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04/12/2016
Firenze la bella
di Luciano Pedullà
E’ veramente un campionato strano e equilibrato. Bergamo e Casalmaggiore rimangono le uniche due formazioni con una sola partita persa ma riescono nella impresa dopo una estenuante lotta che le porta al tie break con Club Italia e Modena e dopo aver rischiato di uscire dal campo a bocca asciutta. Busto Arsizio, unica squadra ad aver sconfitto le due formazioni citate, perde malamente, per la seconda volta in casa, dopo una striscia di 6 gare vinte consecutivamente e lo fa quando meno te lo aspetti contro Firenze che si fa bella davanti a 3000 spettatori allibiti perchè memori delle belle prestazioni delle bustocche nelle ultime gare, addirittura dopo la brillante rimonta di Scandicci. Questa volta alla banda di Mencarelli non è riuscito il recupero ed ha dovuto soccombere davanti a una squadra quella toscana che sta abituando a risultati tanto fuori pronostico quanto di grande spessore. Distribuzione oculata quella di Bechis, regista fiorentina, che ha portato in doppia cifra quasi tutti i suoi attaccanti, facendo splendere nuovamente il suo talento che anche in questo casoera stato dato dai più troppo presto tramontato. Firenze con Bolzano e Modena si giocherà un posto, su due, per l’accesso agli ottavi di Coppa Italia, anche grazie ad alcuni scontri diretti che queste formazioni dovranno disputare; un risultato importante per la formazione di patron Wanny Di Filippo che intanto cerca di rilanciare la pallavolo nel capoluogo toscano proponendo di costruire un nuovo palasport.
27/11/2016
Berghem de sura
di Luciano Pedullà
Con le vittorie nella partita recuperata mercoledì scorso e in quella dell’ultima giornata con Monza, Bergamo si è issata solitaria in testa e guarda da … sopra tutte le altre protagoniste del campionato. Formazioni che la seguono con una classifica che vede le 5 squadre protagoniste di questa prima parte della stagione staccate di un punto, le une dalle altre, nei primi posti indice di un grande equilibrio del torneo 2016-17. Cosa confermata anche dal fattore campo che in questa stagione non sembra essere determinante come in quelle passate e con un Bergamo primo ma che ha perso la sua unica gara in casa con Busto. Alle orobiche si oppone la formazione varesina perdente con Modena al Palayamamay ma vincente poi anche a Scandicci, quest’ultima corsara a Conegliano … Insomma si prospetta un torneo di grande stabilità, anche se già si iniziano a delineare le attrici principali e le loro forze propulsive. Bergamo e Busto viaggiano con una diagonale di zona due che ha trovato un’ottima intesa. Il ritorno di Skowronska in Italia sta coincidendo con l’avventura in testa alla classifica dalle ragazze guidate da Lavarini che ha però da incontrare due delle formazioni più temibili del campionato, Casalmaggiore e Conegliano. La schiacciatrice polacca viaggia a una media di quasi 6 punti a set che rappresentano un bel bottino per qualunque giocatrice.
21/11/2016
Tris di regine
di Luciano Pedullà
Busto Arsizio, Casalmaggiore e Scandicci in testa nel campionato Italiano femminile. Egonu, Fabris e Diouf stanno dominando la classifica dei top scorer con una media di punti superiore ai 5 per set. Sabato al Palayamamay di Busto Arsizio il pubblico convenuto ha potuto ammirare queste squadre e queste giocatrici in una sola e unica cornice, quella di uno dei più accoglienti e civili pubblici d’Italia. Se oltre al tris di regine vogliamo aggiungere anche le migliori muratrici del campionato, Stufi e Adenizia in primis, seguite da Botezat, Gibbemeyer e Stevanovic, lo spettacolo del Volley Day offerto, nella giornata prefestiva di questa settimana, è stato gradevolissimo e interessante in ogni sua condizione. Sembrava di stare a una Final Four, Champions League o Coppa Italia, con una pausa breve e piacevole durante la quale, tra musica, terzo tempo, hospitality e personaggi dell’ambiente, non c’era sicuramente di che annoiarsi. E’ stata un pomeriggio da tanti spunti critici, tecnici e tattici, ma soprattutto una bella occasione non solo per ammirare quattro squadre che hanno giocatrici di grande livello internazionale, ma anche che giocano una pallavolo valida, pur considerando il confronto delle forze e dell’età in campo soprattutto se parliamo del Club Italia.
14/11/2016
Busto suona la quinta
di Luciano Pedullà
Giornata importante la quinta del Campionato Italiano Femminile, che mantiene al comando Casalmaggiore davanti a una monumentale Busto che infligge a Bergamo la sconfitta numero uno della stagione. Ma quello della squadra orobica non è stato l’unico risultato di rilievo del week end: innanzitutto la prima vittoria di Bolzano e Montichiari, che lasciano il Club Italia da sola con lo 0 nella casella vittorie, i successi di Firenze a Novara e Casalmaggiore da tre punti con le Campionesse d’Italia al secondo stop della stagione, e infine quello più scontato di Scandicci che però ha dovuto combattere contro la formazione di Monza ben disposta in campo e con una Segura sempre protagonista. Nelle gare clou della giornata quindi vittorie di Casalmaggiore e Busto con quest’ultime protagoniste nel derby lombardo. Ventidue i muri delle varesine con ben nove di Stufi in una gara che ha cambiato volto dopo l’innesto di Fiorin nelle file delle bustocche ma che ha avuto in Mencarelli il vero protagonista della gara: partita molto ben preparata nelle scelte di muro davanti a un avversario apparso stordito e impaurito dalla assidua presenza delle giocatrici di prima linea avversarie pronte a contrastare le schiacciatrici avversarie. Messa la museruola a Popovic con scelte a opzione da parte delle centrali, la formazione ben diretta da Signorile ha potuto concentrarsi maggiormente sulle principali bocche da fuoco della squadra allenata da Lavarini, Skowronska e Sylla, che ad un certo punto non sono riuscite più a trovare importanti opzioni sui colpi d’attacco contro una formazione disposta in modo ottimale anche in difesa.
07/11/2016
Casalmaggiore vince e regna
di Luciano Pedullà
Il campionato cambia il vertice, complice il turno di stop di Bergamo, per la partita che Modena ha disputato in Champions League sabato contro il Lubiana. La formazione emiliana ha superato il turno pur con qualche piccolo intoppo nella gara disputata in Italia e, dopo aver battuto la squadra diretta dall’ex Beltrami per 3 a 0 in Slovenia, ci ha messo quattro set per accedere al turno successivo dove incontrerà il Cannes, per disputarsi la fase a gironi con le protagoniste di questa manifestazione. Con Ferretti ancora in rodaggio, la regista della squadra sta praticamente disputando ora il “precampionato”, ma in evidente ripresa rispetto alle prestazioni precedenti, Modena ha affidato i suoi attacchi solamente a Oszoy e Brakocevic, almeno fino all’ingresso di Caterina Bosetti autrice di una prova convincente, enon sempre è riuscita a lavorare in difesa con continuità e sistematicità. Miceli ha dalla sua parte ancora molto tempo per dedicare le sue energie a questo aspetto che, come si dice negli ambienti sportivi, può risultare determinante per vincere i campionati. Cosa che dovrà fare anche Novara risultata poco organizzata nel reparto di seconda linea contro Casalmaggiore: troppi i pallonetti caduti per terra o che non hanno consentito alla formazione Piemontese di allestire azioni di contrattacco
01/11/2016
#Orgoglio Bergamo
di Luciano Pedullà
Vedere Bergamo solitario sul gradino più alto della classifica del Campionato Femminile non accadeva da tanti anni, si deve addirittura scomodare la stagione 2010-11, quella dell’ultimo scudetto della formazione orobica. Siamo a inizio stagione e quasi sempre il campionato riserva risultati a sorpresa e posizioni di classifica destinate a modificarsi profondamente e inoltre - con l’avvento dei play-off - qualunque valore può essere stravolto anche all’ultima tenzone; ma i risultati messi insieme dal team di Mr. Lavarini parlano di una squadra sorniona e ben organizzata sia nella struttura del roster che, e soprattutto, in campo. Alle “esperte” Lo Bianco, Guiggi, Paggi, Cardullo e Skowronska, la società ha dato in mano all’allenatore omegnese un gruppo di baldi giovani come Sylla e Popovic, e atlete sulla rampa di lancio come Gennari, Partenio e Suelen: quest’ultima seppur esordiente nel Campionato Italiano, può già vantare parecchia esperienza nella Superliga Brasiliana. Bergamo vanta la più grande tradizione tra le squadre del massimo campionato, una striscia vincente iniziata nella stagione 95-96 e continuata con la vittoria in Coppa Italia della scorsa stagione che probabilmente ha restituito a tutto il gruppo quella consapevolezza di poter tronare a lottare per il trofeo più ambito, dopo la paura di dover soccombere agli alti investimenti che altre società si possono permettere di effettuare. Lo Bianco, Lavarini e il D.G. Panzetti possono a pieno merito essere identificati come il simbolo di questo momento felice della squadra bergamasca e del riscatto che si è operato in questi lunghi anni dove, comunque, Bergamo è sempre apparsa come una squadra protagonista e un campo difficile da conquistare, con un pubblico di grande affetto e cultura.
24/10/2016
Barbolini sul tetto del mondo
di Luciano Pedullà
Massimo Barbolini è tornato ad essere il numero 1. In due anni ha portato a casa il Titolo di Campione d’Europa, Mondiale per Club e una Supercoppa Italiana, dopo l’oblio seguente all’insuccesso della Nazionale Italiana alle Olimpiadi di Londra. Eppure Massimo i suoi risultati in azzurro li aveva sempre portati a casa risultando l’allenatore Italiano più vincente con la squadra Nazionale femminile. Ma questo non basta mai agli allenatori per poter lavorare con serenità e programmazione, e spesso possono bastare pochi cali di rendimento per mettere in dubbio una carriera. Alcune critiche piovute sull’allenatore modenese, nella strada della XXX Olimpiade, potevano dare una svolta negativa alla sua carriera, dimenticando che possono essere messe in dubbio le scelte, non la professionalità e la capacità di un tecnico capace. La famiglia degli allenatori italiani di pallavolo, nel Mondiale Femminile per Club svoltosi nelle Filippine, ha dimostrato di essere ancora la migliore scuola terminando sui tre gradini più alti del podio Internazionale. Ai piedi della formazione turca dell’Eczacibasi (Boskovic MVP) si è classificato il Casalmaggiore di Gianni Caprara, altro tecnico vincente, arrivato da Campione in carica che, dopo un inizio difficile nella manifestazione di Manila, ha portato splendidamente la formazione Italiana a un passo da un altro grandissimo trionfo.
16/10/2016
Attacco al centro!
di Luciano Pedullà
Con soli tre turni alle 17 della domenica e le altre gare giocate in anticipo, ha avuto inizio il 72esimo Campionato Italiano di serie A1 Femminile, quello del riscatto, dopo come citato da alcune testate giornalistiche. E’ iniziato con alcuni, soliti, risultati equilibrati e a “sorpresa” che ormai da anni caratterizzano la prima parte del torneo. In verità in questa stagione ci si aspettava formazioni più rodate, chi per evidenti motivi di obbiettivi stagionali, Casalmaggiore, ma anche perché molte squadre hanno potuto godere di un periodo lungo di precampionato praticamente con il Roster al completo; fanno eccezioni più delle altre Scandicci e Monza che pure hanno portato a casa due successi molto importanti. Non si è visto ancora un bel gioco, però, fatto dai movimenti di tutti gli attaccanti, di preziose schiacciate dalla seconda linea, non solo delle opposte ma anche delle zone 4 o di spettacolari difese. Questo nonostante la ricezione abbia aiutato le palleggiatrici di molte delle squadre che comunque hanno messo in luce positive prestazioni di molte centrali,risultate tra le più brave realizzatrici delle proprie formazioni: Guiggi al suo esordio con Bergamo, Candi e Aelbrecht a Monza, De Kruijf nel Conegliano, così come Heyrman e Belien nel Modena. Ma chi ha impressionato più di tutte è stata sicuramente Adenizia centrale di Scandicci, all’esordio nel campionato Italiano pur con una esperienza di più di dieci anni nella Superlega Brasiliana.
10/10/2016
Campionato di A1 femminile: dodici al via, sei in pole
di Luciano Pedullà
Con la 25esima edizione dell’All Star Game si è aperta ufficialmente la stagione 2016-17 di pallavolo femminile. La manifestazione svoltasi quest’anno a Faenza è stata una brutta esibizione di quando si vuole fare spettacolo senza esaltare l’elemento pallavolistico. Una partita già poco interessante mancando molte delle più importanti rappresentanti del nostro Campionato, Piccinini e Lo Bianco per fare due nomi che, per stare sedute in panchina come hanno fatto altre giocatrici intervenute, avrebbero potuto comunque attirare un pubblico maggiore rispetto al poco presente, intervallata incredibilmente nel corso dei set da un inutile “bagherone” che non ha offerto al pubblico a casa alcuna interessante emozione. Fortunatamente già dai primi giorni di questa settimana ci ritufferemo nella pallavolo giocata, quella vera, che attribuisce meriti e punti, ma anche il fascino della abilità tecnica che le protagoniste del 72° Campionato Italiano sapranno sicuramente offrirci. Un torneo che dovrà rilanciare la pallavolo rosa dopo la sfortunata prestazione alle Olimpiadi di Rio che non ha rappresentato il vero valore di questa disciplina al femminile, che invece ha nella stagione agonistica la migliore qualità della pallavolo mondiale.
06/10/2016
Samuele Papi: "Gioco ancora e agli sbarbati dico: ma non vi vergognate a farvi murare da uno di 43 anni?"
di Flavio Vanetti - Corriere della Sera Sport
Samuele Papi o, forse, Dino Meneghin? «Perché Dino Meneghin?» Perché Dino lasciò il basket a 44 anni e lei continua, a 43 con Piacenza, a pestare palle da volley. «Sarei onorato di imitare Meneghin, ma per raggiungerlo serve che la stagione della Lpr non finisca prima del 20 maggio 2017: è necessario arrivare alla finale, o nei paraggi». Esordio a 13 anni: 30 anni impensabili o preventivati? «Inimmaginabili. Il volley mi ha aiutato due volte: ha abbandonato il cambio palla per il rally point system, che ha reso le partite più veloci, e ha introdotto il libero, oggi ruolo perfetto per me. Però sono un minotauro, in realtà: a volte libero, a volte schiacciatore. Quel che serve, faccio». Perché Papi si sbatte ancora tra partite e allenamenti? «Per passione e divertimento. Faccio fatica, ma mi piace ancora stare in palestra con persone più giovani di me. Mi fa sentire vivo». Vive la competizione con gli «sbarbati»? «No: non posso più permettermi di giocare titolare, non sono né sprovveduto né egoista. Però mi diverto a prendere per i fondelli i più giovani. Dico loro: non ti vergogni a farti murare da uno di 43 anni?»
29/09/2016
Parte la Superlega: tutti a caccia dello scudetto di Modena
di Lorenzo Dallari
La nuova stagione ha preso il via in maniera scoppiettante con la ventunesima edizione della Supercoppa, che al Palapanini di Modena ha applaudito il successo dei campioni d’Italia dell’Azimut su Perugia per 17-15 al tie break: in pratica siamo ripartiti da dove ci eravamo lasciati, con la finale di questa manifestazione per la prima volta allargata a quattro squadre che ha ripetuto l’epilogo tricolore vinto dai gialloblù allora allenati da Angelo Lorenzetti e ora affidati alla guida tecnica di Roberto Piazza. Andiamo a dare uno sguardo alle 14 protagoniste di una Superlega che promette pathos, sorprese, spettacolo e grande pallavolo. SOGNANDO LO SCUDETTO. Sono diverse anche quest’anno le formazioni che puntano a cucirsi il tricolore sul petto. Innanzi tutto chi detiene il titolo, cioè Modena: nuovo sponsor (Azimut), nuovo allenatore (Roberto Piazza), nuovo alzatore (l’argentino Orduna, molto bravo in Supercoppa, chiamato a sostituire sua maestà Bruninho) e due nuovi straordinari centrali (il francese Le Roux e lo statunitense Holt), più Cook e Massari. L’organico è davvero fortissimo e competitivo pure in Europa (sempre che la presidente Pedrini sciolga le riserve e decida di giocare la Champions League). Molto bene anche la Lube Civitanova Marche guidata dal ct azzurro Chicco Blengini, reduce dall’entusiasmante argento olimpico di Rio: sta cercando di recuperare Kovar e ha il nuovo oppostone bulgaro Sokolov per cercare di rivincere dimenticando in fretta le delusioni dell’ultima stagione. Deve ritrovare in fretta il regista Usa Christenson dopo l’operazione al ginocchio. Non celate le ambizioni della Sir Safety Conad Perugia, che ha una formazione infarcita di nazionali provenienti da tutto il mondo: l’argentino De Cecco, gli italiani Buti, Birarelli e Zaytsev, lo statunitense Russell, i serbi Podrascanin e Atanasijevic, pronto per la fine di ottobre dopo l’operazione alla tibia sinistra (con lui opposto lo Zar giocherà da martello ricevitore).
05/09/2016
Russia zarina negli Europei Juniores femminili
di Luciano Pedullà
La Russia torna sul tetto d’Europa, battendo 3 a 0 in finale la Serbia, detentrice del titolo juniores femminile. Lo fa grazie a Svetlana Safronova, un passato in Italia da giocatrice, e a Luca Milocco allenatori di una squadra che non possiede talenti ma un gioco proficuo e pragmatico. Pochi errori in battuta, ma in compenso un servizio efficace, muro e attacco le armi migliori, soprattutto con i due talenti che l’allenatrice russa ha in progetto di far crescere maggiormente: la centrale Lazarenko, classe 98 e 3,17 di spike reach, e la schiacciatrice Koticova dalla Dinamo Kazan, migliore realizzatrice russa e MVP del torneo. Evidentemente l’Ungheria porta bene alla Nazionale sovietica che nel 94, ben 22 anni fa, si era imposta per l’ultima volta in un campionato europeo in questa categoria. Era la squadra di Godina e Sokolova, solo per citare due giocatrici e si impose sull’Italia di Leggeri, guidata da Delgado nella finale di Budapest. Questa volta il cammino della squadra russa è partito da Gyor, a 120 km dalla capitale Magiara e a poco meno da Nitra, in Slovacchia, dove ha concluso vittoriosamente il suo camino. La Cev ha assegnato a queste due Nazioni l’onere organizzativo di questa importante manifestazione giovanile, forse per promuovere maggiormente su questi territori l’interesse per la pallavolo. Il risultato ha, però, avuto due facciate estremamente opposte.
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