Benvenuta Presidente!

di Luciano Pedullà

21/04/2013

Enrico Marchioni e Suor Giovanna SaporitiEnrico Marchioni e Suor Giovanna Saporiti
Enrico Marchioni e Suor Giovanna Saporiti
La favola di Suor Giovanna Saporiti, presidente dell’Agil, non è mai finita e sabato con il ritorno in A1 della sua squadra ha messo un altro importante capitolo in una storia d’impegno e passione. Novara è tornata in serie A1 e l’ha fatto nel modo più bello. Agonisticamente: perché è servita la partita conclusiva nel derby con Ornavasso, faticata fino al pallone terminale, dell’ultimo set disponibile per la promozione diretta, attraverso le notizie che già davano vittorioso per tre a zero Casalmaggiore, che ha poi finito la stagione a pari merito nella classifica definitiva, ma che non ha maturato la promozione diretta per il numero di vittorie minore rispetto a quella di Novara. Programmaticamente: perché Novara, dopo la malaugurata fusione dell’anno scorso con Villa Cortese, ha voluto riprendere la sua avventura dall’A2, guadagnandosi sul campo quella platea che per tanti anni l’aveva vista padrona di molte battaglie nella massima serie; Suor Giovanna dirà che le ultime stagioni non appartengono alla sua storia, ma sicuramente lo sono per la pallavolo novarese! In questi dieci anni in cui la pallavolo di vertice aveva cercato di fare a meno del gruppo di Trecate, l’Agil ristrutturava il suo settore, nel giovanile con l’arrivo di Paolo Cerutti uno dei tecnici italiani più vincenti nella pallavolo di base, poi con quello di Stefano Colombo allenatore che ha saputo coniugare, e lo ha dimostrato anche quest’anno, gruppi di atlete giovani con le più esperte. Sportivamente: perché Novara è rimasta in testa al campionato dalla prima giornata del torneo, vincendo ventidue partite, delle quali cinque per tre a due, e perdendone solo quattro nonostante abbia dovuto disputare tante gare con la formazione incompleta e sul finire senza l’apporto di De Carne, protagonista della promozione già dieci anni fa ed ore tornata alla ribalta dopo un anno di inattività. Con lei determinante in campo Valeria Rosso, prodotto del vivaio provinciale a Romagnano, giocatrice che ha fatto della tecnica la sua fortuna, attraverso il passaggio in campo in tutti i ruoli, e diventata negli ultimi due campionati la schiacciatrice di riferimento delle squadre in cui ha giocato. In palleggio Mina Kim figlia d’arte, ha retto bene le pressioni di una squadra costruita per vincere il campionato e le cui sorti passavano dalle sue mani. Campanilisticamente: perché questa squadra è un inno alla Novaresità, grazie al ritorno di Enrico Marchioni, d.g. a Montichiari e Monza e artefice del gruppo vincente, a quello nello staff di Alessandro Orlando come preparatore atletico di provata esperienza e di Daniele Adami assistente allenatore. Allo stesso modo gli sponsor, tutti rappresentanti dell’attività locale, che si sono impegnati insieme all’Amministrazione Comunale e al Comitato Provinciale Pallavolo per rilanciare quella pallavolo che nessuno voleva che sparisse dalla propria città, e le oltre tremila presenze di spettatori sulle tribune nell’ultima gara casalinga lo hanno dimostrato. Novara è nuovamente una realtà della serie A1: benvenuta Presidente! L’hanno prossimo se la vedrà con la truppa che riuscirà a sopravvivere ad una stagione seguita doverosamente dai media più per i problemi economici che per le avventure sportive che coinvolgono ancora l’ambiente anche in un momento in cui sarebbe più opportuno e bello parlare dei Play Off, che hanno eliminato anche Pesaro e Giaveno dalla possibilità di giocarsi lo scudetto, e che hanno visto Conegliano e Chieri ribaltare meritatamente la situazione della gara di andata. Martedì ne rimarranno solo quattro: le protagoniste della stagione 2012 - 2013.
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