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02/12/2006
Le quote Totosì sulla finale Mondiale maschile
Testa a Testa Set betting 1 2 3-0 3-1 3-2 2-3 1-3 0-3 POLONIA-BRASILE 2,70 1,37 10,00 7,20 5,45 4,55 3,15 2,90
28/11/2006
Italia, avanti o indietro?
Italia alla prova del nove. Domani mattina alle 7, avversaria di rango quel Brasile che ha iniziato il Mondiale con i favori del pronostico e che resta indiscutibilmente la squadra da battere. Se andrà bene – come ci auguriamo tutti – si continuerà a sognare una medaglia; in caso contrario sarà veramente dura ambire alle semifinali, anche se l’ultima giornata della seconda fase propone due sfide elettrizzanti e importanti come Brasile-Bulgaria e Italia-Francia. Gli azzurri, che vengono da sei vittorie consecutive in Giappone, non battono la formidabile squadra di Bernardinho dal 2003 in una competizione che conta: che sia finalmente la volta buona? Per la legge dei grandi numeri potrebbe pure essere… “Vincerà chi sarà più bravo nel mettere a nudo i difetti degli avversari – ha sentenziato Montali alla vigilia della partita più importante della rassegna iridata – e anche la panchina è una risorsa importane a mia disposizione”. Concordo con questa disamina del ct, aggiungendo che di difetti in verità io ne ravviso pochi nei verdoro. Voi? GRANDI ASCOLTI. Intanto gli azzurri stanno facendo un grande sport alla pallavolo , con ascolti da capogiro. Anche domenica 1.097.000 telespettatori per assistere a Italia-Cuba su RaiTre, con il 15,34 di share. Un motivo in più per sperare che l’Italia vada avanti. GAZZETTA A PROVA DI SKY. Leggo con piacere ogni giorno sulla Rosea i commenti di due grandi giocatori che mi pregio di aver scelto per commentare le partite di volley su Sky Sport. Non è che avessi molti dubbi al riguardo, ma sapere che Andrea Zorzi e adesso anche Fabio Vullo sono gli opinionisti di questo prestigioso quotidiano mi riempie di orgoglio. Confermando che posso contare su una grande squadra, completata da un tris d’assi del calibro di Franco Bertoli-Andrea Anastasi-Luca Cantagalli (che resta al microfono nonostante riprenda a giocare). CAMPIONATO COL BOTTO. Nel week end ha preso il via il campionato femminile regalando subito due grandi sorprese: Santeramo ha steso le campionesse d’Europa della Despar Perugia (con mamma Gioli già in campo due mesi e mezzo dopo il parto!), mentre Vicenza ha vinto a Chieri. Ci sarà di che divertirsi, potete starne certi, con tante pretendenti al ruolo di protagoniste assolute. In A2 invece c’è una grande favorita alla promozione: si tratta di Sassuolo. Non so davvero che potrà contrastare la marcia della formazione ideata dal patron Giovanardi. Buona pallavolo a tutti!
27/11/2006
Azzurri alla prova della verità
Missione compiuta, almeno per il momento. Parlo ovviamente del Mondiale maschile, nel quale l’Italia ha passato il turno alla seconda fase senza troppi problemi, come del resto era facilmente preventivabile. A parte la sconfitta nella giornata inaugurale con la Bulgaria (meno prevedibile), percorso netto per gli azzurri, con qualche set perso qua e là. Adesso arriva il bello, con quattro sfide delicate: nell’ordine Germania, Cuba, Brasile e Francia (che continua a stupire per gioco e risultati). L’accesso alle semifinali è alla portata della squadra di Montali, anzi mi pare d’obbligo: fallirlo significherebbe un brutto passo falso non solo per la nazionale, ma per l’intero volley italiano. I ragazzi possono e devono farcela. Leggo che il ct parla di cuore e di organizzazione di gioco per non fallire l’obiettivo. Io parlerei più che altro di facce che tradiscano la voglia di vincere e di schiacciate al fulmicotone, perché la pallavolo moderna è determinata prevalentemente dalle botte da orbi. Come del resto ha insegnato la Russia nel torneo femminile. BRAVO CAPRARA. Il buon Gianni si sta godendo, giustamente, il trionfo iridato. Ha messo a tacere i suoi detrattori (in Russia) e ha confermato le sue grandi qualità. E’ stato ricevuto tra mille onori nientepopodimeno che dal presidente Putin, che in quella circostanza lo ha fatto parlare al telefono con Romano Prodi. Quelli che lo avevano messo in discussione sono costretti a rimangiarsi tutto, perché la vittoria giapponese (contro un’avversaria di rango come il Brasile) porta indelebile la sua firma: e adesso – come premio – ha chiesto poche onorificenze ma il diritto di avere il passaporto russo come sua figlia Nika e la sua compagna Irina Kirillova (che la ha aiutato non poco nella gestione del gruppo oltre che nella traduzione dei suoi pensieri). Credo proprio che debba essere accontentato… VELENI. Il Mondiale femminile ha lasciato qualche strascico polemico. L’ex ct Marco Bonitta non ha perso tempo ed è passato all’attacco delle sue ex giocatrici dopo il quarto posto iridato. Parole dure, anche per il suo vice Mencarelli, che ha risposto pubblicamente. Una serie di botte e risposte che speriamo si sia concluso. Senza sindacare da che parte stia la ragione (occorrebbe aver vissuto la nazionale dal suo interno), ci tengo a precisare che forse sarebbe stato meglio chiarirsi a quattr’occhi invece che sui giornali. Però capisco anche lo stato d’animo di Bonitta, che da monarca incontrastato di tutto il movimento azzurro si è sentito tradito e poi aggredito dal gruppo. O dal branco, se preferite. La vita mi ha purtroppo insegnato che finisce quasi sempre così… BRAVO GIACOBBE. Chi il suo Mondiale l’ha già vinto è senza dubbio Antonio Giacobbe, che ha guidato la Tunisia a una storica qualificazione alla seconda fase. Sono molto contento per il tecnico toscano, persona per bene e bravo allenatore. Si è pure adeguato alla vita dei suoi giocatori pe capirli meglio, diventando buddista: lo abbraccio forte, per il miracolo compiuto e per il bell’esempio che ha dato ai suoi colleghi più giovani lanciando sei anni fa una sfida importante prima di tutto a se stesso. E la sua vittoria personale di oggi è anche la vittoria del coraggio e della determinazione. Buona pallavolo a tutti. E speriamo che torni presto il campionato, non ne possiamo più di stare senza… E per fortuna che nel week inizia quello femminile: in bocca al lupo a tutte le protagoniste!
24/11/2006
Russia Mondiale, italiane quarte
Peccato, e lo dico con il cuore. Peccato per come è finita l'avventura mondiale delle azzurre, arrivate ad un passo dal sogno vedendolo svanire proprio sul più bello. Dopo otto vittorie consecutive, l'Italia ha infilato due brutti scivoloni chiudendo la rassegna iridata al quarto posto. Buono in senso assoluto, non esaltante in senso relativo. Mi spiego: la squadra del mio amico Massimo Barbolini ha confermato di meritare un posto nell'élite del volley internazionale (e questo è il dato positivo) per motivi di carattere tecnico, tattico e fisico. Il neo è invece da ricercare nella pesante battuta d'attesto con le neo-campionesse del mondo della Russia, ma soprattutto nella finale per il bronzo con una Serbia Montenegro (che è sì una bella squadra, ma senza dubbio alla portata delle azzurre). Si torna dunque a casa con un pò di amaro in bocca, accompagnato però dalla consapevolezza di potere competere con le migliori e di dovere ancora lavorare intensamente per salire sul podio).BARBOLINI CT DEL FUTURO. Io credo che Barbolini, ct con contratto a tempo, abbia meritato sul campo la riconferma almeno per il prossimo biennio, quello che si concludera con l'Olimpiade di Pechino. Nelle speranza che le senatrici non abbandonino il gruppo per cercare l'ultimo risultato importante della loro carriera. Senza ovviamente dimenticare l'Europeo del prossimo anno. Il movimento del volley femminile in Italia è più vivo che mai e si merita una grande nazionale. GRANDE RUSSIA. Un abbraccio forte forte a Gianni Caparara e alla divina Irina Kirillova,, una super che ho avuto la fortuna di avere avuto al mio fianco per commentare il campionato rosa due anni fa su Sky. Questa coppia eccezzionale ha guidato la Russia a una vittoria fantastica, avvalorata ulteriormente dal valore di un avversario eccellente con il Brasile di Zé Roberto, arrivato fino al 13-11 del tie break prima di spegnersi contro le bordate delle gigantesche russe. Ha vinto la squadra più forte fisicamente, e anche questo rispecchia senza dubbio la direzione presa dalla pallavolo del terzo millennio, nel quale l'aspetto fisico è diventato prioritario rispetto alla tecnica e alla tattica. BRAVA RAI. Compimenti anche alla Rai (diretta ora da Massimo De Luca, amante del volley) per l'ottima copertura di un evento che ha significato ottimi risultati in termini di ascolti e di share: un buon palinsesto, di certo favorito dal fatto di andare spesso in onda la mattino. E un bravo a Francesco Pancani e un bacio alla mia amica Consuelo Mangifesta, che hanno commentato con brio, elenganza e competenza il Mondiale. Speriamo che le cose vadano bene anche per il torneo maschile.IN BOCCA AL LUPO. E chiudo proprio con gli azzurri, che domani inziano la loro avventura nel Pese del Sol Levante: io spero in un grande risultato, anche se Montali e il suoi ragazzi dovranno superarsi per competere con i primi. Obiettivo raggiungibile, ma non semplice. Devono crederci e giocare duro. Mi auguro di verdeli in finale (contro il Brasile?), pur senza lo sfortunatissimo Luca Tencati, che il suo Mondiale lo ha già finito per un beffardo infortunio.Buona pallavolo a tutti, e buon Mondiale all’Italia!
16/11/2006
Azzurre a un passo dal sogno
Brave azzurre e bravo Barbolini. Poche, ma meritate per parole per l’Italia, protagonista di una meravigliosa cavalcata che l’ha vista finora collezionale ben 8 vittorie consecutive al Mondiale in Giappone: a parte la battuta d’arresto con al Serbia Montenegro nel match inaugurale, per la campionesse del Mondo in carica sono arrivate solo vittorie, molte delle quali con netto 3-0. Quello che più conta, oltre ai tanti successi, è inoltre come sono maturati: giocando un’ottima pallavolo, sia dal punto di vista tecnico-tattico sia in merito all’approccio mentale, a conferma dell’ottimo lavoro svolto dal neo-ct in poco tempo. L’ho detto al momento della sua nomina e lo ribadisco adesso: archiviata la pratica-Bonitta (in malo modo, non bisogna dimenticarlo…) Massimo era l’uomo giusto al posto giusto, per mentalità, per capacità, per palmares e per carattere: la sua calma era, è e sarà molto importante nella gestione di un gruppo tutt’altro che facile. Non facile ma forte, anche fisicamente (e quanto sia importante questo aspetto oggi lo si evince dai risultati scadenti di tutte le squadre asiatiche, fortemente penalizzate sotto questo aspetto): avevo fiducia in questa Italia alla vigilia della rassegna iridata (basta leggere vecchi editoriali per rinfrescarsi la memoria) e ne ho ancora di più oggi, ad un passo dall’impresa che so essere alla portata di una squadra che non deve avere paura di nessuno. L’avversaria in semifinale si chiama Russia, forte ma non irresistibile par caratteristiche fisiche e tattiche: gioca una pallavolo prevedibile, nonostante le alchimie di Caprara (il buon Gianni non ha ancora tolto tutta la ruggine lasciata da Karpol). E chi riuscirà a spuntarla, se la vedrà in finale con la vincente dell’altra sfida tra Serbia Montenegro (la grande sorpresa del Mondiale) e Brasile (la grande favorita del Mondiale, per qualità e quantità del gruppo del bravissimo Zé Roberto). Intanto però l’Italia pensi alla Russia, e speri anche - perché no - nella dea bendata: è sempre meglio averla alleata che avversa, no? Del resto chi ha buona memoria non avrà certo dimenticato che poco prima della finale di Berlino si infortunò in allenamento Keba Phipps, principale bocca da fuoco degli Stati Uniti, poi sconfitti in un vibrante tie break… Facciamo dunque il tifo per Barbolini e le sue ragazze, nella consapevolezza che possono difendere il titolo conquistato con merito quattro anni addietro: ci crede il ct (che durante l’estate era vicino alla panchina della Polonia, ipotesi fortunatamente non concretizzatasi per lui e per noi…) e ci credono le ragazze, che vorranno dimostrare al mondi intero che avevano ragione loro quando hanno dato vita la golpe estivo post-Grand Prix: un motivo in più per continuare a stupire tutti quanti. Buona pallavolo a tutti, e buon Mondiale all’Italia!
12/11/2006
La festa di Montichiari e il sogno azzurro
E’ stata una grande festa, alla quale sono sinceramente felice di aver partecipato. Ancora una volta l’All Star Game (numero 16 della storia, la prima edizione a Bologna nel 1990) ha regalato una ghiotta opportunità di vivere una giornata all’insegna del divertimento e del volley-spettacolo, con tanti campioni a stretto contatto della gente in un bellissimo pomeriggio regalato dalla Lega Maschile. E Montichiari si è confermata terra che vive di pallavolo per la pallavolo, riempiendo il PalaGeorge e offrendo un fantastico colpo d’occhio a tutta Italia. Non conta che abbia vinto la selezione italiana guidata da Fefè de Giorgi, non conta che abbiamo visto in campo per quattro lunghe e intense ore tanti dei giocatori più acclamati del campionato di serie A1 e di serie A2: quello che conta e che tutti abbiano visto una giornata viva e intensa, e che siano tornati a casa felici e sorridenti. Come del resto ho visto tante facce, a me note e me sconosciute. Non commentavo da un po’ di tempo una partita in tv, e deve ammettere di aver fatto gli straordinari, con quattro ore e passa di diretta su Sky Sport, insieme a due amici di vecchia data con i quali abbiamo scherzato e rievocato momenti belli di un passato impossibile da dimenticare. Parlo di Franco Bertoli e di Luca Cantagalli, protagonista di un momento di rara intensità: a metà della seconda partita, quella tra la Selezione Italiane la Selezione di A2, è entrato in campo per effettuare una battuta (in salto e di potenza, peraltro…) e poi il pubblico gli ha tributato una meritata standing ovation. Sono contento per lui, perchè se le meritava davvero. Come del resto se lo sarebbero meritati anche Andrea Zorzi, Andrea Lucchetta, Andrea Gardini, Pasquale Gravina, Claudio Galli, tanti monumenti del nostro sport che hanno chiuso una carriera fantastica senza l’abbraccio della sua gente. Vabbè... AZZURRE. Intanto la nazionale femminile ha superaro a pieni voti la prima fase del Mondiale in fase di svolgimento in Giappone: una sola sconfitta con la Serbia Montenegro nella giornata inaugurale, poi un ottimo rendimento, con miglioramenti continui in quanto a gioco e personalità, grazie alla consapevolezza di essere grandi infusa nelle ragazze dal bravissimo Massimo Barbolini. Il capolavoro è stata la vittoria con Cuba, la speranza attuale è l’accesso alle semifinali: le avversarie nella seconda fase sono nell’ordine Polonia, Corea del Sud, Taipei e Giappone. Impresa difficile ma non impossibile, per una squadra che può puntare a ragione almeno alla finale iridata. Lo vado ripetendo dall’inizio e lo ribadisco adesso: credo in questa Italia, e sogno il bis d’oro donne-uomini. In bocca al lupo pure ai ragazzi, che in settimana finiscono l’ultimo collegiale a Salsomaggiore Terme prima di partire alla volta del Paese del Sol Levante. Ps Grazie agli amici di Sigla.Com che continuano a seguirmi da vicino in questa esaltante avventura: questo sito vive grazie alla loro professionalità e alla loro passione. Hanno migliorato ancora la grafica, e adesso sono in arrivo tante novità. Preparatevi! Buona pallavolo a tutti!
04/11/2006
I voti al campionato
Giunti alla pausa pre-mondiale, è tempo dei primi consuntivi sul campionato maschile: in archivio le prima sette giornate, se ne riparlerà dal 9 dicembre, dopo la rassegna iridata in Giappone nella quale gli azzurri dovranno cercare di vincere quell’oro che sarà loro conteso principalmente da Brasile e Russia (la Francia ha perso Montmeat e Ruette e non può competere per il vertice). MOLTO BENE. I voti più alti vanno senza dubbio a Cuneo e Perugia. La Bre Banca Lannutti si trova da sola in testa alla classifica, con un solo passo falso, quello di Roma (anche se ha perso pure la Supercoppa Italiana e la sfida casalinga di Champions League con il Panathinaikos Atene): la squadra del professor Prandi esprime una bella pallavolo, moderna ed efficace, con alcune punte di diamante come Omrcen, Giba e Wijsmans (che il tecnico piemontese ha di recente indicato come il più forte al mondo). Se anche Lasko inizierà ad esprimersi con continuità al vertice, lo scudetto potrebbe non essere un semplice sogno. La Rpa-Luigi Bacchi.it ha invece sfoderato grinta, compattezza e lucidità infilando sei vittorie consecutive (sarebbe stato percorso netto senza l’ultimo stop in casa con Modena). Bravo Zanini e bravi i suoi ragazzi, con note di merito per Sottile e Stokr. BENE. Voto buono anche Treviso, Piacenza, Montichiari e Latina. La Sisley sta giocando la sua solita regular season, se così possiamo dire, concedendosi il lusso di qualche passo falso inatteso (la prima partita di Latina e la quinta di Trento). Ci sta e Daniele Bagnoli non si arrabbia più di tanto, consapevole del fatto che la sua squadra è la più equilibrata ed esperta di tutte, ma pure che la stagione è molto lunga e gli obiettivi veri ancora lontani (nell’ordine Coppa Italia, Champions League e scudetto). La Copra Berni ha iniziato molto male, con la sconfitta davanti al proprio pubblico subita con Montichiari e il pesante passo falso di Taranto. La società ha però lasciato tranquillo Pupo Dall’Olio e gli emiliani si sono ripresi esprimendosi come sanno, ovvero martellando da ogniddove con Marshall, Simeonov e Zlatanov. Inoltre Paolo Cozzi, acquistato in corsa da Cuneo, ha dato stabilità al muro. Può andare lontano. L’Acqua Paradiso ha metabolizzato in fretta la cura-Velasco dimostrando nuova mentalità e nuove ambizioni rispetto al passato: il bilancio recita 4 vittorie e 3 sconfitte, ma la sensazione è che potrebbe essere la mina vagante dei prossimi play off. La Maggiora invece è la grande sorpresa di questo inizio di stagione: sfido chiunque a immaginare i pontini così in alto (sesti a quota 12, insieme a Modena). Ma i risultati non stati casuali, grazie alla voglia di riscatto dopo un’annata da dimenticare e alla grande conoscenza del Brasile del bravo Flavio Gulinelli, andato a pescare quasi dal nulla i due bomber Zanuto e Vissotto. DISCRETO PIU’. Qui mettiamo Modena, Trento e Padova, rispettando potenzialità e obiettivi. L’Antonveneta sta lottando con i denti - come peraltro è ormai divenuta la sua caratteristica - per restare tra le grandi: in campo mette sempre il cuore oltre alla tecnica e alla tattica, e questo potrebbe fare la differenza alla fine (ma Pampel dovrà mettere giù i palloni importanti). La Cimone vorrebbe almeno la semifinale scudetto e credo ne abbia la potenzialità intrinseca, soprattutto se potrà contare con continuità sul Felipe rivisto in campo a Perugia. Per svettare oggi servono muscoli e botte da orbi in due e in quattro, e il brasiliano fa al caso di Bruno Bagnoli. Il quale deve sfruttare al meglio il genio di Ricardo e deve inculcare la mentalità del muro alla sua truppa. Mi ha stupito Sidao in fase offensiva, mentre Murilo sono convinto non abbia ancora espresso tutto quanto annovera nel suo dna pallavolistico. Modena può crescere molto. L'Itas dal canto suo deve invece sperare di restare sui valori espressi finora, ben oltre ogni ottimistica previsione (dopo il ridimensionamento estivo) grazie all’ottima vena di Marco Meoni e Andrè Heller. Ecco una delle chiavi di lettura quando si riprenderà a giocare: in che condizioni ritorneranno i protagonisti del Mondiale? DISCRETO MENO. Giudizio riservato a Roma, Taranto, Macerata e Vibo Valentia. La squadra della capitale ha il grande pregio di aver fatto innamorare in fretta il giovane presidente Massimo Mezzaroma e di aver riacceso l’entusiasmo in una piazza importantissima per tutto il movimento, ma sul campo forse ci si sarebbe aspettato qualcosina in più. E’ vero che l’ottimo Roberto Serniotti sta lavorando molto sulla chimica di un gruppo assemblato in toto dal nulla, ma i campioni presenti lascerebbero presupporre qualche colpetto in più. Eccellente invece l’olandesone Kooistra, capace di giocare da centrale e da opposto ad altissimi livelli: è lui l’uomo del futuro, potete starne certi. La Prisma sta andando a corrente alternata, mettendo in luce una volta prestazioni-mostre (come con Piacenza) e a volte invece smarrendosi un po’. C’è ancora tanto da fare per Di Pinto, ma gli elementi di cui dispone sono decisamente interessanti e i play off alla portata. La Lube Banca Marche deve misurarsi con la nuova, pesante responsabilità di difendere lo scudetto dividendosi tra campionato e impegni europei. Un fardello reso ancora più pesante dall’assenza di Ivan Miljkovic. E più o meno il martellone serbo in campo, nella pallavolo moderna c’è una bella differenza. Intanto l’eccellente Fefè De Giorgi ha sollevato al cielo la Supercoppa Italiana: durante la pausa dovrà impostare tre mesi importantissimi, che significheranno qualificazione alla final eight di Coppa Italia, passaggio ai play off di Champions League (dove sono arrivate due sconfitte su tre partite) e Volleyland. La squadra ha la possibilità per farcela, ma dovrà anche far dimenticare in fretta a Jack Sintini (ragazzo intelligente, e pertanto facilitato nel compito) l’esclusione dalla rosa azzurra per i Mondiali. E la Tonno Callipo? Sta facendo quello che può e che deve, cioè lavorare duro per salvarsi. Il compito per il mio amico Cocco De Rocco è arduo, lo sa lui e lo sa la società. Per il momento sono arrivati i tre punti importanti con Verona: la sfida è stata lanciata e in Calabria non lasceranno certo nulla di intentato per vincerla. COSI’ COSI’. Chiudiamo con Verona, protagonista di un inizio tutt’altro che esaltante: la Marmi Lanza è desolatamente ultima in classifica con un solo punticino all’attivo (conquistato alla seconda giornata con Trento). Decisamente troppo poco, con la perdita dei punti di riferimento e il conseguente cambio della prima panchina annuale: adesso è arrivato Angelo Lorenzetti al posto di Massimo Dagioni, ma al suo debutto con Roma non è che le cose siano cambiate di tanto. Due le urgenze: riavere in campo al più presto Daniel Howard e Francesco Biribanti , ritrovare la vena di Ramon Gato. Nella speranza che Dante Bonifante giochi come sa e come può. Di tutto il resto riparleremo dopo il Mondiale in Giappone: in bocca al lupo all’Italia e buona pallavolo a tutti voi. E in bocca al lupo a Massimo Menghini e Luciano Gaspari, i due arbitri italiani designati dalla Fivb a fischiare in Giappone.
21/10/2006
La forza della base
L’occasione per riflettere me l’ha offerta la tradizione festa della pallavolo lombarda, organizzata mirabilmente a Milano dall’attivissimo presidente regionale Adriano Pucci Mossotti. E’ stata una fantastica occasione per comprendere quanto la pallavolo italiana sia viva, appassionata, innamorata del nostro meraviglioso sport. Forse a volte ce lo dimentichiamo, troppo spesso abbagliati dalla punta dell’iceberg di un movimento che non conosce eguali. E’ giusto occuparci della serie A1, è doveroso parlare delle nazionali, fiore all’occhiello di un mondo dalla crescita sinceramente inaspettata ai più. C’erano 400, forse 500 o addirittura ancor di più tra dirigenti, giocatori, giocatrici, allenatori dalla serie A all’ultima categoria, tutti attenti, presenti, accomunati dalla passione autentica per la nostra amata pallavolo. Mi hanno che è un rito che si ripete in tutta Italia, con la presentazione della nuova attività e la consegna sia dei trofei ai vincitori degli ultimi campionati sia dei premi qualità alle società più meritevoli. Mi complimento di cuore con tutti quelli che si adoperano per tenere pulsante l’attività nel territorio, tra mille problemi di organizzazione e di reperimento delle risorse economiche. Bravi, davvero. MAGRI E RIGHI. Alla festa milanese c’erano anche il presidente federale Carlo Magri e il direttore generale della Lega maschile Massimo Righi, presenze che hanno qualificato la giornata. E con loro l’occasione è stata ghiotta per parlare anche pubblicamente del momento che stiamo vivendo. Magri si è detto sinceramente dispiaciuto per l’addio a Marco Bonitta nonché fiducioso per i prossimi Mondiali, sia maschili che femminili (speriamo che abbia ragione!), ma non sono riuscito a fargli tirare fuori il bigliettino dove si sussurra abbia scritto le prossime convocazioni. “L’ho già consegnato a Montali” ha scherzato salutando. Che sia vero? Righi invece si è detto felice per il ritorno nel volley d’elite di Milano, che peraltro sta ottimamente comportandosi in questo avvio di stagione. Inoltre ha confermato che si augura di poter riportare Volleyland al Forum di Assago. Anzi, ha propiziato un grande applauso per sensibilizzare il nuovo assessore allo sport del Comune Giovanni Terzi, ex giocatore del Gonzaga e figlio dell’ex presidente della società meneghina. Facciamo tutti il tifo per lui. PRO PATRIA. La settimana prima avevo avuto l’onore di essere invitato alla vernice della Pro Patria, storica società di Milano specializzata in campo femminile che si è presentata al Teatro Ciak, celebre fucina di comici (alla fine si sono esibiti i Pali e Dispari). Ebbene, devo dirmi che mi ha riempito il cuore vedere la platea gremita da oltre 400 e più persone (non scherzo, ve lo assicuro…) con tutte le squadre al gran completo accompagnate dai genitori (tra cui il mio amico Lanfranco Vaccari, direttore del Secolo XIX). Una giornata di rara intensità e spontaneità, che ancora una volta ha dimostrato quanto la pallavolo sia grande e matura (è stata una presentazione di grande livello, ve lo assicuro). LORENZETTI. L’ultima nota la voglio dedicare a Massimo Dagioni, gentleman della panchina che ha perso il posto dopo sole 5 giornate a Verona. Sono sinceramente rammaricato, perché il tecnico romano è bravo e preparato, ma ha pagato una situazione difficile, con la Marmi Lanza ultima in classifica e ancora a digiuno di vittorie. Una brutta botta per lui, dopo la retrocessione di Cagliari. Mi auguro che presto gli venga offerta la possibilità di riscattare un 2006 da dimenticare in fretta. Al suo posto la società scaligera ha scelto Angelo Lorenzetti, che ha lasciato il settore squadre nazionali e la rappresentativa juniores per rituffarsi nella bagarre del club. Me lo aveva confessato qualche tempo addietro, durante gli ultimi play off, e lo ha fatto quando ha avuto l’opportunità di tornare in A1. Il settore tecnico azzurro perde un grande maestro di pallavolo, il campionato ritrova uno dei suoi protagonisti, animato dal proposito di fare un nuovo miracolo dopo la salvezza di qualche anno fa a Padova e lo scudetto sorprendente vinto a Modena nel 2002. Bentornato ad Angelo, e un abbraccio a Massimo. Buona pallavolo a tutti!
16/10/2006
Europei maschili 2009 in Turchia
La Cev ha assegnato alla Turchia l'organizzazione degli Europei maschili del 2009. In Repubblica Ceca si svolgeranno gli Europei juniores maschili del 2008, in Olanda gli Europei cadetti e cadette del 2009.
12/10/2006
Nazionali, Fabris e Volleyland
Pensieri in ordine sparso, per riprendere a dialogare un po' insieme. Come sempre. NAZIONALE FEMMINILE. Massimo Barbolini ha debuttato sulla panchina azzurra traghettando non senza qualche difficoltà l'Italia al World Grand Prix del 2007. La sua nuova squadra ha iniziato male, poi si è ripresa e ha centrato l'obiettivo. Confermo la mia impressione: il gruppo è potenzialmente da podio iridato, e se tutto girerà nel verso giusto in Giappone potra arrivare anche l'oro mondiale bis. NAZIONALE MASCHILE. E' scoppiata di nuovo la pace tra Montali e gli azzurri dopo l'incontro chiarificatore di Venezia. Cosa si sono detti è ovviamente top secret, anche se qualcosa è ufficiosamente trapelato. La situazione è stata tamponata, credo che il termine possa rendere l'idea, in attesa di vedere cosa succederà nel Paese del Sol Levante. Noi che siamo i primi tifosi della nazionale speriamo che tutto funzioni nel migliore dei modi (il primo girone per fortuna non è certo dei più ostici, e pertanto si potranno oliare tutti i meccanismi). Altrimenti credo/temo che ne rivedremo/risentiremo delle belle (o delle brutte, a seconda dei punti di vista). BONITTA. Intanto l'ex ct delle donne mi ha chiamato per specificarmi che ha risolto definitivamente il contratto con la Federazone e che adesso pertanto si ritiene un... uomo libero. Lo ringrazio per aver chiarito la situazione, visto che era stato prospettato un suo non meglio identificato ruolo tecnico in Fipav. Adesso si rigetterà nella mischia del campionato, con la speranza di tornare al vecchio amore, ovvero il volley maschile. Verona, che ha iniziato male assai il campionato, potrebbe digitare presto il suo nuovo numero di cellulare? CAMPIONATO. Intanto la serie A1 maschile ha archiviato cinque giornate, appllaudendo il primo posto solitario di Perugia, tanto inaspettato quanto meritato. La squadra di Emanuele Zanini sta sfoderando un'ottima pallavolo e soprattutto sta superando tante difficoltà dimostrande forza e carattere. Seconde sono Montichiari (in netta crescita rispetto allo scorso anno, con un gruppo che dimostra di credere ciecamente in Velasco) e Cuneo, seriamente candidata a uno dei primi posti. Le note positive sono anche per Trento, sorprendentemente capacei di vincere a Roma e in casa con Treviso, per Latina (che ha due bombarderos brasiliani molto interessanti) e per Padova, che ancora una volta sa trasferire in campo la grinta del suo tecnico Schiavon. Le note negative sono invece per Verona, che fatica a trovare il ritmo giusto anche a causa di qualche infortunio di troppo, e per Macerata, condizionata peraltro assai dall'assenza pesante di Ivan Milikovic. Siamo però solo all'inizio, ed emettere giudizi mi pare ancora azzardato. FABRIS. La Lega femminile ha un nuovo presidente, eletto all'unanimità: si tratta dell'on.Mauro Fabris, capogruppo dell'Udeur, eletto all'unanimità da un'assemblea di solito litigiosa e spaccata. Che sia il segno del nuovo corso del volley rosa? Mah, lo spero davvero. Intanto, augurando ogni fortuna al neo-timoniere del movimento di vertice più ricco della nostra pallavolo (in termini quantitativi e qualitativi), registriamo il ritorno all'antico, allorquando a guidare le Leghe sportive erano sempre e solo politici (Fracanzani al volley, De Michelis e D'Antoni al basket tanto per citarne alcuni dei più prestigiosi).VOLLEYLAND. Chiudo con la grande festa del nostro amato sport, che dopo la (felice) parentesi forlivese torna a Milano, per l'esattezza al Forum di Assago. Appuntamento da non mancare per nulla al mondo, con le finali di Coppa Italia maschili, gli Oscar del Volley, tanti giochi e divertimenti per tutti. Segnatevelo già in agenda.Buona pallavolo a tutti!
03/10/2006
Barbolini nuovo corso azzurro
Marco Bonitta non è più l’allenatore della nazionale femminile. A poco più di un mese dal Mondiale, nel quale l’Italia dovrà difendere il titolo iridato conquistato quattro anni fa a Berlino, si interrompe dunque un rapporto difficile tra il ct e le ragazze, culminato con l’aut-aut delle giocatici: o lui o noi, in blocco, tutte quante. E alla fine, come spesso accade, a spuntarla sono state… le donne. “Molto più cazzute di noi” pare aver commentato qualche giocatore della nazionale maschile. Di certo molto toste, tanto da non mollare nemmeno dopo l’ultimo tentativo di riconciliazione del presidente Magri. L’Itadonne volta dunque pagina, perdendo senza dubbio uno dei migliori tecnici del mondo, carattere e modi bruschi ma senza dubbio sagacia pallavolistica tra le più illuminanti. Ci dispiace, a dire il vero, per i tempi e per i modi. Il problema era noto da almeno due annetti, prima finale del Grand Prix a Reggio Calabria, ma tutti pensavano che i cerotti avrebbero tenuto fino alla conclusione del Torneo giapponese: così non è stato e adesso il testimone passa a Massimo Barbolini, che si avvarrà della collaborazione del tecnico campione d’Europa juniores Marco Mencarelli. Dare giudizi su Massimo da parte è financo superfluo: lo conosco da quando era uno sbarbatello (pallavolisticamente parlando, ma forse non solo) assistente di Velasco sulla panchina della Panini Modena. Era già serio, attento, intelligente. Poi ha avuto il coraggio di tuffarsi nella mischia giovanissimo andando ad allenare ad Agrigento, mica dietro casa, è tornato sotto la Ghirlandina nei tempi più bui della storia gialloblù fino al grande passo: il volley rosa, con una serie di trofei che non stanno neppure in questa pagina. Ha vinto tutto e il contrario di tutto, brillando a Matera e a Perugia, gestendo gruppi con ottime individualità e spesso anche facendo le nozze con i fichi secchi. Oggi è la scelta migliore che la Federazione potesse fare, non ho dubbi al proposito, e sono sicuro che sia la persona giusta al posto giusto. Gli auguro ogni bene, così come voglio ringraziare Marco Bonitta per le grandi gioie che ha regalato al nostro movimento. Nella consapevolezza che adesso non saranno in pochi a voltargli le spalle… MASCHIETTI. Adesso da sistemare c’è la nazionale maschile, che non cambierà il timoniere ma deve chiarire la situazione in vista del Mondiale. Montali resta al suo posto, anche se perderà qualche pezzo (Papi e Corsano, peccato) e non ne ritroverà altri (Meoni). Con il rientro nello staff tecnico di Mauro Berruto. Non ci sono alternative: bisogna arrivare in fretta in fondo al tunnel, facendo chiarezza. E non gridando al complotto come mi hanno riferito stanno facendo nel gruppo gestionale, sostenendo che è tutta una manipolazione (con la complicità della stampa) ordita contro questo gruppo. Non sono sinceramente d’accordo. Anzi, credo che ne siano uscite meno di quelle che all’interno ne sono state dette e fatte… SUCCESSO POLITICO. Carlo Magri, pur alle prese con mille problemi di gestione della “sue” nazionali (qualcuno sta rumoreggiando in giro per l’Italia, anche tra i suoi fedelissimi) ha messo a segno un altro colpo con la Fivb, che adesso ci ama come mai nella storia, convincendo il presidentissimo Ruben Acosta ad affidarci l’organizzazione della finale della World League 2007 (a Roma). Bene, bravo, bis, senza dimenticare ovviamente l’Europeo femminile del 2009 e il Mondiale maschile del 2010. Il Bel Paese è davvero la capitale del volley mondiale. CAMPIONATO. Intanto la serie A1 continua a regalare emozioni e sorprese, con la classifica capeggiata da Perugia (squadra rivelazione dell'avvio di regular season; Stokr si è subito inserito nel gruppo, Lebl continua ad essere una garanzia), subito seguita da Cuneo (dove si vede l'impronta del bravo Prof. Prandi e dello straordinario Giba) e Montichiari (in evidenza Gavotto e Meszaros), con Modena a ridosso delle prime della classe (ottimo acquisto Murilo), staccate di qualche punto Treviso (faticano a trovare continuità i campioni d'Europa che hanno subito una pesante sconfitta a Trento) e Piacenza (che nell'ultimo turno è andata a violare il campo dei campioni d'Italia della Lube, la formazione di De Giorgi sta faticando e non poco in questo avvio di stagione, sia in campionato che in Champions League (sta pagando l'assenza del fuoriclasse Miljkovic comunque sostituito egregiamente da Bartoletti). Tra poco ci sarà la lunga pausa in serie A1 maschile, tutto si fermerà per 60 giorni, e dopo si ripartirà per un nuovo campionato. Stagione bizzarra, come è veramente bizzarro il momento che sta vivendo la nostra pallavolo. E’ utopia sognare che tutti si remi nella stessa direzione?
19/09/2006
Caos azzurro
Dove eravamo rimasti? E’ passato un po’ di tempo e sono successe tante cosette nel piccolo-grande mondo del volley e adesso riprendiamo il dialogo. Pronti a una nuova, avvincente stagione da vivere tutta d’un fiato. Con tanti obiettivi importanti tra campionato, eventi e Mondiali. NAZIONALI. Iniziamo dal caos azzurro, inevitabilmente. Cosa sta succedendo alla rappresentativa maschile e a quella femminile? Perché questo vulcano di polemiche ha iniziato improvvisamente ad eruttare? La prima considerazione è che l’ambiente fosse saturo, soprattutto per le fanciulle, che dopo la finale del Grand Prix di Reggio Calabria hanno posto l’aut-aut: o noi o Bonitta, altrimenti in Giappone non andiamo. Dopo l’incontro chiarificatore con il presidente Carlo Magri il ct iridato ha detto che dopo il Mondiale se ne andrà, tanto per tagliare la testa al toro: prendo atto e mi auguro che fino a quel giorno la pur difficile convivenza porti l’Italia sul podio, dimenticando per qualche settimana gli attriti personali per raggiungere un grande traguardo collettivo. Anche se l'aria di fronda esiste e le ragazze stanno facendo muro contro muro, con un gruppo granitico terribilmente agguerrito... Lunedì sapremo cosa accadrà, dopo l'ennesimo faccia a faccia tra Magri e Bonitta (intanto si parla di Mencarelli, Micelli e Barbolini quali possibili sostituti).Adesso tocca a Montali, che pure l’altra sera al microfono di Sky si è detto tranquillo, in quanto tutelato da un contratto che lo lega alla Fipav fino al 2009. Basterà il nero su bianco per tenere sedati gli animi? Forse no. Così come non penso che il problema sia del tutto riconducibile agli impegni del ct con la Juve, nonostante non sia d’accordo con il doppio incarico. Può apparire pretestuoso. Però un uccellino mi ha sussurrato che anche la nazionale maschile cambierà il timoniere dopo la rassegna nel Paese del Sol Levante. Con Fefè de Giorgi in pole position per la sostituzione. Vi terrò informati. MAGRI PENSIEROSO. Il numero uno della Fipav ha delle belle gatte da pelare, mi pare evidente, alla vigilia di un mese di rara importanza per tutto il movimento, messo per la prima sotto la gogna mediatica con il suo tradizionale fiore all’occhiello. E’ (giustamente) preoccupato, e lo ha confermato anche alla presentazione del campionato maschile, quando ha chiesto esplicitamente ai tanti giornalisti presenti di essere clementi nel caso in cui gli azzurri escano al primo turno. Incredibile, fino all’altro giorno si parlava sempre e solo di ambiziosi auree… Mala tempora currunt? AZZURRINE D’ORO. Intanto, mentre si parla (giustamente) di crisi di giovani nel nostro Bel Paese, dove pare innegabile un buco generazionale, gli azzurrini di Lorenzetti hanno conquistato il bronzo agli Europei Juniores di Kazan (vinti dalla Russia davanti alla Francia), mentre le azzurrine di Mencarelli hanno brindato in Francia la vittoria confermando la bontà del nostro movimento di base femminile. Il che lascia ben sperare per il futuro non troppo lontano. GRANDE BRASILE. Chi continua a non perdere colpi è il Brasile, dominatore a Reggio Calabria del Grand Prix e sul gradino più alto del podio a Mosca nella World League: la scuola verdeoro è la migliore al mondo in questo momento, mi pare innegabile, con qualità abbinata alla quantità di atleti. Bravi davvero, alla Federazione guidata da Ari Graça (che pure ha qualche problema con lo sponsor Banco do Brasil), a Bernardinho e a Zé Zoberto, protagonista del prossimo campionato italiano alla guida dell’ambiziosa Scavolini Pesaro. Bentornato, dopo i tempi vissuti da giocatore vent’anni fa a Belluno. CAMPIONATO. Se il buongiorno si vede dal mattino, di certo il campionato maschile quest’anno ci riserverà non poche sorprese ed emozioni. Pronti via, e la prima giornata ha registrato la sconfitta casalinga dei campioni d’Italia di Macerata con la neonata Roma (bella squadra, complimenti a Sacripanti e Serniotti!) e il passo falso dei campioni d’Europa della Sisley Treviso a Latina. Basta? IL GRANDE VOLLEY. Grazie per i tantissimi complimenti ricevuti per questo volume, arricchito da tante belle foto e realizzato in maniera egregia dagli amici della Golinelli. Un piccolo-grande contributo a chi ama questo bellissimo sport.
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