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15/06/2013
La World League rilancia i due fischietti Santi e Pasquali
di Adelio Pistelli
A Mendoza (Polidesportivo Torito), che per la prima volta ospitava una sfida di World League, ancora una conferma del Brasile. Vince contro i padroni di casa dell'Argentina 3-0 (20-25, 21-25, 15-25) ma, soprattutto convince per potenza e lucidità tattica e tecnica con Bruno, Vissotto, Lucarelli su tutti. Dov'è la notizia, si dirà. Forse non c'è, almeno per quanto riguarda gli uomini di Bernardinho. Ma una notizia c'è se guardiamo a chi ha diretto il match uno, (commentato da Hugo Conte con replica stanotte, sempre a Mendoza, davanti ad un altro pienone di folla festante). Primo arbitro era, infatti, l'italiano Fabrizio Pasquali che tornava a 'fischiare' giusto due mesi dopo l'ultima gara in Italia. L'arbitro ascolano era stato praticamente isolato (con lui anche Vittorio Sampaolo del quale si sono perse le tracce): niente semifinali scudetto, niente finali.
09/06/2013
Ravenna onora la sua storia
di Adelio Pistelli
Due righe per evidenziare etica, professionalità, mentalità: onore al merito di Ravenna. In panchina Marco Bonitta, sottorete il Porto Donati Ravenna (con un passato chiamato Messaggero): entrambi protagonisti del campionato di B1 vinto al termine di play off lunghissimi che hanno fruttato l'arrivo in A2. Ccampionato che il team romagnolo non giocherà perché il Porto si fonderà con l'altro Ravenna di A1 e insieme si presenteranno al prossimo campionato. Perché l'etica, dunque? Perché tecnico e squadra sapevano che pur vincendo la B1 non avrebbero fatto l'A2 ma l'hanno fortemente voluta nel nome dello sport; perché professionalità? Per il modo in cui ogni volta il Porto ha giocato; perché mentalità? E' quella che si ritrova dentro Marco Bonitta (che sarà il coach della 'fusione') e la sua formazione come conseguenza diretta del sangue pallavolistico che scorre nelle vene dei ravennati. Complimenti.
08/06/2013
Polonia in riserva ma "italiani" protagonisti
di Adelio Pistelli
POLONIA – BRASILE 1-3 (22-25, 20-25, 25-22 , 15-25)POLONIA: Nowakowski 3, Kurek 15, Bartman 15, Kubiak 11, Zygadlo 1, Mozdzonek 13, Pawel (libero), Konarki, Wrona 1, Ruciak, Drzyzga, Winiarki. All. Anastasi. BRASILE: Bruno 4, Eder 11, Vissotto 16 , Lucarelli17, Lucas 11, Da Silva (libero), Wallace, William, Felipe, n.e. Isac, Da Silva. All. Bernardinho. Arbitri: Cuk (Srb) e Santi (Ita). -Rimandata ma non poteva essere diversamente. Polonia battuta al via della World League 2013 da un Brasile più avanti agonisticamente ma, soprattutto, tecnicamente. Bruno fa la differenza. Le sue iniziative mandano in tilt il muro dei polacchi, mentre intorno è partita a strappi del team di Anastasi, di una squadra che da la sensazione che alle prime difficoltà, sbanda e perde il bandolo della matassa. “E’ dura, agli inizi diventa tutto più difficile, poi loro sono decisamente un gran bel team”. Lo stesso Anastasi chiude in fretta la gara-uno di World League e domenica (a Lodz) magarti si aspetta qualche crescita.
06/06/2013
Alessandra Marzari, l'anima del Consorzio Vero Volley
di Lorenzo Dallari
Come sempre ha spaziato a tutto tondo, e conoscendola da tempo, non avrebbe potuto essere altrimenti. Davvero molto brillante l'intervento a Sky Sport 24 di Alessandra Marzari, presidente del Vero Volley Monza. Si è presentata con tanto di Coppa Italia vinta con al squadra femminile, che ha concluso la stagione imbattuta: 36 partite e altrettante vittorie, con la conseguente promozione in A2. "Quella delle ragazze è stata una stagione formidabile, che forse è anche andata oltre ogni ottimistica previsione: bellissimo gruppo, con eccellenti individualità anche umane, guidato da un ottimo tecnico come Enrico Mazzola: il percorso netto fotografa al meglio la potenzialità delle Saugelle". Nella prossima stagione sarà l'unica presidente di due squadre in serie A, maschile e femminile: una bella responsabilità... "In effetti è vero, ma posso contare su uno staff di prim'ordine, grazie al quale è tutto più facile. Dopo qualche riflessione sul futuro ho sciolto le riserve, decidendo di partecipare anche al campionato maschile di A2, nonostante i tanti problemi che stanno condizionando il mondo dello sport e del volley in particolare. Sono davvero molto contenta, e pure un po' preoccupata, ma nel contempo ottimista". L'attività di vertice è comunque la punta dell'iceberg di un'attività incredibilmente intensa: il Consorzio raggruppa infatti 8 società, 70 società, oltre 2.000 atleti, di ogni età.
04/06/2013
Semplicemente Fefè
di Lorenzo Dallari
Simpatico, effervescente, imprevedibile come sempre. Fefè è sempre Fefè, non c'è che dire: brillante, arguto, sempre attento. E' stato così anche quando ho avuto il piacere di ospitarlo a Sky Sport 24, per parlare di pallavolo a tutto tondo. "La mia esperienza in Russia è stata oltremodo stimolante, molto diversa rispetto a quello che avevo vissuto prima, e molto arricchente: tempi diversi, distanze infinite, una città gigantesca come Mosca nella quale tutto ha dimensioni spropositate". E qui sorge il primo dubbio: Mosca? Ma De Giorgi non ha allenato (e allenerà anche nella prossima stagione) il Novy Urengoy? "Tutto vero: la mia squadra è quella di Novy Urengoy, a pochi chilometri dal circolo polare artico, dove ho toccato con mano meno 42 gradi, la più grande riserva di gas della Russia, ma la squadra vive e si allena a Mosca. Dove peraltro gli spostamenti sono proibitivi. E quando dobbiamo andare a giocare ci toccano ore e ore di aereo". E questa è una variabile di rilievo rispetto al passato. "In questa stagione abbiamo dovuto sorbirci una novantina di voli, facendo tanti chilometri come se avessimo girato tre volte e mezzo il mondo: questo ha comportato meno tempo per allenarci e tanti problemi legati alle ore passate in aereo. Senza dimenticare la differenza del fuso orario tra una città all'altra, da una a tre ore, perchè le Russia è davvero grandissima: questo ha comportato la necessità di cambiare il sistema di allenamento e di preparazione, inevitabilmente". Alla fine comunque non è andata malissimo, grazie pure al lavoro prezioso dello staff e di Giuliano Bergamaschi, il mental coach da sempre al suo fianco che lo ha accompagnato anche a Sky... "Abbiamo finito al sesto posto il campionato, non male a essere sinceri. Sono nel complesso soddisfatto, e per la prossima stagione ci siamo rinforzati con Valerio Vermiglio, ancora uno straordinario palleggiatore, e il polacco Winiarski, grande giocatore. Sono contento, e spero di fare meglio rispetto a quest'anno".
04/06/2013
Samuele Papi, ancora 2 anni
di Adelio Pistelli
Giocherà ancora due anni. Almeno. "Sono contento, era quello che volevo e speravo". Rotti gli indugi, dunque: Samuele Papi continua ad allungare la sua straordinaria (e lunga) carriera. Sarà ancora protagonista con Piacenza per altri due anni. Ed il campionato di A1 sarà per lui il numero ventiquattro. "Non me lo ricordate, per favore, quasi non ci credo che a quarant'anni sono ancora sottorete". Ci resterà almeno sino a maggio del 2015 ("mai mettere limiti" sorride) e quando avrà chiuso anche questo secondo contratto con Piacenza, avrà, quantomeno, eguagliato Paolo Tofoli che smise di palleggiare a 42 anni, giocava a Roma. Poi, il Paolino nazionale iniziò ad allenare: prima le donne (in A1), poi gli uomini (in A2) e, adesso è anche il 'secondo' di Mencarelli all'Italvolley rosa. E la domanda sorge spontanea: Papi fra due anni che farà? " Mi salvo con un...mani e fuori: ho ancora due anni da giocare poi magari vedremo cosa succederà".
01/06/2013
"Bovo Day": una festa tra sorrisi ed emozioni
di Adelio Pistelli
Una sola parola: grazie. A chi ha voluto questa giornata, a chi c’era, a chi è arrivato tardi, a chi non ce l’ha fatta ad essere all’interno di un palasport dove c’è sempre stato un solo protagonista: Vigor Bovolenta. Ha giocato l’azzurro Over 50, ha giocato la Generazione dei Fenomeni, è finito tutto con una amichevole tra l’Italvolley e la Francia. Ma il pomeriggio (lungo) ha avuto un solo comune denominatore: Bovo. Era il suo giorno, ma lo è quotidianamente dal quel maledetto 24 marzo 2012 quando Vigor s’è accasciato al suolo (al palasport di Macerata) andandosene in maniera brutale.Il suo cuore l’aveva improvvisamente e vigliaccamente abbandonato. Aveva tradito un personaggio al di sopra delle parti che aveva solo sempre ‘incantato per semplicità, cordialità e talento tecnico. Poi, quel suo sorriso, dovunque, per chiunque, diventato (giustamente) il ‘biglietto da visita’ per ricordarlo e per entrare nel ‘Pianeta’ Bovo.Sì, Pianeta perché da quel maledetto fine marzo 2012 intorno a chi non c’è più e chi lo ricorda ogni secondo, è cresciuto il popolo che non dimentica, che non vuole dimenticarlo.
31/05/2013
Ma adesso Vibo cosa farà?
di Adelio Pistelli
La domanda è nata spontanea dopo aver letto il comunicato della Fipav in relazione alle ultime vicende legate alla Tonno Callipo di Vibo Valentia. Adesso cosa farà? Sapete tutto dell’abbandono all’A1 della società calabrese ai primi di maggio; sapete tutto del generale e costante interessamento del Movimento affinché il commendator Callipo possa tornare sui suoi passi e, degli ultimi e tanti attestati di stima e affetto; Sapete tutto della conferenza stampa organizzata al palasport di Vibo con il presidente della società calabrese e quella di Diego Mosna numero uno di Trento e della Lega, per parlare di un progetto nato anche e soprattutto sull’onda lunga dell'affeto e della stima generali. E sapete come è andata: c’era evidente ottimismo su tutta la linea per l’interessamento della Lega stessa in sinergia (si diceva) con la Fipav per andare incontro, intanto, alle problematiche della Tonno Callipo e rilanciare, insieme, la squadra di Vibo Valentia verso la quale è partita anche una sottoscrizione dei dipendenti dell’Azienda calabrese del patron Callipo. ma dopo un solo giorno è nata la domanda, naturale conseguenza di quanto scritto nel comunicato della Fipav. Eccolo.
28/05/2013
Una sottoscrizione per rivedere l'A1
di Adelio Pistelli
L'amore non ha limiti. A Vibo Valentia, dopo la conferenza del presidente Pippo Callipo e di Diego Mosna, numero uno della Lega (e di Trento), in attesa di capirte cosa succederà da qui a pochissimo, adesso è maturata la mobilitazione generale di chi lavora per il presidente Callipo. Dopo una riunione interna, infatti, i lavoratori della Giacinto Callipo Conserve Alimentari, (come si legge in un comunicato) hanno deciso di lanciare una campagna a favore e per il rilancio della squadra di pallavolo. Ecco quanto scrivono i dipendenti-tifosi:"Preso atto della difficile situazione di mercato e della delicatezza del momento che sta caratterizzando l’Azienda; riconoscendo alla Volley Tonno Callipo e alle sue attività piena valenza sociale, culturale e promozionale per la città di Vibo Valentia e per la Regione Calabria tutta; riconoscendo, altresì, la valenza di veicolo pubblicitario a livello nazionale per il marchio Callipo; conseguentemente ritenendo controproducente, in questo difficile momento, ridurre la visibilità dell’Azienda e del suo marchio, deliberiamo di avviare una campagna per la sottoscrizione, da parte degli stessi lavoratori dell’Azienda, di una “tessera del sostenitore” del valore simbolico di € 100, quale concreta azione di sostegno alla Squadra e alla Calabria"
25/05/2013
San Sepolcro "punta" San Giustino
di Adelio Pistelli
E se San Giustino diventasse, di colpo, l'unica squadra di A1 della Toscana? Altro che diritti (già acquisiti di Taranto o chissà chi), nel piccolo grande paese umbro, ad una manciata sdi chilometri da Città di Castello e ad una decina dalla Toscana, starebbero lavorando 'dietro le quinte' per tornare a cavallo della tigre. D'accordo, c'è sempre quel comunicato emesso dalla società di Aldo Nocentini (il presidente) che annunciava l'addio al grande volley dopo solo una stagione in A1; E' vero, c'è chi dice (e scrive) che lo stesso Nocentini stia portando il suo contributo economico a Parugia, squadra questa sempre più serba dopo l'arrivo della diagonale Mitic-Atanasijevic alla guida del tecnico Kovac e ufficialmente di due ore fa forte anche del nuovo centrale Buti.Insomma siamo davanti a tutto ed il contrario di tutto. E sia ma di certo, solo a metà giugno, scadenza delle iscrizioni al campionato, sapremo tutta la verità. Intanto, però, lo stesso presidente Nocentini
22/05/2013
Mosna e Trento che verrà: "Drastiche riduzioni"
di Adelio Pistelli
Consapevolezza, chiarezza, lucidità: le utilizza Diego Mosna presidente dei neo campioni d’Italia (e della Lega) che, attraverso una lunga intervista apparsa questa mattina sulle pagine dell’Adige, annuncia la ‘sua’ Trento che verrà. “Sarà una squadra molto diversa, probabilmente meno forte, sicuramente meno costosa”. Ad una decina di giorni dalla conquista del terzo scudetto della storia trentina, il presidente annuncia in prospettiva, un taglio del 66% del budget della società che presidente che da 6 milioni (costo che sarebbe stato dell’ultima stagione) passerebbe a 2.“La prossima stagione agonistica sarà quella dei grandi cambiamenti. Il vero problema, adesso – si legge nell’intervista – è la difficoltà di risorse per andare avanti”. Mosna parla di guadagni previsti in bilancio e mai arrivati (“nessuna accusa a nessuno, sono considerazioni”) e, definisce ‘chiuso’ un ciclo ricco di successi. “Dopo aver avuto la squadra più forte di ogni tempo, è dura fare qualcosa d’altro – afferma -. Pensate solo a tredici anni di attività, quattordici trofei vinti nelle ultime sei stagioni: ciclo straordinario”.
22/05/2013
Conegliano, la squadra delle sorprese
di Lorenzo Dallari
E' stata la squadra-rivelazione dell'anno: partita per centrare l'obiettivo salvezza, ha invece giocato da protagonista la finale scudetto, poi persa con Piacenza combattendo incredibilmente. La squadra è ovviamente l'Imoco Conegliano, rappresentata a Sky Sport 24 dal suo presidente Piero Gamberlotto e dal suo allenatore Marco Gaspari. "E' stata un'annata fantastica, durante la quale ho portuto contare su un gruppo a dir poco straordinario: un cuore incredibile, una voglia di lavorare pazzesca, un temperamento esemplare, come abbiamo dimostrato anche nella finale scudetto. Abbiamo finito letteralmente stremati, ma siamo davvero più che soddisfatti". La sua impronta la si è vista, il suo lavoro ha dato frutti tangibili: 30 anni e un grande futuro davanti a sè, Gaspari ha dato conferma delle sue indubbie qualità. Lo conosco da quando ero bimbo, essendo figlio di Luciano (grande arbitro internazionale di un passato recente) e sono pronto a scommettere su di lui. "Abbiamo appena finito la stagione e già mi mancano le grandi emozioni che mi ha regalato quest'anno la squadra: è stato meraviglioso vedere il Palaverde spesso pieno, è stato emozionante essere subito protagonisti dell'epilogo tricolore. Siamo molto soddisfatti di come ha preso vita il nostro progetto".
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