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Baku, la città dai due volti
Baku, la città dai due volti
di Marco Gaspari
18/02/2012
Marco Gaspari con Bown ai tempi di Jesi
Marco Gaspari con Bown ai tempi di Jesi
Ho aspettato di conoscere
un
po’ meglio questa nuova realtà, le sue tradizioni, la sua quotidianità prima di scriverne qualcosa. Mentre mio padre
Luciano
(ex arbitro internazionale, ndr) mi aggiornava costantemente con foto e video della mia cara
Ancona
. innevata come mai, a oltre 4000 km di distanza la mia nuova città veniva sommersa da
un
clima rigido e polare. Ghiaccio ov
un
que,
un
vento gelido
che
entrava in ogni dove e temperature all’interno di case e palazzetti ai limiti dell’accettabile.
Questa è
Baku
. S
che
rzando con alc
un
e atlete l’ho definita
un
a città mix tra le lussuose strutture di
Dubai
e le vecchie periferie dei paesi dell’ex
Un
ione Sovietica.
Traffico meritevole di Oscar, luce acqua e gas come incognita (tanto per dire an
che
oggi ho dovuto affrontare i 303 scalini
che
mi separano dall’ingresso del palazzo fino alla porta di casa mia), ma di sicuro tanta disponibilità della gente locale e tanta voglia di crescere come sport e come cultura. Gli investimenti economici finora effettuati dalle varie squadre locali (il campionato azero è composto da 7 squadre delle quali 2 sono i “team B” di
Azerail e Lokomotiv
) stanno producendo gli effetti sperati. In questo momento Azerail (squadra di
Anzanello, Bown, Elisangela…
) e Rabita (
Osmokrovic, Mammadova, Krsmanovic…
) sono in lizza per accedere alla final four di Champions
che
nella seconda metà di marzo avranno luogo proprio nella capitale azera.
Lokomotiv e Baki
(la mia squadra) sono nei quarti di finale di Challenge Cup. L’
un
ica
che
è uscita anzitempo è l’
Igtsadchi,
ma in questo caso l’avversario era
Busto Arsizio
. Mi sento di aggi
un
gere bene così…
Il campionato invece ha
un
a storia completamente a sé: la programmazione non è molto “lineare”, diciamo approssimativa e non si sa con esattezza la data e l’ora del prossimo incontro. Di sicuro tutta la struttura azera è volta a creare
un
a propria immagine verso l’Europa e non solo, mettendo in secondo piano il campionato locale.
Un
piccolo esempio ve lo riporto subito: arrivato qua ormai oltre due settimane fa chiesi a
Angelo Vercesi
la struttura dei play-off an
che
e soprattutto per fini organizzativi di video e sedute di allenamento. Inizialmente la griglia sarebbe dovuta essere a 4 squadre con
un
classico play-off scudetto.
Di recente la struttura è stata cambiata in
un
play-off a 5!!! Non riesco ancora bene ad immaginare lo svolgimento ma in qual
che
modo si farà!
Questa è Baku.
Un
mondo tutto nuovo da scoprire, ma ricco di fascino.
Un
a città molto bella da vivere, ma con alc
un
e problemati
che
. Ma in quale posto non si hanno?
Conegliano
aveva
un
’ottima struttura,
un
meraviglioso pubblico e (a mio avviso ma sono di parte)
un
a squadra
che
avrebbe dato filo da torcere a tutti fino alla fine dell’anno. Nonostante questo mi trovo seduto di fronte ad alc
un
i grattacieli a guardare il Mar Caspio!
Vorrei concludere facendo i miei più grossi complimenti alle due squadre
che
ieri sera (16-02) hanno dato
grande
spettacolo nella finale di
Supercoppa Italiana.
E fare i miei complimenti ad
un
mio corregionale,
Davide Mazzanti,
con cui ho condiviso tanto nella mia breve carriera pallavolistica,
che
da due anni è seduto sulla panchina di
Bergamo
portando a casa due trofei
che
dire importanti è ben poco. Complimenti Davide.
Un
saluto a tutti quanti e növbəti (alla prossima)!
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