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Bilancio al giro di boa
Bilancio al giro di boa
di Emanuele Zanini
17/12/2012
Un attacco diOsmany Juantorena, l'asso di Trento
Un attacco diOsmany Juantorena, l'asso di Trento
Siamo al giro di boa di un campionato che resta uno dei migliori al mondo ma che ha lentamente ed inesorabilmente perso quella indiscussa leadership che conquistò nei decenni precedenti anche grazie alle vittorie della Nazionale dell’era Velasco (…tutto iniziò con l’oro Europeo di Stoccolma 89). In quegli anni il tasso tecnico e atletico nel nostro campionato erano veramente al top, la conferma è data dal fatto che nella stagione 2002-2003 (dieci anni or sono) avevamo nella nostra serie A1 tutti i migliori giocatori italiani e tutti i migliori giocatori delle prime nazionali del World Ranking: il Brasile (Dante-Giba-Gustavo-Nalbert-Andrè-Gavio Giovane), la Russia (Iakovlev-Dineikin-Tetiukin-Choulepov-Kazakov-Poltavsky……), l’Olanda (Gortzen-Schuill-Nummerdor-Held), gli USA (Ball-Millar- Lambert) e tutta la nazionale serba campione olimpica in carica (Grbic –Miljkovic Ivan-Geric-Mester-Vujevic-Vusurovic…) più i vari Pascual-Milinkovic Marcos-Cuminetti-Hubner-Samica-Lebl-Omrcen-Stelmach-Herpe-Gato-Cardona-Wijsmans, e molti altri). Tanti di questi come saprete non sono più in attività ma diversi giocano ancora ed alcuni ancora in serie A1 ma il tempo è inesorabile con chichessia e il vigore atletico, le motivazioni e l’integrità fisica non vanno certo di pari passo con i dati anagrafici. Giusto ieri abbiamo assistito all’addio dalla pallavolo giocata di
Marco Molteni
dopo quasi ventanni di serie A.
Sappiamo che lo sport è lo specchio della situazione economica di un paese e questo lento declino non è solo della pallavolo, anche il calcio ed il basket stanno attraversando momenti difficili. I rispettivi campionati hanno perso un pò del loro appeal e tanti Top Players. La concorrenza degli atri paesi europei diventa sempre più difficile da contrastare, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista mediatico.
Attualmente abbiamo nei campionati esteri i nostri:
Vermiglio-Martino-Lasko-Cernic
, solo per citare alcuni atleti della pallavolo maschile, ma sono tante anche le atlete italiane all’estero (
Lo Bianco, Gioli, Centoni, Angeloni
, ecc.), per non parlare poi dei tecnici.
Ma chiudiamo con le ”rimembranze nostalgiche” e le considerazioni sulla congiuntura economica e focalizziamo ora la nostra attenzione su questa stagione “particolare” . Alla fine del girone di andata è doveroso e corretto non solo guardare la classifica ma utilizzare i dati statistici per un’approfondita e dettagliata analisi tecnica.
Trento in questa regular season sembra non avere rivali non solo per i 4 punti di vantaggio su Macerata ma per i dati “stratosferici “ che ha mostrato. Dopo aver perso con Vibo la 1° di Campionato, si è classificata come prima nel girone in Champions League e in campionato ha inanellato 10 vittorie consecutive perdendo solo 4 set con percentuali d’attacco mostruose (56,1%) pensate che molto distanziata troviamo al 2° posto Piacenza con il 50,2% (diff.5,9%) ed al 3 posto la sorprendente Vibo col 50,0% (Bravi Coscione & C.), per Macerata solo il 49%. Le percentuali d’attacco di Macerata risentono però molto delle assenze che hanno falcidiato la squadra marchigiana nel girone d’andata.
Travica
ha avuto l’arduo compito di gestire le lunghe assenze di
Savani, Kovar
e non solo, quando torneranno sarà tutta un‘altra storia. La straordinaria percentuale d’attacco di Trento (l’attacco è la risorsa primaria per fare punti e vincere le partite) è frutto sicuramente della potenza dei singoli, ma grande merito va dato a
Raphael
, un palleggiatore a mio avviso sottovalutato. Il valore tecnico ed umano di questo “regista” meriterebbe una maggiore considerazione anche nell’ambito della nazionale carioca. Il primato di Trento è frutto anche di un efficienza al servizio di altissimo livello, non solo per le prestazioni di
Juantorena
, ma di tutta la squadra, con 1,89 pt a set (index -0,09), in questa speciale classifica troviamo al 2°p. Macerata con 1,60 (indice -0,13) ed al 3° p. Cuneo con 1,55 (indice- 0,15).
Ecco perché un’attenta analisi rivela che Modena, che sembra ora aver trovato il giusto equilibrio con l’utilizzzo in pianta stabile in posto 4 dei giovani
Quesque e Deroo
, totalizza dopo 11 gare un buon 49,9 % in attacco e 1,44 pt a set al servizio (index -0,16); questi dati dimostrano che stanno crescendo in questi due fondamentali e che potrebbero costituire un pericolo per chiunque nella gara singola. Per i modenesi il rammarico sarà sicuramente enorme per i 3 punti concessi a Ravenna (per ora unica vittoria stagionale della Robur) che le consentirebbero di ricoprire il 4° posto, ma la crescita di una squadra giovane passa anche attraverso la “lezione” che si apprende da questi episodi.
Nel fondamentale del muro spicca invece il primato di Piacenza con 2,82 Mv a set, al 2°posto Macerata con 2,81. e al 3°posto Cuneo con 2,79. Cuneo inaspettatamente non si piazza fra le prime 4 a causa del suo rendimento discontinuo offerto in questa prima parte della stagione, alcune partite sono infatti state giocate dai piemontesi con poca convinzione e scarso agonismo.
Sokolov
non può sempre risolvere da solo le situazioni,
Wijsmans
sembra per ora non riuscire ad offrire la consueta continuità in attacco ed in battuta. Ieri contro Perugia, vista la forzata assenza di
Nghapet
(abbastanza deludente per ora la sua stagione) Wout non è riuscito, come ha fatto tante volte in passato, a trascinare la squadra ed ha chiuso con solo il 32% in attacco su 25 conclusioni.
Periodo negativo per Latina (46,5% in attacco di squadra) partita molto forte con 10 punti nelle prime 4 giornate e poi solo 1pt a partita di media nelle restanti 7. Nonostante la rosa ben fornita sembra aver sofferto più del previsto il doppio impegno di campionato e coppa, ma nella partita “secca” può far male a molte squadre. In fondo alla classifica faticano molto la già citata Ravenna ultima con un 41,5% di media in attacco (-14,5% la differenza rispetto a Trento!!!), Castellana col 43,1 % e Verona che grazie a
Meoni
gira comunque con un rispettabile 45,3% . La “camaleontica” San Giustino (starting line up sempre diversi..) dopo aver tesserato
Maric
è cresciuta molto in attacco e con 46,9 % sembra l’unica in grado di poter tentare nel girone di ritorno una rimonta in classifica tale da poter entrare nelle prime 8 e quindi in zona playoff.
Ma la vera sorpresa di questo girone d’andata è senza alcun dubbio la neopromossa Perugia con 7 vittorie e 16 pt (8°posto in classifica) frutto del suo “modesto” 42,3% in attacco , 0,95p. per set al servizio (index -0,11 il secondo migliore dopo Trento!!), e 2,32MV per set. Questo gruppo sta dimostrando, ancora una volta, che il valore di una squadra non è determinato semplicemente dalla somma algebrica del talento dei singoli. Umiltà, continuità agonistica e riduzione del numero di errori in tutti i fondamentali costituiscono degli ottimi presupposti per costruire la forza del collettivo.
Anche nel girone di ritorno ci sarà da divertirsi. La maggior intesa fra i giocatori delle squadre di nuovo “assemblaggio” migliorerà sicuramente, e tutto ciò andrà a vantaggio della qualità del gioco e dello spettacolo che vedremo sui campi di pallavolo.
Emanuele Zanini
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