Berruto, entusiasta di giocare la Grand Champions Cup

di Lorenzo Dallari

08/11/2013

Mauro Berruto e Lorenzo Dallari all'Isola di Gozo Mauro Berruto e Lorenzo Dallari all'Isola di Gozo
Mauro Berruto e Lorenzo Dallari all'Isola di Gozo
"Sono davvero molto, molto contento di poter partecipare alla Grand Champions Cup in Giappone a fine mese. Per diversi motivi, ma soprattutto perchè la Fivb ci ha accordato la wild card per motivi squisitamente sportivi e perchè molti dei mieri ragazzi potranno fare un'importantissima esperienza internazionale: per alcuni di loro questo torneo rappresenta un'occasione quasi unica per affrontare i migliori avversari del mondo, contro i quali dovranno poi misurarsi il prossimo anno nella rassegna internazionale che si svolgerà in Polonia". Mauro Berruto ha idee chiare e manifesta tutta la sua soddisfazione. La sua parentesi sulla panchina della nazionale gli ha regalato finora quattro medaglie e tantissime gioie: argento all'Europeo di Vienna due anni fa e a quello di Copenaghen a settembre, bronzo alla recente Final di Six della World League a Mar del Plata e soprattutto all'Olimpiade di Londra ad agosto 2012. Quattro bellissimi flash che brillano nella sua lezione che porta in giro per l'Italia e che ha regalato di recente pure ai partecipanti all'Educational di Malta organizzato dalla Scuola Pallavolo Anderlini di Modena. "Dopo aver allenato la nazionale finlandese mi è presentata la grande occasione della mia carriera e sto quasi vivendo un sogno: sono a dir poco entusiasta di quello che stiamo facendo. Sul podio sono saliti ben 26 atleti in questi due anni, alcuni dei quali addirittura debuttanti in nazionale, tutti con il gusto di sfidare chi è più bravo. Il Progetto Rio sta dando i suoi frutti, e io all'Olimpiade brasiliana del 2016 spero proprio di poterci arrivare: il mio contratto scade dopo il Mondiale del 2014, e sto lavorando intensamente per restare sulla panchina ma pure per garantire futuro alla nazionale". Idee chiare e coraggio di rischiare: l'allenatore della nazionale maschile finora ha sempre fatto centro. Del resto, come lui stesso è solito evidenziare "Ogni persona deve essere ciò che può essere e deve diventare ciò che è capace di diventare" aggiungendo nelle sue relazioni che il successo è frutto di un mix di competenza tecnica e passione. "Ogni persona sviluppa al massimo il suo potenziale quanto più l'ambiente gli permette di raggiungere il successo e l'appagamento sociale": questa è la direzione giusta per salire ancora sul podio con una grande nazionale che sa sempre entrare nell'immaginario degli sportivi italiani. Parole di ct, non a caso laureato in filosofia... 
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