Binario morto

di Luciano Pedullà

22/01/2013

Binario morto
Crea imbarazzo seguire le vicissitudini di questo torneo a dir poco falsato dalle raccapriccianti storie prima di Crema e di Modena adesso. Che cosa succederà nei prossimi giorni? Modena continuerà a ranghi ridoti solamente per portare a termine la stagione e con essa la salvezza? Sarebbe uno smacco al buon senso: perché se così fosse, è molto probabile che Bologna non riuscirebbe a salvarsi e questo griderebbe vendetta per una società che ha condotto questa estate una regolare, anche se atipica, organizzazione di squadra e meriterebbe di rimanere davanti a chi non l’ha fatto o potuto fare. Se invece la formazione del Presidente Astarita avesse terminato domenica il proprio cammino in A1 e si dovesse ritirare dal Campionato, fissando per l’ennesimo anno il blocco delle retrocessioni, l’attuale torneo potrebbe essere solo un prologo ai play off nei quali accederebbe di diritto anche la stessa Bologna che solo domenica dopo dodici partite è riuscita a raggiungere la sua prima vittoria. Insomma qual è la reale utilità di una kermesse di questo tipo che alla fina rigetta in mischia tutte le compagini in lizza con l’unica differenza della posizione in griglia? Qualcosa dovrà essere rivisto nella formula della prossima stagione: in questo modo la serie A1 femminile sembra a un binario morto e non ha bisogno di programmi faraonici e casse di risonanza mediatica che spesso diventano un boomerang per chi nella pallavolo vuole investire. In tal senso diventa anche difficile interpretare le convocazioni per l’All Star Game dalle quali troppi nomi di italiane interessanti sono stati lasciati a casa: da Ferretti a Camera, passando attraverso il rendimento di Folie, Di Iulio a Barcellini,per citarne alcune, meritevoli di migliore considerazione. Va bene la rappresentanza di tutte le società ma un minimo di meritocrazia almeno in questo caso ci sarebbe voluta anche soltanto guardando le graduatorie della Lega o della Rosa! Per le formazioni italiane arriva comunque la prova del nove già dalle gare in Coppa di questa settimana, dove rischiamo di vedere la flotta azzurra molto assottigliata. Data per certa la qualificazione di Piacenza, il discorso è differente per Busto, Villa e Modena che partono da una sconfitta e tre situazioni completamente distinte. Le Campionesse d’Italia in carica dovranno arrivare a vincere il Golden Set contro la formazione tedesca di Schwerin, buona squadra ma che presenta carenze tecniche notevoli rispetto alle giocatrici allenate da Parisi. Per Busto Arsizio una condotta attenta nella fase break potrebbe garantire il set di spareggio, dove la supremazia di gioco delle Lombarde potrebbe bastare per sovrastare la formazione tedesca. La qualificazione è più difficile per Villa Cortese che però è andata in campo giovedì scorso contro l’Eczacibasi con una organizzazione corale migliore rispetto a quella della formazione turca. La squadra guidata da Micelli ha esaltato le qualità di Darnel e si è avvalsa dell’esperienza di Shashkova nei momenti decisivi della gara, mostrando però grandi limiti nella conduzione del gioco della regista Kirdar e nella struttura di ricezione e di difesa. Villa potrebbe sfruttare la disposizione abile in battuta e muro, che l’esperto Caprara riesce a imprimere sempre alle proprie formazioni, e farsi forza del fatto che in questo mese Golden set e tie break hanno fatto sorridere la formazione cortesina. Modena ha tutte le possibilità di ribaltare il risultato di Ankara in Challenge Cup, bisognerà solo aspettare di sapere se e chi scenderà in campo contro la formazione turca. Sarebbe un'altra brutta notizia che la pallavolo italiana preferirebbe non sentire.
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