Archivio Volley Story e Interviste

Francesca Piccinini, principessa del volley25/12/2014

Francesca Piccinini, principessa del volley

di Lorenzo DallariQuando arriva a Sky Sport non passa certo inosservata: tutti la salutano, le chiedono un autografo, vogliono fare un selfie con lei. Lei del resto è la principessa della pallavolo, non una qualsiasi. Francesca Piccinini da tanti anni è uno degli emblemi positivi di questo sport non solo in Italia, donna-copertina che riesce a fare parlare di volley anche dove di volley non si parla mai. "Io sono fatta così, e sono contenta di poter diffondere la pallavolo oltre i suoi confini naturali: mi piace, ormai fa parte della mia natura di donna, non solo di giocatrice": Molto simpatica e disinvolta anche in diretta a Sky Sport 24, dove spazia su mille argomenti, primo tra tutti la moda. "Sto collaborando con Lju-Jo ad una linea di abbigliamento che porta il mio nome" e si alza facendo vedere alla telecamera il modello griffato che indossa (lo vedete anche in questa foto). Sorrisi da parte di tutti. Bravissima. Poi la nazionale. "Se devo essere sincera sono molto soddisfatta per quello che è successo fuori dal campo, perchè tutti hanno parlato di noi, anche nei bar. Ma non sono certo felice per il risultato finale: il quarto posto mi ha lasciato l'amaro in bocca, io ero convinta che potessimo salire sul podio". E il futuro in azzurro? "Sono ancora giovanissima, voglio giocare ancora per tanti anni, e mi piacerebbe fare un'altra Olimpiade. Rio de Janeiro nel 2016? No, Roma nel 2024". E giù un altro bel sorriso. Poi il campionato. "Modena sta andando bene e sono soddisfatta. Anzi, Modena come città sta impazzendo come ai tempi d'oro per la pallavolo, soprattutto grazie a quello che stanno facendo i ragazzi. Ma ci siamo anche noi, e vogliamo riempire il Palapanini".
Giuliani, Grbic: vi ricordate quando....13/12/2014

Giuliani, Grbic: vi ricordate quando....

di Adelio PistelliMa sì, diciamolo, fa ancora un certo effetto. Dopo due mesi di Superlega, vedere Nikola Grbic in giacca e cravatta che, a bordo campo, guarda, consiglia e non palleggiarno a me. E' immagine inusuale che regala ancora particolari sensazioni. E sarà ancor più particolare nel pomeriggio di domani (sabato) quando Grbic andrà a salutare Alberto Giuliani prima di Treia-Perugia, sfida ad alta quota emotiva e spettacolare. Già, sarà una sorta di ritorno al passato considerato che le due formazioni sono state le grandi protagoniste dell'ultima finale scudetto. Ma in questa occasione, il guardare indietro è qualcosa di diverso, forse di più speciale, almeno per il nuovo tecnico di Perugia e, per chi allena e vince da quattro anni con la Lube. E si in quella stretta di mano, che per alcuni (raramente) è solo rituale formale prima di una partita, si nasconde un periodo ricco di soddisfazioni e, soprattutto di stima reciproca. Insieme, Giuliani (coach) e Grbic (palleggiatore), nella tarda primavera del 2010, hanno vinto il primo storico scudetto a Cuneo; insieme, in Piemonte, hanno vinto poi una Cev, una Supercoppa, una coppa Italia, risultati che, forse in molti speravano ma in pochi credevano potessero arrivare. "C'era tanta curiosità quando Alberto arrivò sulla panchina di Cuneo - racconta Nikola -. Non era molto conosciuto, aveva fatto benissimo a Coregliano, bene a Verona ma era davanti al suo primo grande esame da tecnico".
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