Archivio Volley Story e Interviste

Cuneo diventa Fiat Torino?18/04/2014

Cuneo diventa Fiat Torino?

di Adelio PistelliE' solo questione di tempo, forse di ore, ormai. Cuneo pare davvero stia per trasferire il suo bagaglio tecnico a Torino per giochere la prossima A1 con un marchio del gruppo Fiat sulle maglie. Ieri, è vero, avevamo scritto di un possibile gruppo assicurativo (la Reale Mutua) dove la Fiat, del resto, è presente con quote societarie notevolissime. Adesso, arriva la certezza o quasi: pare imminente la firma per il trasferimento a Torino e per l'arrivo di Fiat nel mondo del volle,con tre anni di sponsorizzazione. E c'è chi anticipa sulla nascita di una grande squadra per provare a vincere lo scudetto nel giro di due anni. I nomi degli arrivi? Lo avete già letto, sono confermati ma dietro Stoytchev (nuovo coach) e Kaziyski (uno dei nuovi schiacciatori), sono nascoste operazioni di mercato importanti. Una? Simon. Può bastare???
Da Lannutti Cuneo a... Reale Torino?17/04/2014

Da Lannutti Cuneo a... Reale Torino?

di Adelio PistelliPioveranno smentite (scommettiamo?) ma pare proprio che, da qui a poco, sottorete possa arrivare un altro gruppo assicurativo. Dopo quello improvviso e importante presentato settimane fa della Lega maschile (UnipolSai), che adesso accompagna ovviamente anche le sfide play off, per la prossima stagione potremmo avere l'esordio della Reale Mutua Assicurazioni. Torinese doc, questo gruppo potrebbe essere, infatti, lo sponsor principale di Cuneo se, come sembra e si dice da tempo, dovesse trasferire armi e bagagli sotto la Mole. E' l'ultima concreta voce che ruota attorno al futuro prossimo della società del presidente Lannutti e, intanto si fanno sempre più concrete le voci degli arrivi bulgari (Stoytchev in panchina e Kazijski schiacciatore) con interessamenti concreti poi su Henno e Parodi che, a Cuneo, vinsero l'unico scudetto dei piemontesi. Appare però diffcile ipotizzare il ritorno dello schiacciatore (adesso poi che Giuliani è stato riconfermato alla Lube...) mentre sarà più interessante seguire da vicino il capitolo che riguarda da vicino il francese, miglior libero del nostro campionato anche se tutto si deciderà solo dopo le finali scudetto. Henno è in scadenza di contratto ma quanto di buono ha fatto nelle Marche era e resta giudizio indiscutibile che, magari, peserà sulle prossime scelte Lube. A proposito di futuro. Ricordato che non è ancora certo che il Perugia riesca trattenere (come sarebbe nell'intenzioni del suo vulcanico presidente) il terminale serbo Atanasijevic; detto del ritorno a casa del palleggiatore brasiliano Raphael (giocherà a San Paolo); detto del tecnico Blengini, sempre più vicino a Latina, una domanda sorge spontanea: il pezzo tra i più pregiati a livello mondiale, alias Juantorena, dove schiaccerà la prossima stagione?
Davide Baraldi, l'artefice di una salvezza impossibile17/04/2014

Davide Baraldi, l'artefice di una salvezza impossibile

di Lanfranco DallariDavide Baraldi è riuscito nella mission impossible di conquistare con la sua Crovegli Reggio Emilia la salvezza nel campionato di serie A2 femminile. In pochi pensavano che la formazione reggiana potesse raggiungere questo grande traguardo soprattutto dopo la morte fulminea di patron Walter Crovegli alla vigilia dell'inizio del campionato, ironia della sorte avvenuta dopo un'amichevole della sua amata squadra. Dopo la tragedia Baraldi, assieme allo staff e alla squadra, ha fatto un gesto a dir poco encomiabile, ha accettato di ridursi l'ingaggio, ma ha continuato ad allenare con grande impegno e abnegazione, risalendo gradualmente la classifica che per diverse giornate vedeva la sua formazione inesorabilmnete condannata alla retrocessione. Gli inserimenti a gennaio della polacca Patrycja Polak e della brasiliana Soraia Neudil Dos Santos gli hanno permesso di avere a disposizione una rosa più competitiva, e il lavoro del bravo tecnico alla fine ha permesso di coronare il sogno della società reggiana, una salvezza che equivale ad una promozione, ancora più bella visto quanto è stata sofferta. Da giocatore è stato un bravo palleggiatore, per anni in serie B2 compagno di squadra dell'amico Giovanni Guidetti al Cus Modena, formazione allenata dal papà di Giovanni, il mitico Prof. Adriano (che Davide sa imitare alla perfezione sia nella gestualità che nella voce, mettendo in scena fantastici siparietti a due quando si ritrovano!); validissimo tecnico (e non solo perchè ha ottenuto il Premio Luigi Razzoli quale Miglior Allenatore della serie A2 per la stagione 2008/09 e una promozione in A2 con Santa Croce nel 2009/10), persona correttissima, con le idee chiare e grande talento
Sara Anzanello, la voglia di sorridere16/04/2014

Sara Anzanello, la voglia di sorridere

di Lorenzo DallariSono contento. Anzi, molto contento. Contento di aver potuto riabbracciare Sara e di averla trovata in buone condizioni, fisiche e psicologiche. E' stata davvero una bella mattinata quella che ho condiviso con la Anzanello e con il suo angelo custode, Michela Gilli. Abbiamo chiacchierato di tutto, con l'attenzione spostata ovviamente su quello che è accaduto un anno fa. "E' davvero incredibile quello che è successo dal marzo 2013 a oggi: più ci penso e più fatico a capacitarmene, però sono conteta di essere qui a sorridere e a pensare al futuro". Sara è una campionessa, nello sport e nella vita, e il suo temperamento ferreo l'ha aiutata non poco, unitamente all'affetto e all'amore di chi le sta vicino, il suo compagno Fabrizio su tutti. "Persone straordinarie che mi hanno consentito di raggiungere obiettivi forse insperati. Devo ammettere di essere molto felice anche per le tantissime testimonianze che mi ha riservato la pallavolo, un mondo davvero speciale: ho visto foto e immagini che mi hanno commosso, e vorrei davvero ringraziare tutti di cuore". Un anno davvero complicato quello vissuto da Sara, colpita quasi d'improvviso da una terribile epatite che ha rischiato di fermarla per sempre. I motivi sono ancora frutto di un'indagine accurata, la situazione è ancora caratterizzata da molte ombre trattandosi di una realtà azera, e pertanto non ci addentriamo in problemi che riguardano altre sedi. Quello che conta è che la Anzanello quel giorno di un anno fa sia riuscita a raggiungere Milano da Baku, facendo una provvidenziale tappa a Istanbul: e all'Ospedale Niguarda ha trovato un'équipe di altissimo livello che le ha ridato la vita trapiantandole il fegato.
Scusate il ritardo15/04/2014

Scusate il ritardo

di Luciano PedullàTutto a un tratto a metà novembre mi sono ritrovato intrappolato nel Campionato femminile di A1 senza neanche il tempo di riflettere e di fagocitare quelli che potevano diventare i miei ritmi quotidiani, ho dovuto svestire i miei panni di articolista per quelli più consoni alla mia persona di tecnico. Non potevo rinunciare a una chiamata di Novara, la squadra che più di tutte ho sempre portato nel cuore, quella della mia città. Impresa ardua, non improba quella che mi si attribuiva e ora che il primo traguardo è stato raggiunto eccomi nuovamente a organizzarmi tra momenti scritti e giocati. Le semifinali del Torneo di A1 femminile stanno per iniziare e sanciranno chi tra Piacenza, Conegliano, Novara e Busto potrà essere incoronata quale regina della stagione in corsa. Un’annata, strana, monca di una formazione dall’inizio del campionato che ha costretto le squadre a un vero sforzo di fantasia per realizzare una programmazione significativa tra settimane di riposo completo e altre con tre gare in sei giorni. Un anno nel quale il livello tecnico non ha segnato la più importante caratteristica della stagione, ma è stato alimentato da quello agonistico dando un importante supporto al pubblico che ha seguito con grande interesse le partite programmate. Così in men che non si dica si è approdati al rush finale che determinerà anche la composizione delle squadre che rappresenteranno l’Italia in Europa la prossima stagione. Piacenza si presenta come superfavorita: ha vinto la Regular Season e la Supercoppa, dominando la Coppa Italia e avendo soltanto nel mese di gennaio il suo vero tallone Achilleo che ha portato, oltre a due delle tre sconfitte in campionato, anche l’eliminazione dalla Champions League.
Ortona sogna la A114/04/2014

Ortona sogna la A1

di Lorenzo Dallari"La nostra è una famiglia speciale: da noi si parla sempre e solo di pallavolo, viviamo questo sport a 360°, e siamo felicissimi di quello che siamo riusciti a realizzare ad Ortona". Nunzio Lanci è l'allenatore della formazione ortonese, approdata a sorpresa ma con merito alla semifinale dei play off promozione. Il padre Tommaso è il presidente dell'azienda-sponsor nonchè dell'Impavida, società storica della pallavolo abruzzese, il fratello Andrea è il palleggiatore nonchè amministratore delegato della Sieco Service. "Però io non siedo in panchina perchè sono raccomandato" scherza Nunzio, ospite lunedì pomeriggio di Sky Sport 24. "Prima ho fatto il giocatore e ho anche vinto titoli giovanli con l'Impavida, poi quando la nostra famiglia ha deciso di rilevare la società mi hanno dato come compito quello dell'allenatore: dalle giovanili alla prima squadra, passata nel tempo dalla serie C alla serie A2, dove siamo protagonisti per il secondo anno. Con merito, se posso aggiungerlo...". Ovviamente ne hai pieno diritto, visto quello che state facendo, e anche per la serietà che vi contraddistingue: ne parlano un pò tutti sottorete, e questo vi fa onore. "Siamo nati da un'emanazione cattolica e ci teniamo al rigore comportamentale. Molti giocatori vengono da noi con piacere perchè sanno di trovare un eccellente trattamento, e questo ci riempie di soddisfazione. Intanto ci godiamo questi play off, nei quali vogliamo cercare di coronare un altro sogno".
Modena paga pressione e... avversario10/04/2014

Modena paga pressione e... avversario

di Adelio PistelliIl nervosismo non paga. La pressione ha fatto danni forse irrimediabili, forse. Per Modena. Per una squadra che voleva, doveva rimettere in rotta di navigazione una semifinale che, di fatto, invece si sta rivelando sempre più maledettamente difficile. Ha vinto la squadra più forte e, alla fine è successo quanto temevano anche e soprattutto a Modena. Ma la squadra di Lorenzetti ha sbagliato l’approccio; ha subito messo in vetrina tanto troppo nervosismo che, a giochi lunghi, è diventato un vero boomerang per Ngapeth e soci. A proposito del francese, eravamo e restiamo di una personalissima opinione: è giocatore croce e delizia. Il suo positivo 57% offensivo fa a pugni con un comportamento agonistico che indispettisce e che non trova giustificazioni. Il perché del ‘rosso’ del secondo set, forse è sfuggito ai più ma battere ironicamente le mani al primo arbitro, dopo il ‘giallo’ di richiamo, ha fato scattare l’inevitabile sanzione. E quel cartellino è diventato pesante, troppo. Già, gli arbitri: erano nel mirino, accolti dai fischi già durante la presentazione. Una situazione magari prevedibile dopo una lunga vigilia maturata tra polemiche e accuse partite dall’ambiente modenese come onda lunga di semifinale uno. Una situazione questa che ha lasciato l’impronta alla Lorenzetti band, arrivata alla rivincita davanti a oltre cinquemila tifosi amici con la tassativa necessità di pareggiare il conto.
Sigla.com - Internet Partner