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15/04/2006
Il pubblico dei record
Più 8,86% rispetto allo scorso anno in quanto ad incremento del pubblico del volley nel massimo campionato maschile. Un risultato a dir poco straordinario, che deve senza dubbio fare riflettere. E molto. Sento parlare – spesso – di onda lunga dell’ultimo Europeo vinto con merito dell’Italia a Roma. Vero, senza dubbio. Ma io, che non sono più un ragazzino e vivo nel volley da 25 anni, questo argomento l’ho sentito almeno dieci volte, ovvero in ogni stagione che scattava facendo seguito a uno dei mille successi della nostra formidabile nazionale. Non c’è dunque solo questo, secondo me. PULIZIA. Il nostro sport è bello, coinvolgente, affascinante, spettacolare e chi più ne ha più ne metta. Ma soprattutto il nostro sport è pulito, in tutte le sue declinazioni positive, e questo è un valore indubbio che nessuno può mettere in discussione. Piace anche e soprattutto per questo, perché i palazzetti, spesso luoghi pieni di insidie più che luoghi di culto sportivo, sono tranquilli; perché si può assistere alle partite senza avere paura di subire violenze fisiche (non esagero, sono stato anche di recente allo stadio e si viene pervasi da un senso di palpabile disagio); perché il tifo è vero, con qualche inevitabile sfottò e poco più; perché si può andare al volley con i figli, e questa ormai è a volte una chimera anche quando si cammina per strada (non solo nelle metropoli, anche nei piccoli centri). Insomma, perché si sta bene e si respira aria di festa. SPONSOR. Queste caratteristiche del volley sono indubbie, e piacciono molto pure agli investitori, che sanno affidare il proprio veicolo comunicazionale a mezzi positivi. E infatti molti dei partner della Lega e delle società sono felici delle loro scelte e le perpetrano nel tempo. LEGA. Devo dar il giusto merito di questo grande risultato in termini numerici (443.007 spettatori nelle 26 giornate della regular season, con una media di 17.039 a giornata, prima Trento con 3.584 spettatori a partita, migliore in trasferta Treviso con 3.540 spettatori a partita) all’ottimo lavoro svolto dalla Lega maschile e in particolare al suo amministratore delegato Massimo Righi. Uno che mi piace perché ha il coraggio delle sue scelte. Prima di tutto perché le fa (virtù rara), e poi perché le difende. Prendo ad esempio la scelta di giocare il giorno di Santo Stefano, tanto criticata prima quanto – giustamente – osannata poi: ben 23.742 spettatori sui sette campi della serie A1, con una media di 3.391 spettatori a partita, e record assoluto nella storia del campionato. Bravo lui e i suoi collaboratori. SKY. Per dare a Cesare quello che è di Cesare, devo dare qualche merito anche alla tv per la quale mi pregio di lavorare. E non sono parole di circostanza. Vi spiego perché. Durante la scorsa estate abbiamo deciso di inserire nel nostro palinsesto tre partite per ogni week end: alle 16.15 del sabato pomeriggio, alle 18.00 della domenica pomeriggio e alle 20.30 del lunedì sera. Scelta importante, non priva di critiche. Come si a fare uno spezzatino di questo tipo? Cosa ci capirà il pubblico? Nessuno guarderà più tante partite in tv, né andrà nei palasport. La realtà è stata esattamente il contrario. E ne sono sinceramente felice. Ringraziando quanti lavorano con me, con passione e dedizione, con intelligenza e spirito di sacrificio. Una grande squadra, fatta di registi, produttori, grafici, giornalisti, opinionisti di grande livello, pronta a rivincere lo scudetto. PROFUMO. Da due giornate ho ripreso a girare per i campi del volley: sono stato a Piacenza per l’ultima giornata della regular season e a Macerata per la prima dei quarti di finale dei play off. E sono ancora un po’ stordito per l’atmosfera che ho ritrovato dopo tanto tempo, per l’affetto della gente, per la simpatia dei protagonisti, per il fascino di rivivere da vicino lo sport più bello ed entusiasmante del mondo. Vi ringrazio tutti. Il profumo del volley è veramente unico. PLAY OFF. E come volevasi dimostrare, l’inizio della corsa alla conquista del tricolore ha iniziato a riservare – come sempre – tante sorprese. Iniziando dallo stop casalingo di Cuneo con Piacenza: giocando 2 su 3 potrebbe risultare fatale alla squadra del professor Prandi. Però non è finita. Modena ha tremato con Trento ma alla fine ha vinto una partita vietata ai cardiopatici, Treviso ha sofferto due set poi ha piegato Verona nel derby dei fratelli Bagnoli (con Bruno che ha ritrovato dopo un mese Lorenzo Bernardi, anche se non è stato sufficiente) e Perugia ha pagato pegno alla sfortuna perdendo Lebl durante il riscaldamento. Però non è finita. Ne vedremo ancora delle belle. E tante. Statene certi. Buona pallavolo e buoni play off a tutti!
11/04/2006
Al via la corsa agli scudetti
Scattano nel week end i play off numero 25 della storia del volley italiano. E allora proviamo a fare qualche pronostico, premettendo che mi spiace per Santa Croce, tornata subito in serie A2, e in particolare mi spiace per tre amici: il presidente Renzo Rovini, il tecnico Emanuele Zanini e il grande Luca Cantagalli, che ha purtroppo terminato la sua fantastica carriera con la seconda amarezza determinata dalla retrocessione (a proposito, domenica Davide Bellini al microfono di Sky ha detto che il prossimo anno Bazooka o farà il dirigente o commenterà le partite per noi: beh, se lo sa lui…). Vorrei però fare complimenti sinceri a Padova, al sua presidente Maurizio Sartorati e al suo allenatore Gigi Schiavon: ad un certo punto erano morti e sepolti, ma hanno avuto la forza di continuare a crederci sempre. Un bell’esempio per tutti. Bravi, indipendentemente dalle polemiche determinate dalla sospetta vittoria a Treviso. MACERATA (1) – PERUGIA (8). Fefé De Giorgi contro il suo passato, il quarto di finale forse più scontato. La Lube sta giocando un’ottima pallavolo, e forse nell’anno in cui meno ci credeva potrebbe concretizzarsi il sogno tricolore. Però l’Rpa ha esperienza e soprattutto non ha nulla da perdere. Attenzione, si gioca 2 su 3, e perdere la prima in casa potrebbe essere fatale a qualcuno. Macerata 70% - Perugia 30%. TREVISO (2) – VERONA (7). Ancora una volta va in scena il derby veneto nei quarti di finale, e Verona ritrova Lorenzo Bernardi: più o meno Lollo c’è ancora una bella differenza, e Bruno Bagnoli potrebbe giocare un bello scherzetto a sua fratello Daniele, fresco campione d’Europa. Quanto è appagata la truppa orogranata? Complimenti comunque alla società scaligera per la scelta, coraggiosa, di giocare gara 2 in casa il giorno di Pasqua. Treviso 65% - Verona 35%. MODENA (3) – TRENTO (6). IlCimone vista domenica a Piacenza ha destato un’ottima impressione, pur senza Mastrangelo e Felipe. Ricardo però gioca da fenomeno quale è, e i gialloblù per la prima volta dopo due anni fuori dai play off hanno visto rispuntare velleità dimenticate: nel post-partita ha sentito parlare di scudetto… Attenzione però a Trento, gasata per aver mantenuto la squadra e pazzerella assai. Pertanto imprevedibile. Modena 65% - Trento 35%. CUNEO (4) – PIACENZA (5). E’ senza dubbio il quarto più imprevedibile, quello con il quale apriremo anche la programmazione su Sky di rara intensità, proponendovi quasi tutte le partite con tante novità. Sulla carta sono due squadre che giocano una pallavolo simile, di potenza, di grandi martelli. Ma la Copra (che recupera Nikola Grbic) deve ritrovare coralità dopo il passo falso di domenica con Modena che ha fatto arrabbiare assai Pupo Dall’Olio. Avversarie nella finale ci Coppa Italia vinta dalla Bre Banca Lannutti (e forte del fattore campo favorevole in caso di spareggio), sapranno regalare pallavolo-spettacolo. E chissà che da questo accoppiamento non escano i futuri campioni d’Italia. Cuneo 55% - Piacenza 45%. DONNE. Mercoledì scattano pure i play off femminili. Questi gli accoppiamenti dei quarti, in scena al meglio delle tre partite: Pesaro-Santeramo (sulla carta scontata), Bergamo-Vicenza (idem), Novara-Chieri (derby sempre avvincente, con la squadra di Guidetti che deve riscattare una stagione finora non entusiasmante), Perugia-Jesi, il confronto più equilibrato e avvincente. La favorita? Azzardo Bergamo, se saprà fare tesoro degli errori commessi nella finale di Champions League. Ma Perugia è un gatto sornione e Pesaro sta giocando una grande pallavolo… Buona pallavolo e buoni play off a tutti!
04/04/2006
Italia padrona d'Europa
Erano nove, lunghissimi anni che l’Italia aspettava questo momento. Per l’esattezza dall’ormai lontano – almeno pallavolisticamente – 1997 che le nostre squadre non facevano il pieno in Europa, e finalmente questa volta l’impresa è riuscita. Tre su tre in campo maschile con Treviso, Piacenza e Macerata, tre su tre in campo femminile con Perugia, Novara e Pesaro. Complimenti vivissimi a tutti, sinceri, e grazie alle società che hanno saputo lavorare con impegno e intelligenza in questi anni d’oblio per centrare il tris in Champions League-Top Teams Cup-Coppa Cev. E’ un grande risultato che fa onore a tutti quelli che amano il nostro bellissimo sport. BRAVA TREVISO. Erano sei anni che aspettava questo momento, e finalmente è arrivato. Treviso è di nuovo regina d’Europa dopo aver battuto in una bellissima finale l’Iraklis Salonicco per 3-1 in un Palalottomatica che ha regalato ancora una volta al mondo intero un’immagine indimenticabile: l’impianto capitolino porta evidentemente bene al nostro volley, che dopo aver festeggiato a settembre il titolo continentale con gli azzurri adesso ha salutato il ritorno in Italia del trofeo più importante, interrompendo un digiuno che durava dal 2002, allorquando a vincere era stata la Lube Macerata a Opole in Polonia sempre contro un club greco, l’Olympiakos Atene allenato da Daniele Ricci. Una bella soddisfazione per la Sisley, capace di riscattare un intero movimento che nelle ultime due stagioni non era nemmeno stata capace di esprimere una rappresentante alla final four. GRANDE BAGNOLI. Tutti i ragazzi in orogranata sono stati grandi, sia in semifinale contro la Dynamo Mosca, letteralmente annichilita in poco più di un’ora con un 3-0 che deve fare meditare tutta la pallavolo russa (ma lo sanno che il palleggiatore è un ruolo importante e non si gioca a pallavolo solo martellando come degli ossessi?), sia in finale contro gli ellenici di Matej Cernic, devastante il giorno prima contro gli ex-campioni del Lokomotiv Belgorod. Treviso ha interpretato la due giorni romana in maniera esemplare, al limite della perfezione, e un plauso particolare vorrei riservarlo al suo allenatore: ancora una volta Daniele Bagnoli ha dimostrato di essere un grande stratega e sopraffino programmatore (per il tecnico mantovano si tratta della quinta Coppa dei Campioni personale). La squadra ha avuto un calo di rendimento in campionato, ha resistito alle critiche e al momento più importante della sua stagione, anche secondo il presidente Giorgio Buzzavo e il patron Gilberto Benetton, ha presentato la truppa al meglio. Se pochi giorni fa ho profetizzato Massimo Barbolini futuro ct quando Bonitta chiuderà il suo ciclo con la nazionale femminile, concedo il bis indicando in Daniele il futuro allenatore degli azzurri nel dopo-Montali. E saremmo in buone mani. CISO E FOX SUPERSTAR. Ancora una volta Alberto Cisolla si è esaltato in un appuntamento importante, confermando di aver raggiunto una maturità impressionante. Ha giocato benissimo, e con lui Papi, Gustavo, Tencati, Fei (33 punti in finale!), Farina e Vermiglio. La Sisley ha impressionato per qualità di gioco, continuità e determinazione. Bravi tutti, davvero. RUBEN ACOSTA. A Roma ho avuto un lungo colloquio con il presidentissimo, con il quale esiste un vecchio rapporto da vecchia data, spaziando da un argomento all’altro,e con precise allusioni anche all’intervista qui riportata a Seppey. Una lunga chiacchierata di cui vi parlerò in settimana: non perdetevela, perché me ne ha dette… di tutti i colori!!! Buona pallavolo a tutti!
26/03/2006
Il miracolo di Barbolini
Bravo Massimo. Lo dico pubblicamente: questa volta il tecnico modenese si è superato, ha vinto contropronostico la Champions League femminile a Cannes, piegando in finale le temibili transalpine che in semifinale si sono liberate con una certa facilità delle campione in carica della Foppapedretti Bergamo (e che ne hanno combinate di tutti i colori dal punto di vista organizzativo per svantaggiare le avversarie, non dimostrando ecrto grande sportività...). Per la Colussi Perugia si tratta della prima opportunità di festeggiare il trofeo continentale più importante, per Barbolini è invece la seconda volta, dopo la Coppa dei Campioni alzata al cielo nel 1996 a Vienna con Matera. Un grande risultato per il volley italiano, che ha centrato l'en plain in campo femminile dopo i trionfi di Novara in Top Teams Cup e quello di Pesaro in Coppa Cev: un successo che amplifica la lungimiranza della società umbra presieduta da Carlo Iacone e le capacità tecniche di un allenatore che ha sopperito in fretta alla partenza di una fuoriclasse come la Aguero, lanciando nel firmamento internazionale la giovane promessa croata Senna Usic. Mi faccio (facile) indovino: il successore di Marco Bonitta sulla panchina della nazionale femminile, dopo l'Olimpiade di Pechino, sappiamo già oggi chi è...MANCA SOLO TREVISO. Nel fine settimana si assegna l'ultimo trofeo europeo che ancora manca, la Champions League maschile. Ci auguriamo tutti che la Sisley Treviso riesca a riportare in Italia una coppa che manca da troppo tempo (sono solo tre anni in verità, ma pare un'eternità, e nelle ultime due finali non c'era nessuna squadra italiana): al Palalottomatica di Roma ci sarà comunque una grande festa, con il tutto esaurito sugli spalti. La speranza è che i ragazzi di Daniele Bagnoli (ondivaghi in campionato in quanto a rendimento) non sentano troppo la pressione: sono tutti campioni navigati e possono centrare il grande obiettivo, pur nella consapevolezza della forza dei propri avversari. ROMA E MILANO. A proposito della capitale: sta prendendo sempre più corpo l'ipotesi della rinascita del grande volley, grazie al Gruppo Mezzaroma e al sindaco Walter Veltroni in persona, che in questi giorni ha confermato che entro una settimana verrà ufficializzata la nuova società. Chi sarà a cedere il titolo? Al limite del pazzesco l'autentica girandola di voci creatasi nell'ultimo mese. Io continuo a credere che la più accreditata sia ancora Latina, che prima deve però riuscire a restare in serie A1. Poi, nell'ordine, Trento e Perugia. Diego Mosna, presidente della Trentino Volley, conferma la trattativa con Massimo Mezzaroma, continua a dirsi insoddisfatto del contributo delle istituzioni locali ma deve controllare le reazioni cittadine (venerdì sera è in programma un'assemblea pubblica). Non escludo ovviamente nulla, visto che negli ultimi 25 anni ne ho viste di tutti i colori, ma continuo a manifestare le mie perplessità al riguardo, pronto ovviamente a tenervi aggiornati. Senza dimenticare che Mosna è anche il presidente della Lega Volley...Intanto, spronato da tanti rumors, Marcello Gabana si è avvicinato alle forze politiche milanesi, dicendosi pronto a trasferire la sua società (sua al 100%...) sotto la Madonnina. L'assessore Prosperini si è già detto entusiasta, mettendo a disposizione lo storico Palalido, il sindaco di Montichiari Gian Atonio Rosa (grande accusato dal presidente-padrone dell'Acqua Paradiso) ha detto che non crede a questa eventualità. Io posso solo dirvi che - quando mi ha chiamato per darmi questa news - Gabana mi sembrava deciso. E chi lo conosce bene sa che spesso fa quello che dice... La pallavolo italiana, insomma, sta registrando una vera inversione di tendenza: storicamente radicata nella provincia, sta per andare alla conquista delle metropoli. E questo comunque non fa di certo male al movimento intero. DELUSIONE. Ovviamente capisco anche le rimostranze dei tifosi monteclarensi, che da sempre amano questo sport e che negli anni hanno dimostrato attaccamento ai colori e intelligenza: mi dispiace per loro, e comprendo il loro stato d'animo. A qualcuno ho già risposto di persona, a tutti gli altri lo faccio adesso. Con una precisazione importante: non rinnego la mia propensione e la mia passione per la sana provincia italiana, che non solo mi ha dato i natali, ma tanto ha significato, significa e di certo significherà per la nostra amata pallavolo. Le metropoli, nella fattispecie Milano e Roma, possono però garantire un indiscutibile impulso in termini di interesse, e lo si può già vedere sui giornali di questi giorni. Con una speranza: nel caso in cui i passaggi di consegne si concretizzino, non si tratti di nuove - controproducenti - meteore.Buona pallavolo a tutti!
21/03/2006
Brindisi di Coppa?
Correva l’anno 1997, l’ultimo nel quale la pallavolo italiana ha potuto festeggiare l’en plein di vittorie in Europa: Las Daytona Modena e Foppapedretti Bergamo in Coppa Campioni, Alpitour Traco Cuneo e Anthesis Modena in Coppa delle Coppe, Area Ravenna e Gierre Roma in Coppa Confederale, queste le magnifiche sei. E forse forse ci risiamo: dopo un decennio si potrebbe fare nuovamente percorso netto, dopo le vittorie di Copra Piacenza e di S.Orsola Asystel Novara in Top Teams Cup e quelle di Scavolini Pesaro e Lube Banca Marche Macerata in Coppa Cev. L’impresa non è facile ma neppure impossibile per le nostre squadre impegnate nelle finali di Champions League, Treviso a Roma e l’accoppiata Bergamo-Perugia a Cannes. L’obiettivo è alla loro portata, forse più per le ragazze che per i campioni d’Italia (che già in semifinale se la dovranno vedere con i temibili russi della Dinamo Mosca), pur nella consapevolezza della forza degli avversari. Dopo tanti - forse troppi - anni di obiettiva difficoltà in Europa, è giunto il momento di tornare a imporre la legge del volley italico. Sarebbe veramente importante, e io sono il primo tifoso affinché l’impresa venga realizzata. O FENOMENO AZZURRO. Intanto, sempre a proposito di pallavolo internazionale, c’è una bella notizia per tutti quelli che amano il nostro meraviglioso sport: Samuele Papi ha manifestato la sua disponibilità a tornare a vestire la maglia dell’Italia in vista del prossimo Mondiale giapponese. E quello che merita di essere messo in evidenza è dove e con chi lo ha fatto: incontrando i ragazzini delle scuole romane in un entusiasta bagno di folla. Bravo Samu. Ovviamente – e lo avevo già detto e scritto – c’è una bella differenza tra il poter contare su Papi in campo oppure vederlo semplice spettatore davanti alla tv come ha fatto in occasione dell’ultimo Europeo, peraltro vinto dagli azzurri. Del resto di fenomeni non è che ce ne siano in giro tanti: Montali lo sa e gongola per la bella notizia. BONITTA CINESE. A proposito di ct. Il Consiglio Federale ha prolungato il contratto di Marco Bonitta fino all’aprile del 2009, confermando la fiducia al tecnico romagnolo fino all’Olimpiade cinese. Fiducia meritata e ben riposta, visto che oggi Marco è probabilmente il miglior allenatore al mondo in campo femminile. E io credo che saprà regalarsi e regalarci altre meravigliose soddisfazioni, sia al Mondiale di novembre che alla prossima rassegna a Cinque Cerchi. Il gruppo a sua disposizione è molto interessante, e se tutto girerà nel verso giusto potrà anche fare una bella doppietta. D’oro. Buona pallavolo a tutti!
15/03/2006
Volley vip
SuperCiso. Specchio dei tempi che cambiano. Nell'epoca dei vip, dei personaggi televisivi che sfilano in passarella, dei campioni dello sport che diventano incone dello spettacolo, è giunto il momento di passare il guado per il primo pallavolista. E chi poteva essere se non Mister Europa, Alberto Cisolla? Lui, l'enfant prodige trevigiano cresciuto nella squadra della sua città fino a diventare il miglior giocatore dell'ultima rassegna continentale vinta dall'Italia, è entrato nella scuderia di Lele Mora, l'agente dei divi tv, che di certo ne sfrutterà la caratteristiche comunicazionali derivantegli non solo dalle gesta pallavolistiche, ma anche dal fascino e dagli occhioni azzurri. Una bella opportunità per lo schiacciatore della Sisley, una nuova frontiera per qualche altro dei nostri giocatori che possegga i requisiti necessari.Treviso. Intanto Cisolla, l'uomo del momento, ha ricevuto anche qualche super-richiesta per cambiare casacca, tra cui quella di Modena (e Macerata?), ma ha deciso di restare per altri tre anni nella natia Marca. La Sisley, indipendetemente da come si concluderà questa stagione in Italia e in Champions League, sta già pensando alla squadra del domani. Con due sogni brasiliani: un regista (Ricardo) e un martello (Dante). Li realizzerà? E che fine faranno in questo caso Vermiglio e Papi (che ha la scorsa estate ha firmato un triennale)? Potrebbero finire entrambi nella nascitura squadra di Roma (anche se il capitano azzurro potrebbe anche rientrare nello scambio con Ricardo finendo sotto la Ghirlandina). Roma. Molti giocatori vorrebbero andare nella capitale, tutti stanno chiedendo se la società prenderà corpo, chi l'allenerà. Andiamo con ordine: la "conditio sine qua non" è quella di acquistare il titolo. Da Latina. La trattativa è bene avviata, e la sta seguendo il presidente regionale laziale Luciano Cecchi, gran conoscitore del tessuto locale. Potrebbe chiudere a breve con il patron Luigi Goldner, visto che Claudio Giovanardi - interessato al titolo dei pontini per portarlo a Milano - è in "pausa di riflessione". Primo tassello sarà l'allenatore, poi i giocatori, Giani e Papi in primis. Ci sarà da lavorare, e non poco, per Mezzaroma (se sarà lui come pare il nuovo proprietario) e il suo staff.Modena. La società gialloblù non sta certo con le mani in mano. Ha offerto un rinnovo triennale a Ricardo, e il regista della Seleçao sta prendendo in seria considerazione questa ipotesi ma non ha ancora sciolto le riserve. Intanto ha praticamente chiuso con Murilo per rinforzare il ruolo dei martelli e potrebbe anche spostare la sua attenzione su Cristian Savani. Giba, oggetto del desiderio e vicino lo scorso anno al club emiliano, ha un triennale con Cuneo e non lascerà infatti la BreBanca Lannutti. Postilla: c'è sul mercato anche Simone Rosalba...Milano. Se Giovanardi non dovesse chiudere con Latina, ci sono comunque altre possibilità di riportare il grande volley ai piedi della Madonnina. L'interesse non manca, nè degli imprenditori, nè delle forze politiche (il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si è detto entusiasta), nè delle realtà sportive (appoggio pieno del presindete lombardo Pucci Mossotti). E anche due giocatori hanno già dato la loro disponibilità: sono entrambi in Grecia, uno schiaccia e ha vinto l'ultimo europeo, l'altro palleggia e ha sfiorato l'ultima Champions. Chi sono?Buona pallavolo a tutti!
07/03/2006
Consigli per gli amici
Consiglio per gli amici: leggete e fate leggere “dallarivolley.com”. Così, almeno, sarete allertati e vi risparmierete qualche sorpresa negativa. Mi auguro che lo abbia fatto anche Jacopo Volpi, insinuando così nella sua persona almeno il dubbio che tutto non sarebbe stato come gli avevano assicurato all’assemblea elettiva della nuova Lega femminile: in altre parole, che il suo nome sarebbe stato sacrificato e non sarebbe stato eletto (dopo essere addirittura uscito su un comunicato della stessa Lega!). Ve lo avevo anticipato qualche giorno fa, nella speranza peraltro che ciò non si verificasse. E lo ribadisco anche adesso: mi spiace per la figura che gli hanno fatto rimediare, non è giusto e non se lo meritava. Perché bruciarlo così, oppure - se volete – perché bruciarsi i buoni rapporti con la Rai? Sì, perché adesso immagino che Volpi non sia né felice, né ben disposto nei confronti del volley rosa. E non mi vengano a raccontare che non è stato votato perché non c’è stata unanimità di consensi: non è stato votato perché era già stato deciso così, perché il presidente doveva (ed è stato) espressione dei club, in questo caso di quelli più importanti. De Stefano. Il nuovo condottiero del movimento di vertice femminile è infatti il general manager della Sant’Orsola Asystel Novara, società espressione dei poteri forti, e intorno a lui ci sono tutti quelli che contano, con la sola eccezione di Perugia. Di questo si sono certamente resi conto tutti. In più c’è anche qualcuno di A2, con la consapevolezza che la Maserati è solo di passaggio (Rivergaro sta per centrare la promozione in A1). Cosa farà il nuovo consiglio? Innanzi tutto deve risolvere i due problemi più immediati: rinnovo del contratto tv e reperimento di un nuovo sponsor del campionato, visto che la Findomestic sta per chiudere - salvo ripensamenti dell’ultima ora - la sua felice e pluriennale esperienza in questo mondo. Televisione. Rai o Sky? Questo è il problema… Ma è davvero un bel problema. Dove parare il colpo? Dove indirizzare le proprie mire? Io non mi sbilancio di certo su questo argomento, visto il mio coinvolgimento diretto con una delle emittenti succitate, ma ovviamente qualche ideuzza al riguardo ce l’avrei. Cosa farà Massimo De Stefano? Lo scopriremo presto. E ve lo racconterò subito. Titolazione. Il volley femminile piace e pertanto non credo sarà un problema trovare un partner all’altezza. Anzi, forse ci sarà anche una certa abbondanza. L’importante è scegliere bene, individuare un’azienda che creda davvero in questa scelta e decida di investire anche parallelamente, risultando parte attiva e non subendo passivamente tutto quello che sortirà da questo matrimonio (spero felice e duraturo). Direttore. Per il momento e almeno fino all’estate, non dovrebbe essere nominato un manager che gestisca la Lega: tutti compiti più significativi saranno svolti dal neo-presidente (farà a breve il commissioner?), con l’ausilio dello staff già esistente. Resta comunque in piedi l’ipotesi-Pistacchio, di cui vi ho già parlato. Attendiamo l’evolversi degli eventi. Coppe. Intanto il volley rosa sta per assegnare i trofei europei, con la finale di Coppa Cev in scena a Torino: facciamo tutti il tifo per l’Italia, affinché possiamo fare un nuovo tris di vittorie dopo quello firmato lo scorso anno dal trio Bergamo-Chieri-Perugia. Buona pallavolo a tutti!
03/03/2006
La Lega donne del futuro
Martedì 28 febbraio l'assemblea elettiva delle società del volley femminile voterà la Lega del futuro. Cosa succederà? Quali saranno i suoi compiti? Quali le urgenze? Cerchiamo di giocare a indovinello.Presidente. Iniziamo da colui che dovrà prendere il posto di Francesco Franchi, per il quale - come ho già scritto di recente - potrebbe esserci un posto importante nel board della Fivb al fianco di Ruben Acosta. A questo punto dire Iacopo Volpi significherebbe sconfinare nel campo della banalità, visto che questa settimana addirittura un comunicato ufficiale della Lega ha indicato in uno degli attuali vice-direttori di Rai Sport il nome del futuro presidente. Se così accadesse, ne sarei sinceramente felice per Iacopo, che conosco da tanti anni e di cui ho avuto modo di apprezzare il grande amore che nutre per il nostro sport, da vent'anni a questa parte e in più circostanze (non ultima, la rassegna europea di Roma dove ha svolto il ruolo di vicepresidente del Comitato Organizzatore): si tratterebbe di una scelta innovativa, e nel caso si verificasse, il movimento del volley-rosa avrebbe tra l'altro già deciso quale direzione intraprendere con la Tv per il futuro. Avendo però ormai raggiunto l'età caratterizzata dai capelli bianchi, devo anche aggiungere che sovente in passato quando si è speso un nome, poi lo si è bruciato. Mi auguro di cuore che questo non si verifichi, e che soprattutto non ci sia una precisa strategia premeditata, perchè Volpi (che peraltro si sarà cautelato, credo, visto che si è esposto in prima persona) non se lo meriterebbe. E lo dico sul serio.Alternative. Il comunicato ufficiale della Lega del resto lascia adito ad altre, fantasiose interpretazioni, specificando che nel caso in cui non ci fosse unità di intenti nei confronti di Volpi, si opterebbe per un presidente espressione della Serie A1. Ed eccoci al punto: non è che il disegno sia proprio questo? Ma su quale fronte potrebbe compattarsi un movimento come sempre piuttosto frastagliato? Carlo Iacone? Difficile. Antonio Caserta? Improbabile. Gennaro Pieralisi? non semplice. Luciano Bonetti? Ecco, il nome potrebbe essere proprio questo, del manager che gestisce il gruppo Foppapedretti e ha già dato da tempo la sua disponibilità. Chissà... General Manager. Chi prenderà invece il nome del mio amico Franco Castagnetti, tornato nella natìa Reggio Emilia per dirigere uno dei circoli tennis cittadini (per l'esattezza quello di Albinea)? Massimo De Stefano, gm di Novara e principale candidato al ruolo, ha manifestato nell'ultima consulta delle società di A1 la volontà di restare in terra piemontese. L'altro nome ricorrente in queste ore è quello del neo-dottore Vladimir Pistacchio, in passato ds della Las Tortoreto e oggi direttore editoriale di Pallavolo Supervolley, disponibile a ricoprire l'incarico con tanto entusiasmo. Esperienza ne ha, la pallavolo la conosce e la ama, e riscuote pure la fiducia di un bel gruppo di società di vertice (quelle socie del giornale). Anche in questo caso a breve verranno sciolte le riserve.Serie A2. Che ruolo svolgerà in tutto questo la serie A2, visto che le regole le stanno dettando le società in cima alla piramide? Staranno al gioco o faranno la conta, visto che in A1 ci sono 12 squadre e 16 in A2? Si può andare verso la rottura, non credo. Ma queste sono ore strane assai, e tutte le ipotesi sono da considerare. Con una speranza: che si opti per la soluzione migliore per una disciplina che ha potenzialità enormi e ulteriori, ampi margini di crescita davanti a sè. Il momento è decisamente importante. Se lo ricordino tutti quelli che andranno a votare. E non facciano al volley il più classico degli scherzi di carnevale, visto che il giorno delle elezioni è martedì grasso...Buona pallavolo a tutti!
25/02/2006
Operazione Grandi Centri
Quali saranno le squadre al via della prossima stagione maschile di A1? Diciamolo pure, c'è tanta incertezza. E nel contempo anche tanto interesse, a conferma di quanto la pallavolo piaccia e "tiri" di nuovo tantissimo.Latina vende? E' il grande interrogativo del momento, che potrebbe fare cambiare tutti gli equilibri futuri. Latina - alle prese fin dall'anno scorso con una situazione economica diciamo poco fiorente - è stata sul punto di tirare i remi in barca la scorsa estate, poi ha ristrutturato la società, ha cambiato presidente, ha trovato qualche risorsa e sta facendo la A1 con una buona squadra. Però potrebbe anche issare bandiera bianca e passare la mano. Anzi, ha già avviato trattative per cedere il titolo. Se non fosse che nelle ultime ore il sindaco in persona pare volersi fare carico del rilancio del volley pontino per il futuro. Finirà così? A dire il vero parrebbe difficile, però... Roma. Sono ore caldissime, in cui si sta lavorando per il rilancio del grande volley nelle metropoli. Di Roma siamo stati i prima a parlare qualche mese fa, e i fatti preannunciati puntualmente si stanno verificando tutti. Se non sappiamo, non scriviamo. Riassunto delle puntate precedenti: a Roma il sindaco Walter Veltroni, grande appassionato di sport, sta lavorando in prima persona da tempo per riportare una squadra di A1 nella capitale. Ha trovato l'imprenditore disposto a investire tanti soldini nel progetto (so il nome ma non ve lo posso ancora dire, però non è il patron del basket Claudio Toti), ha trovato un prezioso alleato nel presidente del Comitato Regionale laziale Luciano Cecchi e sta anche individuando i dirigenti (con l'aiuto di Giovanni Malagò, presidente della Canottieri Aniene e forse presidente anche del volley). Sta pensando anche a un allenatore di grido: il primo della lista è Giampaolo Montali, che però non avrà il doppio incarico dalla Federazione e che vorrebbe mettere al suo posto il fido Massimo Dagioni, in attesa del suo arrivo in futuro. Chi piace tanto però è un altro: giovane, bravo, simpatico, guida una squadra di A1 di vertice, ha un grande passato alle spalle da giocatore e un futuro luminoso davanti da tecnico (un dì arriverà in nazionale, ve lo assicuro). Chi è? L'avete capito sì o no? Volete qualche altro indizio? La prossima volta ve li darò... Poi c'è il problema giocatori. Più si aspetta a definire la trattativa di acquisto, più sarà difficile allestire una compagine competitiva. E a Roma vorranno fare le cose sul serio fin da subito (arriverà Vermiglio, se a Treviso andrà Ricardo come qualcuno sussurra?). Il tempo stringe, insomma.Milano. A complicare la vita dei capitolini, che stanno lavorando al progetto da novembre almeno (bisogna pur far qualcosa in vista del Mondiale italiano del 2010), ci si è messo Claudio Giovanardi. Ex socio di Giovanni Vandelli a Modena, ex ideatore del progetto-Roma che poi è sfociato nello scudetto del Giubileo (lo ricordate alla Piaggio con Daniele Bagnoli allenatore?), ex responsabile delle sponsorizzazioni Aprilia, attuale patron della squadra femminile di volley femminile di Sassuolo (creata per il salto di categoria), sta dando vita a una bella ideuzza: riportare il volley d'elite a Milano. Dice di aver già coperto il budget con un super main sponsor, e soprattutto di aver chiuso la trattativa di acquisto con Latina. Ha già avuto profiqui incontri con le forze politiche della metropoli lombarda (comune, provincia, regione) e in settimana potrebbe definire il tutto dopo l'incontro con l'assessore allo sport Brandirali (pare fissato per giovedì). E' già iniziato il conto alla rovescia dunque... Latina venderà sul serio rispettando quelli che paiono essere accordi già definiti da tempo? Staremo a vedere, attendendo nel contempo la reazione di Veltroni e del suo staff. Con la speranza di avere il prossimo anno, perchè no, entrambe in A1. Il che significherebbe per una delle due acquistare il titolo a fine maggio dalla squadra che vincerà i play off promozione (Taranto non ci pensa assolutamente a vendere). Le sorprese, quasi inevitabili in momenti come questi, non paiono dunque finite (cosa faranno in futuro Perugia e Trento, tanto per fare due nomi?).Torino. Intanto anche sotto la Mole stanno pensando a far rinascere il volley che conta. Con una squadra di A2, non di A1 come è stato scritto di recente. E non con Giovanardi nella cordata. La riflessione è logica: che fare della meravigliosa serie di impianti realizzati per l'Olimpiade invernale? Di certo anche l'amministrazone favorirà la nascita di qualche movimento che conta, per sfruttare al meglio i tanti palasport evitando che restino (meravigliose) cattedrali nel deserto. Perchè la rassegna a Cinque Cerchi passerà in fretta, mica durerà in eterno...Buona pallavolo a tutti!
19/02/2006
Vietato azzardare pronostici
Il volley piace, sempre di più. E la passione cresce domenica dopo domenica: controllare gli spettatori presenti nei vari palasport d'Italia per avere conferma. Anche questo week end ha fatto registrare complessivamente ottimi numeri in termini di affluenza, soprattutto nelle partite teletrasmesse da Sky Sport. Bene a Cagliari sabato nell'anticipo per la vittoria soprendente della Tiscali contro Trento, molto bene lunedì nel posticipo per il successo di Piacenza su Vibo Valentia, addirittura trionfale domenica il derby veneto tra Verona e Treviso, che ha applaudito il netto successo contropronostico della Marmi Lanza sulla Sisley Treviso davanti a 5.500 spettatori (primo tutto esaurito nella storia della società gialloblù). Ogni commento è superfluo. La crisi orogranata. Appunti sparsi invece sui risultati e sulla classifica, iniziando proprio dai campioni d'Italia. Che il loro gioco non sia fluido è evidente, ma quello che hanno visto tutti domenica al PalaOlimpia è anche un certo scollamento tra qualche giocatore, oltre a un po' di tensione in panchina. A Treviso sono abituati non solo a vincere, tanto, ma anche a scelte clamorose. Che stia bollendo qualcosa in pentola come qualcuno sussurra? Cosa si sono detti società e squadra domenica chiusi per un'ora negli spogliatoi? Verranno presi provvedimenti immediati in vista della finale romana di Champions League, obiettivo primario della stagione? Chissà... Testa-coda. Non bisogna però dimenticare che la Sisley - che pure ha perso malamente la Coppa Italia - è comunque prima da sola in vetta alla classifica, seguita da Macerata, Cuneo e Modena. Poi - restando in zona play off - da Piacenza, Trento, Vibo, Perugia e Verona, trasformata dall'arrivo di Bernardi e dal recupero degli acciaccati. Un plauso alla società scaligera che non si è lasciata prendere dal panico, e complimenti anche a Cagliari, che pareva spacciata ma pare essere resuscitata, nonchè a Padova, rivitalizzata dalla cura Schiavon. Lassù e laggiù tutto è incerto e possibile, quando una squadra pare essere sul punto di decollare o di affondare, ecco che la giornata successiva accade esattamente il contrario (leggi ad esempio la vittoria di Latina su Modena). Chi voleva equilibrio ed emozioni potrà dirsi felice di amare questo meraviglioso sport e i suoi protagonisti. E se uno azzarda un pronostico, mal lo incolga... Taranto in fuga. Nel campionato maschile di A2 la Prisma Taranto pare aver messo il turbo, ha ora 8 punti di vantaggio sulla seconda, Crema, travolta in casa nel confronto diretto. Il presidente Bongiovanni ha dato al bravo Vincenzo Di Pinto una vettura da formula 1, e il mago di Turi sta riportandola sul palcoscenico che le compete. Ne sono sinceramente felice, per la Puglia intera, che presto potrà deliziarsi con le finali della Coppa Italia di A2 in programma a fine mese a Casarano, in un palsport da 5.000 spettatori. Che mi auguro sia pieno, per poter testimoniare grazie alla diretta di Sky Sport 2 quanto questa magnifica terra ami il nostro sport. Bergamo brindisi di coppa. Intanto la Radio 105 Foppapedretti ha alzato al cielo la sua quarta Coppa Italia, battendo Jesi per 3-1 nella finale di Perugia. Una grande prova di forza per le ragazze orobiche, forse sottovalutate troppo a inizio stagione, gruppo solido e affidabile, perfettamente assemblato da Marco Fenoglio, tecnico debuttante tra le donne (come lo sconfitto Fracascia) ma subito capace di comprendere tecnica, tattica e psicologia del volley rosa. Un bravo se lo merita davvero. Buona pallavolo a tutti!
30/01/2006
Fantastico Volleyland!
Volleyland: questa volta la grande festa della pallavolo è stata ancora più bella di quanto era logico attendersi. Un fiume di persone si è riversato in terra di Romagna per rendere il Palafiera di Forlì più entusiasmante e affascinante di Disneyland, con un mix unico di giovani e campioni, di appassionati di ogni età e addetti ai lavori, che ha dato vita a un week end che in pochi dimenticheranno. Un successo incredibile, che ancora una volta ha confermato come la pallavolo sia l'unica disciplina in grado di coniugare vertice e base, accomunando tutto il movimento. E' stato fantastico essere tra i 18.000 che hanno vissuto questa due giorni meravigliosa, giunti con ogni mezzo da ogni parte d'Italia. Un'emozione davvero unica, ve lo dice uno che ne ha viste di tutti i colori in tutto il mondo. 1000 e 1000 appuntamenti. Sono stati davvero tantissimi i momenti organizzati in maniera eccellente dalla Lega maschile, che ancora una volta ha confermato di poetr contare su una struttura di primissimo livello, capitanata in maniera egregia da Massimo Righi. Volleyland è un esempio unico nel panorama sportivo italiano, difficilmente mutuabile perchè ha caratteristiche uniche, proprie della disciplina che rappresenta e promuove, ma di certo merita di essere studiata. E per me ha significato l'opportunità di riabbracciare tanti amici, respirando aria di casa e condividendo con tutti i presenti la grande passione per lo sport più bello del mondo. Applausi al Professore. Anche ad assistere alla finale della Tim Cup c'era un oceano di persone, quasi 9.000 (senza dimenticare il successo dei quarti, con 5.000 spettatori a Bassano del Grappa e 2.000 a Ferrara sotto la neve). E alla fine tutti hanno applaudito il successo meritato di Cuneo, che ha consentito a Silvano Prandi di tornare a sorridere dopo la cocente delusione dell'esonero da Trento qualche mese fa. Conosco il Professore - grande pesona e grande tecnico - da vent'anni, e mai l'avevo visto partceipare come questa volta a una vittoria (la sua personale numero 17), saltando, abbracciando tutti, urlando. Tanti dubbi che l'avevano tormentato si sono dissolti nel nulla, e io sono sinceramente felice per lui. Un abbraccio forte vorrei riservarlo anche al mio amico Pupo Dall'Olio, condizionato dalle condizioni precarie di qualcuno dei suoi (leggi Simeonov) nonchè dalle prestazioni sottotono di altri (leggi Cardona e Marshall): per lui resta comunque la soddisfazione di aver battuto contropronostico la Sisley Treviso, sconfitta in semifinale dopo mille vittorie. Applausi comunque ai piemontesi, capaci di conquistare la quarta Coppa Italia della loro storia, ma soprattutto di dimenticare tutte le delusioni della passata stagione. Ed è stato molto bello vedere le squadre uscire tra gli applausi della gente dopo una bellissima finale, con i tifosi cuneesi a festeggiare insieme a quelli piacentini. Forza del volley... Oscar del Volley. Al Palafiera si è svolta anche la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai migliori protagonisti dello scorso campionato: Mastrangelo, Sintini, Swiderski, Corsano, De Giorgi, Travica, Porcari, con premi speciali al ct delle donne Marco Bonitta e a due miti come Pasquale Gravina e Andrea Giani (Oscar alla carriera), cui è stata riservata una spontanea quanto coinvolgente e commovente standing ovation. Un momento reso ancor più partecipato dalla presenza di tanti appassionati di ogni età, che si sono emozionati vedendo le imprese dei propri beniamini e alla fine li hanno abbracciati mescolandosi a loro. Sky Sport 2. Tutta la rassegna forlivese è stata trasmessa in diretta dalla pay tv, che per l'occasione ha allestito ancora il salotto all'interno del Palafiera per fare vivere da vicino a tutti gli appassionati il clima magico che vi si è respirato. Un lavoro di eccellente livello - consentitemi di sottolinearlo - che ha testimoniato la bellezza della pallavolo italiana nel mondo grazie alla diretta su Espn Brasil e su Dubai TV che ha apliato il bacino a 300 milioni di telespettatori (!!!). Con tanti complimenti pure dai giapponesi di TBS, non gli ultimi arrivati a fare televisione. E' stato il frutto del lavoro collettivo di una grande squadra, che punte di diamante come Andrea Zorzi, Fabio Vullo, Andrea Anastasi e Franco Bertoli ma pure fuoriclasse come Marco Nosotti, Roberto Prini, Carlo Pizzo, Nello Isola, Daniela Antonione, Sergio Velli, Roberto Benelli e tutti quanti - operatori, tecnici, rvm, mixer - hanno lavorato prima con il cuore e poi con la mente, senza mai risparmiarsi. Sono stato davvero felice di vivere con loro questa intensa esperienza, e ritrovare il microfono mi ha fatto anche tornare un po' più giovane. Buona pallavolo a tutti. E' stato bello essere stato con Voi a Forlì!
22/01/2006
Buon anno a tutti
BUON ANNO A TUTTI GLI AMICI DEL VOLLEY!!! di Lorenzo Dallari Finite le feste natalizie, è tempo di riprendere a dialogare con voi. Dopo un periodo di (meritato) riposo: il 2005 è stato un anno super-intenso, con il tran tran lavorativo abituale addizzionato delle due fatiche editoriali che potete ammirare in questa home page e con la nascita di questo portale, divenuto in fretta preciso punto di riferimento per tutti quelli che amano questo bellissimo sport. E di questo vi ringrazio di cuore. 2006. Cosa c'è da augurarsi per questo nuovo anno? Innanzi tutto salute (fondamentale per la vita normale, ce ne accorgiamo solo quando non c'è, e non vorrei essere banale...) e tanta serenità. Tutto il resto verrà di conseguenza, ve lo assicuro. E per quanto riguarda la pallavolo? Io qualche desiderio ce l'avrei, a dire il vero. Innanzi tutto sogno un doppio, storico successo al Mondiale in Giappone nel mese di novembre: sarebbe fantastico per il nostro movimento, e secondo me non è nemmeno un risultato utopico, bensì alla portata sia degli azzurri che delle azzurre. Nella speranza (vana?) che la preparazione dell'Italia non scateni veleni per la programmazione del prossimo campionato. E per restare in tema, un pensiero va inevitabilmente al record di presenze fatta registrare dall'ultima giornata del girone di andata del torneo maschile: scegliere di giocare a Santo Stefano è stata un'intuizione intelligente, premiata con numeri inimmaginabili. Dobbiamo proseguire in questa direzione, trovando pubblico sempre più numeroso ma nel contempo non perdendo la correttezza che ha sempre contraddistinto i tifosi del volley. Dobbiamo sì o no essere sempre i numeri uno? Qualche altra piccola/grande speranza? Che la pallavolo trovi dirigenti sempre migliori, che non disperda il patrimonio dei suoi campioni che chiudono la carriera (il prossimo sarà Luca Cantagalli, al quale sono davvero felice sia stata riconosciuta la buona fede dopo il presunto caso di doping), che sappia finalmente valorizzare appieno il beach volley, che trovi un valido presidente per la Lega femminile, che si riesca a piazzare un nostro rappresentante nel board della Fivb (Francesco Franchi), che viviamo ancora una volta un grande Volleyland a Forlì, che la tv continui a essere amica del nostro sport (cosa accadrà a Sportitalia?). E che gettiamo tutti insieme le basi per il Mondiale del 2010, apputamento fondamentale per l'oggi e il domani del nostro volley. Buona pallavolo a tutti. E buon anno, con tante sorprese su "dallarivolley.com" !
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