Berruto e la Lube: "Vincere per dimenticare"

di Adelio Pistelli

26/10/2010

Mauro BerrutoMauro Berruto
Mauro Berruto
Tornare, per provare a vincere e cancellare il passato. Mauro Berruto ha l’agenda piena zeppa di annotazioni che partono da quella primavera del 2005 quando… “Giocammo delle semifinali play off eccellenti contro Treviso poi, perdemmo la bussola. Non so dimenticare. Non ci riesco”.
Parla a ruota libero il nuovo tecnico della Lube Macerata, di una società che l’estate scorsa lo ha riportato a casa. “Sono molto contento. Quando ho saputo che avrei potuto allenare ancora la Lube, ho sperato in silenzio sino al giorno della decisione ufficiale. Essere richiamato mi ha regalato nuovi stimoli, grandi motivazioni per quella che ritengo essere una esperienza particolare. Ero stato a Macerata da metà novembre 2004 alla fine di quei imprevedibili e perché no, maledetti play off. Un finale che aveva lasciato l’impronta che, adesso, ho voglia di cancellare. Del tutto”.
Ha tutte le possibilità. E’ tornato, ha ambizione. Le voci parlavano di un biennale, Mauro Berruto ha invece firmato per un solo anno. “E’ stata una mia scelta, mi volevo rimettere in discussione, ripartire come da zero con l’idea fissa di far dimenticare quella grande delusione”-Insieme alla società ha costruito un team che il tecnico Lube definisce “molto competitivo, composto di almeno 8-9 giocatori di alto livello con i quali inseguire ogni traguardo stagionale”.
Per esempio il campionato e coppa Italia dove, però, Cuneo e Trento sembrano avere qualcosa in più…
Vero, in gran parte. Sono due squadre che nell’ultima stagione hanno vinto dappertutto e ancora adesso sono sottorete con ‘rose’ giocatori di livello altissimo. Ma l volley è uno sport ricco di imprevisti e se qualcosa in Piemonte o Trentino s’inceppa, noi saremo pronti a prendere il loro posto. E’ un po’ quanto ci stiamo dicendo da settimane in palestra, portando avanti un lavoro quotidiano che deve servire a crescere per poi arrivare preparati e pronti agli obiettivi che vogliamo inseguire”.
Cosa sta mirando, adesso, Mauro Berruto? “Il clima è dei migliori ed i ragazzi, vecchi e nuovi, lo hanno recepito. Insieme stiamo portando avanti, intanto, il progetto di stabilità-squadra, la capacità di stare in campo con continuità, cercando sinergia tra tattica e agonismo. Sarà una stagione lunga ma i traguardi sono delineati e dovremo essere bravi a rispondere presente nei momenti giusti”. Una parentesi internazionale è doverosa. Dal 2006, anno del primo e unico scudetto Lube, lei allena anche la nazionale finlandese e, nel prossimo Europeo (settembre 2011) giocherà nel girone iniziale con l’Italia. “Ancora una volta – sorride Berruto -. Era già successo nel 2009 in Turchia, una sfida tra deluse che forse tutti hanno volutamente già dimenticato”. Ancora contro Anastasi, in scadenza di contratto, se sarà confermato sulla panchina degli azzurri…“Se così fosse, mi ritroverei Andrea come avversario per la terza volta. Giocammo insieme la semifinale degli Europei 2007, lui era alla guida della Spagna. Con la Finlandia ero avanti di due set a uno e, vincevo anche il quarto parziale. Ma poi la finale la disputò (e la vinse) la Spagna. Che occasione, non dimenticherò mai”. Sempre a proposito di ricordi…
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