Bebeto, tra volley, ricordi, Mondiale e Olimpiadi

di Lorenzo Dallari

04/04/2013

Lorenzo Dallari e Roberto de Freitas,per tutti Bebeto, a Sky SportLorenzo Dallari e Roberto de Freitas,per tutti Bebeto, a Sky Sport
Lorenzo Dallari e Roberto de Freitas,per tutti Bebeto, a Sky Sport
Lo ritrovo in grandissima forma, pimpante, simpatico come sempre: Paulo Roberto De Freitas, per tutti noi del volley semplicemente Bebeto, conquista tutti quando arriva a Sky e anche quando entra in diretta nello studio di Sky Sport 24. Davvero particolare il suo intervento in diretta durato una quindicina di minuti, durante i quali abbiamo parlato un po' di tutto. Non solo di volley. "L'Italia è la mia seconda casa e qui ho tantissimi amici, vengo sempre volentieri. Qui c'è stata per anni la pallavolo più bella del mondo, il campionato più organizzato, la Nba del volley, un esempio per tutti: poi a livello internazionale ce l'hanno fatto a demolirla. Un vero peccato". Bebo è un fiume in piena, ed esprime concetti importanti con il sorriso sulle labbra. "Il Brasile è atteso da tre anni incredibili: quest'anno la Confederation Cup di calcio e soprattutto l'incontro mondiale dei giovani con Papa Francesco, un uomo straordinario che ha conquistato tutti anche da noi. Poi nel 2014 ci sarà il Mondiale di calcio, con una voglia incredibile di vincere in casa: il nostro Paese diventerà un gigantesco sambodromo e la voglia di divertimento sarà contagiosa. Nel 2016 sarà poi il momento dell'Olimpiade a Rio de Janeiro, la mia città che sta vivendo un'autentica rivoluzione strutturale: ci sono a disposizione ben 60 miliardi di dollari, una cifra enorme, e le premesse sono quelle di vivere un evento a dir poco meraviglioso. Ci saranno nuove infrastrutture, impianti costruiti ex novo oppure ristrutturati come ad esempio il Maracana, pronto a breve. L'evento che si preannucia più spettacolare? Il torneo di beach volley, che andrà in scena a Copacabana: brutto, vero?". Come già è successo a Londra, anche a Rio potrebbe essere il beach volley l'evento più bello tra quelli a Cinque Cerchi. E Bebeto spera che ad allenare la nazionale verdeoro sia suo figlio Ricardo, che personalmente conosco da quando era bambino. Sarebbe un sogno che si realizza per lui, per tanti alla guida della Seleçao: argento olimpico a Los Angeles nel 1984 dietro agli Stati Uniti dopo aver battuto in semifinale l'Italia, sconfitta in semifinale a Seul sempre con gli Usa, semifinalista al Mondiale di Rio del 1990 contro l'Italia in quella che secondo me resta la partita più bella degli azzurri, vincitori per 15-13 al tie break davanti a 25.000 tifosi scatenati. "Quella era una squadra fantastica e giovanissima, che due anni dopo a Barcellona ha vinto l'oro". Con dedica di tutti i giocatori e di Zé Roberto proprio a Bebeto, indiscusso maestro del volley brasiliano e di quel gruppo. Poi l'arrivo in Italia, per vincere due scudetti incredibili con la Maxicono Parma, giocando una pallavolo fantastiosa e nel contempo concreta, ancora moderna e da studiare. "Una fase per me indimenticabile, due stagioni strepitose vissute con ragazzi super: il secondo scudetto resta il mio capolavoro, con Giretto e Corsano alternati in campo e Bracci e Carlao ad attaccare per primi in assoluto la pipe". Poi la nazionale, nel 1997 e nel 1998. "Con una vittoria nella World League giocata a Mosca e l'oro incredibile al Mondiale di Tokyo, con un gruppo di ragazzi che porto ancora nel cuore. Anche perchè la finale vinta con la Jugoslavia è l'ultima della mia vita di pallavolista". Incredibile ma vero... Poi, tornato in Brasile, il ruolo di general manager all'Atletico Minerio e quello di presidente al Botafogo, rivestito fino al 2009. "Ero stato eletto, non avevo comprato il club..." ci tiene a sottolineare. Bebo è un fiume in piena, e potremmo chiacchierare per ore, come tante volte abbiamo fatto in passato. Un'ultima considerazione:l'ultimo punto del Mondiale giapponese l'ha messo a segno Samuele Papi, oggi ancora protagonista del nostro campionato alla soglia dei 40 anni. "Samu è davvero un fenomeno e mi fa piacere giochi ancora, e bene. Seguo sempre il vostro campionato, e ho visto la sfida di play off tra Modena e Cuneo: buon livello, belle partite, anche se quella dei miei tempi italiani era un'altra pallavolo. Adesso ci sono le semifinali e la lotta per lo scudetto è davvero molto aperta, anche se Trento può contare su due laterali eccezionali. E alla fine che attacca bene da zona 4 fa sempre la differenza". Grazie Bebo, spero di poterti riabbracciare presto. 
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