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Avevo deciso di non giocare
Avevo deciso di non giocare
di Fosco Cicola
07/05/2013
Fosco Cicola in bagher
Fosco Cicola in bagher
Avevo deciso di non giocare, ma la passione e l’ amore per questo sport alla fine mi hanno riportato, seppur a campionato in corso, in campo. Ormai ero a Roma ad allenare i miei corsisti di beach volley, quando a metà novembre, mi arriva una telefonata da parte di Vito Primavera DS della Materdomini volley.it.
Dopo i soliti saluti e varie domande arriviamo al dunque e mi chiede se avessi avuto intenzione di intraprendere un percorso con loro, mirato alla crescita dei giovani sulla quale la società puntava molto.
Mi presi qualche giorno per rifletterci su e poi, come già detto, l’ amore e la passione per questo sport hanno fatto il resto.
Ci siamo accordati subito, con l’unico vincolo che io sarei andato ad allenarmi solo dal venerdì, visti i miei impegni precedentemente presi con la scuola di beach volley dove alleno, l’ Urban Beach.
Inizialmente prendere il ritmo non è stato facile anche se poi la prima partita è andata bene visto che abbiamo vinto 3 a 0, ma durante le due settimane che ci separavano dalla sfida importantissima contro Casandrino, team accreditato al salto di categoria, mi sono infortunato, strappo al polpaccio sinistro e quasi un mese e mezzo di stop.
Sinceramente, dentro di me, ho pensato che sarebbe stata dura riprendermi, anche perché non vivendo fisso a Castellana, fare terapia, per me, sarebbe stato difficile. Comunque con la concomitanza delle feste natalizie e grazie alla società sono riuscito a riprendermi e ad essere in campo già dopo 3 partite. Nel frattempo i miei compagni avevano sempre vinto ed eravamo a soli 2 punti dalla vetta.
Da li in poi la nostra è stata una cavalcata verso un obbiettivo che in pochi avevano previsto.
Devo dire, però, che non è stato tutto rose e fiori, nel senso che il gruppo era formato da giocatori “esperti“ e da “ giovani “ di belle speranze, ma senza alcuna esperienza di un campionato di vertice come era quello che stavamo affrontando noi.
Credo a tal proposito che la più grossa abilità, da parte di tutti, sia stata quella di saper creare un gruppo, durante l’ anno, in grado di “ sopportarsi “ cercando di colmare le distanza generazionali che forzatamente esistevano. Alcuni di loro potevano tranquillamente essere miei figli!!!!!
Comunque alla fine siAmo riusciti a raggiungere quell’ obbiettivo che, ora lo posso dire, io e qualcun altro ci eravamo prefissati fin da quando abbiamo accettato questa ennesima sfida della nostra carriera! Quindi, vincere nello stesso palazzetto, dove pochi mesi prima avevamo conquistato la serie massima con l’altra società che a fine anno non ha rispettato i contratti pregressi, ha avuto davvero un ottimo sapore di rivincita, dimostrando, a quanti mi davano per finito, che non è proprio così.
E’ stato molto bello aiutare i giovani a capire cosa significhi giocare a pallavolo e quali debbano essere i sacrifici da affrontare se si vuole vincere. Devo ammettere che inizialmente non è stato semplice, ma poi, come si dice, l’ appetito vien mangiando e allora anche loro si sono incanalati in quello che era il metodo di lavoro comune.
A questo punto credo sia doveroso fare dei ringraziamenti, in primis a colui che ha creato tutto questo ovvero
Michele Miccolis
, creando quella che tutti conoscono come l’Accademia del Volley che sforna e punta i giovani di buone speranze, poi ,sicuramente, a colui che, in un secondo momento, ha organizzato e seguito tutto il lavoro del settore giovanile ovvero
Vincenzo Fanizza
(impegnato proprio in questi giorni con le finali nazionali under 17 e under 15 e a cui va un mio grosso “in bocca al lupo”) ed, infine, credo sia doveroso un plauso per
Vito Primavera
che si è preso la briga (o patata bollente, come meglio credete!) di miscelare “ Vecchi “ e “ Giovani “ componendo un mix esplosivo che alla fine è però risultato vincente!!E un grazie anche a me, perché fare su e giù tutte le settimane e giocare con un solo allenamento sulle gambe è stato provante, ma, farcela così è stato ancora più bello!
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