico - Genna Premier Hotels Crema - Sparkling Milano Arbitri: Puecher - Astengo
Aiutatemi a capire25/12/2006

Aiutatemi a capire

Cosa sta succedendo alla pallavolo italiana? Mah, sto sinceramente faticando a capirlo. Leggo su Tuttosport in un articolo a firma Adriano Torre un duro sfogo di Massimo Righi, amministratore delegato della Lega maschile di Serie A: “Siamo pronti a fermare il campionato per un anno se la Federazione non cambierà atteggiamento, non diventerà collaborativa e non si farà portavoce presso la Fivb delle esigenze di quello che è il campionato più bello del mondo”. Questo in estrema sintesi il concetto espresso, perché “stiamo assistendo a un’involuzione tecnica preoccupante, i club non possono subire calendari penalizzanti e non riescono a garantire agli investitori una visibilità adeguata”. Molti di questi problemi sono annosi, ne sento parlare da tantissimi anni e non credo che troveranno una soluzione né oggi, né domani, in quanto tutti gli altri campionati non hanno le nostre stesse necessità temporali, né Giappone, né Russia, né Brasile, né Francia, né Grecia (per limitarmi a quelli più interessanti). Un grido d’allarme forte quello di Righi, fattosi portavoce dei club, che deve fare riflettere in vista di una stagione che potrebbe risultare un imbarazzante spezzatino a causa degli impegni della nazionale: l’Italia dovrà giocare la Coppa del Mondo in Giappone a novembre, e se non si qualificherà in questa circostanza per la prossima Olimpiade, si dovrà interrompere di nuovo il campionato a gennaio per il secondo torneo che consentirà di staccare il biglietto per la Cina (eventualità tragica che non voglio nemmeno prendere in esame). Dobbiamo dunque riflettere bene sul nostro futuro, dando vita a un progetto congiunto che sia frutto del contributo di tutti. Da tempo vado predicando unità di intenti, ma forse sono diventato un predicatore nel deserto… Il dibattito è aperto, manifesto di nuovo la mia preoccupazione per un dialogo che mi pare tra sordi e muti, e continuo a fare il tifo per il volley. Sperando in un miracolo… FUGA SOLITARIA. Intanto il campionato continua ad applaudire il primo posto solingo di Cuneo (3-0 a Perugia), quattro punti avanti su Piacenza (3-2 su una Verona che si è vista congelare gli stipendi) e cinque su Treviso (che si è aggiudicata a fatica per 3-1 la ripetizione dell’ultima finale scudetto con Macerata). Poi a meno sei c’è Montichiari, che ha battuto Roma confermando la sua forza. Mancano quattro giornate alla conclusione del girone di andata che consentirà di capire quali saranno le protagoniste della prossima Final Eight di Coppa Italia: i valori si stanno delineando, con una situazione tutt’altro che tranquilla per i campioni d’Italia della Lube, che continuano a perdere colpi sia in Italia che in Europa. Cosa sta succedendo alla squadra di Fefè De Giorgi? Iniziamo a preoccuparci sul serio. VOLLEYLAND. Il grande circo della pallavolo torna a Milano a inizio marzo, con il popolo degli zainetti che tornerà a riempire il Forum di Assago, Una scelta coraggiosa per la Lega maschile, che consentirà alla punta del movimento di mettersi a contatto con la base pulsante, una ghiotta opportunità per vedere all’opera i grandi campioni e per divertirsi in una due giorni dove il nostro amato sport sarà declinato in mille modi. Sono sinceramente contento perché sono certo che sarà un evento eccezionale, e nel contempo mi spiace un po’ per Forlì, che ha regalato edizioni indimenticabili di Volleyland (con oltre 20.000 persone nel week end, e scusate se è poco…). FANCIULLE. A Milano andrà in scena anche l’All Star Game femminile, e questo mi riempie di gioia. Sia perché vedremo all’opera le migliori interpreti del campionato rosa, sia perché questa scelta conferma un proficuo rapporto di collaborazione tra la Lega maschile e quella femminile. Complimenti, era ora. E a proposito del campionato rosa: continua la fuga di Novara (a punteggio pieni a quota 12 dopo il 3-0 rifilato al Rivergaro), un punticino davanti alla coppia formata da Pesaro (3-0 al Vicenza) e da Bergamo (3-1 al Padova). La lotta al vertice promette scintille, perché Perugia e Jesi sono lì vicine… Buona pallavolo a tutti!
Crisi di astinenza19/12/2006

Crisi di astinenza

E' tornato il campionato. Finalmente, non ne potevamo proprio più di non vedere partite di livello, di non entusiasmarci per gesta spettacolari, di non vedere palasport con tanta gente entusiasta. Insomma, eravamo in crsii di astinenza. E' tornato il campionato e ci siamo divertiti molto, registrando qualche sorpresa, come il massacro subito da Treviso al PalaTiziano di Roma: il Mondiale ha lasciato tracce per il momento ancora evidentissime nelle menti e nei volti degli azzurri oggi di nuovo di orogranata vestiti, tanto frastornati da condizionare negativamente anche il pluricampione brasiliano Gustavo. Daniele Bagnoli è atteso da un lungo lavoro: ci siamo incontrati lunedì pomeriggio prima della partita in Piazza di Spagna e l'ho visto un po' preoccupato. Non potrebbe essere altrimenti. E il fatto che lo sia più di quello che credevo, è confermato dal fatto che non fa andare i titolare in Russia per giocare la partita di Champions contro la Dynamo Mosca.PROMOSSI E BOCCIATI. A proposito di Champions: Macerata ha perso in casa anche contro i polacchi del Belchatow, forti del forte Wlazly, e adesso vede a rischio il passaggio al tunro successivo. Attenzione, adesso ci saranno ritmi forsennati tra campionato e trasferte di Coppa per molte squadre: cambia tutto, ma veramente tutto, nel giro di pochi giorni. Prima due mesi di riposo per dare spazio al Mondiale giapponese, e adesso viaggio continui, cui non sarà facilissimo adeguarsi. Promosse alla ripresa delle ostilità sono invece Vibo Valentia, vincitrice su Latina, e Modena, che accolto tra gli applausi Velasco ma poi lo ha annichilito in un'ora di gioco frastornante.ROMA. Della capitale mi è piaciuta la passione del pubblico: più di 3.000 spettatori ad appllaudire i propri beniamini (ma anche i giocatori della Sisley, che nel cuore del Lazio poco fa hanno vinto la Champions League), un parterre de roi da far invidia a chiunque e soprattutto 200 ragazzine almeno ad attendere i giocatori sul piazzale esterno per chiedere autografi e cimeli fino alle 23.30. Non mi capitava di vedere scene del genere da diverso tempo dopo una partita di campionato: la febbre del volley sta salendo sensibilmente, e ne sono sinceramente felice.PACE. La mia speranza è che Federazione e Lega maschile la smettando di litigare pubblicamente, sui giornali e in tv. Basta. Ci si chiuda in una stanza e si litighi quanto si vuole, ma poi si individui la strada maestra da percorrere tutti insieme, con un unico obiettivo comune: il bene della pallavolo italiana, tralasciando gli interessi privati. Il movimento del volley è uno solo, vogliamo capirlo sì o no? E soprattutto mi pare giunto il momento di comprendere che si possono conquistare nuovi, importanti spazi lasciati liberi dal calcio, che continua a pardere sostenitori e consensi. Il momento è importante, non perdiamo una ghiotta occasione per crescere ancora, tutti insieme.MONTALI E BARBOLINI. Due parole sui ct. Dopo tanto casino intonro alla nazionale maschile, dopo le polemiche tra Montali e gli azzurri (che a dire il vero non mi paiono ancora state messe nel dimenticatoio, leggendo i giornali quasi ogni giorno...), tutto sta per svanire in una bolla di sapone. Nel senso cheil ct resterà al suo posto, con qualche modifica al suo staff. Probabilmente le novità riguraderanno le convocazioni future, con qualche esclusione importante. E Massimo Barbolini? Io sono convinto che si meriti la riconferma alla guida delle azzurre, perchè ha le qualità tecniche e umane per gestirle almeno fino a Pechino 2008. Questa è la mia idea, poi decida il presidente Magri, come sempre (e i suoi consiglieri?). Ognuno rivesta i ruoli che gli competono. E io di problemi ne ho già abbastanza.VORTICE. Intanto, a proposito di allenatori, ne sono già cambiati tanti, tra A1 e soprattutto A2 maschile (Bonitta, Benedetti, Chiovini, Lorizio, Polidori, Lorenzetti, Dagioni, ma la lista è destinata a prolungarsi...): cosa sta succedendo? Il caso regna sovrano.TV. Prendo spunto da un'intervista del numero uno federale in tema di televisione, argomento che tutti sanno nel cuor mi sta. Magri si è detto entusiasta del fatto che la Fipav abbia scelto la Rai per la prossima World League, perchè così tutti potranno vedere questa importante manifestazione (che il suo allenatore peraltro durante l'estate ha detto a più riprese di non sopportare...). Vero è che la Rai trasmetterà la World League (speriamo sulle reti terrestri e non sul satellite, lo dico da amante di questo sport), vero però anche che è stata Sky a mollare questo evento dopo gli ultimi deludenti risultati della nostra nazionale: pertanto non facciamo discorsi che mi ricordano tanto la storia della volpe e l'uva... Aggiungendo che auguro ogni bene alla Rai, emittente che trasmetterà pure il prossimo Mondiale del 2010 (speriamo tutte le partite, non terminando la programmazione prima delle semifinali come ha fatto in Giappone... ma questa è un'altra storia). DONNE. Due parole per chiudere sul campionato femminile, non l'ho dimenticato: bello, avvincente e ricco di pathos. In vetta alla classifica continuano a veleggiare Novara, Pesaro e Bergamo: l'Asystel è però l'unica a punteggio pieno dopo che la Foppapedretti ha perso un punticino sul campo della temibilie Santeramo e la Scavolini (che pure nell'ultima giornata ha espugnato con autorità il Palatriccoli di Jesi) lo aveva amarrito ad Altamura. Ne vedremo delle belle, potete strane certi, anche se temo che presto il gruppo si spezzerà a metà.Buona pallavolo a tutti!
L'epoca della pallavolo "bum bum"13/12/2006

L'epoca della pallavolo "bum bum"

E’ finita come doveva finire, come tutti avevamo immaginato sarebbe finita. E’ finita con il Brasile campione del Mondo, con merito e a dire il vero senza nemmeno troppi problemi. Del resto è giusto così: la squadra di Bernardhino da diversi anni è senza dubbio alcuno la più completa, la più allenata, la più eterogenea, la più volitiva, la più intercambiabile del globo, e i suoi innumerevoli successi non sono certo frutto del caso. Sono il risultato di un gruppo fantastico, fatto di empatia e di splendide individualità, assemblate in maniera egregia da un grandissimo allenatore. Standing ovation dunque per la Seleçao, che non ha vinto la rassegna iridata in Giappone: l’ha stra-vinta, come del resto conferma il risultato della finale contro la pur volitiva e sorprendente Polonia, cui ha inflitto un pesante 3-0 concedendo ai ragazzi di Lozano la miseria di 49 punti. Pazzesco, semplicemente pazzesco. E tanto di cappello a Giba, ancora una volta miglior giocatore in assoluto (come del resto gli era capitato anche all’Olimpiade di Atene, mica la torneo di Bussolengo… Se giocherà così sa anche a Cuneo, la Bre Banca può sognare lo scudetto). PROMOSSI. Pieni voti anche per la Polonia, che ha lavorato bene negli anni e adesso raccoglie inevitabilmente i frutti: il secondo posto finale è a dir poco eccellente. La scuola del resto è una delle migliori da sempre: adesso che si sono anche talenti fisici (Winiarski e Wlazly su tutti), i risultati sono una semplice conseguenza, con tanto di cappello a Raul Lozano. Ah dimenticavo: questo Mondiale ha confermato che si vince schiacciando forte il pallone, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato. Insomma, siamo nell’epoca della pallavolo “bum bum” abbinata alla disciplina, non più delle storielle tecnico-tattiche. Bene bene anche la Bulgaria, che ha chiuso con una medaglia insperata, quella di bronzo. E proprio la squadra di Stoev ha condannato l’Italia a un torneo tutto in salita. Non sono d’accordo con il nostro ct quando afferma che l’unica partita che gli azzurri hanno sbagliato è stata quella con il Brasile: ci sono state anche quella con la Bulgaria, pesante assai nell’economia del Mondiale, e poi quella con la Francia, pur ininfluente ai del risultato finale. Abbastanza bene anche la Serbia Montenegro, che nel Paese del Sol Levante credo abbia chiuso un ciclo storico con il quarto posto che potrebbe significare l’addio dei vari Grbic, Geric, Boskan, Vujevic. Interessante notare che in semifinale sono arrivate tre squadre dell’Est Europeo: un ritorno al passato che deve far riflettere. BOCCIATI. La Russia su tutti, decisamente male. Cosa accada alla squadra di Gaijc negli appuntamenti che contano lo sanno solo loro. O forse non lo sanno neanche loro. Hanno un potenziale fisico da spavento ma non sanno ottimizzarlo, sono troppo poco disciplinati e troppo disuniti. Peccato per loro e bene per gli avversari. Alla fine tutt’altro che esaltante il Mondiale di Germania (con l’asse di Padova) e Stati Uniti (che non riescono ad attingere talenti dall’immenso bacino delle Università), mentre alla fine è stata discreta la Francia, penalizzata alla lunga dall’assenza di un opposto di ruolo come Ruette. E L’ITALIA? La squadra di Montali non ha fatto tutto quello che avrebbe dovuto e potuto, chi afferma il contrario sa di mentire. E la delusione l’ho vista palpabile sul volto degli azzurri. Tra i quali, nonostante le canoniche smentite e/o minacce federali, è riapparso un po’ di malumore, tradito da Valerio Vermiglio nel momento di maggior sconforto, dopo la sconfitta con la Francia a Hiroshima. Che nel gruppo ci siano - diciamo così - diversità di visione pare evidente pure a me che le partite le ho viste dalla tv, obbligato a Milano da più importanti impegni di carattere professionale a Sky. Peccato davvero, perché questa Italia meritava almeno una medaglia e forse anche la finale, se fosse riuscita ad approcciare la rassegna iridata in maniera diversa. L’oro era semplice utopia, visto il valore del Brasile, ma una replica dell’epilogo olimpico avrebbe pure potuto starci. E’ invece andata in maniera ben diversa, perché i se e i ma non hanno mai fatto la storia, nemmeno quella dello sport. I fatti dicono dunque che è stato ripetuto il risultato di quattro anni fa a Buenos Aires, con Andrea Anastasi in panchina: quella volta si gridò al fallimento e il Nano saltò. Cosa accadrà questa volta? FUTURO Montali continua a sbandierare ai quattro venti (almeno così leggo) che ha un contratto (mi risulta blindato) fino al 2009. Ma tutti sanno che i contratti sono fatti per essere rispettati oppure rescissi, anche questa è storia di tutti i giorni. Il problema è un altro. Il presidente federale Magri crede ancora in lui? I giocatori credono ancora in lui? Perché circola con insistenza il nome di Renan Dal Zotto, altro ex ducale? Da queste tre risposte dipende il domani di una nazionale che deve pensare a due grandi obiettivi: l’Olimpiade di Pechino del 2008 e poi – anzi soprattutto, se me lo concedete – il Mondiale in casa del 2010. Non commettendo il grave errore di credere che non esistano problemi, perché di problemi ce ne sono, generazionali, strutturali, organizzativi, programmatici, di intese del movimento. E chi afferma il contrario racconta grandi bugie. Lo dico, anzi questa volta lo grido proprio perché amo questo sport meraviglioso e la sua essenza principale che è la nazionale, figlia e madre del campionato più bello del mondo. Basta fare come gli struzzi: i problemi sono fatti per essere affrontati e possibilmente risolti, con maturità e con intelligenza, quando serve con il contributo di tutti. Mi auguro di non dover tornare sull’argomento a breve, deluso dal fatto che ognuno avrà pensato al proprio piccolo orticello e nulla sarà cambiato. E’ giunta l’ora di voltare pagina, serve un progetto comune condiviso da tutti, perché non siamo più i numeri uno, e nemmeno i numeri due, purtroppo. E non mi si venga a dire che la Polonia ha fatto meglio dell’Italia perché ha avuto un mese in più per prepararsi: i problemi sono ben altri, e chi ha buon senso e conosce le faccende del volley lo sa bene. A me – che sono per natura ottimista – il futuro fa un po’ paura, e non mi vergogno ad ammetterlo. Speriamo di ritrovare quell’umiltà che mi pare ormai un lontano ricordo… Il dibattito è aperto, e questo contenitore è pronto ad accogliere le idee di tutti: credo nella democrazia e nella collaborazione. Chi vuole sa dove trovarmi, e le mie parole lasceranno spazio con piacere alle sue. Intanto riprende il campionato. Se devo essere sincero… non vedevo l’ora. Buona pallavolo a tutti!
Italia delusione mondiale04/12/2006

Italia delusione mondiale

E’ finita come in molti temevano, pur sognando il contrario. E’ finita con l’Italia capace di reggere il ritmo del Brasile fino al 18 pari del primo set. E’ finita con gli azzurri che adesso dovranno consolarsi, sempre che ne siano capaci, con la finali dal quinto all’ottavo posto. Il Mondiale giapponese ha riservato dunque la più amara delle realtà alla squadra di Montali, surclassata sia come qualità di gioco che come atteggiamento da parte dei verdeoro di Bernardinho, capaci di confermare ancora una volta il valore di un gruppo eccezionale (con il quale non vinciamo una partita che conta da ben tre anni). Peccato, davvero, anche perché adesso rischia di chiudersi un ciclo storico, con qualche azzurro che potrebbe anche chiudere con la nazionale (Corsano e Papi di sicuro). LE SEMIFINALISTE. Promosse a pieni voti sono invece Bulgaria, Brasile, Polonia e Serbia Montenegro: complimenti vivissimi a tutti. La squadra di Stoev e quella di Lozano (addirittura imbattuta!) sono le grandi sorprese della rassegna nipponica, quella di Kolakovic è andata ben oltre le previsioni e i campioni del mondo in carica la conferma al vertice. Resta la delusione di non poter competere con il gotha del volley internazionale pur nella consapevolezza che il nostro movimento è e resta di sicuro interesse. FUTURO. E’ comunque d’uopo guardare avanti, adesso più che mai, con un progetto serio da realizzare in vista del prossima Mondiale che andrà in scena in Italia nel 2010. Basta improvvisazione, basta beghe di cortile, basta pressappochismo, basta distrazioni. La nazionale è un bene comune, non di pochi, è importante che tutti ce ne rendiamo conto. Perché in passato le vittorie hanno spesso insabbiato i problemi, mentre adesso questa cocente sconfitta (non mi interessa come verrà descritta, è quello che penso io) li metterà in risalto, con l’obbligo di affrontarli con maturità e cercare di risolverli. Senza addossare colpe ai singoli (anche se sento già parlare di Renan Dal Zotto come nuovo ct, ma mi sembra sinceramente un po’ presto…). DOPPIA DELUSIONE. Azzurri e azzurre accomunati dalla stesso triste destino hanno fallito i loro obiettivi: tutti ambivano almeno ad una medaglia (non importava di quale metallo) e non è arrivato nulla. Pur dopo la rivoluzione attuata (dalle ragazze) e minacce di vario tipo (dei ragazzi). Tra poco verificheremo se questa intensa amarezza si ripeterà sul nostro campionato in termini di appeal e di affluenza di pubblico, anche se da amante autentico di questo sport mi auguro che questo non accada. L’impegno di tutti, a questo punto, deve essere amplificato. Non dimenticandoci di abbandonarci a qualche pausa di riflessione: l’errore più grave sarebbe quello di pensare che non siano stati commessi errori. Buona pallavolo a tutti!
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