Bergamo dominatrice in Europa, play off nel caos

07/04/2010

L'MVP Francesca Piccinini conquista la Champions League 2010L'MVP Francesca Piccinini conquista la Champions League 2010
L'MVP Francesca Piccinini conquista la Champions League 2010
Note positive e negative del week end pasquale. Limitandoci ovviamente a stare sotto rete. Ce se sono anche troppe...

BERGAMO REGINA D’EUROPA. Iniziamo rendendo il doveroso omaggio a trionfo della Foppapedretti a Cannes in Champions League: un grandissimo risultato per la volitiva e talentuosa squadra di Lorenzo Micelli, ripresasi da un avvio tutt'altro che semplice (l'emblema è Francesca Piccinini, a lungo in ombra, mvp in Costa Azzurra), il secondo consecutivo dopo quello di Perugia dello scorso anno, il settimo per la società del presidente Luciano Bonetti, il quattordicesimo per la pallavolo italiana in questa prestigiosa manifestazione, il secondo a livello continentale dopo il successo della Yamamay Busto Arsizio in Coppa Cev. Un momento esaltante per tutto il movimento, che però ha disimparato cosa significa la capitalizzazione delle vittorie altisonanti. Bergamo (che venerdì in tarda mattinata sarà ospite di Sky Sport 24) resta comunque un modello per tutti, di serietà, di programmazione, di gestione. Complimenti sinceri.

PLAY OFF TRISTI. Nel campionato femminile è scoppiato un bel caos conseguentemente alla sentenza del giudice federale che ha chiesto una pesante penalizzazione per Perugia in merito a presunte irregolarità amministrative. Al di là di ogni considerazione logica e lecita, le domande che sorgono spontanee sono almeno 5: 1 - il caso non poteva essere affrontato in tempi differenti, evitando così di mettere a repentaglio il momento-clou della stagione? 2 - Chi controlla cosa? 3 - Come reagiranno adesso le società che sono retrocesse in A2, semmai pagando con regolarità tutti quanti? 4 – Quando scatteranno i play off scudetto, il cui inizio sarebbe previsto sabato pomeriggio con la sfida tra Pavia e Busto Arsizio (in diretta su Sky Sport dalle 16.45?) 5 – Scorrendo il ricettario, non mi pare di leggere da nessuna parte che qualche dottore abbia mai ordinato a chicchessia di fare attività pallavolistica senza possedere necessarie risorse economiche (estendendo l'osservazione anche al volley maschile, ovviamente...). Il tutto in attesa che si faccia chiarezza in fretta e si prendano – se serviranno – gli opportuni provvedimenti. Da tempo si chiacchiera molto nell’ambiente di questa situazione, molti sapevano e molti fingevano di non sapere, e come spesso accade i “si dice” hanno quasi sempre un fondamento di verità. Non chiedetemi perché, ma è così… Può bastare? No. E allora aggiungiamoci un altro carico da 90: pure Aprilia, matematicamente promossa in A1, pare non essere in regola con i pagamenti. Con tutto quello che ne consegue... Povera pallavolo. In tutti i sensi.

PLAY OFF A MACCHIA DI LEOPARDO. Complici le varie finali delle Coppe Europee, lo sprint che porta al V Day maschile del 9 maggio va avanti a micro-allunghi. L’unica ad avere chiuso la serie dei quarti di finale è Trento, che ha eliminato in tre partite Verona (e che nel prossimo fine settimana difenderà la Champions League a Lodz in Polonia con molte possibilità di confermarsi campione dopo i successi di Cuneo in Coppa Cev e di Perugia in Challenge Cup). Cuneo conduce 2-0 nei confronti di Piacenza, Macerata e Treviso sono avanti 2-1 rispettivamente nei confronti di Modena e di Monza. E’ una stagione un po’ strana, sacrificata sull’altare della nazionale che dovrà preparare al meglio il Mondiale in Italia (la cui prevendita procede a gonfie vele) passando dalla qualificazione per il prossimo Europeo e dalla World League. Intanto scattano anche i play off promozione, che promettono un’incredbile bagarre per assegnare l’unico posto disponibile: il campionato di A2 ha intanto emesso un doppio verdetto, con la retrocessione in B1 di Massa e di Gioia del Colle. E il presidente pugliese Angelo Antresini ha scritto una lettera aperta nella quale ha detto che non sa quale potrà essere il futuro della squadra non potendo contare su alcun sostegno in città. Un forte grido d’allarme per il futuro. Non credo sarà l’unico di un’estate che si preannuncia purtroppo tribolata.

CIAO MAURIZIO. In questo terribile 2010 continua ad allungarsi in maniera preoccupante il numero degli amici che ci lasciano. Alla vigilia di Pasqua ha chiuso la sua vita terrena Maurizo Mosca, popolare personaggio della tv dal glorioso passato alla Gazzetta dello Sport. Un amico con il quale ho avuto il piacere di lavorare qualche anno sul finire degli Anni 80 all’allora Telecapodistria: vulcanico, imprevedibile, istrionico, divertente. Per certi verso unico. A lui mi legano anche due episodi pallavolistici. Il primo risale all'ottobre 1989: al ritorno dalla trasferta a Stoccolma, dove la nazionale di Julio Velasco aveva conquistato il primo oro della propria fantastica epopea, mi ha accolto in redazione scatenando un fragoroso applauso collettivo. Era un omaggio non tanto a me, quanto allo sport che rappresentavo, diventato grande proprio in Svezia. Il secondo risale invece al gennaio 1990: avevo convinto Ettore Rognoni, attuale direttore di Mediaset Sport, a dar vita al primo magazine dedicato al nostro meraviglioso sport (erano purtroppo altri tempi...). C’era da scegliere il nome. Qualche idea, poi salta fuori proprio Maurizio: “Ma il tuo è davvero un grande sport, bello, frizzante, accattivante. In sintesi super. Ecco, perché non chiami Supervolley la tua nuova trasmissione?”. Detto, fatto. Quel giorno la pallavolo ha svoltato in tv, grazie poi al prezioso contributo di Andrea Zorzi e Andrea Lucchetta, protagonisti di servizi mai banali. Poi è nata una rivista con questo nome, ancora viva. Questo non lo sapeva nessuno, se non io e Rognoni. Grazie dei tuoi sorrisi scanzonati, Maurizio.

Buona pallavolo a tutti! 

P.s. Un abbraccio forte forte al vicepresidente federale Luciano Cecchi, che in queste ore ha perso l'adorata mamma Elodia. Tutta la pallavolo italiana si stringe intorno a lui e alla sua famiglia.
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