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13/05/2013
Casalmaggiore puà sperare nel ripescaggio in serie A1
di Sergio Martini
Dura tornare da Castel Ticino con il classico pugno di mosche in mano. Due finali perse lasciano il segno perchè per due volte l'A1 era lì, dietro l'angolo. Gara 2 ha confermato la superiorità di Ornavasso, un risultato che sul campo ha visto prevalere la squadra che ci ha creduto di più gettandosi su tutti i palloni, quella che ha messo più cuore in campo. Magari è difficile pensare che questa squadra, meritatamente approdata in A1, fosse la stessa che ha perso in casa con Novara dopo aver dominato il primo set impedendo alle rosa di evitare i play-off, quel Novara surclassato sette giorni prima dalla stessa formazione. Le partite vinte poi con Frosinone e con Casalmaggiore sono storia recente. Ma bisogna accettare il responso del campo e la Pomì deve soprattutto recriminare per i punti persi per strada che avrebbero impedito qualsiasi tentativo diverso. Ma Casalmaggiore potrebbe essere ripescata in A1 per la situazione di tante società in crisi. Ce lo ha confermato il presidente della società casalasca Massimo Boselli.
13/05/2013
Lettera aperta
di Alberto Giuliani
Bene, ora è ufficiale (non che prima non lo fosse, però mi piaceva pensare che finchè questa serie di finale non fosse conclusa, virtualmente eravamo ancora i campioni d’Italia ) ci hanno scucito lo scudetto dal petto. Complimenti a chi ha vinto, ma anche a chi ha reso difficile e quindi ancora più bello vincere questo scudetto che credo si possa etichettare come lo scudetto di Jack, meraviglioso interprete di una favola dei nostri tempi.Tornando a noi, credo che sia stata una stagione difficilissima e mi auguro mai più ripetibile (e non occorre sottolinearne i motivi). Nonostante ciò credo fortemente che qualche errore sia stato commesso e sicuramente sarà archiviato nel file delle esperienze per evitare in futuro di ripeterlo. Per gran parte della stagione si è vista una Lube forte (il secondo posto in regular season ne è la testimonianza), volitiva, che sembrava immune ad ogni avversità ma che poi, nel momento culminante e topico della stagione (quarto di finale di Champions League e semifinale scudetto), non ha saputo mantenere quei livelli di aggressività e di tecnica messi in mostra nel primo periodo.
13/05/2013
Scudetto a Piacenza e …
di Luciano Pedullà
Piacenza è la squadra che ha vinto il campionato 2012-13 dopo una stagione che l’ha vista primeggiare anche in Coppa Italia vinta con il cambio d’allenatore e l’arrivo di Caprara. Un torneo tecnicamente di livello più basso rispetto a quelli passati ma che ha offerto pathos ed emozioni a un pubblico che ha riempito i palazzetti di Bergamo, Busto, Piacenza e Treviso dimostrando che l’interesse verso la pallavolo femminile e sempre molto elevato soprattutto quando le proprie beniamine dimostrano capacità di lottare e attaccamento ai propri colori. La fine della stagione porta con sé un consultivo dell’annata soprattutto ripercorrendola attraverso i protagonisti che hanno meritato il proprio riconoscimento pari alla vittoria di una stagione. Scudetto per il miglior allenatore a Marco Gaspari, trentunenne tecnico marchigiano che rinnova la dinastia dei condottieri della regione adriatica, cresciuto alla scuola di Nesic, prima a Jesi e poi nella stessa città veneta. Ha iniziato la stagione prima di tutte le altre squadre con una compagine giovane, poco esperta ma molto motivata a lavorare.
12/05/2013
Trento campione tra polemiche, emozioni e addii
di Adelio Pistelli
Ha vinto Trento, viva Trento. Annata da ricordare per la Birarelli band; stagione da mettere in archivio con la consapevolezza che, forse, questo terzo scudetto è stato sicuramente quello più difficile da vincere. Un solo perché a questa considerazione: i nuovi campioni d’Italia hanno dovuto fare gli straordinari per fermare la forza e la tenacia di Piacenza. Applausi dunque a chi ha vinto e tanti anche per chi ha visto vincere in una serata dove è successo di tutto. La serata delle emozioni forti, della tensione, delle certezze e degli addii.EMOZIONI – Cinque set tecnicamente diversi, ma cinque parziali uguali per tutto ciò che hanno regalato: emozioni. Un V-Day magari non spettacolare ma ricco di momenti particolari, coinvolgenti. L’ultimo solo in ordine di tempo: la premiazione come miglior giocatore a Giacomo Jack Sintini. Secondo palleggiatore dei neo campioni, sino a sette giorni fa aveva giocato una sola vera partita negli ultimi due anni. Infortunio di Raphael a Piacenza e Jack ha completato una sorta di favola personale, come ricordava recentemente il presidente di Trento Diego Mosna. Forse è inutile ricordarlo ancora ma chi ha vinto il premio di miglior giocatore della finale scudetto, solo due anni fa e proprio di questi tempi, iniziava una battaglia molto più importante: combattere giornalmente contro un linfoma. Ce l’ha fatta e l’8 maggio 2012 tornava ufficialmente giocatore e per la finalissima tricolore, eccolo regalare emozioni e raccogliere applausi.Tutto giusto.
10/05/2013
Attacco al potere
di Luciano Pedullà
Questa volta Conegliano è riuscita a portare a casa la vittoria del tie break e con esso quello della partita che gli ha permesso di meritarsi di riaprire, per il momento parzialmente, l’esito della Finale dei play off. Sabato a Treviso inizierà un altro vibrante incontro che ha nell’incognita della presenza di Nikolova l’unica differenza rispetto alle giornate pre partita che si sono fino ad ora consumate. La vittoria di Conegliano può risultare sorprendente non tanto per il valore in campo delle due squadre, in quanto le venete si stanno dimostrando assolutamente all’altezza della avversaria, piuttosto per il fatto che dalla fine del secondo set la formazione guidata, ancora una volta bene, da Marco Gaspari ha dovuto completamente rivoluzionare il suo assetto tattico disputando gli ultimi due parziali con tre centrali in campo e il rispolverato ruolo di opposto per Raffa Calloni che lo aveva affrontato solo in una stagione, nel campionato 2001-02 a Novara. Il capitano può a ragione essere considerato l’emblema di questa squadra, assieme al già citato allenatore.
10/05/2013
La bella storia di Conegliano
di Lorenzo Dallari
Una bella storia, indipendentemente da come si concluderà la finale femminile di questa sera. La bella stroia è quella di Conegliano, società nata dal nulla solo qualche mese fa e oggi, meritatamente, impegnata al Palaverde di Treviso nel quarto atto della finale tricolore contro Piacenza, in vantaggio 2-1. Idee chiare, coraggio e serietà, queste le caratteristiche dei dirigenti dell'Imoco, che innanzi tutto hanno scelto un ottimo allenatore come Marco Gaspari, giovane ma molto preparato, ancora da forgiare completamente ma decisamente talentuoso. E poi la squadra, dall'anima italiana, anzi veneta, visto che ben 7 delle giocatrici sono naye in questa regione: Barazza, Crozzolin e Daminato a Treviso, Agostinetto, Fiorin, Rossetto e Zanotto a Venezia. Una sola straniera, l'opposto bulgaro Nikolova, peraltro infortunatasi ad una mano giovedì sera nel match-meraviglia che Conegliano ha vinto al tie break al Palabanca.Una buona regular season, il successo di aver portato spesso il pubblico delle grandi occasioni in un palasport che nemmeno la Sisley dei miracoli sapeva riempire, e la voglia di stupire e di stupirsi: la stagione dell'Imoco è stata caratterizzata da qualche inevitabile alto e basso, ma da quando è arrivata da Modena l'esperta Jenny Barazza la musica è cambiata, e nei play off questa squadra tutto-cuore ha fatto un miracolo dopo l'altro.
08/05/2013
Paolino Tofoli, un mito del volley a Sky Sport 24
di Lorenzo Dallari
Paolino è sempre Paolino. Simpatico, spigliato, brillante. Averlo ospite in studio a Sky Sport 24 è stato un vero piacere, parlare con lui di pallavolo a tutto tondo una ghiotta opportunità per mettere a fuoco tante situazioni. "Da qualche giorno faccio il viceallenatore della nazionale femminile e sono entusiasta e molto stimolato: una nuova esperienza che ho il privilegio di poter vivere al fianco di un grande tecnico come Marco Mencarelli, dal quale sono certo imparerò tantissimo". Una lunga estate tinta d'azzurro che gli consente di rivivere sensazioni mai sopite... "In effetti ho rimesso la maglia della nazionale italiana ed è stato molto emozionante: l'ho vestita per 342 volte, vivendo momenti indimenticabili, e sono molto contento. Cosa faremo? Sinceramente non lo so, l'obiettivo più importante è rappresentato dagli Europei, ma abbiamo un gruppo molto interessante con il quale lavorare, finalizzando gran parte del lavoro al prossimo Mondiale che si giocherà il prossimo anno in Italia". Una carriera fantastica alle spalle, ricca di vittorie, riassunta dalle bellissime immagini che scorrono sul teleschermo: Tofoli ha contribuito a scrivere alcune della pagine più belle della storia della pallavolo italiana. "In effetti devo ammettere che siamo stati bravi, abbiamo fatto uscire la pallavolo dai suoi confini grazie alle nostre vittorie: dall'Europeo del 1989, vinto a Stoccolma, il nostro sport ha cambiato passo.
08/05/2013
Squillino le trombe per Conegliano e Piacenza
di Luciano Pedullà
Piacenza mette il secondo sigillo nella sfida con Conegliano. Adesso il vantaggio delle emiliane è di due vittorie sulle tre che deve fare per portare a casa il tricolore 2013, una situazione parallela a quella vissuta per ben due volte dalle venete nelle prime due gare dei Play off, in vantaggio di due set e rimontate dalle piacentine. Sia in gara uno che in gara due la formazione diretta da Marco Gaspari ha avuto il doppio vantaggio sulle avversarie per realizzare la vittoria a sorpresa in una disputa che adesso sembra predire il successo finale di Piacenza, compagine costruita all’inizio dell’anno con lo scopo dichiarato di essere tra le formazioni più competitive per la vittoria del Campionato. Lo sta facendo dopo una strada travagliata che aperta la stagione, aveva visto la formazione eliminata dalla coppa Cev e ripescata nella Challenge poi persa nella doppia finale solo al Golden Set, ed il cambio di panchina. Sarebbe troppo facile però pensare che le giocatrici guidate da Ferretti possano credere di avere già cucito sulle magliette il sospirato scudetto. Certo avere già percorso due terzi del cammino verso la gloria finale è un passo importante ma lo stesso Caprara non può dimenticare come arrivò il suo primo successo ufficiale ai play off, dopo la revoca della vittoria con Reggio Calabria.
08/05/2013
Castagna. dieci anni dopo
di Adelio Pistelli
Dal cilindro è uscito lui, Nico Castagna. Stravolto ogni pronostico relativo allla designazione del primo arbitro di gara-5 di domenica, la sfida (Trento-Piacenza) che assegnerà lo scudetto maschile 2013. Una scelta forse prevista da pochi ma, decisamente, una scelta felice quella messa in atto dai responsabili del settore arbitrale. Un premio meritato ad un 'fischietto' sempre molto professionale e preparato che - va ricordato - solo per un gravissimo problema personale dovette saltare la direzione della finale di coppa Italia 2012 (quella di Roma) tra Macerata e Trento. Barese, una famiglia legata allo sport a filo doppio, Castagna ha iniziato a fischiare il volley 1981 e, dopo sedici anni, è arrivata la promozione ai ruoli di serie A. Una carriera arbitrale sicuramente importante, inaugurata (con Coppola di Lecce) nel delicato spareggio promozione, tutto marchigiano e che valeva la promozione in A1, tra Grottazzolina e Falconara.
07/05/2013
Avevo deciso di non giocare
di Fosco Cicola
Avevo deciso di non giocare, ma la passione e l’ amore per questo sport alla fine mi hanno riportato, seppur a campionato in corso, in campo. Ormai ero a Roma ad allenare i miei corsisti di beach volley, quando a metà novembre, mi arriva una telefonata da parte di Vito Primavera DS della Materdomini volley.it.Dopo i soliti saluti e varie domande arriviamo al dunque e mi chiede se avessi avuto intenzione di intraprendere un percorso con loro, mirato alla crescita dei giovani sulla quale la società puntava molto.Mi presi qualche giorno per rifletterci su e poi, come già detto, l’ amore e la passione per questo sport hanno fatto il resto. Ci siamo accordati subito, con l’unico vincolo che io sarei andato ad allenarmi solo dal venerdì, visti i miei impegni precedentemente presi con la scuola di beach volley dove alleno, l’Urban Beach.
06/05/2013
Valeria Rosso, capitana della promozione novarese
di Lorenzo Dallari
Davvero molto spigliata Valeria Rosso in studio a Sky Sport 24: sorridente, simpatica, precisa nelle sue analisi e nelle sue risposte. "E' stata un'annata fantastica a Novara, e l'abbiamo coronata con una splendida promozione in A1: per me la soddisfazione è doppia visto che l'avevo già centrata durante la precedente parantesi dell'Agil". Si presenta con in mano la coppa andata alla dominatrice della A2, con tanto di pallone-promozione. "La nostra è una società particolare, con una presidente eccezionale come Suor Giovanna Saporiti e tante sue sorelle molto spigliate e attive: rappresentano un preciso punto di riferimento per lo sport a Novara, non solo per la pallavolo, un bellissimo esempio da imitare". Per Valeria quella messa a segno qualche giorno fa rappresenta l'ennesimo risultato di rilievo tra indoor e beach volley. "Io amo giocare sulla sabbia, e per un po' mi sono dedicata a questo sport a tempo pieno: è stata un'esperienza davvero straordinaria, che tra l'altro mi ha visto centrare il miglior risultato di sempre per una coppia italiana nel World Tour, ovvero il secondo posto insieme a Marta Menegatti a Phuket in Thailandia nel novembre 2010".
06/05/2013
Il primo calice è per Piacenza
di Luciano Pedullà
Finisce con la vittoria di Piacenza una gara agonisticamente e tatticamente molto interessante contro Conegliano. Le Venete sono entrate in campo con piglio molto deciso e hanno subito murato le ambizioni di Piacenza, con ben nove muri, tutti equamente distribuiti con la sola Bosetti, tornata S1, a cercare di contrastare positivamente la rete avversaria. Conegliano è scesa in campo riproponendo le sue caratteristiche di gioco fondamentali: battuta aggressiva di Barcellini, Barazza e Calloni; Nikolova destinata a cercare un servizio teso a impegnare il collegamento tra le due schiacciatrici mentre Camera e Fiorin utilizzavano quella corta per infastidire i movimenti dei primi tempi e talvolta anche per avvicinare a rete l’attaccante di prima linea. Soprattutto questa situazione ha determinato un momento di difficoltà alla formazione emiliana che con i movimenti delle sue centrali finiva per cadere nella tela di ragno imbastita intelligentemente dal tecnico Gaspari che permetteva a Conegliano di dominare tatticamente l’inizio della gara. Piacenza è stata brava a non perdere (completamente) la pazienza e nonostante due set di grande confusione è rientrata in campo dal terzo come se nulla fosse successo, anzi preparata con contromosse tattiche sia in fase ricezione che con un grande aggressività nel servizio e quindi a muro: saranno tredici negli ultimi tre set quelli fatti dalla squadra diretta da Caprara, con Leggeri protagonista con sette giocate vincenti.
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