Avevo staccato da tutto e tutti

di Matteo Piano

31/05/2016

Matteo Piano con la maglia azzurraMatteo Piano con la maglia azzurra
Matteo Piano con la maglia azzurra
Avevo staccato da tutto e tutti. Da ieri sera mi continuano a chiamare e scrivere persone che mi vogliono bene e non capiscono il perché di tutto questo.
Mi stupisce ancora come la bellezza non faccia lo stesso rumore delle chiacchere fine a se stesse. Oggi è l'ultimo giorno della prima metà del 2016, una prima metà che chi ha vissuto e condiviso con me quotidianamente sa quanto sia stata dura, quanto ogni giorno la salita rimaneva e rimane lunga. In tutto questo putiferio, in tutte queste chiacchiere maligne quello che più di tutti ci finisce in mezzo sono io. Sono una persona, non sono solo Matteo Piano il giocatore, sono una persona.
Le uniche verità che ho nel cuore fino ad ora sono che mi sono fatto un culo enorme e devo continuare a farmelo per essere dove sono, con la maglia azzurra. Che ho un sogno che ha cinque cerchi, che tutti gli allenamenti in maglia azzurra con questo putiferio fuori mi spingono a dare il massimo con quella maglia perché sono consapevole che se facessi l'errore di cadere nelle false verità l'unico che veramente ci rimetterebbe tutto sono io. Ad ora non sono MAI stato contattato personalmente da nessuna società, NESSUNA. Nessun allenatore ha mai avuto il bisogno di sedurmi o convincermi ne ora né mai, nè tantomeno dirigenti, presidenti e chi più ne ha ne metta. Mi spiace che una cosa che per me è diventata bellissima e che mi riempia così tanto come la nazionale, oltre ai club in cui ho avuto l'onore di giocare, sia stata messa in cattiva luce. Mi dispiace che noi giocatori durante un'estate così importante non siamo tutelati e veniamo spiattellati con squallore in ogni minimo casino.
Io so che questa è la verità perché l'unico che nel bene e nel male sta vivendo tutto questo sono io.
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