Archivio Volley Story e Interviste

Trento campione tra polemiche, emozioni e addii12/05/2013

Trento campione tra polemiche, emozioni e addii

di Adelio PistelliHa vinto Trento, viva Trento. Annata da ricordare per la Birarelli band; stagione da mettere in archivio con la consapevolezza che, forse, questo terzo scudetto è stato sicuramente quello più difficile da vincere. Un solo perché a questa considerazione: i nuovi campioni d’Italia hanno dovuto fare gli straordinari per fermare la forza e la tenacia di Piacenza. Applausi dunque a chi ha vinto e tanti anche per chi ha visto vincere in una serata dove è successo di tutto. La serata delle emozioni forti, della tensione, delle certezze e degli addii.EMOZIONI – Cinque set tecnicamente diversi, ma cinque parziali uguali per tutto ciò che hanno regalato: emozioni. Un V-Day magari non spettacolare ma ricco di momenti particolari, coinvolgenti. L’ultimo solo in ordine di tempo: la premiazione come miglior giocatore a Giacomo Jack Sintini. Secondo palleggiatore dei neo campioni, sino a sette giorni fa aveva giocato una sola vera partita negli ultimi due anni. Infortunio di Raphael a Piacenza e Jack ha completato una sorta di favola personale, come ricordava recentemente il presidente di Trento Diego Mosna. Forse è inutile ricordarlo ancora ma chi ha vinto il premio di miglior giocatore della finale scudetto, solo due anni fa e proprio di questi tempi, iniziava una battaglia molto più importante: combattere giornalmente contro un linfoma. Ce l’ha fatta e l’8 maggio 2012 tornava ufficialmente giocatore e per la finalissima tricolore, eccolo regalare emozioni e raccogliere applausi.Tutto giusto.
Paolino Tofoli, un mito del volley a Sky Sport 2408/05/2013

Paolino Tofoli, un mito del volley a Sky Sport 24

di Lorenzo DallariPaolino è sempre Paolino. Simpatico, spigliato, brillante. Averlo ospite in studio a Sky Sport 24 è stato un vero piacere, parlare con lui di pallavolo a tutto tondo una ghiotta opportunità per mettere a fuoco tante situazioni. "Da qualche giorno faccio il viceallenatore della nazionale femminile e sono entusiasta e molto stimolato: una nuova esperienza che ho il privilegio di poter vivere al fianco di un grande tecnico come Marco Mencarelli, dal quale sono certo imparerò tantissimo". Una lunga estate tinta d'azzurro che gli consente di rivivere sensazioni mai sopite... "In effetti ho rimesso la maglia della nazionale italiana ed è stato molto emozionante: l'ho vestita per 342 volte, vivendo momenti indimenticabili, e sono molto contento. Cosa faremo? Sinceramente non lo so, l'obiettivo più importante è rappresentato dagli Europei, ma abbiamo un gruppo molto interessante con il quale lavorare, finalizzando gran parte del lavoro al prossimo Mondiale che si giocherà il prossimo anno in Italia". Una carriera fantastica alle spalle, ricca di vittorie, riassunta dalle bellissime immagini che scorrono sul teleschermo: Tofoli ha contribuito a scrivere alcune della pagine più belle della storia della pallavolo italiana. "In effetti devo ammettere che siamo stati bravi, abbiamo fatto uscire la pallavolo dai suoi confini grazie alle nostre vittorie: dall'Europeo del 1989, vinto a Stoccolma, il nostro sport ha cambiato passo.
Il primo calice è per Piacenza06/05/2013

Il primo calice è per Piacenza

di Luciano PedullàFinisce con la vittoria di Piacenza una gara agonisticamente e tatticamente molto interessante contro Conegliano. Le Venete sono entrate in campo con piglio molto deciso e hanno subito murato le ambizioni di Piacenza, con ben nove muri, tutti equamente distribuiti con la sola Bosetti, tornata S1, a cercare di contrastare positivamente la rete avversaria. Conegliano è scesa in campo riproponendo le sue caratteristiche di gioco fondamentali: battuta aggressiva di Barcellini, Barazza e Calloni; Nikolova destinata a cercare un servizio teso a impegnare il collegamento tra le due schiacciatrici mentre Camera e Fiorin utilizzavano quella corta per infastidire i movimenti dei primi tempi e talvolta anche per avvicinare a rete l’attaccante di prima linea. Soprattutto questa situazione ha determinato un momento di difficoltà alla formazione emiliana che con i movimenti delle sue centrali finiva per cadere nella tela di ragno imbastita intelligentemente dal tecnico Gaspari che permetteva a Conegliano di dominare tatticamente l’inizio della gara. Piacenza è stata brava a non perdere (completamente) la pazienza e nonostante due set di grande confusione è rientrata in campo dal terzo come se nulla fosse successo, anzi preparata con contromosse tattiche sia in fase ricezione che con un grande aggressività nel servizio e quindi a muro: saranno tredici negli ultimi tre set quelli fatti dalla squadra diretta da Caprara, con Leggeri protagonista con sette giocate vincenti.
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