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12/03/2012
Inizia la corsa verso il trionfo
di Luciano Pedullà
Domenica si è conclusa non senza sorprese la stagione regolare del campionato di A1 femminile, determinando accoppiamenti e pretendenti alle coppe Europee per la prossima stagione. Busto Arsizio è già sicura di partecipare alla Champions grazie al successo in Coppa Italia mentre per conoscere la seconda iscritta al torneo più importante si dovrà aspettare la finale del campionato. Comunque vada Villa Cortese, Urbino e Piacenza sono già certe di prendere parte a una manifestazione continentale. Le semifinali dei play off inizieranno mercoledì con la disputa delle gare tra Villa Cortese che incrocerà i guanti con Pesaro e Piacenza che affronterà Modena. La gara tra lombarde e marchigiane riporta queste società indietro di due stagioni, quando la gara premiò la squadra con il titolo di Campionessa d’Italia, allora con il terzo scudetto di Pesaro. La formazione diretta da Ferretti si presenta come out sider in questo incontro, avendo alcune chance per rendere difficile il cammino alla formazione di Berg. La sfida tra le due registe sarà molto interessante con l’americana che ha la garanzia di una ricezione costante assestata su Puerari, Lucia Bosetti e Cruz, servendo con grande velocità sia le centrali con le quali in questa stagione si trova in modo particolare a proprio agio, sia le schiacciatrici laterali tra le quali spicca la condizione di forma di Pavan. A Villa Cortese manca in questo momento il ritmo di gioco avendo il tecnico Abbondanza concesso un periodo di recupero alle giocatrici maggiormente impegnate tra estate senza sosta, campionato e coppe; l’impegno di Coppa a Baku rimane un obiettivo importante per la formazione cortesina ma la maturità di questa squadra è tale che le distrazioni dovrebbero essere evitate.
10/03/2012
Samuele Papi, il "caro nemico" della Sisley
di Adelio Pistelli
-Subito i numeri: trentanove anni il prossimo 20 maggio, esordio in A1 a diciassette, oltre 350 presenze in nazionale, 579 volte con addosso la maglia della Sisley Treviso, team con il quale ha vinto tutto ciò che c’è da vincere. E domani, quella maglia, la vedrà dall’altra parte della rete e per Samuele Papi non sarà la solita partita ma qualcosa di speciale. E’ già successo, nella gara di andata ma lontano da Treviso/Belluno. Stavolta, per la super sfida Sisley-Copra, Samuele sarà il ‘caro nemico’. A casa sua Nemmeno un anno fa, l’attuale schiacciatore di Piacenza, infatti, chiudeva la sua lunghissima avventura con una squadra che lo aveva visto schiacciare in Veneto dal settembre del 1998: una vita fa. Domani, rieccolo contro il suo recentissimo passato, a due passi da casa, da Treviso dove ha messo su famiglia, dove abita, dove ha costruito gran parte della sua meravigliosa carriera.La scorsa estate una scelta professionale ponderata, ma inevitabilmente difficile: chiuso con la Sisley, società con la quale era in scadenza di contratto, valutare se smettere oppure accettare alcune proposte, tutte concrete e interessanti, per continuare ad andare sottorete.
09/03/2012
L’ultimo sforzo
di Luciano Pedullà
Bocciato il Women V-day senza neanche prenderlo in considerazione, la serie A1 femminile si appresta a vivere una confusa conclusione del campionato attraverso un programma di complicata decifrazione delle gare di quarti, semifinali e finali dei play off. Impegnate Busto e Urbino nelle partite per la conquista della Coppa Cev, gli incontri che prevedono le sfide tra la prima e l’ottava e la terza e la sesta scivoleranno in avanti ed altrettanto potrebbe succedere se, superato il proprio turno, Villa Cortese, impegnata in Champions League, e lo stesso Urbino dovessero sfidarsi con conseguente ulteriore posticipo se le marchigiane dovessero partecipare alle gare di Finale di Coppa Cev. Intanto il campionato ha dato un suo ulteriore verdetto : a lasciare la serie A1 sarà Pavia, dopo l’abbandono dicembrino di Conegliano. Per la seconda stagione consecutiva la formazione lombarda di Gigi Poma perde la massima categoria: era già successo lo scorso anno poi la formazione è stata ripescata, come pure era successo per Piacenza, riammessa per tre volte consecutive in A1. In passato si era già verificato il ripescaggio di squadre retrocesse con Conegliano, Chieri tre anni prima e con Forlì nel 2008. Insomma squadre che lasciano l’A1 e che l’anno dopo vediamo comparire nuovamente nel campionato maggiore: non sarebbe allora più facile sancire il blocco delle retrocessioni e garantire programmazione tecnica, maggiore utilizzo d’italiane (se ne sta parlando per la prossima stagione), minori spese e limitazione degli ingaggi, risanamento economico per quanti cercano di seguire le leggi del mercato promettendo stipendi inadeguati ritrovandosi misteriosamente a metà stagione senza lo sponsor annunciato e dovendosi ricredere sugli impegni presi!
08/03/2012
“Tra campionato e coppe”
di Marco Gaspari
Salve a tutti, dopo un periodo intenso tra campionato e Challenge Cup eccomi qua per riportarvi qualche piccolo frammento della mia esperienza azera. La Coppa Campioni ha lasciato un grosso amaro in bocca alle formazioni locali, ma fortunatamente la mia squadra e quella del Lokomotiv hanno passato con successo i quarti di finale di coppa e in caso di successo reciproco nel prossimo turno ci ritroveremo da avversari in una finale tutta azera. A tal proposito vorrei fare i complimenti a tutta la squadra e a Vercesi per il grande ritorno con cui abbiamo sconfitto per 4 a 0 (3 a 0 più golden set) la squadra russa di Omsk che di recente aveva vinto anche nettamente contro la blasonata Dinamo Kazan e la corazzata della Dinamo Mosca. Dopo la gara di andata in terra russa (-23 gradi la temperatura locale), persa per 3 a 2 abbiamo affrontato un incontro praticamente perfetto sotto il punto di vista mentale e tecnico, privo di sbavature che ha fatto esplodere di gioia i numerosi tifosi della nostra squadra. Questo successo ci permetterà di affrontare la squadra tedesca del Suhl guidata da un allenatore con ottime capacità che farà sicuramente strada – oltre che è un mio carissimo amico- : Felix Kowsloski
08/03/2012
“Oggi abbiamo lasciato una buona impressione"
di Simone Serafini
A cavallo di due giornate, una infrasettimanale e l’anticipo che incombe. Il campionato corre, anzi galoppa verso il traguardo e questa settimana ci sono tapponi da hors categorie, prima della volatona finale di fine marzo. Domenica scorsa si è giocato, mercoledi sera turno di metà settimana, sabato è già un’altra tornata e sembra di stare sulle giostre in questa settimana. Chi ansima e si agita sulle montagne russe, chi più tranquillamente si gode il panorama dalla ruota panoramica, chi urla nel tunnel dell’orrore. Il mercoledi di mezzo ci ha detto che San Giustino è viva e vegeta, Piacenza e Belluno hanno il vento in poppa, Modena e Roma claudicano. Trento ha tolto dal suo vocabolario la parola sconfitta, Macerata e Cuneo si giocheranno il secondo posto fino alla fine. Monza fa prove tecniche di formazione, Latina difendono come invasati, Ravenna è in A2. Da sabato altro giro, altra corsa. Noi di Vibo Valentia venerdi di nuovo sull’aereo ché sabato ci aspetta Verona, e tutte e due possiamo benedire l’anticipo perché quando perdi, mio modesto modo di vedere questo, prima rigiochi meglio è. La troppa attesa può diventare snervante, ma se incanali la “rabbia” (agonistica si intende) dell’animale ferito nel giusto binario hai la possibilità di riprendere la retta marcia prima possibile. Quindi l’anticipo potrebbe non essere uno svantaggio.
06/03/2012
Un Uomo solo al comando*
di Simone Serafini
Non me ne vogliano gli altri. Non me ne vogliano tutti gli altri. Non vuole essere questa la glorificazione di un atleta, non è mia intenzione. Semplicemente, scrivere ciò che ho provato ieri a Trento e che, immagino, hanno provato tutti quelli che hanno avuto la fortuna negli ultimi tempi di assistere, specialmente dal vivo, a una prestazione di Osmany Juantorena (tolto magari i Romani che forse lo ricorderanno sicuramente più per l’irriverente skyball, o “coreana” che dir si voglia, di qualche mese fa). Al termine della contesa ho pensato parecchio se nel passato pallavolistico da me vissuto fin da piccolo spettatore (quindi arrivo a ritroso a metà degli anni ottanta, con il duello Urss – Usa all’apice: un duello che andava al di là della semplice sfida di pallavolo, ma non è il caso di scrivere un trattato storico di volley ora) ci fosse stato un giocatore simile. Con questo impatto. Non la solita ricerca, comune a tanti sport, del paragone che naufraga poco dolcemente sbattendo contro scogli temporali insormontabili (Pelè, Maradona, Messi? Laver, Connors, Federer? Fangio, Lauda, Senna? Coppi, Merckx, Indurain? E via dicendo).
06/03/2012
Berruto e la sua ricetta per creare squadre eccellenti
di Lorenzo Dallari
Una gran bella serata, che di certo non ha tradito le attese. Sentire parlare Mauro Berruto è davvero interessante e costruttivo, grazie all’affascinante viaggio che ha ideato e realizzato per parlare di un tema che nel cuor gli sta: “Costruire squadre: percorsi di eccellenza”. L’occasione l’ha fornita la Confindustria di Piacenza, che ha organizzato un incontro tra gli imprenditori e il ct dell’Italvolley maschile, presenti pure alcuni tifosi della Copra che non l’hanno dimenticato per la sua militanza sulla panchina biancorossa. Mi sono divertito ad ascoltarlo e a porgergli qualche domanda alla fine della sua relazione ricca di concetti, di idee, di immagini e di filmati scelti non banalmente. “Per fare gruppo e gestire un gruppo servono un obiettivo, uno staff e degli atleti: nelle aziende vale l’esatto contrario”. “Se valutate le emozionali universali solo una è davvero positiva: felicità, tristezza, rabbia, paura, sorpresa e disgusto. In più ce n’è una settimana, detta “elevation”: ovvero il credere in qualcosa, la capacità di ispirare e di essere ispirati, il sentirsi parte di un progetto”.
06/03/2012
Che kaos il volley russo!
di Veronica Angeloni
Dopo il caos creato dalla questione-Conegliano ho preso al balzo l'opportunità di questa esperienza estera... Andare via dall'Italia per noi e' sempre difficile, e non per niente siamo etichettati come perenni mammoni per il resto del mondo... Eh eh eh... Skerzi a parte, sono partita con molto entusiasmo, amo scoprire culture nuove, città diverse con un differente stile di vita e soprattutto uno sport che - pur essendo lo stesso - ha comunque qualcosa di differente in Russia rispetto all'Italia. E allora partiamo proprio parlando della pallavolo russa. Be', come tutti sapete i russi sono dei grandi sportivi, hanno grandi fisici e incredibili doti naturali: quello che forse manca un po' è la tecnica.Diciamo se preferite che andrebbero presi dei piccoli accorgimenti... Siccome però non sono un tecnico, evito di dare giudizi in merito. Il gioco e' comunque un pochino più lento rispetto a quello che si evde in Italia, ed è incentrato su palle alte e attacchi fortissimi. Quello che invece va si nota dentro e fuori dai campi, è il sentire urlare sempre e comunque, anche semplicemente per comunicare. Incredibile...
05/03/2012
WWVD (Viva il volley day femminile)
di Luciano Pedullà
Giornata interlocutoria ma non senza importanti risultati quella dello scorso week end, segnata inoltre dalla Finale di Coppa Italia di A2 che ha visto la vittoria bis di Loreto, e terza di Andrea Pistola, prima squadra ad iscrivere per la seconda volta il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. Quest’anno la formazione marchigiana, pur non essendo in testa al campionato in questa momento, appare la più equilibrata e organizzata del lotto e tanto più è meritato il successo ottenuto in Coppa. Squadra di combattenti e discreta esperienza con due ricettrici di sicuro affidamento, Santini e la libero Vallese, con una regista di provato valore come Drozina, Loreto continua a marciare senza troppi proclami ma con regolarità in attesa di riuscire a fare il grande salto che potrebbe portarla a essere la formazione più a sud della Serie A1! Nella partita di finale con Crema ha lottato ed ha sofferto soprattutto all’inizio e alla fine della gara battendo le lombarde grazie al rendimento globale che ha visto al termine tutti gli attaccanti in doppia cifra indice di un’affidabilità degli stessi, oltre che di una distribuzione regolare dell’alzatrice. Adesso la formazione diretta da Pistola dovrà cercare di guadagnarsi a scapito del Giaveno la promozione diretta, oppure disputare una altra Final Four, praticamente con le stesse formazioni di Coppa, che garantirà dopo i play off il secondo accesso in A2. Play off che invece rischiano di essere completamente stravolti nel campionato di A1.
03/03/2012
Qui Kazan: un grande abbraccio a Jack
di Valerio Vermiglio
Ben trovati Eccomi di nuovo qui per un altro flash dalla madre Russia.. intanto prima di cominciare vorrei fare una dedica particolare a chi adesso è di nuovo sui campi a condividere con noi l'amore per questo splendidosport.. Il mio pensiero dal cuore va a Jack Sintini un grande, un ragazzo veramente speciale che ha dimostrato di essere più forte di tutti noi ed ha vinto la sfida più grande. Jack, sei un mito dal profondo del mio cuore.. bentornato. Di fronte a queste realtà tutto il resto viene ridimensionato. Un ringraziamento particolare va anche al direttore Lorenzo Dallari (altra leggenda del nostro sport e non solo) che mi dà modo di unirmi a questa squadra per raccontare le mie esperienze e contagiare, spero sempre positivamente,chiunque ami il volley. Poi, un ringraziamento va ad un amico speciale, Adelio Pistelli, che mi segue e mi aiuta passo passo nel mio cammino, fin da quando ero in fasce pallavolistiche! E grazie per la splendida copertina sul sito che mi ritrae con la maglia a cui sono più affezionato, quella della nazionale e che, al contrario di quello che si scrive e che si dice, non ho mai dimenticato nè rifiutato nemmeno per fare il secondo... Quindi, per favore, un pò di onestà e lo sapete, le bugie hanno le gambe corte e si ritorcono contro prima o poi.Bene, scusate se mi sono lasciato un po andare con le parole, ma sono siciliano, onesto e passionale e poi, tra amici, non potevo non esprimermi e dire ciò che penso.
02/03/2012
Villa da Campioni
di Luciano Pedullà
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29/02/2012
Mosna, le novità sono indispensabili per il futuro del volley italiano
di Lorenzo Dallari
I tempi che cambiano in fretta, l'evolversi negativo della situazione economica e l'obiettiva difficoltà del sistema nel suo insieme in relazione al reperimento delle risorse hanno indotto la recente assemblea delle società di serie A a dar vita a un progetto molto importante rivolto al futuro del nostro campionato maschile. Tanti gli argomenti di attualità da affrontare con Diego Mosna, presidente della Lega maschile."Si tratta di una serie di decisioni quasi inevitabili, considerando il sempre più difficile reperimento delle risorse necessarie per svolgere l'attività: prevediamo tempi duri per il futuro, e pertanto abbiamo cercato di prevenirli".Linee-guida non banali quelle prospettate, con soluzioni di rottura rispetto al passato e anche al presente..."Abbiamo pensato a bloccare 1-2 forse 3 retrocessioni dalla serie A1: questa situazione consentirebbe di garantire un aiuto concreto ad alcune società, che non sarebbero più in difficoltà per le spese determinate dall'obiettivo-salvezza. Non sarebbero più prese per il collo e potrebbero guardare al futuro con maggiore tranquillità".
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