Home
Editoriali
Volley story e interviste
News
Campionato maschile
Campionato femminile
Attività internazionale
Coppe europee
Beach volley
Olimpiadi di Rio 2016 - Volley
Olimpiadi di Rio 2016 - Beach Volley
Olimpiadi di Tokyo 2020 - Volley
Olimpiadi di Tokyo 2020 - Beach Volley
Volley mercato
Competizioni
Volley Maschile
Volley Femminile
Eventi
Libri
Guida al Volley
Altri libri
‹
›
Editoriali
Volley story e interviste
News
Volley mercato
Archivio Volley Story e Interviste
n. 811 - pag. 60/68
«
56
57
58
59
60
»
visualizza tutti
n. 811 - pag. 60/68
«
56
57
58
59
60
»
visualizza tutti
22/05/2012
Juantorena dietro front. Farina, Urnaut e Kaliberda a Vibo Valentia
di Adelio Pistelli
Nel giorno in cui Juantorena, utilizzando le nuove magie mediatiche, annuncia al mondo che giocherà a Trento anche le prossime due stagioni (almeno), arrivano notizie che riguardano da vicino giocatori che faranno la fortuna di Vibo Valentia. In Calabria, infatti, calano un tris interessante e confezionano un’operazione molto intelligente: Farina sarà il novo libero della Tonno Callipo mentre lo sloveno Urnaut ed il tedesco Kalimberda saranno i nuovi schiacciatori di banda. Fruttuoso viaggio a Sofia, insomma, di Chicco Prestinenzi, diesse di Vibo.Durante le qualificazioni Olimpiche dell’Italvolley, infatti, il preparatissimo dirigente calabrese era arrivato in Bulgaria per una veloce due giorni di pallavolo. E probabilmente, tra una sfida e l’altra, ha chiuso due operazioni intelligenti, anche economicamente, in vista di una stagione dove la Tonno Callipo ha solo voglia di togliersi bellissime soddisfazioni.A proposito di spese: non sappiamo, non lo sapremo mai quanti soldi riceverà l’italo cubano Juantorena, per continuare a giocare a Trento.
21/05/2012
La mia esperienza di allenatore a Genova
di Franco Bertoli
In un tranquillo pomeriggio con i figli, mi telefonò un amico agente dicendomi che la Carige Genova di A2 cercava un allenatore per l’ultima parte del campionato e i play off. Poco dopo mi chiamò il dirigente della squadra per fissare un appuntamento a Genova, per il pranzo del giorno successivo, al fine di conoscerci e valutare il progetto. A tavola parlammo di tanta pallavolo e risorse umane, per arrivare ad un accordo verbale che pochi minuti dopo sottoscrivemmo nella sede della stessa società. Avevo già la valigia con me per fermarmi: mi sistemai in hotel e andai al mio primo allenamento. Mi ritrovai così in spogliatoio dove venni presentato ai giocatori ed allo staff tecnico. Non erano passate nemmeno 24 ore dal primo contatto ed ero già operativo. Fantastico!!Come mai tornavo ad allenare? Era da tempo che ci pensavo ed avevo messo in giro la voce di una mia disponibilità a tornare in panchina. Galeotto era stato un pranzo con l’amico Julio Velasco, avuto come allenatore per quattro anni: mi aveva emozionato ascoltarlo, mentre con passione mi raccontava della sua esperienza in Iran. Ci eravamo confrontati, gli avevo raccontato di me… mi ero ascoltato, sentendo rinascere in me la voglia di tornare sul campo ad allenare e vivere quelle emozioni.
21/05/2012
Italia, il divertimento non è un optional
di Adelio Pistelli
“Signori, ciao a tutti: buone vacanze”. Dragan Travica dopo aver chiuso l’ultimo impegno di Firenze ha salutato il suo staff a bordo campo, incartato tra computer e statistiche. Poi ha cercato di volare via negli spogliatoi senza fare i conti, però, con i tifosi fiorentini. L’affetto che hanno regalato all’Italvolley, se volete, è diventato il vero piacevole ostacolo di questa nazionale che ha divertito e si è divertita. Come è successo a Sofia, anche nella prima tappa di World League, durante liunica tappa italiana, azzurri in crescendo, consapevoli del loro ruolo, delle loro capacità, spronati anche dalla loro evidente voglia di crescere.Lucidità mentale, tecnica, agonistica, un miscuglio emerso in tutto il suo splendore al momento giusto, nella serata di chiusura, all’interno di un palasport stracolmo di felicità. Lo ha ricordato anche Renzi, sindaco di Firenze divertito ospite: “Felicissimo per il successo azzurro, felicissimo di vedere così tanti tifosi. Non capitava da tempo. E’ stata una grande festa. Ci voleva e spero serva anche per la crescita del nostro movimento”. Servirà perché, se non sappiamo cosa succederà da fine luglio a Londra, sappiamo però che il volley è sempre più nella testa della nuova generazione.
20/05/2012
Papi compie oggi 39 anni!
di Adelio Piestelli
Compleanno in azzurro: se qualcuno lo avesse detto solo qualche tempo fa, lui, il ‘Fenomeno’ lo avrebbe guardato e sorriso, ma senza dire una parola. Lui, è Samuele Papi. Taglia oggi il traguardo di trentanove splendide primavere con addosso nuovamente una maglia che, per anni e tanti era stata come la sua seconda pelle. L’aveva tolta dopo il mondiale del 2006, dopo oltre dodici anni di schiacciate, muri e ricezioni in giro per il globo: l’aveva tolta dopo oltre 350 presenze. “Basta, non riesco più a dare ciò che dovrei, mi faccio da parte. E’ stato tutto molto bello ma adesso basta”. Eccole le parole di Papi mentre archiviava definitivamente - almeno così sembrava - la sua avventura azzurra. Poi, succede che il ‘Fenomeno’, nelle due ultime stagioni agonistiche (2009-2010/2010-2011) con Treviso, si ritrovi a fare un po’ il capitano non giocatore di un team con il quale aveva vinto tutto ciò che c’era da vincere. Riposa fisico e testa e quando la Sisley dà forfait, Piacenza gli regala, la scorsa estate, un biennale in Emilia.
19/05/2012
ESCLUSIVA: Tutto su Gigi Mastrangelo
di Adelio Pistelli
“Vorrei finire la carriera a Cuneo ma, da quelle parti non sembrano essere d’accordo”. Gigi Mastrangelo mette subito i puntini al proprio posto. Per circa mezzora è rapito dalla tifoseria fiorentina. Foto, autografi, il suo nome che rimbalza da un capo all’altro del pala Mandela. Poi, lasciato libero o quasi dall’entusiasmo e sollecitato da parte di chi scrive, decide di aprire la sua agenda e raccontare i tanti perché di una situazione che definire paradossale e riduttivo. Il centralone azzurro sembra senza squadra; Mastrangelo sarebbe sul mercato perché il nuovo contratto, meglio le richieste di Mastrangelo sarebbero troppo onerose; oppure sul mercato perché anagraficamente è ormai fuori lista e ancora: sarebbe giocatore ingestibile. E’, tutto ciò il cocktail di voci che da settimane viaggiano il nostro ambiente. Quale migliore occasione, allora, se non sentire l’interessato stasera solo spettatore nella prima serata di World League dell’Italia cocntro la Corea? “Lo ripeto, a Cuneo sono e sarò sempre riconoscente per come si è comportato nei miei confronti tre anni fa dopo il mio ultimo campionato a Martina Franca. Ricordo che arrivai a Cuneo, negli uffici del presidente Lannutti e firmai un contratto in bianco perché sapevo che sarei stato comunque accontentato. Ma poi tornavo in Piemonte, mi volevano nel team del rilancio ed ero solo contento. Poi, lo sapete, abbiamo vinto tutto o quasi. E’ stato bellissimo e ne sono stato felice soprattutto per il presidente, grande persona, l’unica vera della società”.
17/05/2012
Daniele Lupo: "“L’immagine più bella che ricordo è quando sono salito sul podio"
di Stefano Locatelli
Gli parlo appena sveglio da un sonnellino rubato ai tanti viaggi che lo stanno portando in giro per il mondo. È un po’ stanco, la sua vita in questi mesi sembra finita in un frullatore. Ma la fatica è ampiamente ripagata da una stagione che meglio non poteva cominciare.Daniele Lupo è la faccia nuova, quasi da cartone animato del beach volley azzurro. Fa coppia con l’amico inseparabile Paolo Nicolai. A Pechino hanno fatto la storia arrivando fino in fondo ad un Grand Slam (nessuna coppia italiana c’era mai riuscita) dopo aver battuto nelle qualificazioni gli olimpionici Rogers e Dalhausser e in semifinale i campioni del Mondo Alison ed Emanuel. Poco importa se poi in finale hanno perso contro gli olandesi Schuil e Nummerdoor. Ci sarà tempo per rifarsi.“L’immagine più bella che ricordo è quando sono salito sul podio. Quasi non ci credevo. Certo, un po’ di rammarico per non essere riusciti a vincere c’è. Paolo non ha potuto giocare al massimo perché aveva un problema fisico. Ma siamo contenti che ci abbiano battuti degli amici. Con Reinder e Richard e gli americani Gibb e Rosenthal al World Tour facciamo un bel gruppo, ceniamo sempre insieme”.
15/05/2012
Corvetta a Piacenza, Exiga a Cannes?
di Adelio Pistelli
E’ probabile che poi, scriverà un secondo libro. Antonio Corvetta, ultima stagione a Ravenna, nei mesi scorsi infatti aveva dato alle stampe centocinquantacinque paginette dal titolo: ‘Il Viaggio’. Ha voluto coinvolgere così i suoi tanti amici del volley e non solo, raccontando le esperienze fatte al Sud, prima di andare a palleggiare in A1 con la ‘sua’ Ravenna’. Adesso Corvetta dovrebbe lasciare ancora una volta la Romagna per spostarsi a Piacenza e diventare il nuovo regista della Copra di Luca Monti. Il tecnico degli emiliani pare avesse mirato al palleggiatore della nazionale spagnola Hernan Ruperez ma era un diversivo: a Piacenza dovrebbe portare a palleggiare proprio Corvetta. E’ vero, la società del presidente Molinaroli ha acquistato De Cecco ma il regista argentino – è cosa nota - dopo le Olimpiadi si sottoporrà ad un intervento chirurgico ad un dito. Resterà lontano dalla rete almeno sino a dicembre e per tre mesi e più Antonio Corvetta dovrebbe guidare gli attacchi di Zlatanov e soci. Succederà dopo una estate in azzurro.
14/05/2012
Antonio Caserta: "In questi momenti si fa fatica a capire quello che è giusto fare"
di Lanfranco Dallari
Antonio Caserta, il Presidente dell'Asystel Volley ci racconta le motivazioni che hanno portato alla fusione tra le società di serie A1 femminile di Novara e Villa Cortese. Antonio è uomo vero, uno che è solito dire quello che pensa, virtù rara nello sport e non solo, ecco il suo commento a caldo sulle scelte fatte e ufficializzate nelle ultime ore. "Purtroppo in momenti così si fa fatica a capire quello che giusto e quello che è meno problematico fare. Dal punto di vista economico è un momento tragico-comico, salta però sempre su qualcuno che dà consigli su come converrebbe agire. Il concetto principale è che gestiamo uno sport dove non ci sono soldi, non riceviamo denaro da parte della Lega, della Federazione e neppure dalle televisioni, anzi, siamo noi che paghiamo loro. Quando c'è un discorso intelligente da farsi è necessario comunque fare delle considerazioni: ci dispiace tantissimo per tutti i singoli nostri tifosi, per tutte le persone dello staff, per tutti quelli che ci hanno pagato il biglietto per tanti anni, ma l'alternativa obiettivamente non c'è, inutile negarlo.
14/05/2012
Novara sull’altare
di Luciano Pedullà
Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; line-height:115%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri","sans-serif"; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-theme-font:minor-fareast; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi;} La notizia dell’accorpamento di Novara con Villa Cortese nel prossimo campionato di A1 femminile non può lasciare indifferente un novarese come me che, tra l’altro ha collaborato per portare la formazione piemontese nel massimo torneo. Di fatto la cooperazione tra queste due società ha come primo atto la perdita di una grande platea della pallavolo, dovrebbe essere Novara, una città che rispose con più di 6000 persone a un entusiasmante sfortunato epilogo dei play off scudetto di quattro anni fa, costruito sulla novaresità degli elementi che componevano la squadra di allora. Con ogni probabilità la serie A perderà una protagonista delle ultime stagioni, che siano le piemontesi o le lombarde, un derby del Ticino, una sfida tra due ambienti sani e competitivi che hanno dato lustro alla pallavolo. Le notizie che si percepiscono dal comunicato congiunto non sono così facilmente interpretabili ma muovono il pensiero che comunque una delle due squadre l’anno prossimo non sarà al via all’inizio del campionato dando luogo, di fatto a un blocco delle retrocessioni fittizio che ormai rappresenta la regolarità negli ultimi anni anche nella prima serie femminile. Potrebbe essere ripescata Pavia che insieme a Conegliano dovrebbero ritrovarsi ai nastri di partenza, dopo le differenti vicende, ma ugualmente difficili, vissute nell’ultima stagione da queste due società.
12/05/2012
Italia in finale tra crescita e talento
di Adelio Pistelli
“Ancora uno sforzo poi ci faremo un po’ di vacanza”. Ottimismo allo stato puro nelle parole di Samuele Papi, uomo ombra di una Italvolley targato spensieratezza e determinazione. Domani gli azzurri andranno a caccia del pass olimpico. Era l’obiettivo minimo, la finale del torneo preolimpico di Sofia. Adesso è fatto concreto. Cercato, voluto, meritato. E lui, questo ragazzino di trentanove anni (compleanno il prossimo 20 maggio) che vinceva il suo primo oro mondiale quando molti dei suoi attuali compagni andavano alle elementari, si ritrova a sorridere, divertirsi come una ventina di anni fa, mentre lascia l’impronta nel prezioso successo che vale, appunto, la caccia al pass olimpico. Probabilmente, quando a distanza di sei anni ha risposto presente alla nuova convocazione azzurra per portare esperienza e lusso tecnico, Papi non immaginava che una sera di metà maggio del 2012, avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche, tornare sottorete e fare ciò che, da metà degli anni novanta in avanti, lo ha fatto diventare il ‘fenomeno’.L’infortunio di Parodi al polpaccio destro (quale gravità?) al via del secondo set poteva minare una semifinale molto delicata. Il 78% in ricezione ed il 60 in attacco messo in vetrina in un set e mezzo dal ‘Simo nazionale’ andava assolutamente salvaguardato.
10/05/2012
Juantorna resta a Trento? Dennis in Argentina
di Adelio Pistelli
Tutto ruota attorno a Juantorena. Lo schiacciatore italo-cubano sta condizionando il futuro prossimo di Trento. E non solo. E sì, pare davvero che il ‘marziano’ del volley mondiale stia tornando sulle sue posizioni. O meglio: la società del presidente Mosna pare stia riuscendo davvero a trattenere chi era già andato via. Dal Kazan nessuna nuova. I russi avrebbero già dovuto monetizzare il trasferimento dell’anno ‘coprendo’ i due anni di contratto che Juantorena aveva prima di lasciare Trento. Nel frattempo, le grandi manovre del team Mosna pare stiano aprendo il varco per il clamoroso dietro front di una operazione che sembra (sembrava) già concretizzata, stando anche alle parole dello stesso giocatore. E se Juantorena resta, a Trento stanno cercando di fare una squadra ancora più forte. Intanto il libero: molte le voci che riguardano Exiga, in uscita da Macerata; molte le voci di un centrale italiano. Buti? No, Alessandro Fei. E magari come iniziale mossa per poi dirottare il Fox nazionale nel ruolo di opposto quando, il prossimo anno dovrebbe scadere il contratto di Stokr. A proposito di voci, lo stesso Fei (già nel mirino di Cuneo) piace molto a Piacenza con il bulgaro Nikolov che sembra ormai il suo ex. “Avevo un solo anno di contratto, nessuno mi sta cercando, nemmeno Piacenza ha fatto una sua proposta”. Sono parole dello stesso giocatore rilanciate qui a Sofia solo ieri sera dopo il successo sulla Serbia. Se Fei finisce davvero a Piacenza, Sokolov dovrebbe andare a Cuneo, società che sta cercando di sistemare alcune situazioni interne mentre guarda a cosa succede a Trento e dintorni per capire se riuscirà a regalare al neo tecnico Piazza, il centrale Buti, che potrebbe far coppia con De Togni.
10/05/2012
"Casa Sicilia" e tanta Italia a Sofia
di Adelio Pistelli
Esci, fai due passi tra una città che si sta svegliando e che nasconde o quasi il caos che Sofia può regalare con i suoi due milioni di abitanti. Siamo in pieno centro, giriamo l’angolo: qualcosa non torna. Davanti a noi, un palazzo di tre piani con evidentI anni sulle spalle, portone bianco, una scultura bronzea di Svetan Radoslavov, illustre bulgaro, autore dell’inno nazionale, nato all’interno di questo splendido e storico immobile. Sopra l’ingresso quattro bandiere: quella bulgara, quella dell’Europa, italiana e… della Regione Sicilia.Qualcosa non torna. Rebus subito risolto: i mille metri quadrati al numero 3 di via Angcl Kancev, per anni e tanti casa ritrovo degli artisti bulgari, adesso ospitano ‘Casa Sicilia’. La meravigliosa Regione italiana è qui, con tutta la sua bellezza, con tutta la sua storia: culturale, turistica, gastronomica. E qui, da circa due anni, rilancia l’immagine italiana in perfetta sinergia bulgara. Da circa due anni tre piani Sicilia: entrando scopri quella che è stata etichettata sala Pirandello con due splendidi affreschi di chiara espressione locale; di fronte ci sono Sala Verga, Quasimodo ed Empedocle, una maxi-vetrina permanente dell’artigiana siciliano: è ‘Casa Sicilia Bulgaria’. Però, tutto ciò è solo l’ultimo grande capitolo di una storia che nasce una ventina di anni fa da una idea di Nino Di Giacomo.
n. 811 - pag. 60/68
«
56
57
58
59
60
»
visualizza tutti
n. 811 - pag. 60/68
«
56
57
58
59
60
»
visualizza tutti
DallariVolley sostiene
Contatti
Top ricerche
Site map
Condividi
Copyright © 2005-2024 Complemento Oggetto S.r.l.
Via Rubiera, 9 - 42018 San Martino in Rio (RE) - Italia
P.IVA: 02153010356 - C.F. e Registro Imprese di Reggio Emilia n. 02153010356
Capitale Sociale: € 10.000,00 i.v.
Per info: lanfrancodallari@dallarivolley.com
[Privacy Policy]
[Cookie Policy]
[Modifica impostazioni cookie]