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24/07/2010
Angelo Lorenzetti nella fantastica Hydra Beach con Piacenza nel cuore
di Lanfranco Dallari
Angelo Lorenzetti, allenatore della Copra Piacenza, ha trascorso con la famiglia una settimana di vacanza relax in Grecia nella mitica Hydra Beach, villaggio Valtur meta di vip del mondo dello sport e dello spettacolo. Un autentico paradiso terrestre definito pochi giorni fa da Studio Aperto su Italia 1 quale uno dei villaggi turistici più belli del mondo. Impossibile descrivere a parole la bellezza di questa incantevole oasi di relax, un fantastico mix di classe, elenganza, lusso e semplicità unito ad ogni genere di confort, con un servizio perfetto, attento alle richieste della clientela più esigente, seguito full time dal bravo, attento e onnipresente direttore Monzef.Il mio amico fraterno Silvano Santoni ha creato un eden terreno, lui è sinonimo di successo, chi lo conosce sa di cosa parlo, lo avevo sentito al telefono molto soddisfatto sul risultato della sua nuova creazione; essendo lui un perfezionista per natura ero curioso di constatarlo di persona, mi aveva fatto specie il suo entusiasmo, ora mi è tutto chiaro avendo avuto la fortuna di esserci andato, come volevasi dimostrare tutto ad Hydra Beach è imbarazzantemente perfetto, voto 10 e lode, e sono stato basso altrimenti si esalta. Difficile trovare qualcosa di non superlativo in questo villaggio, sentendo i pareri dei vari ospiti molti sono rimasti esterrefatti ammirando la piscina centrale, dove la prospettiva meticolosamente studiata è tale da far pensare di arrivare a nuotare nel mare (seppur ovviamente con fondali diversi, la piscina ed il mare hanno i medesimi colori), il bordo della piscina è inclinato di pochi millimetri, nuotando non si vede la fine della vasca e l'acqua fuoriesce su splendidi sassi bianchi predisposti col disegno delle onde, difficile descrivere il tutto.
26/06/2010
Il ritorno di Valentina Fiorin
di Lanfranco Dallari
Valentina Fiorin, Fiore per gli amici. Schiacciatrice veneziana in forza al Cannes, dove milita da due stagioni, regina di Francia, nazione nella quale ha vinto tutto. Forte, tenace e carina, sempre molto esigente verso se stessa e verso tutto quello che fa. Chissà che presto non la rivedremo nel nostro campionato italiano dove non le dispiacerebbe ritornare da assoluta protagonista. Analizziamo con la Vale le sue stagioni in terra straniera. Ti sei tolta grandi soddisfazioni in Francia: stagioni che consideri super o che potevano andare ancora meglio visto che non siete riuscite a conquistare la Champions League?"Certo che è mancata la vittoria nella manifestazione europea più prestigiosa ed importante, a Cannes la Coppa di Francia e il campionato devono essere vinte obbligatoriamente, quindi tutti, dalla società ai tifosi, pensano veramente solo alla champion. L'anno scorso purtroppo siamo uscite agli ottavi, io e un'altra giocatrice eravamo infortunate, quest'anno in semifinale abbiamo buttato via 5 match ball".
07/06/2010
Arbitro per un giorno
di Lanfranco Dallari
Ho avuto l’onere e l’onore di poter arbitrare domenica nel bellissimo PalaCosta a Ravenna la finale femminile delle Arbitriadi 2010, in coppia con mio fratello Lorenzo. Abbiamo accettato con gioia il prestigioso invito onorati del fatto che avessero scelto proprio noi a dirigere una finale nazionale. Prima della partita ho provveduto a richiedere tantissime informazioni ad ogni arbitro che mi transitava a meno di 40 cm (diciamo che ne ho stressati diversi, timoroso che mi giocassero qualche brutto scherzetto magari per vendicarsi di eventuali, involontari ma possibili, miei giudizi in telecronaca non proprio esaltanti nei confronti di loro fischiate quantomeno dubbie…). Fin dall’inizio siamo stati messi in guardia: “Attenti che queste giocatrici che dovrete arbitrare sono arbitri, sul rettangolo di gioco sono agguerritissime, si giocano un finale… e quando scendono dal seggiolone ed entrano in campo il loro spirito agonistico si moltiplica, diventano delle belve… e non dimenticate che sono delle donne, pertanto sono ancora più…cattive”. Comunque non fatevi problemi ad estrarre cartellini gialli o rossi qualora riteniate che ce ne sia bisogno”.
29/04/2010
Leo Morsut, il dottore sempre più dotto
di Lanfranco Dallari
Leonardo Morsut è stato un grande giocatore, grandissimo per la precisione, persona dotta e piacevole, che ha fatto una scelta di vita tanto atipica quanto encomiabile, ha abbandonato il volley giocato rinunciando ad una fantastica carriera in serie A e alla maglia azzurra per dedicarsi allo studio e alla ricerca, preferendo la scienza ai contratti faraonici del volley. Leo è l’emblema del bravo ragazzo, molto educato, intelligente, ironico, semplice al tempo stesso, un autentico esempio per tutti, con idee sempre estremamente chiare, determinato a seguire assiduamente il percorso che aveva mentalmente ben chiaro fin da giovanissimo. Musicista fantastico, è sempre proiettato ad aiutare chi è in difficoltà: al matrimonio ha rinunciato ai regali chiedendo agli invitati di fare una donazione ad una associazione ONLUS che aiuta i bambini e le bambine dell'Uganda vittime delle violenze della guerra civile di qualche anno fa ( www.marlawoti.org) E’ prossimo alla seconda laurea, la ricerca scientifica è la sua vita. Descrivici il tuo percorso di studio. “Sono laureato in Biotecnologie mediche, ho fatto il dottorato in Bioscienze, indirizzo Genetica e Biologia Molecolare dello sviluppo dal gennaio 2007 al gennaio 2010 su un progetto di embriologia nel laboratorio del professor Piccolo all'università di Padova. Sono a 3/4 del percorso della laurea triennale in Matematica, conto nel giro di un anno di potermi laureare. Attualmente ho un assegno di ricerca di 2 anni presso il laboratorio dove ho fatto il dottorato”.
25/03/2010
Elisa Togut: ritorno al futuro?
di Lanfranco Dallari
Elisa Togut, una grande, grandissima atleta. L’opposta goriziana che con le sue cannonate nel 2002 ha trascinato a Berlino l’Italia alla conquista della sua prima medaglia d’oro della storia ai Campionati del Mondo. La Toga è un vero indiscusso talento pallavolistico, il 5 marzo 2010 ha dato alla luce il bellissimo Tommaso, ora si dedica a tempo pieno all’impegnativa attività di mamma, ma tutti gli sportivi si augurano di vederla presto nuovamente in campo. Ti manca il volley super Elly? "Mi manca sicuramente la competizione, ma ho fatto una cosa grandissima e sono felice". Tommaso.... figlio di una campionessa del mondo.... sarà costretto a giocare a pallavolo? "L'altezza sembra ci sia visto che è nato di ben 55 cm, poi ha mani e piedi grandi...decidera' lui, qualsiasi sport va bene...".
16/03/2010
"La mia Forlì", intervista a Piero Molducci
di Lanfranco Dallari
Piero Molducci, romagnolo d.o.c., è l'allenatore della Yoga Forlì. Lui è attaccato alla sua terra, l'accento svela inesorabilmente le sue origini e lui orgogliosamente non fa nulla per nasconderlo, anzi lo accentuerebbe ulteriormente se potesse. Ha il grande pregio di dire sempre quello che pensa, dote purtroppo rara. Quest'anno cerca l'impresa di essere profeta in patria, obiettivo in assoluto alquanto difficile... Allora Pierino, la classifica non è esaltante, siete terzultimi, le ultime due formazioni classificate al termine della regular season retrocederanno in serie A2. Come giudichi la tua squadra?"La nostra è una squadra molto giovane, a parte l'eccezione di qualche veterano, pertanto ritengo sia normale che alterniamo prestazioni buone ad altre meno esaltanti, siamo in balia di quello che succede nel corso di ogni singola partita, il rendimento dei miei giocatori è spesso molto, troppo, altalenante". Questo è il tuo quarto anno a Forlì."E penso sia anche l'ultimo. I cicli esistono, pertanto alla fine di questi o cambi l'allenatore oppure cambi i giocatori. Abbiamo vinto il campionato di B1 e quello di A2, e fin lì tutto ok, poi quest'anno abbiamo affrontato il campionato di serie A1 con l'acqua alla gola, con problemi di soldi, con un budget che va a scontrarsi con altre realtà, a dover sempre affrontare problemi di budget finisce che alla lunga ci si stanca".
09/03/2010
Trento-Bari: gemellaggio vincente
di Lanfranco Dallari
Andrea Bari, "Baretto" per gli amici, è indiscutibilmente uno dei liberi più forti d'Italia, e non solo. Si definisce preciso (lo confermano le sue ricezioni....), puntuale e testardo. Con lui l'Itas Diatec Trentino ha trovato un grande libero, ormai inamovibile, una autentica garanzia in ricezione e in difesa. Il gemellaggio è da considerarsi sicuramente vincente. "Il mio inizio con la maglia di Trento risale a 5 anni fa e devo dire che non è stato dei migliori, molto a causa dell'infortunio rimediato alla mano sinistra, mi ero fratturato il metacarpo del terzo dito, un maledetto stop forzato di 2 mesi. La società di Trento, per non accelerare il mio rientro, non potendo avermi a disposizione ha preso un altro libero a gettone (Trimarchi n.d.r.), però alla fine mi sono ripreso il posto da titolare togliendomi tantissime soddisfazioni. Il sacrificio premia sempre" Bari e Trento uguale a convocazione in nazionale.
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