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Baranowicz e la Lube: "Sarà una bella storia"
Baranowicz e la Lube: "Sarà una bella storia"
di Adelio Pistelli
05/08/2013
Michele Baranowicz
Michele Baranowicz
Presentandosi ufficialmente alla sua nuova platea
Michele Baranowicz
, forse, aveva messo in conto di ritornare indietro di qualche settimana e ripercorrere particolari momenti di un’estate (azzurra) calda, non solo a livello metereologico. Oggi 5 agosto, giorno del suo ventiquattresimo compleanno, invece finirà nella memoria storica del nuovo palleggiatore di Macerata solo per un gran bel giorno di festa e di speranza. Prima volta con la maglia Lube addosso, prima volta in un ambiente che lo ha fortemente inseguito e voluto.“
E sono felice per come sia finita
– afferma Baranowicz -.
Sono in una squadra molto forte, dove proveremo a vincere dovunque contro chiunque ma, se posso dirlo, tutto ciò è solo splendido contorno. Sono arrivato, soprattutto, in una società tra le più preparate e che ringrazio per come mi è stata vicina nelle ultime vicende azzurre. Farò parte di un contesto tecnico dei migliori e tutto ciò è garanzia assoluta in prospettiva. Il miglior seguito, se posso dire, dopo una stagione importante e positiva come è stata quella di Modena, un’annata passata seguendo Lorenzetti, un allenatore straordinario. Adesso lavorerò con un altro tecnico molto preparato e vincente come è coach Giuliani, vincente e preparato anche nelle gestioni del gruppo. Un punto in più per cominciare con il piede giusto la mia nuova stagione”.
Quella del suo definitivo salto di qualità?
“Lo spero ma sicuramente sarà una stagione comunque preziosa e utile proprio per le ragioni tecniche e ambientali a cui facevo riferimento. La pressione di arrivare in una grande squadra? Neanche un po’. Anzi, stimoli maggiori per fare bene e spero intanto di diventare più bravo di papà”. Si chiama Wojtek che, a metà degli anni ottanta (dal 1984 al 1986) è stato palleggiatore a Mondovì, la città dove Michele è nato, dove ha conosciuto la prima acerba pallavolo, per poi crescere nelle giovanili di Cuneo con prime presenze in A1. Due successivi campionati a Crema ( in A2) quindi l’annata in Polonia, il Paese di papà Wojtek. “Avevo diciannove anni. Giocare a Resovia è’ stata un’annata molto interessante, la prima grande occasione della mia carriera. Mi ha aiutato tanto”.
E dopo la positiva stagione a Modena, ecco la svolta professionale più ambita: avrà le chiavi del gioco di Macerata. Città dove oggi è arrivato con la sua compagna Tatiana, lombarda di Crema e che il prossimo 30 maggio diventerà la signora Baranowicz. “
Sì, è tutto deciso e sarà molto bello. Lo so già”.
Brillante e creativo (“buonissime mani e gtra i migliori a gestire un pallone in una zona tra i tre e sei metri, afferma proprio Giuliani), Michele fuori da un palasport cerca sempre qualcosa da fare e, si definisce “
un po’ giocarellone soprattutto quando sono con gli amici”
. Ma lo è sicuramente anche quando gioca con Rufus (di 3anni) e Milù (di 2), due splendidi cagnolini. <
Una delle mie grandi passioni>”.
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