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Barbolini-Piccinini, a chi giova questa querelle?
Barbolini-Piccinini, a chi giova questa querelle?
04/10/2012
Francesca Piccinini e Massimo Barbolini
Francesca Piccinini e Massimo Barbolini
Premessa: credo che il lavoro più difficile al mondo sia gestire una squadra femminile, di qualsiasi sport si tratti. Convinzione mia, sia chiaro. E per questo comprendo perchè questa settimana sia stata caratterizzata dal caso
Piccinini-Barbolini-Nazionale femminile
.
CUI PRODEST?
Ho letto l'intervista di
Francesca Piccinini
rilasciata alla
Stampa
, poi la replica di
Massimo Barbolini
sul
Corriere dello Sport
, quindi il non-desiderio di parlare di gran parte delle giocatrici sulla
Gazzetta dello Sport
, infine la lettera aperta di
Leo Lo Bianco.
Il commento? Un bel casino non c'è che dire. La Picci, giocatrice-simbolo del volley rosa da tanti anni, in estrema sintesi ha attribuito il deludente risultato olimpico a una gestione del gruppo tutt'altro che ottimale: l'ha fatto due mesi dopo la
Rassegna a Cinque Cerchi
, rendendo pubblico il suo pensiero.
Antonella Del Core
ha detto di non essere daccordo con questo comportamento, che i problemi si devono tenere e possibilmente risolvere dentro lo spogliatoio, il ct ha manifestato pubblicamente la sua risaputa limpidezza nel gestire persone e situazioni, la capitana azzurra ha preso le difese del suo allenatore. Insomma, dopo tanto clamore non si è risolto nulla, nè di certo si risolverà. I rapporti tra Barbolini e la Piccinini erano peggiorati soprattutto dopo la rinuncia della schiaccatrice toscana alla trasferta giapponese di
Coppa del Mondo
per problemi fisici: nonostante qualche problemino conseguente a questo, Francesca era stata di nuovo inserita nel gruppo che poi è andato a
Londra.
Per scelta del ct, e non di altri come invece era stato detto e scritto. Poi le cose sono andate come tutti sappiamo, l'Italia del volley ha trovato la sua
Corea
e le azzurre ancora una volta hanno visto infrangere i propri sogni ai quarti di finale. Il giorno dopo l'eliminazione un amico ha sentito la Picci urlare al telefono nel gigantesco centro commerciale vicino all'
Olimpic Park
, e le sue parole non erano certo di soddisfazione. Ecco, io credo che se avesse dovuto dire qualcosa pubblicamente, quello sarebbe stato il momento, non dopo due mesi. Poi sono troppo vecchio per non conoscere il significato della parola
rispetto
, e pertanto non obietto nulla sulla tempistica scelta. Non so se premeditata, ma nei fatti concreta. Conosco la Picci dalla prima volta che si è affacciata sul palcoscenico del grande volley diversi campionati fa e ne ammiro la franchezza, così come conosco Massimo da quando era giovanissimo assistente di
Velasco
a Modena e ne ho sempre riconosciuto straordinarie capacità gestionali. Possono solo dire che mi spiace molto si sia verificata questa situazione, che ha fatto parlare di pallavolo per motivi non tecnici nè tattici, in un momento in cui Barbolini è tutt'altro che certo di restare sulla panchina della nazionale italiana. Peccato, davvero. Io, per mia attitudine comportamentale, mi sarei chiuso in una stanza e mi sarei chiarito, anche con spreco di decibel...
MAGRI E LA LOMBARDIA.
Nuovo capitolo prendendo spunto dai quotidiani. Sulla
Prealpina
ho letto l'articolo in cui viene ipotizzato l'accordo tra il presidente federale
Carlo Magri
e il
Comitato Regionale Lombardo
(che domenica mattina festeggia al
Centro Pavesi
le sue società) in merito alle prossime elezioni, previste per il 9 dicembre a
Bellaria
. Sarebbe infatti già stata concordata una staffetta con
Bruno Cattaneo
, attuale consigliere federale, dopo il
Mondiale femminile del 2014
. Questa è la "
conditio sine qua non
" affinchè questa regione, molto importante in quanto a mole di voti, favorisca la riconferma - peraltro pressochè certa - di Magri a numero uno della Federazione.
IL VELASCO-PENSIERO.
Dopo aver parlato con
Adelio Pistelli
per
dallarivolley.com
,
Julio Velasco
si è confessato al
Corriere della Sera
. Argomenti la sua avventura in Iran ("
Un'esperienza culturalmente straordinaria in un Paese che ha la necessità di imparare e che vanta un bacino enorme di giovani
"), il calcio (
"Bisogna arrivare a tre livelli: giocatori che valgono e che sono da inseguire; quelli bravi o epserti, da trattare fino a un certo punto; giovani da lanciare e che costano poco
"), Federica Pellegrini ("
Mi piacerebbe allenarla
"), l'Olimpiade ("
I Giochi insegnano un valore: un campione perde solo perchè un altro è stato più bravo
"), il volley ("
Dispiace per le ragazze: avrebbero potuto fare di più. Invece la bella medaglia dei maschi ha smentito una tendenza al catasfrofismo e ha provato che, a fianco di qualche veterano, non mancano i giovani di valore
"). Mai banale, sempre molto molto interessante nelle sue disamine.
GIORNALI IN CRISI
.
A proposito dei
quotidiani,
il decimo rapporto della camunicazione del
Censis
certifica purtroppo il continuo calo di lettori tra gli italiani: 67% cinque anni fa, 45,5% oggi, con un calo del 2,3% nell'ultimo anno. Molto molto bene la
tv
, che fa quasi l'en plain con il 98,3% (aumento dello 0,9% rispetto a 12 mesi fa), bene anche la
radio
con l'83,9 di ascoltatori tra la popolazione (+3,7% in un anno) e in crescita pure
internet
, con un segno positivo del 2,1% nei contatti in più. Fotografia perfetta con l'ausilio dei numeri di quelle che sono le impressioni comuni. Senza dimenticare i social, con
Facebook
in posizione dominante, dal 49% al 66,6%. Io sono felice di essere in tv e in rete...
COMPLIMENTI SINCERI.
Vanno a
Elisa Magnani
, neolaureata in medicina con 110 e lode conciliando lo studio con l'attività pallavolistica: 4 anni in B1 alla
Crovegli Reggio Emilia
, uno in A2 alla
Lju-Jo Carpi
, l'ultimo a
Montale
in B2. Davvero bravissima, a conferma che con volontà e intelligenza nessun traguardo è precluso. Sono molto contento per lei e per papà
Antonio
, ex bravissimo giocatore, mio splendido compagno di squadra nelle stagioni vissute tanti tanti anni fa a
Reggio Emilia
in serie B.
BRAVO VALERIO.
Ennesimo trionfo per
Valerio Vermiglio
, vincitore a
San Pietroburgo
della
Superocoppa di Russia
: il suo
Zenit Kazan
ha battuto il
Lokomotiv Novosibirsk
per 3-2, 15-10 al tie break, dopo essersi trovato sotto 2-0. E' stata anche la ghiotta occasione per festeggiare l'
oro di Londra
, visto che in campo c'erano sei dei giocatori che hanno vinto l'Olimpiade, oltre al tecnico
Vladimir Alekno
. Complimenti a Valerio, che a breve riprenderà a scrivere per
dallarivolley.com
. Sono ovviamente molto contento del contributo dei protagonisti: avete già letto di
Camillo Placì
, da poco a fianco di
Luciano Pedullà
. E a breve arriveranno tante altre novità, preparatevi...
Buona pallavolo a tutti!
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