"Bovo Day": una festa tra sorrisi ed emozioni

di Adelio Pistelli

01/06/2013

"Bovo Day": una festa tra sorrisi ed emozioni
Una sola parola: grazie. A chi ha voluto questa giornata, a chi c’era, a chi è arrivato tardi, a chi non ce l’ha fatta ad essere all’interno di un palasport dove c’è sempre stato un solo protagonista: Vigor Bovolenta. Ha giocato l’azzurro Over 50, ha giocato la Generazione dei Fenomeni, è finito tutto con una amichevole tra l’Italvolley e la Francia. Ma il pomeriggio (lungo) ha avuto un solo comune denominatore: Bovo. Era il suo giorno, ma lo è quotidianamente dal quel maledetto 24 marzo 2012 quando Vigor s’è accasciato al suolo (al palasport di Macerata) andandosene in maniera brutale.
Il suo cuore l’aveva improvvisamente e vigliaccamente abbandonato. Aveva tradito un personaggio al di sopra delle parti che aveva solo sempre ‘incantato per semplicità, cordialità e talento tecnico. Poi, quel suo sorriso, dovunque, per chiunque, diventato (giustamente) il ‘biglietto da visita’ per ricordarlo e per entrare nel ‘Pianeta’ Bovo.
Sì, Pianeta perché da quel maledetto fine marzo 2012 intorno a chi non c’è più e chi lo ricorda ogni secondo, è cresciuto il popolo che non dimentica, che non vuole dimenticarlo. E c’è un’onda lunga di persone per ricordare chi non c’è più; un mare di persone per Federica e cinque splendidi ragazzini, moglie e figli del Bovo. E, dopo lo scorso anno a Ravenna, giusto un mese dopo la tragica scomparsa, per una festa-ricordo memorabile dalle tante, tantissime emozioni, oggi Piacenza. Altra festa, altre emozioni forti, altri ricordi.
Qui in Emilia, il Bovo-Day, è lievitato nel tempo. Durante la stagione agonistica, durante i play off scudetto, Vigor ed il suo lungo storico passato con Piacenza, la sua maglia numero 16 sono sempre stati compagni di viaggio di chi andava sottorete e di chi era presente sulle tribune del PalaBanca.
Tutti sapevano, insomma, che c’era un appuntamento da rispettare, da ricordare, da seguire minuto dopo minuto e tutti sapevano che sarebbe stato un giorno particolare, minuto per minuto. Lo è stato.
La maglia numero 16 sulle spalle di chi ha scritto la grande storia della pallavolo: la Generazione dei fenomeni; uno striscione (“Bovo sarai sempre con noi”) apparso d’incanto mentre la grande festa-ricordo entrava nel vivo; la partita amarcord (o quasi) tra chi ha fatto la storia di uno sport splendido e forse unico per come sprigiona amicizie e sinergie ricche di qualità.
Una festa, bellissima, senza retorica, coinvolgente che ha divertito, scatenando sorrisi entusiasmi e qualche inevitabile (e giusta) lacrima. Stavolta Federica, la grande signora Bovolenta, straordinaria per come, da quella maledetta sera di fine marzo, ha sempre gestito una situazione delicatissima e ricca di problemi, stavolta l’emozione e qualche lacrima sono stati i suoi (giusti) compagni di viaggio mentre scorrevano le immagini di un filmato di Vigor giocatore, papà e marito. Un filmato curato e commentato da chi lo conosce meglio di tutti: la grande Federica.
Qualche minuto di immagini diventate già cimelio. Raccontano e ricordano la signorilità, la spensieratezza, la delicatezza e l’umiltà di chi ha schiacciato e murato con club e nazionale durante anni memorabili per gioco, spettacolo e risultati. Ma Vigor ha murato e schiacciato anche oggi, diventando protagonista del suo Pianeta. Il Pianeta Bovo.
Sigla.com - Internet Partner