Barbolini sul tetto del mondo

di Luciano Pedullà

24/10/2016

Massimo BarboliniMassimo Barbolini
Massimo Barbolini
Massimo Barbolini è tornato ad essere il numero 1. In due anni ha portato a casa il Titolo di Campione d’Europa, Mondiale per Club e una Supercoppa Italiana, dopo l’oblio seguente all’insuccesso della Nazionale Italiana alle Olimpiadi di Londra. Eppure Massimo i suoi risultati in azzurro li aveva sempre portati a casa risultando l’allenatore Italiano più vincente con la squadra Nazionale femminile. Ma questo non basta mai agli allenatori per poter lavorare con serenità e programmazione, e spesso possono bastare pochi cali di rendimento per mettere in dubbio una carriera. Alcune critiche piovute sull’allenatore modenese, nella strada della XXX Olimpiade, potevano dare una svolta negativa alla sua carriera, dimenticando che possono essere messe in dubbio le scelte, non la professionalità e la capacità di un tecnico capace. La famiglia degli allenatori italiani di pallavolo, nel Mondiale Femminile per Club svoltosi nelle Filippine, ha dimostrato di essere ancora la migliore scuola terminando sui tre gradini più alti del podio Internazionale. Ai piedi della formazione turca dell’Eczacibasi (Boskovic MVP) si è classificato il Casalmaggiore di Gianni Caprara, altro tecnico vincente, arrivato da Campione in carica che, dopo un inizio difficile nella manifestazione di Manila, ha portato splendidamente la formazione Italiana a un passo da un altro grandissimo trionfo. La finale del Torneo Mondiale è stata giocata magistralmente dalla squadra del Presidente Boselli Botturi che in pochi anni è passata dall’anonimato della serie B a vincere Campionato e Supercoppa Italiana, Europeo per Club e l’argento Mondiale. Sul gradino più basso è arrivato Giovanni Guidetti (tre allenatori Emiliani!) che non è riuscito a assemblare velocemente la sua squadra, ma che sicuramente avrà occasione di dimostrare il valore del suo sestetto nel Campionato Turco e Europeo. La categoria può contare su ottimi rappresentanti in tutta Europa: dalle vittorie in Francia, di Bregoli e adesso anche di Parisi, con Carli in Germania, Negro in Romania, Beltrami in Slovenia, Luca Chiappini in Finlandia e naturalmente Abbondanza in Turchia, tanto per citarne alcuni, si parla sempre Italiano, e in tutti questi tornei lo si fa da protagonisti. Sfortunatamente tutto questo sembra sempre non bastare e, a tutti i livelli, l’allenatore è comunque messo in dubbio ai primi balbettii della squadra, non permettendo la costruzione di un sestetto, di un gioco e peggio ancora di un programma. Cosa ancora più importante quando parliamo di Nazionale Italiana dove ci troviamo al centro di una strana diatriba sul futuro allenatore che potrebbe guidare le azzurre, arrivando anche a citare candidature di tecnici stranieri che, chissà perché, dovrebbero rappresentare meglio il ruolo di Direttore Tecnico, piuttosto che la gente di casa nostra. Ma non dimentichiamo in tutto questo anche le giocatrici che dimostrano gara dopo gara che il movimento nazionale può ancora contare su splendidi protagonisti, così come ha potuto fare Casalmaggiore nelle gare Mondiali con un terzetto di schiacciatrici come Lucia Bosetti, Guerra e Tirozzi che, nonostante l’altezza hanno lottato con grande onore al pari delle strapagate giocatrici delle formazioni Turche e Svizzere, dimostrando che l’Italia non ha bisogno di aprire una nuova era, poiché possiede ancora tante grandi atlete che possono rapidamente riportare la nostra Nazionale nelle posizioni che più le compete: guida Europea. Ne guadagna il Campionato Italiano che potrà proporre nuove interessanti sfide nel corso della stagione. Nella seconda giornata rimangono davanti solo tre formazioni a punteggio pieno: Novara e Modena, illibate nei set subiti, e Bergamo con una grande Skowronska che prende per mano la squadra nella difficile trasferta di Scandicci vincendo per 3 a 1. La formazione toscana deve trovare ancora l’equilibrio di una formazione completamente ri-assemblata dopo la stagione scorsa, inserendo nel suo contesto molte giocatrici importanti ma che devono ancora trovare la giusta dimestichezza con il modulo della squadra. Problema che, in questo momento, ha anche Conegliano non ancora in possessodel bandolo della matassa del proprio gioco, facendo fatica a inserire Tomsia, top scorer della scorsa stagione, che evidentemente non ha ancora confidenza con la connazionale Skorupa. Le campionesse d’Italia lasciano un altro punto a Firenze che, con Busto vincente a Bolzano, abbandona la casella zero in classifica, lasciando le stesse altoatesine e Montichiari ad occupare questa scomoda posizione. Ma il responso di questa domenica dimostra che la pallavolo italiana è viva e pronta per tutte le battaglie future.
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