Bergamo e Jesi volano in finale femminile

23/04/2006

Esulta la tedesca Gruen per la vittoria di BergamoEsulta la tedesca Gruen per la vittoria di Bergamo
Esulta la tedesca Gruen per la vittoria di Bergamo
A Bergamo le orobiche hanno regolato la Sant'Orsola Asystel Novara con il terzo 3-0 della serie. Una gara che per almeno due set non ha visto partita con Bergamo che ha sempre condotto ed un’Asystel imprecisa che ha sbagliato veramente tanto. Troppi gli errori novaresi che hanno permesso alle orobiche di fare il bello ed il cattivo tempo soprattutto con le due centrali che hanno viaggiato in attacco con percentuali oltre il 70%, mentre l’offensiva novarese si è attestata al 40%. Insomma una gara che non si è discostata tanto dalle prime due di questa serie. Bergamo ha dominato la serie e ora preparerà la finale atto conclusivo a cui torna per la nona volta con all'attivo 7 successi ed uno scudetto non assegnato.

Dall'altra parte ci sarà la Monte Schiavo Banca Marche Jesi che per arrivare alla finalissima ha scalato la montagna più impervia. Prima ha dovuto superare la Despar Perugia Campione d'Italia in carica e neo campione d'Europa nei Quarti di finale, quindi la Scavolini Pesaro vincitrice della regular season e della Coppa Cev, traguardi che ne avevano fatto lievitare le quotazioni e ambizioni.
La Monte Schiavo ha risalito la corrente dal 5° posto della regular season vincendo la sua semifinale in tre partite, con all'attivo due successi esterni, su una Scavolini che ha manifestato qualche problema di tenuta mentale e fisica contro una formazione, quella di Fracascia, che ha saputo trovare degli equilibri importanti nonostante la pesante assenza di Mifkova. Bene Togut e Kilic in attacco, bene Zilio in difesa; al contrario Sheilla e Rinieri, ma anche Costagrande e Del Core non riescono a incidere. E così anche le prilline strappano il biglietto per la finale, la prima finale scudetto del club marchigiano della storia.

La finale tra Bergamo e Jesi è un risultato tra quelli pronosticabili ad inizio stagione. La Foppapedretti si era confermata squadra dall'organico di livello a cui aveva aggiunto l'ingaggio di una palleggiatrice importante come Leo Lo Bianco, mentre la Monte Schiavo Banca Marche ha confermato una ossatura già possente rinvigorendola con gli ingaggi importanti come quelli di Kilic, Marinova e Zilio.

Una finale forse non più pronosticabile quando appena un mese fa Bergamo era stata sconfitta in Champions League e la Monte Schiavo, dopo la sconfitta della finale di Coppa Italia, era scivolata dal primo posto del giro di boa al 5° in regular season con in più anche l'infortunio di Mifkova... Una finale con due squadre di grande forza morale oltre che tecnica.
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