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30/03/2013
I Play off di Modena e non solo
di Adelio Pistelli
“Quando ho visto che Macerata aveva perso a Latina, mi sono detto: niente da fare. Non ci sarà una seconda sorpresa”. Angelo Lorenzetti ha mirato così tra il serio ed il faceto su Modena-Cuneo, con una battuta delle sue che lo rendono ancora e sempre persona di grande spessore: come uomo e come tecnico. Aveva, da pochissimo, perso sul filo di lana una lunga, spettacolare, coinvolgente sfida con i piemontesi. Aveva perso la prima grande e significativa opportunità di riportare i piemontesi nel Tempio del volley ma il coach degli emiliani non aveva perso la sua lucidità nei commenti e nelle spiegazioni di questa o quell’azione che hanno deciso gara-due di play off, comunque imprevedibili, con le sue tante emozioni e sorprese. Da play off. Che magari non ci sono state a Modena ma ci siamo andati vicino tanto così… Ha vinto Cuneo, onore a Cuneo ma applausi super meritati anche a chi ha visto vincere, perché sottorete sono emerse con continuità o quasi, determinazione, tenacia, buona volontà e tecnica in un team (Modena) sicuramente un filino sotto Grbic e soci ma, capace di regalare emozioni e speranze al suo straordinario pubblico.
29/03/2013
Technical meeting
di Luciano Pedullà
Tra Campionati Europei Cadette, finale del torneo di A1 e A2 la pallavolo entra nel vivo. Lo fa attraverso gare molto importanti tra le quali forse la più interessante è la riedizione della finale di Coppa Italia tra Piacenza e Villa Cortese che si giocherà sabato prossimo nella decima giornata di ritorno. La formazione emiliana arriva da un vero tour de force che l’ha portata ad avere alcune assenze importanti nelle gare disputate recentemente, giocando nell’ultima partita, vinta contro Giaveno senza un libero di ruolo riscoprendo Valeriano in una posizione che è sembrata, comunque, cucita addosso come un vestito su misura alla giocatrice vercellese. Atleta d’indubbie qualità di seconda linea, Valeriano ha sempre avuto buona stima da parte di tutti i tecnici che l’hanno allenata sintomo di grande serietà e applicazione in palestra. Nonostante i dubbi sulle presenze di Sansonna, Zilio, ai quali si potrebbe aggiungere quella di Guiggi, già in panchina nella gara di mercoledì scorso, Piacenza si presenta con le forze per bissare il successo contro Villa Cortese. La gara si potrebbe prefigurare come un’interessante contesa tra le due registe Ferretti sulla sponda emiliana e Rondon su quella lombarda, che sono, probabilmente, le maggiori candidate a vestire la maglia azzurra questa estate.
29/03/2013
Per Travica sirene polacche?
di Adelio Pistelli
E se Dragan Travica, la prossima stagione giocasse in Polonia? L’interrogativo è d’obbligo ma fa da cornice ad una serie di voci che interessano da vicino il palleggiatore della Lube Macerata e della nazionale. Travica è in scadenza di contratto (come Savani) ma sembra che, ultimamente, abbia deciso di soprassedere a diversi colloqui con la sua attuale società per firmare un nuovo vincolo professionale. Il motivo? C’è chi dice finanziario (il giocatore chiederebbe un sostanziale ritocco) e chi lega le incertezze di Travica alle sirene polacche. Al palleggiatore è interessato il Belchatow, team che cambierà allenatore e tra i papabili, oltre ad Andrea Giani, ci sarebbe anche Ljubor Travica, papà di Dragan.
29/03/2013
Il mondo pallavolistico di Andrea Anastasi
di Lorenzo Dallari
E' sempre un piacere condividere con Andrea Anastasi, vecchio e caro amico da tempo ormai immemore. L'ho visto giocare, vincere, debuttare in panchina, diventare ct della nazionale, l'ho avuto al mio fianco per commentare le partite del campionato, unico allenatore di nazionale che può vantare questa esperienza. Adesso guida la Polonia, dopo essere stato a due riprese sulla panchina dell'Italia e su quella della Spagna, condotta a un incredibile titolo europeo nel 2007. "Ho vissuto e sto vivendo una vita da privilegiato, perchè allenare una nazionale rappresenta il top: e io con la Polonia vivo nelle migliori condizioni per svolgere al meglio il mio lavoro. Là esistono strutture, organizzazione, passione, cultura per la pallavolo, grandi giocatori". Come sempre Anastasi, per tutti quelli del volley semplicemente il Nano, è solare e franco. Ne abbiamo avuto conferma anche a Sky Sport 24, dove è stato simpaticissimo ospite nei giorni scorsi per parlare di pallavolo a tutto tondo. "Il campionato polacco è in continua crescita, economica e tecnica, e può vantare di un'eccellente copertura televisiva.
29/03/2013
Emozioni da campioni al PalaPanini
di Lanfranco Dallari
Grande cornice di pubblico al PalaPanini, da tanti definito non a caso come il tempio del volley. In occasione di gara 2 dei quarti di finale dei play off scudetto si è potuta vedere una cornice di pubblico davvero straordinaria al PalaCasamodena (ben 4.400 gli spettatori presenti) con i tifosi modenesi tutti vestiti di giallo, sempre vicini alla squadra con grande passione, entusiasmo e correttezza. Il team guidato da Angelo Lorenzetti è uscito a testa alta contro la corazzata di Cuneo, cedendo solo col minimo scarto al tie break dopo ben 2 ore di gioco. Ho avuto il piacere di seguire la partita vicino a due autentici monumenti del volley, Luca Bazooka Cantagalli e Andrea Lucky Lucchetta, indimenticati campioni che hanno vestito per tante stagioni agonistiche la maglia di Modena e che in questo impianto hanno conquistato una infinità di trofei, che hanno intrapreso destini professionali diversi ma simili
28/03/2013
Quel numero 17....
di Paolo Montagnani
La pallavolo giapponese ha sempre suscitato in me grande curiosità, sarà per le loro magliette perfette, le loro vistosissime ginocchiere, sarà per i palazzetti sempre pieni e ordinati anche nel tifo, oppure per la ricerca dell'estetica in ogni gesto tecnico, non lo so, ma quando c'erano alla televisione le partite che riguardavano il Giappone erano per me più divertenti delle altre.Nella famosa partita vinta dalla Nazionale Italiana con una "super-rimonta" contro il Giappone, nel 2008, per la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino, il più giovane giocatore in campo con la maglia nipponica numero 17, mi impressiona non solo per i tanti punti che fa alla nostra Nazionale o per il modo in cui si muove o per l'atleticità che ha, ma per il mix di felicità di giocare a pallavolo, serenità e aggressività tecnica che trasmette. Purtroppo per lui e meno male per noi ,la sua grande partita non basterà per battere Birarelli e soci. Nella mia fortunatamente breve esperienza a Taranto, durante la fase di allestimento della squadra, cerco in tutti i modi di portare in Puglia quel numero 17, ma sorvolando sui motivi, non riesco a farlo. Arrivo a Padova nel gennaio 2010 e trovo Yu Koshikawa.
27/03/2013
Greta e Marta allo specchio
di Simona Bastiani
Ad un mese dall’inizio del World Tour (Shangai, 30 Aprile-4 Maggio) abbiamo incontrato Marta Menegatti e Greta Cicolari, il duo azzurro di Beachvolley e in forza all’Aeronautica Militare (che ringraziamo per la disponibilità), mettendole quasi a nudo in una lunga intervista per conoscere, non solo le atlete, ma anche le persone.1) Quando e perché hai deciso che il Beachvolley doveva diventare la tua vita? M)Tutto è iniziato nell’estate del 2009 quando Lissandro, il mio allenatore, mi ha proposto di sposare il progetto “Londra 2012”. Per me, più che un obbiettivo, era un sogno: lo vedevo talmente lontano, ma mai una volta ho pensato fosse irraggiungibile.G) Nel 2009 con il nuovo progetto federale. Ho deciso di lasciare la pallavolo con la consapevolezza che sarei potuta tornare sul taraflex in qualunque momento ma determinata a non tornarci. Normalmente quando mi prefiggo un’obbiettivo difficilmente lo mollo...e così è stato anche in questo caso... Siamo nel 2013 e non ho più giocato una partita indoor.
26/03/2013
Di Franco, la sua favola in un libro
di Adelio Pistelli
"Il bambino che sogna" è molto più che un libro: è la storia, vera, di Max Di Franco, ultima stagione a Ravenna, è da considerare un ragazzino fuori dal comune.Nato nel 1978 in un piccolo paese dell'entroterra siciliano, già dai suoi primi anni di vita Max si rivela una sorta di piccolo fenomeno: cresce, a dismisura per la sua età e questa sua altezza inconsueta, almeno inizialmente è ben lungi dall' essere vista come una potenzialità da sfruttare, anzi diventa per gli altri un motivo di discriminazione proprio per un'altezza fuori dalla media "un problema da non sottovalutare sopratutto quando si è ragazzini" racconta proprio Di Franco.Improvisamente Max, anche con l'aiuto morale e affettivo dei suoi famigliari e confidando nei suoi sogni, compie un gesto che gli cambierà la vita: scrive una lettera (diventata famosa nel tempo), 'la' lettera, ad un famoso e blasonato club di pallavolo, la Sisley di Treviso. "La guardavo spesso in televisione durante anni di vero e proprio 'boom' del volley nazionale". E, incredibilmente, la sua vita cambia del tutto.
25/03/2013
Time out tattico
di Luciano Pedullà
Il derby marchigiano tra Urbino e Pesaro ha messo di fronte il Libero passato-presente della nazionale italiana contro il presente-futuro in azzurro. Così in breve può essere descritta la battaglia indiretta tra Paola Croce e Monica De Gennaro che dopo aver vestito la stessa casacca alle recenti Olimpiadi di Londra, lottano adesso l’una contro l’altra in A1 nelle Marche e per entrare nelle grazie del tecnico federale Mencarelli. La partita di un Libero non deve ritenersi conclusa valutando l’efficienza di ricezione o la spettacolarità in difese, bensì le caratteristiche che esaltano la bravura in questo ruolo sono molte e la principale risiede nella capacità di lettura di gioco che permette alle atlete di gestire con anticipo le posizioni di arrivo della palla. La prestazione di De Gennaro contro Urbino ha visto la giocatrice campana muoversi con buona presenza su tutte le palle di fase break e di rigiocata, riuscendo a organizzare anche i bagher di appoggio e di alzata non qualificata con grande precisione, persino nelle situazioni più complicate. La sua gara in ricezione è stata impreziosita da una notevole presenza di spirito che ha concesso di collaborare in modo assolutamente positivo nelle situazioni di conflitto nelle competenze che la squadra subisce spesso in questa fase di gioco.
23/03/2013
Arbitri a confronto: per i Play off e non solo
di Adelio Pistelli
Un primo gruppo di venticinque arbitri saranno protagonisti ai prossimi play off scudetto: le coppie di fischietti che continueranno a subire modifiche; i perché della scelta dei soli due giudici di linea durante la stagione regolare; la presenza alle prossime finali scudetto del Video Check; il numero degli arbitri operativi sul territorio nazionale, dalla serie A ai campionati regionali. Eccoli i punti più importanti discussi a Bologna dai massimi dirigenti arbitrali e novantacinque ‘fischietti’ di gruppo A arrivati da tutta Italia.Tutti al Savoia Hotel Regency, dunque, per l’annuale raduno pre-play off degli arbitri di ruolo diretto dal coordinatore nazionale del Settore Ufficiali di Gara Domenico De Luca e il commissario di Ruolo A Vito Sante Achille. E c’erano anche il responsabile nazionale del Settore Tecnico Benito Montesi e i presidenti del Comitato Regionale del’Emilia Rogna, oltre ovviamente alla Lega Maschile (con Massimo Righi) e quella femminili (Marco Brunale). Era un incontro di grande importanza perché rappresentava una preziosa occasione per un significativo confronto alla vigilia di un fine stagione particolarmente delicato e che, per la prima volta, vedrà l’utilizzo, nel campionato maschile, del video Check, dalla prima sfida di semifinali scudetto. E proprio Massimo Righi ne ha parlato diffusamente agli arbitri anche ripercorrendo con immagini di quanto era accaduto alle finali di coppa di fine dicembre, a Milano.
22/03/2013
Busto vince e regna
di Luciano Pedullà
Spesso nei giochi dei ragazzi c’è il detto che chi vince regna, cosa che Busto deve aver preso molto sul serio da un anno a questa parte. Per la seconda stagione consecutiva le Campionesse d’Italia in carica hanno messo il suggello alla Regular Season dopo la vittoria nella gara di recupero con Villa, derby di mille aspettative, speranze e motivazioni agonistiche. Con il successo nella semifinale di Coppa Italia, sembrava che Villa potesse partire con i favori del pronostico, sfruttando la fatica mentale che la formazione diretta da Parisi stava affrontando in questo periodo, tra Champions, Coppa Italia, giocatrici non a disposizione in alcune gare e soprattutto la vicenda Lloyd, ottimamente gestita dalla società in toto. La squadra guidata da Chiappafreddo arrivava dalla manifestazione di Varese dove aveva ridato fiducia all’ambiente, nonostante una sconfitta irreprensibile in finale con Piacenza, ma generata dal ritrovato entusiasmo nel tie break vittorioso contro Busto. Evidentemente tutto questo non è bastato a far pendere la bilancia per la squadra di Villa, che sembra ancora schiava di una qualità di gioco poco definita, priva di combinazioni e aiuti dalla seconda linea, neanche quando la ricezione dà una mano a Rondon.
19/03/2013
La Coppa fa venire appetito a Piacenza
di Luciano Pedullà
La considerazione più importante da fare riguarda le condizioni di Sara Anzanello che vengono riferite incoraggianti: questo è il dato più confortante nella settimana appena passata! Poi si può parlare di quanto è successo nei campi di pallavolo e notare quanto il volley nazionale, per quanto possa essere povero o ricco tecnicamente parlando, susciti sempre grandi emozioni. La prima, entrando al palazzetto di Varese, è stata quella di notare l’affetto bipartisan nei confronti di Sara amica di Villa, avversaria di Busto in tanti derby o di Bergamo e Piacenza ma amata da tutti, e accorgersi che nel calcio invece neanche si può esultare in trasferta per la vittoria della propria squadra. Cosa che ha potuto fare tranquillamente Caprara al cospetto della sua ex squadra e tifoseria che hanno accettato con grande dignità la sconfitta per opera del loro passato vate. Una squadra, quella di Piacenza, che dall’arrivo del tecnico di Medicina non ha solamente recuperato fiducia, ma ha messo in mostra una ricezione più efficace e una distribuzione del gioco più equilibrata fatta di attacchi ben distribuiti sulle centrali, con rapide aperture di quick da zona sei, giocate con grande abilità da Lucia Bosetti, forse il vero mvp della partita!
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